Oltre 20 milioni di euro. È la cifra spesa dal Campidoglio per l'organizzazione dei seggi elettorali per le elezioni politiche e regionali dello scorso febbraio. Numeri messi nero su bianco in una delibera, che rendiconta voce per voce le spese sostenute da Roma Capitale, approvata il 31 luglio scorso. Lo stesso provvedimento, inoltre, dispone la richiesta di rimborso allo Stato e alla Regione Lazio. Dei 20.283.778,54 euro anticipati dall'amministrazione capitolina - questa la cifra esatta - oltre 13,9 milioni sono "quota a carico dello Stato", mentre oltre 6,3 milioni "quota a carico della Regione Lazio". Allo Stato, che ha già anticipato oltre 6,8 milioni, il Campidoglio "batte cassa" per i poco più di 7 milioni rimanenti; alla Regione chiede il rimborso dell'intera cifra di 6,3 milioni. Tra le voci più importanti di spesa, quella relativa alle spese per il personale capitolino, straordinari e contributi, che ammonta a oltre 7,3 milioni.
Tra i capitoli di spesa più consistenti, inseriti nel rendiconto delle spese sostenute dal Comune di Roma per le elezioni politiche e regionali di febbraio, oltre 4 milioni per diarie e indennità di missione dei componenti dei seggi elettorali e degli uffici. La cartellonistica elettorale, con montaggio e smontaggio tabelloni elettorali, è venuta a costare oltre 1,6 mln di euro, ai quali vanno aggiunti circa 140.000 euro per i servizi di affissione e defissione dei manifesti. Altra voce che si aggira intorno al milione di euro quella relativa alle spese per il noleggio pc. Oltre 800.000 euro è la somma spesa per il riscaldamento. Settecentomila euro, invece, sono stati anticipati per impianti telefonici e apparati fax. Seicentomila euro circa sono serviti per l'assistenza informatica e della telefonia; quattrocentomila euro per le spese postali. Le spese straordinarie per automezzi comunali privati con autista ammontano a circa 360mila euro, mentre oltre 200.000 euro sono andati al trasporto del materiale ai seggi.
Poi ancora 207mila euro per la cancelleria, 438.000 euro per l'illuminazione, 294mila euro per la manutenzione dei plessi scolastici, 81.000 euro circa per opere tipografiche e cartotecnica. Altri "spicci" sono serviti per l'affitto delle macchine fotocopiatrici (42.500 euro circa), amplificazione sonora (9.600 euro), servizio di manutenzione estintori (9.900 euro). Oltre 1,7 mln, invece, sono stati spesi per non meglio specificati "servizi e noleggi vari".