Il Presidio No discarica Divino Amore lancia la sua denuncia: "Hanno agito sull'immaginario collettivo parlando di una discarica 'di servizio' a Falcognana, e per di più temporanea. Invece, adesso sta emergendo un presunto piano diabolico. L'Ecofer sta allargando i suoi confini, con l'acquisizione di altri ettari adiacenti l'attuale discarica, come testimoniano le carte. Acquisizione che, guarda caso, avviene in concomitanza con il cambio dell'assetto societario, i cui nomi restano ad oggi schermati". I cittadini del presidio si interrogano "su questa vicenda che - dicono - sta assumendo dei risvolti sempre più preoccupanti, visto che la Ecofer, la quale avrebbe un affidamento diretto nella gestione della discarica, ha sempre smentito il suo interesse a tale paventato impiego, che è 'antitetico agli obiettivi aziendali e di grave nocumento a regolare svolgimento della gestione industriale', come si legge in un comunicato della società del 25 luglio".
FALCOGNANA SUPERERA' MALAGROTTA - "Oggi - continua il Presidio - si scopre che non è così. Perché, infatti, la società sta potenziando una capacità produttiva acquistando altri terreni, dei quali, stando alle loro dichiarazioni, non avrebbe bisogno. È quindi l'Ardeatina il nuovo distretto della mondezza? E Falcognana, considerando la potenzialità di espansione di terreni agricoli a disposizione, potrebbe diventare la più grande discarica d'Europa, superando addirittura Malagrotta? Le domande senza risposta sono tante, a partire dai mancati controlli sulla discarica già esistente da parte degli organismi competenti; proseguendo con l'ostentata sicurezza del commissario per i rifiuti Goffredo Sottile, passando ai silenzi di Ignazio Marino, che liquida i cittadini con una lettera dai toni tranquillizzanti, fino alla incomprensibile latitanza del governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Eppure - sottolinea il Presidio - proprio il 2 agosto il Sindaco Marino sul suo profilo Facebook scriveva questo post: 'Ho revocato la delibera della giunta Alemanno che prevedeva ancora consumo di suolo nell'Agro Romano. La rinascita di Roma passa dalla rigenerazione del patrimonio edilizio che abbiamo in città, non dalla cementificazione di nuovi terreni'. Cosa significa che Falcognana non fa parte dell'Agro Romano? Che questo territorio viene tutelato dalla cementificazione, ma non dalle discariche? Siamo stufi delle menzogne".
"BASTA EMERGENZA" - "Chiediamo - conclude il Presidio - di mettere fine al continuo stato di emergenza rifiuti, che ha prodotto esclusivamente deroghe su deroghe in violazione alle normative italiane ed europee e per questo ribadiamo le dimissioni immediate di Sottile. Ci chiediamo per l'ennesima volta che fine hanno fatto le istituzioni in uno stato di diritto".
OMBRE SULLA ECOFER - Le indagini della finanza per chiarire quali siano i reali proprietari dell'attuale discarica dell'Ecofer sono in corso ma c'è chi, come Stefano Ambrosetti Presidente dell'Associazione Cuore Tricolore, dichiara: "Mi giunge voce che reputo attendibile e fondata, che i nuovi proprietari sono i stessi proprietari della discarica di Malagrotta, cioè il gruppo Colari. Se è vero, non si ravvisa un monopolio di interessi? A che gioco giochiamo? E' mai possibile che il Comune di Roma debba affidare la gestione della discarica a privati, quando ci sarebbe siti militari gratuiti, evitando costi di milioni di euro ai cittadini". Ed è ancora in corso l'accertamento da parte della Prefettura sull'assetto societario dell'Ecofer. "Mi auguro si possa concludere in tempi brevi - dichiara Donato Robilotta, presidente dei Socialisti Riformisti - anche per porre fine alla ridda di voci che da qualche giorno impazzano sulla reale proprietà della ecofer". "Per quel che ne so - prosegue - e sono anni che studio la vicenda rifiuti nella nostra Regione, l'avvocato Cerroni non c'entra niente con quel sito. D'altra parte lui stesso giorni fa ha dichiarato che alcuni anni fa aveva visitato le cave sull'ardeatina ma non le aveva opzionate perché i siti sarebbero stati ingestibili a causa della mobilità. Per alcuni versi e' un male che dietro non ci sia l'avvocato perché al di la delle obiettive criticità del sito almeno la sua presenza avrebbe offerto un minimo di sicurezza".
CERRONI: "NESSUNA PARTECIPAZIONE COLARI IN ECOFER" - E pronta arriva la spentita del patron di Malagrotta. "Se dicono tante. Questa è l'ultima novità", dice il presidente del Colari, Manlio Cerroni. E la società precisa poi in una nota che: "In relazione alla nota dell’Associazione Cuore Tricolore secondo la quale il Colari è il nuovo proprietario della Ecofer, smentiamo ogni nostra partecipazione nella società proprietaria della discarica di Falcognana". Ma la precisazione della società non convince affatto Ambrosetti che incalza "Le mie informazioni le reputo attendibili e fondate in quanto provengono direttamente da persona in vista del Consiglio di amministrazione della Colari, non credo che ci si faccia grosso con operazioni non effettuate. Aspettiamo i risvolti dell'indagine della Guardia di Finanza per sapere la verità".
L'ASSESSORE ALL'AMBIENTE: "IN ATTESA APPROFONDIMENTI SOTTILE" - E sul nodo proprietà/Ecofer interviene l'assessore all'ambiente, Estella Marino, "Il ministro Andrea Orlando ha dato mandato al commissario di interloquire con la proprietà del sito di Falcognana e stiamo aspettando che Sottile ci comunichi l'esito degli approfondimenti. Ogni verifica - ha aggiunto Estella Marino - è ben accetta così come tutte le indagini sul sito di Falcognana". "Intanto, il bando Ama per portare i rifiuti fuori Regione sta andando avanti ed è stata pubblicata la gara - ha concluso l'assessore - e quindi qualunque cosa accada col sito di Falcognana abbiamo una soluzione alternativa".
L'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE - Su Falcognana c'è poi anche una interrogazione che porta la firma di due esponenti del Pdl, Gianni Sammarco e Andrea Augello per conoscere se "esiste il rischio di possibili interessi della criminalità organizzata". Secondo i parlamentari il 60 per cento della Ecofer "è in mano alla Aria srl, a sua volta controllata al 95% dalla fiduciaria Sofir, che nel marzo 2012 è finita sotto indagine dell'unità di antiriciclaggio di Bankitalia, per una lunga serie di presunte irregolarità nell'individuare i fiducianti e la provenienza del denaro".
LA POLITICA - Ed è scontro politico sul sito con l'ex sindaco Alemanno che attacca Ignazio Marino che, dice: "parla di grandi progetti e soluzioni immediate ma io vedo solamente dei gravissimi pericoli per l’intera popolazione. Riguardo la discarica di Falcognana, ad esempio, si aggiungono oggi ulteriori e preoccupanti sviluppi. L’Ecofer, proprietaria del sito di stoccaggio rifiuti, sarebbe infatti in procinto di espandere i suoi confini con l’acquisto di ettari adiacenti la discarica. La zona dell’Ardeatina si trasformerebbe quindi nel quartiere-immondezzaio, una sorta di Disneyland dell’orrore che oltre a creare un alto livello di inquinamento toglierebbe spazio ai terreni agricoli". E per il capogruppo del Partito Democratico in Campidoglio, Francesco D’Ausilio: "E’ davvero singolare che dopo 5 anni di sua assoluta inerzia e incapacità di affrontare il grave problema dei rifiuti a Roma l’ex sindaco Alemanno trovi oggi il coraggio di esprimersi con parole di disapprovazione verso l’operato della nuova Amministrazione che con serietà e senso di responsabilità sta invece finalmente riuscendo a individuare una via d’uscita per superare lo stato di emergenza. Bisognerebbe spiegare una volta per tutte all’ex primo cittadino che se ci troviamo in questa situazione è solo a causa della inadeguatezza evidenziata dalla sua giunta nel far fronte alla questione. Nel caso Alemanno non lo avesse ancora compreso – conclude D’Ausilio – lui non è la soluzione ma il problema".
IL MINISINDACO SANTORO: "COMMISSIONE TECNICA PER VERIFICHE" - "Una commissione tecnica municipale aperta al contributo dei cittadini per valutare ogni atto che assumerà o proporrà il commissario all'emergenza rifiuti Goffredo Sottile sull’ipotesi di discarica a Falcognana". Lo ha annunciato il presidente del Municipio IX Andrea Santoro.
La commissione sarà composta da esperti, studiosi, tecnici dell’amministrazione municipale e professionalità proposte dalla comunità locale "perché voglio che ogni parola ed ogni atto del Municipio IX sia supportato da motivazioni valide - spiega Santoro - Il 'no' di bandiera non mi appartiene: il parere contrario del Municipio è stato sui contenuti e così continueremo a lavorare. Allo stesso tempo daremo mandato alla commissione di verificare iter e percorsi amministrativi che negli anni hanno dato il via libera alla discarica di rifiuti pericolosi della Falcognana. Le preoccupazioni dei cittadini devono essere ascoltate ed è giusto che tutto sia estremamente chiaro e limpido: autorizzazioni, silenzi, revoche. Questa istituzione farà il possibile per rispondere a questa domanda di trasparenza che viene dalla sua comunità".
SULL'ARDEATINA CAMBIA LA VIABILITA' - "Per quanto riguarda le modifiche sulla viabilità che interesseranno la Via Ardeatina con divieto di transito nel tratto compreso tra il Km 11.900 ed il km 14.400 - prosegue Santoro che avvisa che il provvedimento entrerà in vigore - tra alcuni giorni e non domani, martedì 27 agosto, perché la Polizia Municipale ed i tecnici dell’amministrazione stanno facendo ulteriori verifiche emerse nella simulazione: si stanno predisponendo alcune deroghe per i mezzi di trasporto pubblico e per le aziende presenti in quel tratto stradale per non penalizzare cittadini e attività produttive della zona". Con lo stesso criterio si sta verificando la viabilità su Via di Porta Medaglia: la strada potrebbe essere inibita al traffico pesante per gravi problemi di sicurezza stradale ma allo stesso modo non si vuole arrecare danno alle attività produttive della zona. "Stiamo coinvolgendo Anas e Provincia di Roma per realizzare il migliore provvedimento possibile – spiega Santoro - per dimostrare, anche in questo caso, che non si tratta di un atto di 'bandiera' ma di una scelta che possa tutelare la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini".