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Paese Sera, un giornale senza più giornalisti§Stampa Romana: "Subito un tavolo contro la chiusura"

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L’APPELLO DELLA REDAZIONE: “NON SPEGNETE UN’ALTRA VOCE”

Un giornale senza giornalisti. Mercoledì 31 luglio scadono i contratti dell’intera redazione di nuovo Paese Sera e la proprietà che da mesi è in trattativa con la società Parsitalia per la cessione delle quote societarie, ha minacciato di impedire dal primo agosto l’accesso ai giornalisti nella sede di via Carlo Emery 47.

Da quattro mesi i giornalisti non ricevono lo stipendio, così come i collaboratori che in alcuni casi vantano crediti da più di un anno. Nel corso di questo periodo l’azienda ha chiesto alla redazione continui sforzi per mantenere in vita il giornale proprio in vista della cessione delle quote e dell’ingresso di nuovo capitale.
La redazione, non senza difficoltà, ha sempre cercato di venire incontro alle richieste della proprietà, comprendendo il delicato momento dell’editoria. Lo ha fatto anche per un legame professionale e affettivo con ‘Paese Sera’ che ha visto i giornalisti coinvolti fin dalla fase di start up, nel 2011, per il rilancio della storica testata romana.

Tuttavia a pochi giorni dalla scadenza dei contratti, l’azienda ha deciso di far saltare in maniera unilaterale il tavolo di trattativa sindacale. Il pre-accordo tra i lavoratori e l’azienda, accettato a condizioni durissime dalla redazione, come nel caso delle ‘deroghe dei minimi’ salariali che permetteva il mantenimento dei posti di lavoro, è stato ulteriormente modificato al ribasso.

Si sta spegnendo così “la voce di Roma”, che per oltre due anni attraverso un quotidiano on line e un mensile cartaceo ha provato a raccontare la vita sociale, culturale, economica e politica della Capitale, con i suoi protagonisti, associazioni, movimenti e cittadini. Un giornale che è sempre stato al fianco dei lavoratori sostenendo le loro lotte e i cui lavoratori, oggi, vedono calpestati la loro professionalità, i loro diritti e la loro dignità.

Domani, 31 luglio, le lavoratrici e i lavoratori di ‘Paese Sera’ metteranno in atto una protesta nella sede del giornale, in via Carlo Emery 47, e invitano i lettori ad unirsi a loro.

La redazione di Paese Sera

L’ASR: "ALTRO CASO DI MALAEDITORIA, SUBITO UN TAVOLO CONTRO LA CHIUSURA"

"Una storia di ordinaria mala editoria: un gruppo di imprenditori che si improvvisano editori (per conto proprio o su suggerimento altrui?) resuscitano una storica testata romana, ma non sanno come gestirla e accumulano via, via un passivo sempre più pesante. Il guaio è che a pagare sono sempre gli stessi: i lavoratori, in questo caso giornalisti, che, sfruttati per un biennio fuori da ogni regola contrattuale, si vedono alla fine presentare il conto del fallimento dell’impresa.

L’Associazione Stampa Romana si schiera al fianco della redazione di Paese Sera e ha già mosso i propri passi per la regolarizzazione delle posizioni individuali fornendo ai colleghi tutta l’assistenza, sindacale e legale che necessitano.

D’altro canto l’Asr chiede anche a Parsitalia, società che sarebbe interessata all’acquisto della maggioranza delle quote societarie, di aprire un tavolo a tre, con sindacato e attuale dirigenza, per individuare soluzioni possibili, magari con l’attivazione di ammortizzatori sociali e ripensamento della struttura organizzativa.

La vicenda del Nuovo Paese Sera dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, come sia urgente la revisione delle leggi che governano un mondo, quello editoriale, che la crisi e il digitale hanno profondamente cambiato e che necessita di regole moderne a tutela delle professionalità e dell’autonomia dell’informazione".

L'Associazione Stampa Romana


Paese Sera verso la chiusura§Le reazioni sui media

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Ecco gli echi di stampa alla notizia della chiusura, dal 1° agosto, del Nuovo Paese Sera.

ANSA Editoria: chiude nuovo Paese Sera, protesta redazione Asr, storia di ordinaria mala editoria, aprire tavolo a tre (ANSA) - ROMA, 30 LUG - ''Domani scadono i contratti dell'intera redazione di nuovo Paese Sera e la proprieta' che da mesi e' in trattativa con la societa' Parsitalia per la cessione delle quote societarie, ha minacciato di impedire dal primo agosto l'accesso ai giornalisti nella sede''. Lo comunica la redazione del quotidiano online, ricordando che ''da quattro mesi i giornalisti non ricevono lo stipendio, cosi' come i collaboratori che in alcuni casi vantano crediti da piu' di un anno''. ''A pochi giorni dalla scadenza dei contratti - si legge ancora nella nota -, l'azienda ha deciso di far saltare in maniera unilaterale il tavolo di trattativa sindacale. Il pre-accordo tra i lavoratori e l'azienda, accettato a condizioni durissime dalla redazione, come nel caso delle 'deroghe dei minimi' salariali che permetteva il mantenimento dei posti di lavoro, e' stato ulteriormente modificato al ribasso''. ''Si sta spegnendo cosi' ''la voce di Roma'', che per oltre due anni attraverso un quotidiano online e un mensile cartaceo ha provato a raccontare la vita sociale, culturale, economica e politica della Capitale, con i suoi protagonisti, associazioni, movimenti e cittadini - prosegue la nota -. Domani, 31 luglio, i lavoratori di 'Paese Sera' metteranno in atto una protesta nella sede del giornale, in via Carlo Emery 47, e invitano i lettori ad unirsi a loro''. ''Una storia di ordinaria mala editoria: un gruppo di imprenditori che si improvvisano editori (per conto proprio o su suggerimento altrui?), resuscitano una storica testata romana, ma non sanno come gestirla e accumulano via, via un passivo sempre piu' pesante'', commenta l'Associazione Stampa Romana, chiedendo a Parsitalia, societa' che sarebbe interessata all'acquisto della maggioranza delle quote societarie, di aprire un tavolo a tre, con sindacato e attuale dirigenza, ''per individuare soluzioni possibili, magari con l'attivazione di ammortizzatori sociali e ripensamento della struttura organizzativa''.(ANSA). CAS 30-LUG-13 18:10 NNN 

BLOGO  Nuovo Paese Sera: chiude il giornale. Parnasi non riesce a comprarlo, l'attuale proprietà a tenerlo aperto

ROMA TODAY Chiude Paese Sera, l'appello della redazione: "Non spegnete un'altra voce"

IL MESSAGGERO Chiude Nuovo Paese Sera: domani scadono tutti i contratti

NOTIZIE BREVI "Editoria, chiude il nuovo Paese Sera"

LIBERO GOSSIP "Chiude il nuovo Paese Sera, la protesta della redazione"

T MAG "Verso la chiusura il nuovo Paese Sera"

ZERO VIOLENZA DONNE "Non spegnete un'altra voce"

RASSEGNA.IT "Chiude il nuovo Paese Sera"

ASCA "Chiude il nuovo Paese Sera. Appello della redazione"

EDITORIA TV "Chiude il nuovo Paese Sera. Appello della redazione"

OMNIROMA - EDITORIA, "CHIUDE VOCE DI ROMA": PROTESTA REDAZIONE
(OMNIROMA) Roma, 30 LUG - "Domani scadono i contratti dell’intera redazione di nuovo Paese Sera e la proprietà che da mesi è in trattativa con la società Parsitalia per la cessione delle quote societarie, ha minacciato di impedire dal primo agosto l’accesso ai giornalisti nella sede di via Carlo Emery 47. Da quattro mesi i giornalisti non ricevono lo stipendio, così come i collaboratori che in alcuni casi vantano crediti da più di un anno. Nel corso di questo periodo l’azienda ha chiesto alla redazione continui sforzi per mantenere in vita il giornale proprio in vista della cessione delle quote e dell’ingresso di nuovo capitale". Così una nota della redazione di Paese Sera.
 "La redazione, non senza difficoltà, ha sempre cercato di venire incontro alle richieste della proprietà, comprendendo il delicato momento dell’editoria. Lo ha fatto anche per un legame professionale e affettivo con ‘Paese Sera’ che ha visto i giornalisti coinvolti fin dalla fase di start up, nel 2011, per il rilancio della storica testata romana - prosegue il comunicato - Tuttavia a pochi giorni dalla scadenza dei contratti, l’azienda ha deciso di far saltare in maniera unilaterale il tavolo di trattativa sindacale. Il pre-accordo tra i lavoratori e l’azienda, accettato a condizioni durissime dalla redazione, come nel caso delle ‘deroghe dei minimi’ salariali che permetteva il mantenimento dei posti di lavoro, è stato ulteriormente modificato al ribasso. Si sta spegnendo così “la voce di Roma”, che per oltre due anni attraverso un quotidiano on line e un mensile cartaceo ha provato a raccontare la vita sociale, culturale, economica e politica della Capitale, con i suoi protagonisti, associazioni, movimenti e cittadini. Un giornale che è sempre stato al fianco dei lavoratori sostenendo le loro lotte e i cui lavoratori, oggi, vedono calpestati la loro professionalità, i loro diritti e la loro dignità. Domani, 31 luglio, le lavoratrici e i lavoratori di ‘Paese Sera’ metteranno in atto una protesta nella sede del giornale, in via Carlo Emery 47, e invitano i lettori ad unirsi a loro". "Una storia di ordinaria mala editoria: un gruppo di imprenditori che si improvvisano editori (per conto proprio o su suggerimento altrui?) resuscitano una storica testata romana, ma non sanno come gestirla e accumulano via, via un passivo sempre più pesante. Il guaio è che a pagare sono sempre gli stessi: i lavoratori, in questo caso giornalisti, che, sfruttati per un biennio fuori da ogni regola contrattuale, si vedono alla fine presentare il conto del fallimento dell’impresa", commenta l’associazione Stampa Romana.

ROMAITALIALAB "Si spegne un'altra voce di Roma"

Politici e giornalisti per Paese Sera§"Voce libera, non deve chiudere"

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La notizia del rischio di chiusura di Paese Sera si diffonde velocemente su social network e agenzia di stampa. E si moltiplicano in breve tempo i comunicati di solidarietà ai lavoratori che dal 1 agosto resteranno senza lavoro. 

IL VICE SINDACO NIERI - Su twitter il vice sindaco Luigi Nieri scrive "Solidarietà a giornalisti @PaeseSera: voce originale che sa raccontare Roma. Mi auguro soluzione rapida e positiva della vertenza in corso".

MASINI: "NON SPEGNERE LA "VOCE DI ROMA" - "Esprimo la mia solidarieta' alla redazione di Paese Sera, alle prese con il rischio chiusura. La "voce di Roma" ha dimostrato da sempre di saper fare informazione di qualita', partecipata, attenta al sociale, raccontando la città dal centro alle periferie e svolgendo un importante servizio per i romani. Per questo non deve spegnersi. Mi auguro che si giunga presto ad una soluzione in grado di tutelare i lavoratori di questa testata e di garantire continuità e libertà di informazione". Cosi' in una nota Paolo Masini, Assessore alle Periferie e ai Lavori Pubblici.

PECIOLA (SEL) -“Apprendo con dispiacere del rischio di chiusura del Nuovo Paese Sera, una voce autorevole e indipendente nel panorama dell’informazione romana". A dirlo è Gianluca Peciola capogruppo di Sel in Campidoglio. "A soli due anni dal rilancio della storica testata, da dopo domani il quotidiano on line e il mensile cartaceo potrebbero spegnersi a causa della scadenza dei contratti dell’intera redazione". peciola sottolinea come "A rischio non ci sono solo professionalità e posti di lavoro, ma una testata importante che in questi anni ha raccontato la città e dato voce alle tante vertenze dei lavoratori, alle associazioni e ai movimenti". Il consigliere aggiunge: "Bisogna trovare con urgenza le risorse per consentire al Nuovo Paese Sera di continuare la sua attività di informazione sulla vita sociale, culturale, economica e politica di Roma, salvaguardando tutte le professionalità". E fa sapere che domani parteciperà alla protesta nella sede del giornale in via Carlo Emery 47 "per esprimere piena solidarietà alla redazione e a tutti i collaboratori che hanno reso possibile questa avventura”.

BONAFONI - E solidarietà alla redazione è espressa anche dalla consigliera regionale Marta Bonafoni. "Si sta spegnendo 'la voce di Roma' - scrive in una nota - una testata giornalistica che ha svolto un lavoro d’inchiesta e di denuncia fondamentale per i cittadini di questa Regione. I reportage sulla legalità, su i rifiuti, le voci e i pareri di tutti quelli fuori dal coro ai quali la testata ha sempre dato spazio. Tutto questo è stato Paese Sera nel corso degli anni, anche una fucina di giornalisti e una vera scuola di scrittura. Da domani - continua la consigliera - scadono i contratti dell’intera redazione e la proprietà ha minacciato di impedire dal primo agosto l’accesso nella sede ai giornalisti. I rappresentati della politica hanno bisogno di testate libere, che sappiano informare i cittadini e far accrescere il loro senso critico. Per questo la chiusura di questo organo d'informazione è un costo che non possiamo permetterci". Anche Bonafoni fa sapere che prenderà parte alla protesta della redazione, "come consigliera regionale, come giornalista nonché come affezionata collaboratrice del mensile Paese Sera - conclude - auspico che questa delicata fase trovi presto una soluzione che salvaguardi la libera informazione e anche i diritti dei lavoratori".

IL MINI SINDACO TORQUATI - A fianco dei lavoratori del giornale anche il presidente del municipio XV Daniele Torquati. "Esprimo tutta la mia solidarietà verso i lavoratori e le lavoratrici di Nuovo Paese Sera - dichiara il mini sindaco -  che rischiano di non poter più svolgere il proprio importante e prezioso lavoro. Giornalisti che ogni giorno danno voce e visibilità alle associazioni, ai movimenti, ai cittadini e alle lotte dei lavoratori della nostra città".

L'EX CAPOREDATTORE RAI NAPOLI - "Sono particolarmente vicino ai colleghi di 'Paese Sera' - scrive Salvatore Biazzo,  ex capo redattore Rai Napoli - Ho sofferto sulla mia pelle la 'serrata' del Roma di Napoli sul finire dell'80, che comportò per noi giornalisti la perdita del posto di lavoro. Anche per questo, sensibile e consapevole, vi porgo il mio saluto affettuoso rendendomi disponibile sin d'ora per qualsiasi iniziativa o sottoscrizione".

ARCI ROMA - Vicinanza ai lavoratori la esprime anche l'Arci di Roma e il presidente Alberto Giustini.

ONORATO (LISTA MARCHINI) - “Voglio esprimere grande preoccupazione per la chiusura del Nuovo Paese Sera e solidarietà a tutta la redazione - dichiara Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini in Campidiglio - È sempre una grave notizia quando viene meno una voce tra i media, ancora di più quando si spegne quella di una testata storica della Capitale. Mi auguro che si giunga presto a un accordo nell'interesse di tutte le parti, e che le istituzioni vigilino affinché
siano tutelati i diritti dei soggetti più deboli". 

D’AUSILIO (PD) - “A soli due anni dal suo rilancio, una testata storica e importantissima per la Capitale come il Nuovo Paese Sera rischia la chiusura. Sarebbe una perdita enorme per tutti i cittadini, un danno per la libertà d’informazione e per il necessario confronto democratico tra tutte le voci.  Ai giornalisti e a tutti i lavoratori della testata va la mia totale solidarietà: auspico che in tempi brevissimi si arrivi ad una soluzione del problema e che si tutelino e rispettino i diritti imprescindibili di tutti i lavoratori che in questi due anni hanno contribuito alla crescita di una grande realtà”: così in una nota il capogruppo del Pd in Campidoglio Francesco D’Ausilio.

MASINI (PD) - Solidarietà alla redazione di Paese Sera anche dall'assessore alle Periferie e ai Lavori Pubblici Paolo Masini. "La "voce di Roma"- scrive Masini - ha dimostrato da sempre di saper fare informazione di qualità, partecipata, attenta al sociale, raccontando la città dal centro alle periferie e svolgendo un importante servizio per i romani. Per questo non deve spegnersi. Mi auguro che si giunga presto ad una soluzione in grado di tutelare i lavoratori di questa testata e di garantire continuità e libertà di informazione".

@PaeseSera chiude. La protesta§dei lettori sui social network

Rifiuti, "No discarica a Falcognana"§Manifestanti bloccano l'Ardeatina

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Rifiuti? Manifestanti hanno bloccato questo pomeriggio l’Ardeatina. Questo è il momento giusto per scendere in piazza secondo il presidente del consiglio municipale, Massimiliano De Iuliis: "Siamo andati oggi in Regione con i rappresentanti dei comitati di quartiere per far inserire all'ordine del giorno il nostro documento. Non ci hanno ascoltati, ma siamo riusciti a far convocare l'assessore Civita in Aula. Quella di oggi è solo la prima iniziativa - afferma De Iuliis - d'ora in poi organizzeremo un presidio fisso, giorno e notte, alternarci a turno, perché non possono portare qui i rifiuti di Roma. I camion dell'immondizia non possono passare per una strada già in pessime condizioni. Per evitare tutto questo, dobbiamo rimanere uniti". Presente al sit in anche Don Fernando, giunto direttamente dal Santuario del Divino Amore per dare il suo sostegno ai presenti e per assicurare "una preghiera per la buona riuscita della manifestazione".

REGIONE - Intanto alla Pisana viene votata una mozione. "Al termine del dibattito sul sito per la nuova discarica di Roma il Consiglio regionale, presieduto da Daniele Leodori ha approvato una risoluzione, primo firmatario il capogruppo del Pd, Marco Vincenzi, nella quale, premessa la 'ferma volontà di chiudere definitivamente la discarica di Malagrotta', si impegna la Giunta regionale a 'sollecitare il commissario a promuovere iniziative di ascolto e partecipazione dei cittadini e degli enti locali alle scelte proposte' ". Lo comunica, in una nota, l'Area Informazione del Consiglio regionale del Lazio.

"Nella mozione si elencano, poi - spiega il comunicato - 'i criteri da seguire nella scelta dei siti idonei'. In particolare, il Consiglio regionale indica come priorità 'la salvaguardia del diritto alla salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente, che le dimensioni del sito siano contenute e tali da abbandonare il criterio delle megadiscariche, che siano conferiti in discarica solo rifiuti trattati, che si prevedano i necessari presidi ambientali per ridurre l’impatto ambientale e sociale', che si definiscano 'con chiarezza tempi e quantità dello smaltimento', che si prevedano, infine, 'specifiche iniziative al fine di ridurre l’impatto complessivo sul territorio circostante'. Il Consiglio regionale ha poi respinto due mozioni presentate rispettivamente dal M5S e dai gruppi di centrodestra".

Teatro Marcello, la giunta comunale§"Stop al bando concessioni servizi"

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La giunta capitolina, su proposta dell'assessore alla Cultura, creatività e promozione artistica Flavia Barca, d’intesa con il sindaco Marino, ha deciso di sospendere la procedura di aggiudicazione della concessione di servizi relativi all'area monumentale del teatro di Marcello - Portico d'Ottavia.

"Il termine per la presentazione dei progetti era fissato, nel bando di gara, al 31 luglio 2013. Lo scopo della decisione maturata nella riunione di ieri è quello di riesaminare il bando e valutare tutte le possibili soluzioni e strategie più vantaggiose per l'amministrazione, nell’ottica di garantire maggiori risorse per la valorizzazione dei beni culturali di Roma - si legge nel comunicato del Campidoglio -. La Giunta ha ritenuto dunque necessario e urgente disporre la sospensione della gara, per svolgere un'approfondita valutazione sulla convenienza e opportunità della procedura, considerato anche il mutato quadro economico e di finanza pubblica. Il mandato per svolgere le ulteriori valutazioni, della durata di 120 giorni, è affidato alla Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali dove questo pomeriggio è arrivata la determina che provvede alla sospensione".

Fori, "No alla pedonalizzazione"§Raccolta firme dei residenti

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Un topo con il volto spaventato dentro un'auto verde. E' il disegno ironico scelto dal comitato "Trappola per Fori" per lanciare oggi una raccolta firme "per dire no alla pedonalizzazione dei Fori Imperiali" a pochi giorni dalla sperimentazione. "Diciamo si' alla tutela del Colosseo ma no al traffico nei rioni, - spiegano residenti e commercianti aderenti al comitato - alla finta pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali e si' alla ciclabilita'". Cittadini e commercianti dei rione si sono ritrovati in assemblea su via Merulana per discutere e "denunciare lo stupro che a breve subira' questa zona". "Per questo - ha spiegato il coordinatore del comitato, Nicola Tripodi - siamo qui per proporre una raccolta firme tra Esquilino-Monti e Celio perche' altrimenti questo quadrante morira', e giovedì in pieno consiglio comunale porteremo queste firme al sindaco ma continueremo a raccoglierle anche a settembre". "Ce l'abbiamo gia' la più bella passeggiata di Roma ed e' via Merulana: magari il sindaco pensasse prima a fare qualcosa qui e a tutelare questa zona e poi a pedonalizzare i Fori", lamentano alcuni residenti.
"C'è uno spazio dell'esercito disabitato in via Labicana: perché non si fa un parcheggio lì dentro?", propone un residente che aggiunge "qui moriremo di inquinamento, lo capisce il sindaco Marino oppure no. Ho mia moglie che deve fare terapia tutti i giorni, come la porto da qui a piazza Vescovio: la viene a prendere lui con la bici? Se ne tornasse a Genova". "Lui ci toglie i parcheggi sotto casa, se ne rende conto il sindaco? - si anima un commerciante - Abbiamo gia' mille problemi in questa zona. L'Esquilino e' in degrado: ci sono problemi molto più importanti".

"UNO STUPRO AL RIONE" - "Se il nostro sindaco non ci ascolta faremo qualcosa di più concreto: a settembre manifesteremo per le strade perchénon e' una protesta con un particolare colore politico, siamo commercianti e residenti esasperati", si alterano alcuni cittadini. "Sono un abitante del rione Monti - spiega un ragazzo - e sono molto amareggiato. Credo che questa zona il sindaco non l'abbia neanche visitata. Pedonalizzare si' ma prima bisogna far funzionare i mezzi. E' giusto tutelare l'area del Colosseo ma devono tutelare anche me cittadino. Ci sentiamo cittadini allo sbando. E' uno stupro al rione senza un vero progetto". Presenti all'assemblea anche alcuni esponenti locali di Fratelli d'Italia, tra cui Andrea De Priamo e Federico Mollicone. "Siamo qui come Fdi - ha spiegato Mollicone - per rappresentare la nostra totale solidarieta' con commercianti e cittadini rispetto a una pedonalizzazione che e' una falsa pedonalizzazione fatta con i soldi della metro C e gia' giovedì approdera' in Campidoglio una mozione per chiedere l'interruzione della sperimentazione. La reazione dei cittadini e dei commercianti dimostra che questo progetto non e' condiviso. Direi che questo e' un brutto biglietto da visita per il sindaco Marino". "Se non riusciremo a fermare questo progetto mi incatenero' al centro di via Merulana perche' ci tengo alla mia salute mentre il sindaco evidentemente no", ha concluso il coordinatore di "Trappola per Fori".

Roghi, 40 interventi tra Roma e Latina§"Grande dispiego di forze e mezzi"

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Grande dispiego di forze e mezzi della Protezione civile regionale che, insieme a Vigili del fuoco e Corpo forestale dello Stato, nella giornata di oggi sono intervenuti per affrontare e spegnere circa 40 incendi che si sono sviluppati maggiormente nelle zone della provincia di Roma e di Latina. In particolare a Pratica di Mare, in provincia di Roma, sono stati impiegati 2 aeromobili regionali e 4 organizzazioni di volontariato con 15 operatori della Protezione civile regionale, insieme al personale del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del fuoco. Sempre in provincia di Roma, e precisamente a Castel Romano, è intervenuto tempestivamente l'elicottero del Corpo forestale dello Stato, coadiuvato da 4 organizzazioni di volontariato della Protezione civile regionale con 15 operatori e personale del Corpo Forestale e dei Vigili del fuoco.

 A Latina è invece entrato in azione l'aeromobile della Forestale per domare gli incendi che si sono sviluppati nella zona insieme a 4 organizzazioni di volontariato con 22 operatori della Protezione civile regionale e personale del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del fuoco. A Gaeta ad intervenire è stato prontamente l'aeromobile regionale, assistito da 4 squadre di volontariato con 20 operatori della Protezione civile regionale e personale del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco. Un principio di incendio si è infine sviluppato nell'isola di Ventotene, ma è stato prontamente domato dalla squadra di volontari della Regione Lazio presenti sull'isola.


Ostia, incendio pineta di via del Mar Rosso§Distrutte tre baracche abusive

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Un incendio è divampato stanotte alla pineta di via del Mar Rosso ad Ostia. Il rogo ha distrutto tre baracche abusive usate dai senzatetto. Non si registrano feriti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia Ostia.

"I rifiuti negli impianti Tmb del Lazio"§Cds ribalta sentenza del Tar

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Potranno essere trasportati negli impianti Tmb individuati fuori dalla capitale dal commissario straordinario per l'emergenza rifiuti Goffredo Sottile i rifiuti indifferenziati di Roma, Fiumicino, Ciampino e Città del Vaticano. Lo ha deciso il Consiglio di Stato, ribadendo anche in sede collegiale l’accoglimento della richiesta di sospensiva della sentenza con cui il Tar del Lazio aveva bocciato i due decreti emanati a gennaio e a marzo dall'ex ministro dell'Ambiente Corrado Clini.

A rivolgersi ai giudici amministrativi di secondo grado è stato il ministero dell'Ambiente Andrea Orlando e lo stesso commissario Sottile contro il Comune di Albano Laziale, la Società Saf Ambiente Frosinone Spa, l'Unione dei Comuni antica terra di lavoro. La sentenza del Tar era già stata sospesa il dieci luglio scorso dal presidente della VI sezione del Consiglio di Stato, Luigi Maruotti, con un decreto in cui fissava anche per ieri la camera di consiglio per la valutazione in sede collegiale dell'istanza cautelare. All’esito della discussione è stata oggi pubblicata una nuova ordinanza in cui si ribadisce appunto la sospensione della sentenza del Tar “ritenuto che – impregiudicate le questioni di merito versate in giudizio, da affrontare in sede di cognizione piena ed esauriente, ed alla luce di una valutazione comparativa degli interessi in conflitto – appare prevalente – si legge nel provvedimento - l’interesse pubblico alla prosecuzione dello smaltimento in discarica dei rifiuti, con immutate modalità, anche al fine di prevenire i disagi e le emergenze di natura sanitaria, che deriverebbero inevitabilmente, nell’attuale stagione estiva, dalla esecuzione della sentenza appellata”. Inoltre il collegio, “ritenuto che s’imponga la fissazione a breve dell’udienza di merito, manda la segreteria di fissare l’udienza di merito nel primo trimestre dell’anno 2014”.

Parsitalia Media: "Disponibili a confronto sindacale"

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“Parsitalia Media – società editoriale di recente costituzione del Gruppo Parsitalia – insieme ad altri operatori sta valutando alcune opportunità di investimento nel settore dei media e della comunicazione. Il settore dell’editoria e dell’informazione, in una fase di profonda crisi economica ed in piena trasformazione tecnologica, rimane centrale per la crescita  culturale della società che ci circonda. E’ quindi doveroso che anche quegli imprenditori interessati allo sviluppo e al rinnovamento del proprio Paese, della propria comunità e della propria città guardino con attenzione a quelle iniziative che, per valore storico e per prospettive di crescita, possano essere un punto di riferimento nel mondo dell’ informazione libera ed autorevole – così dichiara Riccardo Pugnalin, a.d. di Parsitalia Media - Paese Sera ha sempre rappresentato un esempio di giornalismo indipendente ed un marchio di garanzia culturale utile all’ampliamento del panorama informativo. Seguiamo, quindi, con grande attenzione l’evoluzione della Società editrice del quotidiano, del futuro dei loro collaboratori e dello stato di difficoltà nel quale si trovano, pronti a fornire il nostro migliore contributo alla continuità della loro attività – prosegue Riccardo Pugnalin – Facciamo quindi nostro l’appello pubblico della Associazione della Stampa Romana a sostegno dello storico quotidiano e dei suoi giornalisti. In attesa che la situazione sindacale ed economica pregressa ci possano essere presentate quanto prima con chiarezza allo scopo di potere svolgere un’analisi approfondita della situazione, ci rendiamo da subito disponibili ad un primo incontro di conoscenza con la rappresentanza sindacale”.

Rom, allontanate 6 famiglie§dal campo di Castel Romano

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E’ stato effettuato stamattina l’allontanamento di sei nuclei familiari dal campo nomadi di Castel Romano. La Polizia Locale Roma Capitale ha eseguito l’Ordinanza emessa dall’assessorato alle Politiche Sociali. Il provvedimento è stato adottato in seguito alle verifiche patrimoniali sui sei rispettivi capifamiglia assegnatari di alloggio all’interno del campo, i quali dalle indagini sono risultati proprietari di appartamenti, terreni e auto di lusso. L’operazione, coordinata dal vicecomandante Antonio Di Maggio, presente allo sgombero, ha visto impegnati venti agenti del Gruppo Sicurezza Pubblica e Emergenziale. Durante la rimozione dei moduli abitativi indebitamente occupati, due vigili sono stati aggrediti. Il responsabile, un venticinquenne residente nel campo, è stato arrestato e si trova presso gli uffici dello Spe. Tra i capifamiglia allontanati ci sono anche esponenti di associazioni di rappresentanza delle comunità Rom.

“A Roma tutti dovranno tornare a rispettare le regole - ha dichiarato il sindaco Marino - L’operazione svolta dal Gruppo Sicurezza Pubblica e Emergenziale della Polizia Locale, coordinata dal vicecomandante Di Maggio, presente allo sgombero, va nella direzione, ormai in più occasioni da me indicata, di fare della nostra grande città un luogo di accoglienza e integrazione per tutti, ma nel rispetto della legalità e delle regole di convivenza civile. Le famiglie allontanate risultano essere proprietarie di appartamenti, terreni e auto e quindi non legittimate a risiedere nel campo di Castel Romano. Voglio esprimere la mia solidarietà ai vigili, vittime di aggressione nello svolgimento del loro lavoro”, conclude il primo cittadino.

Il mondo della cultura§sostiene la redazione di Paese Sera

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Sosteniamo l' appello della redazione di Paese Sera. Siamo uniti e solidali a persone che hanno espresso una voce indipendente nel panorama romano. E' importante che possano continuare a svolgere il loro prezioso lavoro per continuare a garantire una comunicazione ed una informazione libera, autonoma ed attenta alle dinamiche sociali, politiche e culturali nella metropoli romana e nel nostro paese. 

Cultura Bene Comune
Teatro del Lido di Ostia
Artinconnessione
Kollatino Underground
Primo Tavolo Partecipato _ Amici del Teatro Biblioteca Quarticciolo
Margine Operativo
Unione Sindacale Italiana
Associazione Utenti e Consumatori USICONS
Cresco Lazio
Ex lavoratrici e lavoratori del Teatro Biblioteca Quarticciolo

Ostia, due pedoni investiti§In ospedale in codice rosso

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Una donna di 61 anni è stata investita questa mattina da un autocarro in via Macchia di Saponara ad Acilia mentre stava attraversando la strada all'altezza del civico 64. La donna è stata trasportata all'ospedale Grassi in codice rosso. Ieri pomeriggio un ragazzo di 17 anni è stato investito da una Citroen mentre attraversava, sulle strisce pedonali, via Gargiulo all'Infernetto. Il giovane è stato portato in codice rosso all'ospedale Grassi. L'automobilista ha dichiarato alla Polizia municipale di Ostia che il ragazzo ha attraversato improvvisamente. In entrambi gli incidenti sono intervenuti gli agenti della Polizia di Roma Capitale XIII Gruppo.

Differenziato per Maicon§Il Tottenham su Lamela

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La Roma di Rudi Garcia continua a lavorare allo Sporting Park di Kansas City, che nella notte ospiterà la prima amichevole in terra americana contro una selezione All Stars della Mls.

IL CAMPO- Riscaldamento ed esercizi di possesso palla prima di una partitella a campo ridotto al mattino, mentre nel pomeriggio il gruppo è sceso sul campo di allenamento dei Kansas City Chiefs, squadra di football americano, per una seduta caratterizzata da un focus atletico e da una serie di esercitazioni legate alla core stability. Al termine partitella a football americano. Sia al mattino che al pomeriggio, lavoro differenziato per Maicon e Osvaldo.

LAMELA- Se il Tottenham dovesse alla fine cedere all'asfissiante pressing del Real Madrid per Gareth Bale, gli Spurs potrebbero tentare l'assalto a Erik Lamela per colmare il vuoto lasciato dal fuoriclasse gallese. Lo scrive "Talksport", precisando che Andrè Villas-Boas potrebbe utilizzare parte dell'incasso per Bale per il 21enne trequartista argentino della Roma, uno dei migliori nella pur sfortunata stagione passata dei giallorossi. Il valore di Lamela si aggirerebbe intorno ai 30 milioni di euro. 

TOTTI E IL CONTRATTO- Il presidente della Roma, James Pallotta, ha in testa soltanto il rinnovo di Francesco Totti. Vorrebbe darne l'annuncio a Boston la prossima settimana, al termine di una trattativa dove ci sono da sistemare alcune divergenze. Tuttavia, le sensazioni sono positive. I bookmakers internazionali piazzano a 1,05 Totti ancora in giallorosso, contro il 7,50 per l'ipotesi contraria. Da parte sua, Francesco ha chiesto un biennale per coronare il suo sogno di giocare fino a 40 anni promettendo al club di alzare la mano e rescindere qualora si accorgesse di non poter più essere utile alla causa. Dalla società dunque chiede un segnale di fiducia. Al momento, secondo alcune indiscrezioni - riferisce ''calciomercato.com'' - la società vorrebbe proporgli il prolungamento di un solo anno, rinnovabile per il secondo a tre milioni e mezzo di euro. Ma il capitano rimarrà fermo sulle proprie posizioni anche a costo di rinunciare a qualcosa dal punto di vista economico. Una volta conclusa positivamente la telenovela del rinnovo da calciatore, la dirigenza giallorossa inizierà a preparargli un contratto da dirigente.


La Lazio stecca a Siena§Decide un gol di Giannetti

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Un gol di Giannetti al 21' del primo tempo condanna una Lazio sottotono alla sconfitta nell'amichevole all'Artemio Franchi contro il Siena. I toscani, allenati da Mario Beretta, partono forte creando subito un'occasione con Valiani. Al 21' il gol che deciderà il match, realizzato da Giannetti su cross di Angelo.

LA REAZIONE- La Lazio inizia a scuotersi: tra i più attivi, alla caccia del pareggio, Ederson e Floccari, ci prova anche Ledesma ma il Siena resista. In avvio di ripresa Petkovic cambia 10/11 rispetto al primo tempo e schiera la Lazio con il 3-5-2. Subito un'occasione per Mauri, che si libera del difensore, ma calcia addosso al portiere senese, poi tocca a Dias, ma il Siena regge e anzi sfiora il raddoppio. Serve un intervento superlativo di Strakosha per evitare il 2-0 di Dellafiore al 75', mentre nell'ultimo quarto d'ora sono vani i tentativi dei biancocelesti. 

Colosseo, via libera ai lavori§Parte il restauro Della Valle

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Il consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Codacons contro la sponsorizzazione da parte di Tod's dei lavori di restauro del Colosseo. Via libera ai lavori all'Anfiteatro Flavio.

Via libera dunque da parte dei giudici di Palazzo Spada ai lavori di restauro del Colosseo finanziati dal Gruppo Tod's di Diego Della Valle per un importo di 25 milioni di euro. Il Consiglio di Stato ha infatti ritenuto "infondato" l'appello del Codacons contro la sentenza del Tar del Lazio, cui l'associazione dei consumatori aveva fatto ricorso contro la scelta di Della Valle come sponsor dei lavori. Il Tribunale amministrativo aveva giudicato "inammissibile" l'impugnazione "per carenza di legittimazione a ricorrere" su questo tema da parte del Codacons, che invece rivendicava il diritto a farlo in quanto nel suo statuto è riconosciuto il carattere di associazione ambientalista. "La qualità di associazione di protezione ambientale -si legge nella sentenza- non legittimava quindi il Codacons al ricorso proposto in ordine alla sponsorizzazione del restauro del Colosseo". Nella sentenza i giudici di Palazzo Spada affermano che "anche come associazione di consumatori ed utenti", "il Codacons appare privo di legittimazione a ricorrere" e stabiliscono quindi che "l'appello va respinto, con assorbimento di ogni altra ragione difensiva, anche esposta dalle parti intervenute in giudizio, per quanto non risulti già espressamente valutato; quanto alle spese giudiziali, tuttavia, il Collegio stesso ne ritiene equa la compensazione, tenuto conto della novità e della complessità della questione esaminata, nonché della natura degli interessi coinvolti".

Mafia, il prefetto Pecoraro: indagini su tutta la città§"Ma sono ancora solo fatti e comportamenti"

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Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro conferma "la presenza di legami con la mafia a Ostia" e fa sapere che "sono in corso indagini anche a Roma" che potrebbero portare all' "acquisizione di bar o ristoranti". Pecoraro, che ha parlato a conclusione della riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza che si è tenuta in Prefettura, ha tenuto a precisare che, per ora, a Roma non si parla di veri e propri "fenomeni mafiosi ma di fatti e comportamenti" riconducibili alla criminalità organizzata.

La riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza che si è svolta questa mattina alla presenza di tutti i vertici delle forze dell'ordine, compreso il questore Fulvio Della Rocca, ha avuto l'obiettivo di "fare il punto della situazione anche alla luce delle ultime operazioni condotte ad Ostia". Ad Ostia, come ha confermato il prefetto, sono emersi "legami con soggetti dediti a comportamenti mafiosi" tanto è vero che "è stato applicato per la prima volta il 416 bis". Ora, "c'è preoccupazione su Roma - ha aggiunto Pecoraro - dobbiamo continuare a combattere per spezzare questi legami con la criminalità organizzata che si muove soprattutto nei settori dell'usura, del traffico di droga e nel riciclaggio di denaro: siamo certi di poter fronteggiare questi fenomeni grazie all'azione incisiva delle forze dell'ordine". Il prefetto ha, infine, tenuto a precisare: "non parliamo di colletti bianchi, non mi sento di includerli" tra i fenomeni al momento oggetto d'indagine nella Capitale.

La solidarietà delle associazioni§"Un giornale che deve esistere"

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TILT - "Ci sono giornali che hanno ragione di esistere. Quelli come Paese Sera che parlano di Roma, ma anche di antimafia e di donne. Paese Sera non può chiudere e ci sentiamo vicini a tutta la redazione e giornalisti che con il loro impegno restituiscono ai cittadini la giusta informazione".

ARCI ROMA - "Vicinanza ai lavoratori la esprime anche l'Arci di Roma e il presidente Alberto Giustini".

FRANCESCA KOCH  E LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE - "A nome delle donne della Casa Internazionale, e mio personale, desidero mandarvi la nostra solidarietà più forte e la speranza che la vostra vertenza si possa risolvere positivamente in tempi rapidi. Abbiamo bisogno che la vostra voce rimanga vigile e forte, per raccontare questa città e i suoi protagonisti; abbiamo potuto apprezzare, negli anni, l’attenzione che avete dimostrato verso le politiche delle donne, la capacità di denuncia e di contrasto alle attività criminali e mafiose sul nostro territorio, l’intelligenza urbanistica,  la conoscenza delle questioni dell’ambiente e del lavoro. Siamo testimoni di come siate riusciti a farvi portatori di interessi condivisi da molti e molte di noi, e non possiamo pensare di dover rinunciare al vostro sguardo critico. Per questo mentre vi ringraziamo per il lavoro che avete svolto finora, ci auguriamo davvero che si possa, prima possibile, tornare a raccontare insieme  la vita di Roma e il suo cambiamento".

A SUD - "L’ennesima notizia che non avremmo voluto mai ricevere: un altro pezzo del mondo dell’informazione che da sempre dà voce alla società civile e a quanto in essa si muove è a rischio chiusura. I giornalisti e collaboratori di Paesesera, testata plurale e preziosa per tutti noi, rischiano di restare a casa da oggi, data di scadenza del contratto. Un ennesimo attacco a chi ha fatto dell’informazione a servizio della gente una missione, ancor più nell’anomalo e poco edificante panorama dell’editoria italiana. Ha ragione chi dice che se Paesesera chiude saremo tutti un po’ più soli. Augurandoci che il diritto ad una informazione libera ed indipendente sia difeso al di sopra dei dettami e degli interessi economici, A Sud esprime tutta la sua solidarietà, il suo sostegno e la sua vicinanza alla redazione e a tutti i giornalisti e i collaboratori invitando tutti a diffondere la notizia e a mobilitarsi per evitare che nella disattenzione del periodo estivo si consumi un altro delitto ai danni della libera informazione".

DA SUD - "Non è possibile spegnere la voce di Roma. Dei diritti, dei movimenti, dei comitati e delle associazioni. @PaeseSera non deve chiudere".

TERRA ONLUS - “Solidarietà alla redazione di @PaeseSera, voce libera e indipendente, con uno sguardo attento alle battaglie per l'ambiente e la società”.

COOPERATIVA AGRICOLA CORAGGIO - Senza diritti non ci può essere lavoro! Lo stanno dimostrando i lavoratori e le lavoratrici di Paese Sera, messi fuori la porta della loro redazione e dal 1° agosto disoccupati. La loro voce, quella dell'informazione libera, che ci ha sempre sostenuti anche nelle nostre battaglie sulle Terre Pubbliche, è fatta tacere da chi crede che un giornale si riduca al suo brand, che si compra con i soldi e si vende a piacimento. Un giornale, un'impresa, ogni opera umana, è il lavoro delle persone che ci sono dietro ... è quelle persone, con i loro progetti, i loro sogni, le loro passioni.  Solidarietà ai lavoratori di Paese Sera.

CROCEVIA - "@PaeseSera non deve chiudere".

SOCIAL FOOTBALL - "Solidarietà alla redazione di @PaeseSera".

BASTACARTELLONI - “Chiude Paese Sera: si spegne una voce libera. Bastacartelloni è vicina ai dipendenti e ai giornalistI”.

SALVAICICLISTI ‏- “C'hanno chiuso @PaeseSera, una voce libera e un giornale che #salvaiciclisti. #bruttosegnale”.

SOCIAL PRIDE - "Il Social Pride si schiera con determinazione e affetto a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori del giornale a cui chiediamo che siano garantiti il mantenimento del lavoro, nel pieno rispetto della loro capacità di produrre un'informazione di qualità.Il collettivo di Paesesera ha saputo interpretare con autorevolezza la denuncia della malapolitica della giunta Alemanno e ha sostenuto con incisività e coraggio il disagio e le lotte di quanti operano nel sociale e per la qualità del vivere sociale a Roma e nel Lazio. E' grazie a Paese sera che tanti romani hanno potuto seguire e scoprire le politiche fallimentari le pratiche vessatorie, i bandi indirizzati agli amici smascherando il dissesto del sociale e permettendo una informazione e una mobilitazione contro queste pratiche.Per questo siamo al loro fianco oggi e confidiamo in un ripensamento positivo da parte della proprietà del giornale a non disperdere questa qualità".

LE ALTRE ASSOCIAZIONI - Solidarietà alla redazione di Paese Sera è stata espressa anche dalle associazioni Equorete, Ana (Asspociazione nazionale archeologici) e Libera Roma.

Paese Sera, pioggia di solidarietà ai giornalisti§L'apertura di Parsitalia, martedì 6 tavolo con il sindacato

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Senza voce. E senza giornalisti. Il destino di Paese Sera sembrava scritto dalla scadenza dei contratti dei giornalisti, oggi, e dalla rottura del tavolo di trattativa per il rinnovo del rapporto di lavoro tra la redazione, l'Associazione stampa romana e l'attuale società editoriale. La pioggia di comunicati di solidarietà per i lavoratori del quotidano on line e del mensile cartaceo, e l'iniziativa di aprire ai lettori la sede di via Carlo Emery potrebbero segnare il cambio di rotta. Prima l'apertura di Parsitalia Media, società interessata all'acquisto delle quote del nostro giornale, che si rende "da subito disponibile ad un primo incontro di conoscenza con la rappresentanza sindacale”. Poi la convocazione di un tavolo, per martedì 6 agosto, per riprendere il confronto tra le parti. I giornalisti presidiano la redazione

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Oggi per la redazione era l'ultimo giorno di lavoro. I contratti scadono stanotte. E da domani Paese Sera rischia di trasformarsi  in "un giornale senza giornalisti". Aprire le porte della redazione, con l'iniziativa #OpenPaeseSera, è stata la forma di protesta scelta per "raccontare la nostra storia". E non perdere la voce. Tra cittadini, rappresentanti di associazioni, mondo della politica e giornalisti un momento di confronto e dibattito. In compagnia di un cero acceso sotto diversi numeri del mensile e di cartelli con le firme di tutti quelli che ci sono venuti a trovare. Per evitare che un sito, che da più di due anni racconta Roma, venga spento.

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A rischio è, infatti, la vita stessa del quotidiano on line. Una possibilità nata dopo il fallimento del tavolo tra la redazione, l'associazione Stampa Romana e l'attuale società, che è in trattativa con Parsitalia Media per la cessione delle quote societarie. L'azienda legata al gruppo di Luca Parnasi ha raccolto, questa mattina, l'appello dei lavoratori, che chiedono di poter continuare a informare i romani.

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L'APERTURA DI PARSITALIA - Nel comunicato, diramato oggi, la societa sta "valutando alcune opportunità di investimento nel settore dei media e della comunicazione. Il settore dell’editoria e dell’informazione, in una fase di profonda crisi economica ed in piena trasformazione tecnologica, rimane centrale per la crescita  culturale della società che ci circonda". "E’ quindi doveroso che anche quegli imprenditori interessati allo sviluppo e al rinnovamento del proprio Paese, della propria comunità e della propria città guardino con attenzione a quelle iniziative che, per valore storico e per prospettive di crescita, possano essere un punto di riferimento nel mondo dell’ informazione libera ed autorevole – così dichiara Riccardo Pugnalin, amministratore delegato di Parsitalia Media - Paese Sera ha sempre rappresentato un esempio di giornalismo indipendente ed un marchio di garanzia culturale utile all’ampliamento del panorama informativo". "Seguiamo, quindi, con grande attenzione l’evoluzione della Società editrice del quotidiano, del futuro dei loro collaboratori e dello stato di difficoltà nel quale si trovano, pronti a fornire il nostro migliore contributo alla continuità della loro attività – prosegue Riccardo Pugnalin – Facciamo quindi nostro l’appello pubblico della Associazione della Stampa Romana a sostegno dello storico quotidiano e dei suoi giornalisti. In attesa che la situazione sindacale ed economica pregressa ci possano essere presentate quanto prima con chiarezza allo scopo di potere svolgere un’analisi approfondita della situazione, ci rendiamo da subito disponibili ad un primo incontro di conoscenza con la rappresentanza sindacale”.

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L'ANNUNCIO DEL TAVOLO - In tardo pomeriggio arriva l'annuncio della convocazione di un tavolo, martedì 6 agosto, per riaprire la trattativa tra Parsitalia, il sindacato e i giornalisti. “Siamo coscienti che Parsitalia non aveva alcun obbligo giuridico - spiega il segretario Asr Paolo Butturini - e quindi siamo ancor più contenti che la neonata società editoriale abbia risposto all’appello del sindacato. Sono in gioco il futuro di una storica testata romana, quello di una decina di giornalisti che vi lavorano quotidianamente e dei collaboratori che, con diversa frequenza, hanno dato il loro apporto professionale alla testata. L’augurio è che prevalga lo spirito costruttivo e si individuino le soluzioni che permettano al quotidiano online e al mensile di rimanere una voce importante del panorama informativo della regione”.

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