"Il nostro e' un appello per Officina per l'Italia che sara' la base di un movimento culturale che parte dalla base di Fratelli d'Italia. Dobbiamo ripartire dal basso per creare un'onda di cambiamento. Fratelli d'Italia mette a disposizione uno strumento per mettere insieme le diverse anime di quest'area e quello che e' la maggioranza culturale italiana. Destra, mondo cattolico e societa' civile devono lavorare assieme ad un nuovo soggetto politico. Dobbiamo ripartire dalla politica. Ai tanti venuti qui oggi dico: 'non dimenticatevi di starci addosso. La politica deve tornare qui'". Lo dichiara il capogruppo di Fdi alla Camera Giorgia Meloni parlando alla festa dei giovani di Atreju. "L'obiettivo che ci siamo dati e' dare una casa ai tanti esuli della politica che hanno smesso di crederci. Basta tatticismi e pragmatismi torniamo alla vera essenza della politica. Per noi i partiti non sono il fine - prosegue Meloni - ma uno strumento. Io credo in un movimento popolare forte, conservatore nei valori ma rivoluzionario. Basta con la deriva oligarchica dei partiti. Dobbiamo liberarci -conclude- della generazione del '68 che ha prodotto solo devastazione".
A FINE OTTOBRE l'APPUNTAMENTO NAZIONALE - "Io propongo di lavorare insieme a questo laboratorio - ha continuato Meloni - Oggi può nascere qualcosa di grande, di sincero, di umile, di credibile. Dipende da noi e se ci crediamo davvero, il 15 settembre può essere una di quelle date che si ricordano per qualche decennio, il giorno in cui abbiamo ricominciato a ricostruire. Allora la sfida e' lanciata e Fdi c'è, ma dovranno esserci tanti altri perché, quando arriva il vento del cambiamento, certi costruiscono muri ma altri costruiscono mulii a vento e noi vorremmo costruire questo mulino a vento", ha concluso. L'appuntamento, con chi risponderà all'appello è "a fine ottobre, in occasione di un'iniziativa più grande, un appuntamento nazionale da celebrare in un luogo simbolo".
Al dibattito, "La cosa vera. Idee per un centrodestra a testa alta", moderato dal giornalista Paolo Del Debbio, sono intervenuti: Giorgia Meloni, Guido Crosetto, Ignazio La Russa, Gianni Alemanno, Magdi Allam, Galeazzo Bignami, Stefano Caldoro, Alessandro Cattaneo, Luciano Ciocchetti, Giuseppe Cossiga, Oscar Giannino, Luca Gramazio, Antonio Guidi, Franco Mugnai, Marcello Pera, Olimpia Tarzia, Adriano Teso, Giulio Terzi di Sant’Agata, Adolfo Urso e Pasquale Viespoli.
ALEMANNO: "Il mio futuro è qui" - A dare il suo endorsement a Officina per l'Italia l'ex sindaco e attuale consigliere comunale, Gianni Alemanno: "Nel momento in cui rinasce Forza Italia, è inevitabile che nasca un altro soggetto complementare che, in qualche modo, riprenda l'eredità di An, ed è altrettanto inevitabile che il mio futuro sia lì. Io rispetto la storia di Forza Italia, ma non è la mia storia, non è la mia casa". La base di questo nuovo soggetto politico, ha precisato Alemanno "non può che essere Fratelli D'Italia, ma Officina per l'Italia deve essere una grossa novità, qualcosa di molto più ampio e capace di accogliere. Tutto dipende anche da chi risponderà all'appello ed in quanti lo faranno. Si parte da Fdi ma si va verso un centrodestra molto aperto". "Non mi proporrò come leader per questo nuovo soggetto politico, non ho nessuna intenzione di fare un discorso personalistico, perché sarebbe sbagliato. L'importante è definire il progetto e capire che la politica vive di leader, ma vive anche di base, di territorio e di processi democratici. Prima di porci il problema di trovare il leader del centrodestra, poniamoci il problema di portare il centrodestra nel territorio perché non c'è più, e questo e' il nostro compito". "Io non ho mai smesso i fare il militante - ha aggiunto - e certe volte e' più facile fare il militante che andare ad occupare un posto istituzionale e affrontare difficili sfide". Per quanto riguarda l'impegno politico di Alemanno per la Capitale, l'ex sindaco ha dichiarato che continuerà a "lavorare per la Lista Civica e per l'unità del centrodestra, perché sarebbe sbagliatissimo se ci dividessimo. Dobbiamo tenere unita l'opposizione contro Marino - ha sottolineato - e dobbiamo fare in modo che ci sia un contatto con il territorio, perché un terzo dei romani ci ha già votato e un'altra metà ha scelto l'astensionismo: dobbiamo ritrovarla". "Officina" nasce come progetto nazionale, ma "quando a livello nazionale il quadro sarà definito - ha precisato Alemanno- sarà tradotto anche a livello locale".
LE REAZIONI - "L'idea che viene lanciata oggi e' quella di mettere insieme un partito con più gambe, in cui dentro ci sia la destra, rappresentata da persone credibili, ma anche i cattolici democratici, i liberali, i socialdemocratici e tutto il campo che è alternativo alla sinistra". Così Luciano Ciocchetti, leader di "Idee più Popolari". L'endorsement di Ciocchetti va ad un progetto che avrà come obiettivo la costruzione di "un partito democratico organizzato sul territorio, un partito popolare, che torni a parlare ai problemi della gente, riformista sulle politiche sociali ed economiche, ma conservatore sui valori che abbiamo in comune; un soggetto politico di centrodestra che sia diverso da Forza Italia o Pdl, e che, a Roma e nel Lazio, avrà una base elettorale e di consenso superiore al 10%". Una novità, ha spiegato inoltre Ciocchetti, e' che "mentre gli altri progetti politici nazionali sono partiti da altre regioni, questo parte da una forza particolarmente rilevante a Roma e nel Lazio, ma che deve diffondersi in tutta Italia". Ciocchetti si e' dichiarato quindi "pronto ad affrontare la sfida di trovare una sintesi. Con la capacità di apertura che Fratelli d'Italia ha dimostrato - ha concluso - credo sia possibile dar vita ad un progetto più ampio, senza abiurare la storia di nessuno, costruendo un nuovo partito di centrodestra capace di ridare futuro alle nuove generazioni". "Insieme a Ignazio Cozzoli, consigliere capitolino lista civica "Cittadini X Roma", Pietro Sbardella, capogruppo regionale lista civica Bongiorno, Francesco Smedile, Francesca Barbato e Massimiliano Maselli, esponenti di "Idee piu' Popolari" e tanti altri quadri e amministratori - aggiunge in un comunicato - aderisco con forza a questo nuovo progetto. Bisogna riscoprire la capacità di radicarsi sul territorio, c'è bisogno di un partito riformista, sia dal punto di vista economico che da quello sociale. Per questo che ci impegneremo e lavoreremo su questo nuovo soggetto di centrodestra, riformista, popolare e conservatore sui valori". "Atreju è una tappa del percorso di Fratelli d’Italia e il punto di partenza della ricostruzione di un centrodestra fondato su idee, valori e progetti. Vogliamo offrire una piattaforma per salvare e far crescere l’Italia. Non iniziamo questo percorso contro qualcuno, ma per credere in un futuro. Costruire questa scommessa non è una cosa che si fa stringendo due mani oggi, ma rimboccandosi le maniche e lavorando pancia a terra fin da domani. Iniziamo insieme questo nuovo percorso, non per il nostro bene ma per quello della nostra Nazione", questo quanto ha dichiarato Guido Crosetto, coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia. "L’apertura di una nuova fase insieme a tutti coloro che sentono il bisogno di avere un altro centrodestra, facendo perno sulla pattuglia di parlamentari e amministratori locali che Fratelli d’Italia intende mettere a disposizione di questa causa, è una buona notizia", ha dichiarato il deputato e cofondatore di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli. "Mi auguro che in molti aderiscano alla neonata 'Officina per l’Italia' lanciata da Giorgia Meloni, con l’intento di comporre un manifesto politico, culturale e programmatico che rappresenti un passo in avanti verso la realizzazione di un’efficace strumento di aggregazione dell’area cattolica, identitaria, liberale e riformista - aggiunge - Dobbiamo affrontare i drammatici problemi degli italiani e dell’Italia con idee chiare, discontinuità rispetto alle opzioni fin qui perseguite, freschezza e autenticità. Uno degli auspici sottolineati oggi da molti ad Atreju è che rinasca una cultura della partecipazione e del territorio di cui la scelta delle elezioni primarie resta un baluardo. Nessuna preclusione dunque, se non quella sancita da chi non condividesse i contenuti che saranno elaborati dall’Officina, a cominciare da quelli che Giorgia Meloni ha iniziato a tracciare nel suo intervento di oggi". "Mi piacciono le parole quando sono seguite dai fatti. Se venissero contraddette dai fatti, non varrebbero nulla. Alla Meloni auguro coerenza". Così Francesco Storace, leader de La Destra in un tweet. “Aderisco volentieri, anche a nome del movimento di ‘Io amo l’Italia’ di cui mi onoro di essere il presidente, al progetto ‘Officina per l’Italia’ lanciato oggi da Giorgia Meloni, da intendersi come un pensatoio per la creazione di un nuovo centrodestra - così Magdi Cristiano Allam - Con l’auspicio che possa produrre una piattaforma programmatica che abbia come comune denominatore il riscatto della nostra sovranità e in parallelo la salvaguardia della nostra civiltà”. Al progetto aderisce anche Adolfo Urso, presidente della Fondazione Farefuturo: "Credo che sia assolutamente necessario per dare una prospettiva alla Nazione, con un progetto autenticamente riformatore, nel contempo liberale e nazionale, per realizzare un nuovo centrodestra - ha spiegato - L’Italia affronta una grande sfida. Servono nuove energie e quindi una nuova classe dirigente che guardi al futuro senza nostalgie di alcun tipo”.