Al termine della Giunta, il sindaco Ignazio Marino ha dato lettura del verbale congiunto sottoscritto alla presenza dell'assessore ai Trasporti, Guido Improta, al termine dell'incontro con Roma Metropolitane e Metro C: "Il 4 settembre faremo una riunione al ministero delle Infrastrutture con i finanziatori dell'opera". Il Consorzio Metro C si è detto disponibile a riaprire il cantiere qualora, entro il 10 settembre, si dovesse pervenire all'intesa. Ma continuano le critiche da parte dell'opposizione dopo la lettera (LEGGI) del presidente del Collegio dei revisori contabili di Roma metropolitane, Simplicio Di Caterino per denunciare la gestione "delle vicende più importanti degli ultimi mesi, dalla pedonalizzazione dei Fori alla chiusura dei cantieri della metro C fino all'assegnazione di consulenze eccellenti".
MARINO: "IN NUOVO ACCORDO PENALITÀ PER RITARDO CONSEGNA" - "Credo sia una buona notizia non solo per la città ma per il paese perchè questa è una delle opere infrastrutturali più importanti degli ultimi decenni e dalla settimana prossima avremo una tempistica e sapremo esattamente quanto costerà al contribuente italiano e sapremo, soprattutto, che ci saranno anche delle penalità nel caso di una ritardata consegna rispetto ai tempi indicati" ha commentato il sindaco, Ignazio Marino, al termine della giunta capitolina. "Abbiamo riportato tutto nella chiarezza, nella trasparenza, nell'ordine e nella certezza di percorsi chiari - ha aggiunto Marino - assumendoci un ruolo di regia, anche se siamo il soggetto pagatore più piccolo. Lo ritenevamo importante per Roma dal momento che gli altri due attori, ministero delle Infrastrutture e Regione Lazio, avevano espresso alcuni dubbi: la giunta Polverini aveva messo un tetto al possibile rischio di spesa, e il ministero aveva inviato una lettera rimasta senza risposta che di fatto chiedeva cosa stesse accadendo". "I tempi di consegna, ovvero con passeggeri che possono scendere alla stazione, che probabilmente verranno indicati nella riunione del 4 settembre e che possiamo già informalmente annunciare, saranno: per la fermata Lodi nel settembre 2014 e San Giovanni nell'inverno del 2015" ha detto il sindaco.
IMPROTA: "FATTI ACCERTAMENTI CHE VECCHIA GIUNTA NON HA VOLUTO COMPIERE"- Si dice soddisfatto l'assessore ai Trasporti di Roma Capitale, Guido Improta, "perché è stato premiato il metodo di confronto chiaro e leale". "Con il sindaco di Roma, abbiamo ritenuto fosse doveroso per una amministrazione doversi assumere delle responsabilità, entrare nel merito delle questioni, di non accettare una logica di scarica barile che finisce col penalizzare le imprese e i cittadini oltre ad arrecare un danno economico ai bilanci delle amministrazioni pubbliche - ha aggiunto Improta - Quindi abbiamo utilizzato queste poche settimane per fare un approfondimento molto rigoroso per confrontarci con altri importanti organi dello Stato, come ad esempio l'avvocatura dello Stato, andare a recuperare la giurisprudenza della Corte dei Conti, a fare quindi una serie di attivita' per le quali forse e' mancato il tempo o forse, sicuramente, la volontà all'amministrazione precedente, ma che noi abbiamo ritenuto di dover compiere". E auspicando che il 10 settembre si possa avere un nuovo quadro contrattuale che dia "certezza sui costi e sui tempi", ha aggiunto: "Quello della settimana prossima sarà un passaggio essenziale e fondamentale perchè su questa impostazione dobbiamo far convergere l'intesa anche del ministero e della Regione Lazio che sono dei soggetti che devono essere coinvolti in un ragionamento". "La delibera del Cipe non entra nel merito della transazione ma dichiara ammissibile un ulteriore finanziamento. L'accordo transattivo del 2008 non aveva rilevanza giuridica ma prefigurava l'esigenza di dover dotare l'opera di 230 milioni più iva una volta accertate le ragioni del dare e dell'avere: noi vogliamo accertarle per capire se sara' giusto pagare e quanto" ha spiegato l'assessore ai Trasporti.
PD: "FARE CHIAREZZA SU GESTIONE ALEMANNO" – "Roma Metropolitane in nove anni è riuscita ad aprire solo tre stazioni della metropolitana, quelle della linea B1, dove fra l’altro si sono verificati disagi al limite del comico – ricorda il deputato del Pd, Marco Miccoli – Durante il governo Alemanno, con il vecchio management guidato dall’amministratore delegato Federico Bortoli, si sono registrati considerevoli aumenti riguardo la metro C. Ecco, è su queste vicende che noi chiediamo chiarezza. Comunque è evidente come l’intera dirigenza di Roma Metropolitane, soprattutto quella che è stata in carica durante la gestione Alemanno, abbia completamente fallito il compito di realizzare una nuova struttura di rete metropolitane nella Capitale". "Ben vengano i chiarimenti su quanto avvenuto in questi ultimi due mesi della gestione di Roma Metropolitane – dichiarano in una nota il consigliere della Regione Lazio, Massimiliano Valeriani e il consigliere di Roma Capitale, Marco Palumbo– Ma è ancora più importante fare luce sugli ultimi cinque anni dell’amministrazione della società, quando, sia per la Metro C che per la B1 si sono registrati forti aumenti dei costi, ritardi e gravi inconvenienti tecnici". "Si tratta di un atto concreto di questa amministrazione che va nella direzione della trasparenza ed efficienza operative: finalmente i cittadini potranno sapere con certezza quali siano i tempi e quali i costi di un’opera così importante per la collettività, proprio come avviene in tutte le più avanzate capitali europee e mondiali" ha commentato il capogruppo Pd in Campidoglio, Francesco D'Ausilio.
PDL: "MARINO VERO RESPONSABILE"– "I rilievi mossi dai revisori dei conti a Roma Metropolitane – afferma il senatore del Pdl Andrea Augello– per l'utilizzo improprio dei fondi Cipe per le spese connesse alle opere predisposte per la finta pedonalizzazione di Via dei Fori imperiali erano state largamente anticipate da una mia interrogazione parlamentare al ministro dei Lavori pubblici". "Avevamo avvertito il sindaco Marino, vero responsabile di questo inutile danno erariale – continua Augello – dei rischi a cui andava incontro utilizzando procedure non consentite dalla legge sugli appalti e dalle normative comunitarie, al solo scopo di realizzare entro agosto la sua ridicola festicciola, peraltro naufragata assai miserevolmente tra polemiche e contestazioni". "Sulla metro C noi ci avevamo già visto del marcio: utilizzo improprio dei fondi destinati alle infrastrutture, nomine dubbie e oltre lo sperpero, blocco dei cantieri. Penso che basti – afferma Fabrizio Santori, capogruppo de La Destra alla Regione Lazio – dopo pochi giorni di lavoro, a chiedere all’assessore alla mobilità Improta di farsi da parte, soprattutto alla luce delle accuse mossegli nell’aver orchestrato indebite pressioni".
AURIGEMMA, LA VOCE DEL PDL FUORI DAL CORO - Il consigliere Pdl della Regione Lazio, Antonello Aurigemma è l'unica voce fuori dal coro del Pdl: "È positivo che alla fine sia prevalso il buon senso e siano state messe da parte le anime agitate che avrebbero bloccato una infrastruttura importante come quella della Metro C. Un plauso dunque per il raggiungimento dell'intesa tra l’assessore Improta e la Metro C, che permetterà il riavvio e la riapertura dei cantieri, consentendo la realizzazione di una infrastruttura primaria per la Capitale e che garantisce continuità professionale alle migliaia di lavoratori coinvolti nella realizzazione dell’opera" ha dichiarato.
ALEMANNO: "MOLTO RUMORE PER NULLA" -“E' sicuramente una buona notizia il fatto che stia terminando il braccio di ferro tra Consorzio Metro C e amministrazione comunale. Ma questo non può nascondere il fatto che nulla di significativo sia stato aggiunto a quanto già stabilito nelle basi contrattuali dell'affidamento dei lavori” afferma l'ex sindaco Gianni Alemanno in una nota. “I tempi di consegna – continua Alemanno - sono all'incirca quelli previsti, gli impegni e le penalità che il consorzio sta ribadendo sono sostanzialmente quelli che erano già stati assunti e che qualsiasi general contractor deve firmare al momento di definire l'appalto. D'altra parte se, come è successo nel passato durante l'amministrazione Veltroni e durante la nostra amministrazione, sopraggiungono delle cause impreviste, come sondaggi archeologici o varianti di cantiere, nulla potrà impedire agli appaltatori di aprire un nuovo contenzioso con l'amministrazione per rivedere costi e scadenze. Quindi, nonostante le enfatiche dichiarazioni del sindaco Marino, tanto rumore per nulla. Si è passata un'estate di incertezza e di scontro soltanto per ribadire alla fine quello che era già previsto e che sarà nuovamente sancito presso il ministero delle Infrastrutture. Probabilmente questo tempo è stato quello necessario al polemico assessore Improta per capirci qualcosa dell'arbitrato che era stato firmato e in generale dello stato dei lavori e delle carte dell'appalto".