Quantcast
Channel: PaeseSera.it > Homepage
Viewing all 6467 articles
Browse latest View live

Tivoli, 13 anni di angherie§e violenze sui genitori: arrestato

0
0

Ancora una storia di maltrattamenti in famiglia inflitti da un figlio ai propri genitori. Un 33enne, dopo l’ennesimo episodio che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Tivoli Terme. Il giovane aveva reso la vita dei genitori un inferno e casa la loro prigione. 

LE VIOLENZE - I due coniugi erano infatti costretti a chiudersi a chiave nella loro camera da letto per evitare qualsiasi contatto con il figlio, che non mancava occasione per percuoterli, minacciarli e insultarli. Sono numerosi i referti ospedalieri prodotti nel corso di quasi 13 anni di angherie. Il giovane, che i genitori avevano provato a far seguire anche da specialisti, ha una dipendenza da alcool e droghe che rende incontrollabile la sua rabbia.

L'ULTIMO EPISODIO - Ieri sera la pattuglia di Tivoli Terme era intervenuta una prima volta a seguito della richiesta di aiuto del padre del 33enne. Sedati gli animi, i genitori hanno poi riferito ai Carabinieri di voler provare ancora una volta a risolvere la situazione in modo pacifico, ma dopo meno di due ore gli uomini dell’arma sono dovuti intervenire nuovamente perché il figlio aveva cominciato nuovamente ad inveire contro loro e a minacciarli nel modo più grave. I carabinieri hanno così applicato ancora una volta la nuova normativa in materia di ‘violenza di genere’, che prevede maggiori tutele per le vittime di maltrattamenti e l’obbligatorietà dell’arresto in questi casi. Per il 33enne si sono aperte le porte del carcere di Roma Rebibbia, dove rimarrà a disposizione dell’A.G..


Casalotti, tenta di uccidere la ex moglie speronandola

0
0

I carabinieri della Stazione Casalotti sono intervenuti nella notte per quello che era stato segnalato come un grave incidente stradale tra una panda ed un furgone, in via Novalesa, alla periferia della capitale. Giunti sul posto hanno subito capito che dietro l’incidente si nascondeva qualcos’altro.

LA DINAMICA - I mezzi coinvolti erano di una coppia divorziata. Il furgone guidato dall’uomo aveva praticamente schiacciato al muro la piccola utilitaria. La donna trasportata d’urgenza al San Filippo con l’ambulanza del 118 a causa di vari traumi e fratture subite. Lui sul posto ancora in forte stato di agitazione. Gli accertamenti immediati e la consultazione della banca dati hanno fatto emergere che l’incidente era l’ultimo di una lunga serie di atti persecutori posti in essere dall’ex marito violento e non sopportava che la ex moglie si fosse rifatta una vita dopo il divorzio. Stanotte era tornato sotto casa di lei per insultarla, minacciarla e picchiarla, come già avvenuto in altre 7 occasioni. La vittima è riuscita a scappare, a prendere la macchina ed a fuggire lontano senza una meta precisa. Lui l’ha inseguita con il furgone e la ha speronata violentemente schiacciandola contro un muro di cemento armato. La donna ha riportato gravi fratture ed un trauma cranico. Resterà in osservazione per 24 ore al San Filippo Neri e ne avrà per almeno 30 giorni. Lui invece è stato associato al carcere di Regina Coeli con l’accusa di atti persecutori, lesioni personali volontarie gravi e violenza privata.

Telecom, la Cgil: "Preoccupati§per i 20mila lavoratori romani"

0
0

"Siamo molto preoccupati per questa inquietante situazione". Così il segretario nazionale Slc-Cgil, Michele Azzola, in merito alla vicenda Telecom-Telefonica. "Non sappiamo cosa Telefonica voglia fare di Telecom - prosegue Azzola - e abbiamo paura che il risultato di quest'operazione sia prima uno spezzettamento di Telecom e poi una sua scomparsa in Telefonica".

Azzola, che ha insistito sulla necessità che "il Governo istituisca un tavolo di confronto per conoscere il futuro di Telecom", ha fatto sapere che il gruppo Telecom in totale conta "46mila lavoratori in Italia, di cui oltre 20mila a Roma". Il rischio più forte, secondo il sindacalista della Cgil, è che il destino di Telecom venga "assorbito da quello di Telefonica, con la possibilità che il servizio di call center di Telecom venga dato in appalto con conseguenti incertezze per il destino di circa 16mila lavoratori addetti".

Getta la moglie dalla finestra§È grave in ospedale, caccia al marito

0
0

Ha gettato la moglie dalla finestra. E' avvenuto a Lavinio intorno alle 18 nell'abitazione al primo piano dove viveva la coppia, entrambi marocchini, in via dell'Acquario 17. La donna, 36enne, è caduta sbattendo violentemente la testa. Grave, è stata portata d'urgenza all'ospedale San Camillo. Sul posto gli agenti del commissariato di Anzio che ora sono a caccia del 23enne straniero. 

Era agli arresti domiciliari per reati legati alle sostanze stupefacenti il 23enne marocchino che ha gettato la compagna fuori dalla finestra. A quanto si è appreso, anche la donna, ha alcuni precedenti penali. I due, secondo la ricostruzione degli investigatori, sono stati sentiti litigare, poi la donna ha urlato mentre veniva spintonata verso la finestra dalla quale è caduta, facendo un volo di qualche metro. 

Derby, altri 2 tifosi laziali in manette§Sale a 6 il bilancio degli arrestati

0
0

Altri due arresti tra i tifosi della Lazio che hanno partecipato agli scontri dopo il derby di domenica. Sale così a sei il bilancio complessivo delle persone finite in manette alla scadenza delle 48 ore previste per la flagranza differita. Ad essere arrestati sono A.A. nato a Roma nel 1992 e M.G. nato a Roma nel 1983. I due erano stati individuati dalla Digos e dagli agenti del commissariato Ponte Milvio come attivi partecipanti ai ripetuti tentativi di sfondare i cordoni delle Forze dell’Ordine con lancio di oggetti contundenti. Sempre in prima fila, con volto celato hanno posizionato le transenne al centro della carreggiata per ostacolare l’avanzata delle Forze dell’ordine. Riconosciuti e identificati da numerosi filmati, sono stati tratti in arresto nella serata di ieri e denunciati anche in stato di libertà per resistenza e lancio di oggetti. Dopo la convalida per M.G. sono scattati gli arresti domiciliari, mentre per A.A. un obbligo di firma giornaliero presso il commissariato.  

Petkovic: "Roma più affamata di noi"

0
0

Arriva il Catania e la Lazio perde Miro Klose, ma prima ancora di parlare di attualità, c'è un derby perso ancora da metabolizzare. "Per fortuna abbiamo dovuto digerire il derby in fretta e già domani possiamo dare una bella risposta e dimostrare che siamo a posto con la testa. Per reagire serve l'aiuto di tutti, della squadra e dello staff. Speriamo che arrivi anche l'influenza positiva dagli spalti, dopo un derby perso ci servirà". Sono le parole di Vlaidmir Petkovic, nel corso della conferenza stampa alla vigilia di Lazio-Catania di domani sera all'Olimpico.

ROMA PIU’ AFFAMATA- Tornando sulla sfida persa con i giallorossi, il tecnico bosniaco si dice convinto che "con l'occasione di Ederson poteva andare in un altro senso e questa squadra sarebbe diventata una squadra di eroi. Dobbiamo avere sempre più fame, perché la Roma su questo era davanti a noi. Ora pensiamo al Catania, una squadra tosta che deve rifarsi in campionato e non sarà una gara facile". Nessun pronostico, ma una certezza: "Sono convinto che la squadra darà il massimo, sentiamo sulle spalle questo peso del derby perso, ma anche una prospettiva rosea se facciamo bene le prossime partite". La sconfitta nella stracittadina, non può far perdere di vista l'obiettivo finale che si è prefisso Petkovic, il terzo posto in campionato. "Anche il Milan crede che può arrivare in Champions, nonostante abbia due punti in meno di noi. Abbiamo perso contro due squadre che realmente in campionato erano davanti a noi. Ma certo che credo nel terzo posto, dobbiamo migliorare sempre e crederci fino in fondo".

EMERGENZA INFORTUNI- L'infermeria non sorride al bosniaco: Klose non ce la fa a recuperare ("Sto male, per domani non ce la faccio", ha detto durante la sua visita in Paideia) e contro gli etnei ci sarà Floccari a guidare l'attacco. L'ennesima tegola per Vladimir Petkovic: "Forse è destino - ha detto - lo scorso anno abbiamo pagato tra febbraio e marzo, ora stiamo pagando così presto per infortuni banali. Paghiamo subito, speriamo che il resto del campionato sarà influenzato solo dal nostro rendimento. Spero che Floccari già da domani dia tutto".

Fisco, la finanza sequestra 3 immobili§per 1,5 milioni all'attore Raoul Bova

0
0

Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza ha eseguito il sequestro preventivo di 3 immobili riconducibili all'attore Raoul Bova per un valore di circa 1,5 milioni di euro, l'equivalente di una presunta evasione fiscale. Si tratta di due immobili a Roma e di uno a Rieti. I sigilli sono stati apposti nell'ambito dell'inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Pier Filippo Laviani. Secondo la ricostruzione degli inquirenti l'attore avrebbe trasferito alcuni costi alla società che cura la sua immagine, con un gioco finanziario che gli avrebbe permesso di pagare un'aliquota Iva più bassa.

Sociale, a rischio l'assistenza ai disabili§Cgil: "Comune mantenga le promesse"

0
0

C'è, ma nessuno l'ha ancora vista. A parole è pronta da mesi, ma la tanto annunciata riforma dei servizi sociali capitolini continua a costituire un'incognita. Che assale tanto gli operatori, quanto gli assistiti, terrorizzati dalla possibilità che i servizi possano essere sospesi per assenza di fondi. In tutto sono quasi 100 i milioni che servirebbero per riuscire a coprire le esigenze fino alla fine dell'anno, di cui circa 30 da destinare ai municipi. Ma la mancata approvazione del bilancio capitolino tiene tutti con il fiato sospeso: fra tagli, scadenze e possibili licenziamenti.

Rita Cutini, assessora alle Politiche Sociali

I SERVIZI A RISCHIO - Dopo ottobre, infatti, quasi nessun municipio sarà in grado di garantire i servizi sociali rivolti alle fasce più deboli. A rischio nell'immediato sono soprattutto l'assistenza domiciliare a minori, disabili e anziani. E i contributi indiretti del Savi, mentre per il futuro prossimo si teme per la sorte dei circa 70 precari, che lavorano per il Comune, che già da gennaio rischiano di rimanere senza contratto. Senza considerare i lavoratori delle cooperative (di cui 52 che lavorano direttamente per il Campidoglio), che sarebbero i primi a perdere il posto qualora dovessero venire a mancare i fondi. La colpa, secondo l'assessorato ai servizi sociali presieduto da Rita Cutini, è della passata amministrazione targata Alemanno. Nessun allarmismo, però: “La situazione è sotto controllo e non verrà fatto alcun taglio”.

Così come è stato fatto per gli Aec, gli assistenti per gli studenti disabili, la scorsa settimana all'apertura delle scuole, i soldi verranno trovati mese per mese. In attesa che venga approvato il bilancio, e la tanto agognata riforma. Che l'assessora annuncia da prima dell'estate, ma di cui nessuno sa nulla. 

CUTINI RISPETTI LE PROMESSE - Per questo i sindacati e gli operatori del settore, che aspettavano un incontro per metà settembre, chiedono ora al Campidoglio di chiarire le proprie intenzioni. Per oggi pomeriggio il Roma Social Pride ha convocato una conferenza sulle politiche sociali al Cesv di via Labicana, per comprendere i tempi del bilancio comunale, le sue linee guida e le eventuali iniziative da intraprendere: “Sono sempre più preoccupanti le informazioni, che ci arrivano dai Municipi e dai servizi esistenti, sulla mancanza di fondi per il rinnovo degli interventi e progetti sociali”.

Mentre la  Cgil-Fp, invece, chiede sin da subito l'apertura di un tavolo di confronto con l'amministrazione, per affrontare "la grave situazione in cui si trovano i servizi sociali della Capitale che non potranno, tra pochi giorni, essere erogati ai cittadini". L'appello è rivolto tanto al sindaco Marino, “che in campagna elettorale si era proposto come garante del benessere dei cittadini”, quanto all'assessora Cutini: “Rispetti gli impegni assunti prima dell’ estate: illustri il progetto di rilancio dei servizi sociali e dia risposte certe alle emergenze”. Perché, sia chiaro, nessuno mette in dubbio la riforma, del sociale, ma a pochi giorni dalla scadenza dei servizi, qualcuno vorrebbe anche conoscerne i contenuti.


L'Italvolley punta alla semifinale§L'orgoglio laziale in nazionale

0
0

L' Italvolley sogna e l'Andreoli si esalta. In Danimarca e Polonia si sta disputando l’Europeo ed oggi la nazionale sfiderà la Finlandia per entrare in semifinale. Una vetrina quella europea che sta dando molte soddisfazioni ai laziali dell’Andreoli Latina presente con ben tre dei suoi giocatori in organico: Salvatore Rossini, Pieter Verhees e Todor Skrimov.

I GIOIELLI EUROPEI- Salvatore Rossini, libero senza cedimenti si sta esprimendo al meglio delle sue prestazioni, soprattutto in fase di ricezione e con le sue difese da funambolo. Sulla strada ha incontrato il compagno-rivale Pieter Verhees con il Belgio, una delle nazioni rivelazione di questa manifestazione. Verhees, schierato da Dominique Baeyens sempre titolare, è stato autore di gare molto positive chiuse con 10 (1 muro e il 64% in attacco), 12 (1 muro, 1 ace, 63%) e 10 (contro l’Italia: 4 muri, 67%). Todor Skrimov ha giocato la prima gara contro la Rep.Ceca chiudendo con 9 punti (2 ace, 39% in attacco, 70% ricezione positiva), e si è fatto male al piede contro la Germania nel terzo set quando era avanti 2-1, aveva fatto 8 punti (1 ace, 44% in attacco e 30% in ricezione), saltando poi la sfida con la Russia. Daniel Peev ex ct bulgaro ora tecnico del Burgas ha dichiarato: “penso che la sua uscita ha rotto gli equilibri della squadra. Il ritmo di gioco era palpabile sul 2-1 a nostro favore, quando Skrimov è stato costretto a lasciare il campo. Spero che l’infortunio non sia grave, è un giocatore molto utile e la sua assenza influisce sul rendimento della squadra”. Il tecnico bulgaro Camillo Placì non l’ha potuto schierare contro la Russia ma è ottimista di poterlo recuperarlo agli ottavi contro la Polonia degli Andrea (Anastasi e Gardini) ma soprattutto di Kuba Jarosz.

IL CAMPIONATO- Prosegue intanto la preparazione al Palabianchini, iniziata lunedì scorso. Sedute tecniche e tanta palestra per l'Andreoli Latina che nel  fine settimana sarà impegna con il 2° Memorial Giancarlo Imbimbo al “Giacomo del Mauro” di Avellino. Il programma dell’evento organizzato dalla SSD Pallavolo Atripalda prevede sabato 28 settembre alle 18 la semifinale Molfetta-Latina e domenica 29

 

Partenza amara per le romane§Capitolina e Fiamme oro sconfitte

0
0

 

Esordio amaro per le romane nella prima giornata di campionato con la doppia sconfitta dell'Unione rugby capitolina e delle Fiamme Oro. 

RUGBY CAPITOLINA- I "capitolini", chiamati ad una sfida ardua contro i campioni d'Italia hanno pagato lo scotto dell'esordio nella massima serie, senza però sfigurare. Soprattutto durante la prima mezz’ora di gioco i romani hanno saputo tenere il ritmo partita, imbastendo anche alcune lunghe sequenze offensive. Poi il Mogliano, squadra quadrata e completa, ha messo prima in sicurezza il risultato facendo valere la maggiore fisicità ed organizzazione in fase di touche raggruppata penetrante e nelle situazioni di contrattacco, e poi accelerando appena ne aveva occasione grazie alle qualità dei tanti giocatori a disposizione dei tecnici Mazzariol e Properzi. “I ragazzi hanno approcciato bene la gara e nei primi 30 minuti del primo tempo, così come i primi 20 del secondo, non abbiamo sfigurato - ha commentato il mister Cococcetta - Abbiamo sicuramente sofferto la capacità di tenere alta l’attenzione, l’intensità ed il ritmo di gioco completamente differenti da quelli a cui siamo abituati.  Esserci confrontati con il Mogliano, a cui vanno i miei complimenti per la qualità di gioco espressa, ci è servito per fare un ulteriore passo verso la nostra crescita. Certo il gap con il Mogliano non è colmabile a breve scadenza, ma se continuiamo a lavorare ostinatamente, sono convinto che potremo in questa stagione confrontarci alla pari con più di un avversario.”

FIAMME ORO-  Il primo tempo è tutto di marca rossoblù: i Bersaglieri si rivelano fin dal primo minuto incisivi e ottengono subito un piazzato che Bergamasco non fallisce. Le Fiamme Oro rispondono al 6' con Canna che centra i pali, ma il piede di Bergamasco non si fa attendere e poco dopo il risultato si porta sul 6-3. Ottima la prova della squadra di casa nelle fasi statiche, e spesso Rovigo si avvicina alla linea di meta anche se il primo tempo si chiude sul 25-6.  Nella ripresa le Fiamme Oro si spingono con più continuità in avanti. Al 12' Canna non fallisce il piazzato concessogli dal direttore di gara ma saranno gli ultimi punti, questi, guadagnati dalla squadra della Polizia di Stato. Il match si conclude con la sesta meta dei padroni di casa, segnata da Borsi e non trasformata. Meritatissima la scelta di Bergamasco come man of the match.

Droga, sgominata organizzazione legata al clan Senese: 7 arresti, anche capo ultrà Lazio

0
0

I finanzieri del Comando provinciale di Roma sono impegnati nell’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 persone, alcuni dei quali collegati a Michele Senese e alla sua organizzazione malavitosa, nell’ambito di un’indagine sul traffico e lo spaccio di droga nella Capitale. Nel complesso delle investigazioni sono stati sequestrati anche 500 chili di hashish, che avrebbero fruttato sul mercato al consumo circa 5milioni di euro. Gli arresti sono stati disposti dal gip. del Tribunale di Roma, dopo le indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura capitolina.

DIABOLIK, L'ULTRAS DELLA LAZIO - Indagini che hanno consentito di far luce su un lucroso traffico di droga lungo il collaudato asse criminale Spagna-Italia. Nel dettaglio, dopo mesi di intercettazioni telefoniche e complicati pedinamenti, in particolare nella zona sud della Capitale (quartiere La Rustica e comuni di Rocca Priora e Grottaferrata), i finanzieri del G.I.C.O. hanno accertato l’esistenza di due agguerriti “gruppi” criminali, facenti capo, rispettivamente, a D.P. (classe ’77) e a P.F. (’66). Quest'ultimo, in particolare, soprannominato “Diabolik”, è conosciutissimo nella Capitale per il suo ruolo incontrastato di leader degli ultras della tifoseria laziale ed è più volte assurto agli onori della cronaca giudiziaria locale: dal recente processo connesso alla scalata all’A.S. Lazio agli innumerevoli episodi di violenza negli stadi.

IL CLAN DEI SENESE - Tra il 1991 ed il 1992, Michele Senese, proprio attraverso P. F. e il fratello S. G., stringeva accordi con il clan “Abate”, all’epoca egemone nell’area di San Giorgio a Cremano (Na), ma con interessi nella Capitale, finalizzati all’approvvigionamento di eroina dalla Turchia, via Germania, e di hashish dalla Spagna. Nell’ambito delle più recenti investigazioni, culminate nell’odierna operazione, è stato invece appurato come P F., insieme a G. E. (classe ’65) e C. S. (classe ’69), quest’ultimo oggi arrestato, avesse organizzato e promosso l’importazione in Italia, dalla Spagna, via mare, per il tramite del corriere di droga di origine inglese H. M., di ben 185 Kg. circa di hashish, sottoposti a sequestro, a Civitavecchia, lo scorso 10 dicembre 2011. Dopo soli 10 giorni dal predetto sequestro, e precisamente il 20 dicembre 2011, a Rocca Priora (Rm), i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma hanno individuato anche il magazzino di stoccaggio dello stupefacente, sottoponendo a sequestro ulteriori 295 chili di hashish e arrestato, in flagranza di reato, G. E. (classe ’65), unitamente a I. M. (classe ’77) e al più conosciuto napoletano D. S. G. (classe ’77).

LE INTERCETTAZIONI -“Mo te dico chi sono io!! Lo conosci D. S. G.?? R. P.?? Uccio?? Quelli lì, io stò con questi qua, diglielo!!! Vaglielo a dire!!”: così parlava G. E., nel corso di un colloquio ambientale intercettato, al fine di far comprendere a terzi la propria caratura criminale, sottolineando come il medesimo “appartenesse” al nominato D. S. G. e a P. R., recentemente arrestati, su richiesta della direzione distrettuale Antimafia di Roma, dai carabinieri del locale Reparto Operativo-Nucleo Investigativo, unitamente proprio a S. M., per l’omicidio di C.G. Al pari del P., anche D. P. è risultato a capo di un autonomo e strutturato sistema criminale, dedito alla sistematica importazione di hashish e cocaina dalla Spagna. Nel dettaglio, D. P., insieme a G. R. (classe ’83), calabrese di origine ma romano d’adozione, e al romano S. S. (classe ’84), organizzava e finanziava il viaggio dall’Italia alla penisola iberica del corriere rumeno B. F. V., arrestato a Roma il decorso marzo 2012 perché trovato in possesso di Kg. 8 di hashish, in ovuli, abilmente occultati all’interno del serbatoio di un’autovettura. Nell’occasione, le fasi operative del trasporto venivano curate da M. L. (classe ’76) e T. P. (classe ’77).

GLI ARRESTI E I SEQUESTRI DI DROGA - Nell’ambito dell’operazione tuttora in corso sono stati arrestati G. R., S. S., T. P. e C. S., mentre sono ancora attivamente ricercati P. F., D. P. e M. L. Nel complesso, nel corso delle indagini, oltre ai 7 soggetti destinatari della recente ordinanza di custodia cautelare in carcere, sono stati tratti in arresto, in flagranza di reato, ulteriori n. 5 soggetti e complessivamente sottoposti a sequestro, nei vari interventi repressivi, circa 500 Kg. di hashish. L’operazione in esame si inquadra nell’attività di aggressione alle consorterie criminali organizzate operanti nel settore del traffico e dello spaccio di droga, disposta dal Comando Provinciale di Roma della Guardia di Finanza nell’ambito delle direttive strategiche impartite dal Comando Generale del Corpo.

(foto d'archivio)

"La partita Roma-Napoli al 90% slitterà"§Pecoraro chiede il rinvio alla Lega

0
0

"Ci sono in contemporanea due manifestazioni, una il 18 e una il 19, non sappiamo ancora quante persone possono parteciparvi e quindi ho chiesto, in via precauzionale, lo slittamento della partita alle autorità sportive". Con queste parole, rilasciate ai microfoni della trasmissione "Te la do io Tokyo" di Centro Suono Sport, il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, parla del possibile rinvio di Roma-Napoli, gara in programma il prossimo 19 ottobre, alle 18, e valida come anticipo pomeridiano dell'ottava giornata di campionato.

"AL 90% NON SI GIOCA" - Così l'ipotesi del rinvio è sempre più viva. Anzi, le percentuali aumentano: "Al 90% la partita verrà rimandata".Vorrei evitare di imporre il rinvio - ha proseguito il prefetto -, le altre decisioni le ho prese con la Lega e la Federazione, vorrei evitare decisione autoritarie. A breve avremo un incontro con la Lega per coordinarci". L'unica possibilità, anzi dieci per Pecoraro, è lo stop della manifestazione.

LA RICHIESTA DI RINVIO - "Se il preavviso per la manifestazione del 19 in particolare viene ritirato, allora possiamo vedere. Se non viene ritirato allora rimandiamo la partita. E' una partita di cartello ed è previsto un grande afflusso, nonché un grande impegno delle forze dell'ordine", sottolinea il prefetto. "Ad oggi è una decisione ineluttabile. Ho chiesto alla Lega il rinvio, terranno conto del calendario, ci contatteranno e faremo un incontro per coordinarci, sia per l'impegno delle forze dell'ordine, sia tenendo conto degli impegni delle squadre, andando incontro alle esigenze di tutti. Sarei anche favorevole a una partita in notturna fra Roma e Napoli, anche perché negli ultimi anni non ci sono stati grossi problemi", conclude.

Buche, Codici: "A Roma 9 voragini§al mese. Monte Mario maglia nera"

0
0

Oltre 80 buche dall'inizio dell'anno, con una media di 9 voragini al mese. La maglia nera spetta al quartiere Monte Mario. Ma il problema tocca tutti i quadranti di Roma. La denunci è di Codici. L'associazione ha monitorato le strade della Capitale per farne una mappatura delle zone più dissestate. Per ricordare che non si tratta di una "questione estetica" ma di sicurezza stradale.

I DATI SULLE VORAGINI - "La manutenzione delle strade romane, è cosa nota, non può sicuramente considerarsi un punto di forza della Capitale. Codici da tempo si occupa di monitorare la situazione e di puntare i riflettori sulle zone maggiormente colpite dalla problematica. Per questo motivo, analizzando diverse fonti presenti sul web, l’associazione ha stilato una sorta di mappatura dei quartieri più dissestati. Cosa è emerso? Innanzitutto, che dall’inizio del 2013, le buche che hanno investito la Capitale sono ben 81, una media quindi di 9 voragini al mese", comunica, in una nota, Codici. 

LA MAGLIA NERA - "Il quartiere più colpito è quello di Monte Mario - prosegue il comunicato - nello specifico il Municipio XIV(ex XIX). Dall’inizio dell’anno, infatti, si sono formate ben 16 voragini, in media quasi due al mese. Per fare degli esempi si citano via di Selva Candida, via Appiano, via Petronia, via Lidia Bianchi, via Torrevecchia, via Ugo de Carolis. Anche il Centro Storico risulta particolarmente colpito dalle buche che caratterizzano il manto stradale della città. Negli ultimi nove mesi infatti, si sono registrate 9 buche, precisamente una media di una al mese. Stiamo parlando di vie molto frequentate, sia da turisti che da cittadini romani, come via della Croce, vicolo del Cinque, via Ottaviano, via Anicia, Piazza Montevecchio, via di San Cosimato.

LA MAPPATURA - A seguire, la zona Prenestino-Tiburtino-Tuscolano è particolarmente ricca di dissesti stradali. In particolare stiamo parlando del Municipio V (ex VI), che ha collezionato 8 buche dall’inizio dell’anno. Alcune delle vie colpite sono: via Rocca D’Arce, viale Antonio Filarete, viale Alessandrino, via Augusto Dulceri, via della Pergola. Anche il quartiere di San Giovanni, Municipio VII (ex IX), ha fatto registrare 8 buche negli ultimi nove mesi. Per fare degli esempi si pensi a via Pescara, vicolo di Porta Furba, Piazza Camillo Finocchiaro Aprile, via Genzano, via Faenza. 'La situazione si commenta da sola – dichiara Ivano Giacomelli, segretario del Codici - Da molto tempo la nostra associazione punta i riflettori su quello che è uno dei grandi problemi della Capitale. Ricordiamo, infatti, che non si sta parlando di una questione meramente estetica, ma di un problema che investe la sicurezza di pedoni, automobilisti e motociclisti che percorrono le strade romane, rischiando la propria salute a causa dei dissesti del manto stradale' ". 

L'Usb denuncia il Comune in Europa§per la mancata assunzione dei precari

0
0

Una denuncia contro il Campidoglio per la mancata assunzione dei precari della scuola del Comune di Roma. La firma è dell’Usb, che domani presenterà il provvedimento alla sede della rappresentanza dell’Unione europea. Un’iniziativa che si unisce a quella del settore Pubblico impiego del sindacato e si “pone in continuità con la denuncia di infrazione già presentata per i precari della Ricerca”, sottolineano i sindacalisti.

LE NORME - La direttiva europea 1999/70/CE disciplina i contratti a tempo determinato, imponendo l'assunzione nei casi in cui i contratti siano reiterati. Precari storici con contratti rinnovati da decenni hanno diritto all'assunzione, ma le stabilizzazioni di fatto sono state bloccate. Con la denuncia alla Commissione Europea, “l’Usb intende costringere il Comune di Roma a sanare il proprio comportamento discriminante attraverso una stabilizzazione di tutto il personale dei nidi e delle scuole dell’infanzia”, si legge in una nota.

"NO A LICENZIAMENTI DI MASSA" - Una copia della denuncia d’infrazione sarà consegnata al Sindaco di Roma, durante una assemblea del personale che si terrà sempre domani, dalle ore 14.00, presso la sala Vinciana in via della Bocca della Verità. Secondo l’Usb, “il problema dei precari non può essere risolto con un decreto che costringe lavoratrici già in servizio da molti anni a passare sotto le forche caudine di nuovi concorsi pubblici. Inoltre, nel momento in cui si chiede una forte limitazione dei contratti precari, che fine faranno i precari che non vincono i concorsi? Il rischio estremamente concreto è quello dei licenziamenti di massa”. Azione che conferma l’adesione allo sciopero generale del 18 ottobre , per chiedere un cambio di politica netto e definitivo, con investimenti e l’assunzione certa dei precari.

"Cartoline di insulti al 'giudeo' Pacifici"§La campagna razzista di Militia Roma

0
0

Tempestare "il giudeo" Riccardo Pacifici di cartoline di insulti. E' la sciagurata iniziativa lanciata da Militia Roma che se l'è presa con il presidente della comunità ebraica di Roma, per aver segnalato alla procura una email che il militante di Forza Nuova Mirko Viola (condannato a 2 anni e 8 mesi come moderatore del sito antisemita Stormfront) gli aveva inviato mentre era agli arresti domiciliari. La segnalazione di Pacifici è costata a Viola la revoca dei domiciliari e la detenzione in carcere.

LE REAZIONI - Un coro di solidarietà a Pacifici si è alzato dal mondo della politica. "Le minacce vergognose espresse nei suoi confronti sono un’offesa a tutta la nostra comunità, le condanniamo con forza", dichiara il sindaco Ignazio Marino. "A nome mio e del Partito democratico del Lazio esprimo a Riccardo Pacifici e alla Comunità ebraica di Roma la totale vicinanza e la piena solidarietà per l'ennesima campagna di odio che va immediatamente fermata", è il commento del  segretario del Pd Lazio, Enrico Gasbarra.

Solidarietà e vicinanza a Pacifici arriva anche dal presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori. Secondo il governatore Nicola Zingaretti "Pacifici è stato oggetto di odiose intimidazioni a sfondo antisemita che in alcun modo possono essere tollerate in uno stato democratico”. "Simili atti - commenta Francesco D’Ausilio, capogruppo Pd di Roma Capitale - meritano una condanna chiara, ferma, unanime: Roma, medaglia d’oro per la Resistenza, è schierata compatta e unita contro tali insopportabili rigurgiti di barbarie". Il capogruppo di Sel in Campidoglio Gianluca Peciola propone di sciogliere "Formazioni politiche come questa applicando la legge Mancino che vieta 'ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi'. Il Ministro dell’Interno intervenga immediatamente per oscurare quei siti in cui vengono divulgate idee antisemite e razziste", conclude Peciola.


Telecom, l'incognità dei lavoratori§Futuro incerto per oltre 15 mila

0
0

Telecom il giorno dopo. L'accordo di ieri che ha portato la compagnia spagnola Telefonica alla guida della più importante compagnia telefonica italiana, la Telecom, rappresenta una minaccia per la stabilità dell'azienda e un esercito di lavoratori teme ora per il proprio futuro. Da ieri incerto come non mai. Sono più di 15 mila infatti i dipendenti della ex compagnia telefonica Sip nei tre stabilimenti di Roma, praticamente gli abitanti di un piccolo comune o di un quartiere. Erano quasi il doppio fino a dieci anni fa, ma le esternalizzazioni, gli spacchettamenti societari e i trasferimenti coatti, figli della politica dei tagli avviata dal '97, quando il governo Prodi avviò la prima privatizzazione della società, hanno drasticamente ridotto i posti di lavoro di anno in anno. 

CGIL: IL GOVERNO INTERVENGA - Per questo gli occhi sono tutti puntati sul governo nazionale, che ha deciso di non intervenire sull'operazione, al contrario di quanto fatto con Alitalia nel 2008. Perché il rischio ora, è che i primi a pagare gli effetti della nuova governance siano i lavoratori. "Serve che il governo reagisca - afferma il segretario generale Cgil Roma e Lazio, Claudio Di Berardino - e ridefinisca una politica industriale dentro la quale capire con alcune grandi aziende, come Telecom, che tipo di ruolo debbano continuare a svolgere nel nostro paese in termini sia di servizi sia di lavoro e occupazione". Secondo Di Berardino, infatti, "dire semplicemente che essendo un'azienda privata si muove a prescindere questo denota come, in una condizione di profonda crisi, non si è ancora afferrato bene quanto il ruolo del pubblico sia fondamentale soprattutto nella programmazione e nella progettazione".

TUTELARE IL SERVIZIO PUBBLICO - Ed è proprio sulla natura pubblica del servizio offerto da Telecom che si agitano i maggiori spettri. Oltre al profitto economico che interesse potrebbe perseguire una società spagnola che gestisce un servizio pubblico come la rete telefonica italiana? Nessuno, secondo Luciano Ciocchetti, leader di Idee più Popolari, che propone già da adesso di inserire dei paletti ben precisi. "E' necessario realizzare un progetto di legge che possa separare la rete telefonica dal gestore Telecom. La rete deve essere pubblica. Il resto sono chiacchiere". In ogni caso, a vendita avvenuta, l'obiettivo,  come sostiene Francesco D'ausilio, capogruppo Pd in Campidoglio, "è evitare che possa ripetersi quanto avvenuto in passato con altre grandi aziende italiane, costrette a cedere i loro asset più redditizi per mantenere in vita la società acquirente”. Il riferimento è Alitalia, la cui traballante situazione societaria continua a pesare sull'economia romana.  “Nel complesso, tra aziende principali, partecipate, indotto e famiglie si sta decidendo il destino, solo a Roma e nel Lazio, di quasi 50mila persone. Ecco perché - conclude D'Ausilio - è di fondamentale importanza che l’operazione abbia contorni ben definiti e non riservi sorprese”

Alitalia, Usb: "Tutelare i lavoratori"§Pd: "Il governo convochi un tavolo"

0
0

Il gioiello di famiglia era stato salvato nel 2008. Almeno, stando alle parole dell’allora premier Berlusconi, per l’Alitalia il futuro sarebbe stato radioso. Invece a 5 anni di distanza dalla nascita della Cai e della bad company, la parte della compagnia di bandiera oberata dai debiti, i lavoratori sono in fibrillazione. Nasce tutto dalla notizia che Air France sia disposta ad arrivare al 50% delle quote della società, rinunciando al piano di sviluppo presentato pochi mesi dall’amministratore delegato Del Torchio. Rischiando così di lasciare a casa altre persone.

LA DENUNCIA DELL'USB -“A cinque anni dal disastro della vecchia compagnia di bandiera – attacca l’Usb – dopo il pessimo esito della cordata patriota e stante il grave scenario nel trasporto aereo italiano, c’è bisogno del governo per un intervento risolutivo”. E per salvare i posti di lavoro. La paura è che la strategia sia sempre la stessa: ridimensionamento e abbandono dei mercati strategici, porta in una sola direzione: “Altre migliaia di esuberi”, afferma il sindacato. 
 Per l’Organizzazione sindacale di base "il problema è con quali strumenti e mezzi si intende rilanciare un settore strategico, come dare regole uguali per tutti gli operatori comprese le low cost e garantire la centralità del traffico nel nostro Paese”. L’unico modo per recuperare l’emorragia occupazionale

"SUBITO UN TAVOLO" -“Situazione critica Alitalia Maintenance System Spa, l’unica che si occupa di manutenzione in Italia”, per il deputato Pd Marco Miccoli. “E’ intollerabile – spiega il parlamentare – che le incertezze, derivanti dai nuovi assetti proprietari della stessa, mettano a rischio 320 dipendenti, personale altamente professionale e qualificato". Le condizioni di Ams sono “drammatiche e la situazione debitoria insostenibile – continua Miccoli – ma l’azienda si è impegnata ad ottenere nuove certificazioni per motori aeronautici ed autoderivati e adoperata nella ricerca di commesse terzi e per instaurare contatti con canali di distribuzione e potenziali clienti in diverse aree geografiche del mondo”.

RISCHIO DESERTIFICAZIONE INDUSTRIALE - Una prospettiva da non sprecare per scongiurare la desertificazione industriale del nostro Paese. La richiesta è sempre la stessa: la convocazione di un tavolo nazionale sul futuro del trasporto aereo. Intanto il deputato dem promette “un’interrogazione parlamentare per sollecitare l’esecutivo a trovare soluzioni ragionevoli visto che l’incertezza lavorativa dei dipendenti non può lasciarci indifferenti”.  

D'AUSILIO - Allarga lo sguardo su tutta la situazione occupazione di Alitalia e Telecom, a Roma e nel Lazio il capogruppo capitolino del Pd, Francesco D’Ausilio. “Abbiamo la responsabilità – dice l’esponente dem in Campidoglio –di tutelare i migliaia di addetti che operano in queste grandi imprese del settore delle telecomunicazioni e del trasporto aereo”. Perché tra aziende partecipate e indotto, “si sta decidendo il destino di quasi 50mila persone”.

SALTA LO SCIOPERO - A far suonare i campanelli d'allarme sulle conseguenze dell'operazione è anche Antonio Divietri, presidente di Avia (l'associazione degli assistenti di volo italiani) secondo cui il "prezzo" della scalata di Air France potrebbe valere 2000 licenziamenti. Intanto, piloti e assistenti di volo hanno revocato lo sciopero previsto per il 27 settembre.

(foto d'archivio)

Idi, il 29 ottobre ambulatori§aperti per curare la psoriasi

0
0

"Sono oltre 2 milioni e mezzo le persone che in Italia soffrono di psoriasi; un dato importante che anche quest’anno verrà evidenziato in occasione della Giornata Mondiale della Psoriasi. Istituita nel 2004, e subito inserita nel calendario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la giornata Giornata Mondiale della Psoriasi, in programma per il prossimo 29 ottobre, rappresenta un momento fondamentale d’informazione e di confronto sulla malattia e sulle opportunità terapeutiche oggi in essere. L’Idi, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, parteciperà attivamente alle attività promosse in tutta Italia, “aprendo” i propri ambulatori a coloro i quali desiderano richiedere una visita specialistica gratuita per una diagnosi certa e una cura specifica". Lo comunica, in una nota, l'Idi.

Lunedì Scajola dal giudice§per l'acquisto della casa al Colosseo

0
0

Sarà sentito lunedì l’ex ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, imputato con l'imprenditore Diego Anemone per la vicenda della compravendita di un appartamento in via del Fagutale con affaccio sul Colosseo. L’interrogatorio era previsto per oggi, ma il politico ha presentato, tramite il suo legale, l’avvocato Giorgio Perroni, certificato medico per giustificare l’assenza in quanto affetto da sindrome influenzale.

Nessun interrogatorio invece per Anemone, che, come preannunciato dal suo avvocato Antonio Barbieri, intende avvalersi della facoltà di non rispondere. L'ex ministro Scajola deve rispondere di finanziamento illecito a singolo parlamentare per l'acquisto dell'abitazione e la sua ristrutturazione. Secondo l'accusa l'imprenditore Anemone avrebbe pagato parte della somma per l'acquisto dell'immobile, oltre un milione di euro, e avrebbe poi eseguito alcuni lavori di ristrutturazione per 100mila euro.

Concordia, per la rottamazione idea§partnership Civitavecchia-Piombino

0
0

Per la Concordia è ancora aperta la partita della rottamazione. Ed è sfida tra chi si aggiudicherà i resti del relitto, per smaltirlo e aggiudicarsi la sfida dei milioni di euro che ballano intorno a  questa commessa. Civitavecchia è stata tra le prime a candidarsi per ospitare i resti della Costa affondata all’isola del Giglio. Ma è già polemica. Non ci sta il sindaco della cittadina laziale a pensare che si possa optare per altri porti. “Trovo assurdo che la politica non possa tener conto delle situazioni contingenti e reali e della legislatura comunitaria, che obbliga a rimorchiare la nave nel porto più vicino”, dice Tidei. Senza dimenticare le difficoltà di Piombino.

TIDEI -“Non sarà in grado di accogliere la Concordia prima di due anni”, aggiunge. “Quindi  - continua -l’unico porto in grado di accoglierla è quello di Civitavecchia sia per i fondali che per le banchine”. Ricordando che nella cittadina ci sono già a disposizione serbatoi di stoccaggio adeguati. Da qui nasce l’idea di un accordo con Piombino, specializzato nella siderurgia. “Un accordo – sottolinea Tidei - che vedrebbe, quindi, la totale sinergia non solo tra le due città portuali ma anche delle due regioni, quella Toscana e quella del Lazio, unite in un unico progetto che darebbe lavoro ad aziende e maestranze specializzate”.

SMERIGLIO - Per lui non è da prendere in considerazione l’ipotesi di un porto straniero per lo smaltimento. Non solo. In ballo ci sono 2mila posti di lavoro per i prossimi due anni. In soccorso di Tidei arriva anche Massimiliano Smeriglio. Il vicegovernatore spiega che "Civitavecchia ha una serie di condizioni tecniche, di professionalità, di fondali, di maestranze e anche di vicinanza rispetto al luogo della tragedia che la rendono il sito naturale per portare la nave e cominciare il cantiere". Un’idea che non è una “competizione con la Regione Toscana e i porti della Toscana, ma può benissimo avvenire dentro un meccanismo di cooperazione, di condivisione e divisione del lavoro”, aggiunge Smeriglio. Che si dice convinto che alla fine si farà “un buon accordo".

Viewing all 6467 articles
Browse latest View live




Latest Images