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Tumori, 34 mila casi nel Lazio all'anno§La prevenzione riparte dallo stadio

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Una campagna informativa all'interno dello stadio Olimpico per aiutare a prevenire lo sviluppo dei tumori. Partendo dallo sport. E' questo l'obiettivo della Fondazione "Insieme contro il cancro" che ha deciso di lanciare insieme alla Figc la prima campagna per sensibilizzare la popolazione sui benefici del movimento, a partire da uno dei luoghi simbolici dello sport a Roma: lo stadio Olimpico.  L'iniziativa partirà il prossimo lunedì 17 marzo, durante Roma-Udinese, quando verrà distribuito sulle tribune un opuscolo,ricco di consigli su come si possa praticare esercizio tutti i giorni, e un sondaggio, per verificare il livello di conoscenza dei tifosi sulle neoplasie. La campagna si protrarrà sugli spalti dello stadio Olimpico per tutto il mese: domenica 23 marzo in occasione di Lazio-Milan, il 25 con Roma-Torino e il 30 per Lazio-Parma.

I NUMERI - "Ogni anno vengono diagnosticati nel Lazio circa 34.000 nuovi casi di tumore, su un totale di 366mila in tutta Italia - si legge nella nota stampa che presenta l'evento - Gli organi più colpiti sono colon-retto, mammella, prostata e polmone: le neoplasie che interessano queste sedi sono però prevenibili fino al 50% dei casi, semplicemente seguendo stili di vita sani. In particolar modo grazie all’esercizio fisico. Ma nel 2011 solo il 22% dei cittadini laziali praticava sport in maniera continuativa, contro il 33% del Trentino o il 29% del Veneto". Lo afferma una nota della Fondazione "Insieme contro il cancro". 

LA PREVENZIONE - "Ancora troppe persone non sono consapevoli dell’importanza di uno stile di vita corretto - dichiara il professor Francesco Cognetti, Presidente della Fondazione - Il linguaggio universale del calcio e, più in generale, dello sport è il veicolo ideale per trasmettere i messaggi chiave della prevenzione. I tifosi – conclude Cognetti – sono una popolazione eterogenea, ideale per un’iniziativa che vuole raggiungere target diversi. Vogliamo informare le persone sui comportamenti a rischio più diffusi e pericolosi. Oltre alla sedentarietà, anche il tabacco è uno dei peggiori nemici della salute. Per questo realizzeremo presto altri opuscoli e campagne sui principali 'pericoli' del nostro benessere, come alcol e alimentazione scorretta. Dopo questa prima fase, allargheremo il nostro progetto anche in altri stadi italiani".


Farmacap, chiuso il servizio di telesoccorso§Uil e Usb: "Penalizzati i soggetti più deboli"

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Chiusi i servizi di assistenza di telecompagnia, telesoccorso, telemonitoraggio di Farmacap. La comunicazione è arrivata oggi direttamente dal direttore generale. "Il provvedimento si rende necessario, scrive il dott Guarino - scrive in una nota la Uil Fp - a seguito della nota dell’assessore Daniela Morgante con la quale si comunica l’assenza della copertura finanziaria per il proseguo di tale servizio. Di qui a 15 giorni vorrebbero tagliare un altro pezzo importante di welfare anche a causa della cattiva gestione dell’azienda speciale del Comune di Roma, verrà meno”.

E sulla vicenda è intervenuta anche Maria Teresa Pascucci della federazione Usb Roma: "I servizi pubblici sono beni comuni e un diritto di tutti i cittadini, soprattutto quelli più deboli nessuno può pensare di svegliarsi la mattina e deciderne la dismissione, privando come in questo caso migliaia di ultra sessantacinquenni a servizi necessari alla loro quotidianità. Abbiamo comunque chiesto immediato intervento al sindaco di Roma e all’assessore al Bilancio per la revoca del provvedimento e l’apertura di un tavolo che affronti una volta per tutte la situazione di Farmacap senza esporla a ricatti e strumentalizzazioni".

Torna la grande boxe a Roma§Riapre la Pisana per il titolo italiano

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Oggi la boxe romana tornerà a fare sul serio. In palio c’è il titolo italiano  dei mediomassimi e a contenderselo saranno il pugile di casa Mirco Ricci e Nicola Ciriani. Lo scenario è quello dell’impianto Polifunzionale in via Giannantonio Selva (zona la Pisana) che riaprirà i battenti per l'occasione dopo anni di abbandono.  
 Per Ricci è il secondo tentativo dopo quello fallito nel dicembre del 2012 contro Emanuele Barletta. Una sconfitta tanto dolorosa quanto inaspettata per il 22enne cresciuto tra i vicoli di Prima Valle che ha buttato all’aria un match già nelle sue mani prima di scontrarsi contro un destro alla 7^ ripresa. Di fronte avrà Nicola Ciriani, friuliano “mano di pietra” dal curriculum senza macchia né sconfitte. Per Ricci sarà la prova di maturità in un cammino che, ha detta di molti operatori del settore, per lui è già lastricato di buone speranze. Non sarà facile certo a uno scoglio la boxe romana lo ha già superato, quello della riapertura dell’impianto della Pisana, costruito ai tempi di Rutelli sindaco e poi abbandonato al degrado, oggi riaperto grazie all’impegno di Davide Buccioni, profondo conoscitore della boxe capitolina e tra i maggiori organizzatori di riunioni pugilistiche, oltre che dirigente del Siena Calcio e imprenditore nel campo della ristorazione.

Buccioni, alla fine ce l’ha fatta a farsi dare il palazzetto della Pisana
 E’ stata dura, come sempre. Siamo soli e dobbiamo combattere contro burocrazia e sgambetti di ogni tipo. Comunque ho portato a casa una battaglia perché la guerra è ancora lunga. L’impianto mi è stato assegnato per soli tre eventi poi a giugno andrà a bando e vediamo se le istituzioni ci metteranno in condizioni di poter fare il nostro lavoro al meglio. E’ certo un buon segnale ma nulla di più. Non voglio essere polemico ma per organizzare questo incontro ho avuto meno di una settimana di tempo. Il Comune mi ha dato le chiavi solo venerdì scorso. Ho trovato una struttura al limite della praticabilità. Ho dovuto rifare gli allacci all’acqua e alla corrente, ho dovuto ripulire tutto e sistemare il parterre. Tutto a spese mie. Tutto questo è stato possibile solo grazie solo ai tanti appassionati che ogni volta accorrono alle nostre riunioni di boxe perché le istituzioni ci hanno lasciato soli.

Prima di tornare sul palazzetto però vorrei parlare di Mirko Ricci
 E’ fantastico, un ragazzo serio. L’ho visto molto concentrato, si sta allenando da tempo per questo match e credo che stasera offrirà uno spettacolo vero a tutti gli appassionati di questo sport.  Roma è ormai una delle piazze più importanti per la boxe.  Negli ultimi dieci anni siamo passati da 44 società iscritte alla Federazione a 146. Solo agli ultimi campionati esordienti (ragazzi che quindi non  hanno mai gareggiato prima) si sono iscritt in 180. Numeri incredibili che ci riportano al dopoguerra, ai tempi di Giulio Rinaldi
 
 Perché allora tanta fatica ad esprimersi ad alti livelli?
 Più che a livello di risultati il movimento romano non riesce ad esprimersi a livelli organizzativi. E’ strozzato dalla mancanza di spazi.  La boxe è il secondo sport più seguito. Nei raduni come quello di stasera portiamo anche 1500 persone ma è difficile trovare ambientazioni adatte. Noi abbiamo bisogno di luoghi dove fare boxe. Con il Comune stiamo cercando di risolvere questi problemi ma è un discorso lungo e complicato. Il problema i pone principalmente d’inverno. L’estate tra arene e piazze riusciamo sempre a rimediare qualcosa ma al chiuso è più dura. A volte veniamo ospitati al Palazzetto dello Sport o al PalaLiuss (il La Grange è stato chiuso) ma non sempre ci si riesce.  

Spazi ce ne sarebbero?
 Credo di si. Penso ad esempio al Tre Fontane o all’Acqua Acetosa ma le dirò di più: non volete darci un Palazzetto? Datemi un posto e lo costruirò io.

Come è cambiata la boxe negli ultimi anni
 Moltissimo. Innanzitutto c’è più professionalità da parte degli operatori ma la cosa più evidente è il cambiamento dal punto di vista sociale. Prima a praticare la boxe erano per lo più persone con difficoltà ora ci trovi di tutto. Dal pischello di borgata fino al figlio del professionista di Parioli. Qualche decennio fa la maggior parte non aveva la terza media oggi alle ultime “universiadi” si sono iscritti in 140. Numeri straordinari per uno sport che Roma ha sempre amato.   

Allora forza Ricci?
 Soprattutto, viva la boxe!

Comune, tre itinerari alla scoperta§dei luoghi de "La grande bellezza"

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Alla scoperta dei luoghi del film "La grande bellezza". E' l'iniziativa organizzata dalI'assessorato capitolino alla Cultura, in collaborazione con gli Assessorati al Turismo e all’Ambiente, in occasione della domenica ecologica del 16 marzo.

IL LIBRO - Attraverso la proposta di un percorso e 31 schede descrittive ed originali i cittadini ed i turisti sono guidati alla scoperta di ciascun luogo, attraverso notizie storiche, riferimenti al film e informazioni pratiche che permettono di ottenere anche i permessi speciali per entrare all’interno dei siti più inaccessibili. Un lavoro reso possibile grazie ai testi che lo storico dell’arte e scrittore Costantino D’Orazio - autore del libro “La Roma Segreta del film La Grande Bellezza” (Sperling & Kupfer) - ha gentilmente concesso all’Assessorato e che descrivono i palazzi privati, i giardini nascosti, le chiese e gli scorci inediti ripresi dalla cinepresa. Il percorso è gia on line sulle pagine del Dipartimento Cultura, su www.culturaroma.it e prossimamente su www.turismoroma.it 

Mappa grande bellezza

GLI ITINERARI - I tre itinerari hanno durata differente, da due a tre ore, e offrono un ventaglio diverso di proposte. Partendo dalla casa di Jep Gambardella, che affaccia sul lato sud dell’Anfiteatro Flavio, il monumento più celebre del mondo, fino a piazza Navona, Palazzo Sacchetti, Palazzo Taverna. E ancora il portone di Santa Maria del Priorato all’Aventino, dalla cui serratura si vede uno degli scorci più suggestivi e famosi di Roma, le sculture dei Musei Capitolini, il cortile di Palazzo Altemps, lo scalone monumentale di Palazzo Braschi, la Fornarina di Raffaello in Palazzo Barberini, la falsa prospettiva di Borromini a Palazzo Spada, il gruppo scultoreo dei Niobidi nel cuore di Villa Medici e altro ancora.

BARCA -  “Il film premio Oscar ci offre una grande opportunità - ha dichiarato l’assessore alla Cultura Flavia Barca - quella di rilanciare Roma come set straordinario ed unico al mondo nella storia del cinema, e di scoprire la bellezza meno conosciuta. Questo percorso nasce dunque per regalare a cittadini e turisti nuove chiavi per aprire i portoni di Roma fuori dai tradizionali itinerari turistici e per visitare luoghi che spesso pensiamo non accessibili. Quale occasione migliore delle domeniche ecologiche, giornate importanti pensate perché i cittadini si riapproprino della propria città godendo degli spazi culturali che Roma offre”.

Sorrentino cittadino di Roma: "Che ci faccio qui?"§"'La grande bellezza' monumento alla Capitale"

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Paolo Sorrentino, regista de "La grande bellezza", fresco di Oscar, è ufficialmente cittadino onorario di Roma. Il sindaco Ignazio Marino gli ha consegnato oggi in Campidoglio la pergamena e la Lupa Capitoli, simboli della cittadinanza.

IL DISCORSO DI SORRENTINO - "Ieri sera tormentato dall'ansia prima di accingermi a scrivere il mio discorso - ha raccontato il regista - ho commesso il grave errore di farmi mandare la lista di coloro che hanno ricevuto negli anni la cittadinanza onoraria di Roma: si comincia con Alessandro Manzoni passando da Giuseppe Verdi e Guglielmo Marconi e Sandro Pertini fino al presidente Giorgio Napolitano - ha elencato Sorrentino - e allora mi è venuto in mente il titolo di un libro che non ho letto 'Che ci faccio qui'". Il regista ha poi spiegato: "Che ci faccio qui è quella condizione di intontimento con la quale fanno i conti quitidianamente tutti quelli che come me per lavoro o per diletto maneggiano la fantasia", vale a dire "la perenne condizione di musicisti, danzatori, pittori, attori e registi dal momento in cui hanno ostinatamente deciso di porsi lateralmente rispetto alla vita vera per accarezzare l'insensata speranza di compiere un passo avanti rispetto alla realtà".

Sorrentino ha poi ringraziato per primi i consiglieri comunali contrari all'onoreficenza. "Nessuno meglio di me - ha detto -  può comprenderli perché io al loro posto avrei fatto esattamente la stessa scelta". Il regista ha poi ringraziato il sindaco e tutti i consiglieri "hanno sbagliato - ha proseguito - e io li ringrazio per questo perché come diceva uno dei grandi geni di questo paese Carmelo Bene 'Sbagliando si insegna' che sembra una battuta e invece la ritengo una profonda verità". "Se facciamo scendere il nostro sguardo onesto e limpido su tutti questi errori possiamo anche finalmente scoprire che è proprio nello sbaglio che alloggia il meraviglioso - ha aggiunto Sorrentino - Per questo il compito che dovrebbe sempre darsi l'arte è scovare il meraviglioso nell'errore e nel disagio di esseri vivi e contemporanei".

VERDONE - Ad aprire la cerimonia Carlo Verdone secondo cui la cittadinanza a Sorrentino è motivata  "perché il suo affresco ci ha ricordato che Roma è in grado di sopravvivere al degrado. Roma - ha detto ancora l'attore - ha bisogno di persone che la amino davvero questa città e persone come Sorrentino possono considerarsi cittadini di Roma e per questo oggi ne diventa un suo illustre cittadino".  "La nostra città vista dagli occhi degli stranieri - ha aggiunto Verdone - Ha affondato lo sguardo sul potenziale maestoso che questa citta' conserva. Roma è morta e rinata tante volte, data per spacciata ha saputo rinascere tante volte e il film parla della decomposizione, dei tratti di smarrimento, angoscia e fragilità di chi si trova sperduto all'interno di una scenografia maestosa".

MARINO - Il sindaco Marino ha espresso la sua gioia per la presenza di Sorrentino in Campidoglio e ha definito "La Grande Bellezza" "un monumento cinematografico al magnetismo della nostra città che diviene lo splendido e metaforico scenario dei sentimenti umani, della solitudine e dello smarrimento dell’uomo moderno".  "L’anima sublime e intima di Roma, con i suoi contrasti angosciosi, è così immersa dentro un patrimonio che ci rende ricchi, ma che dobbiamo imparare a utilizzare meglio. Ne 'La Grande Bellezza' - ha continuato Marino - ogni inquadratura ci consegna l’impronta della storia, dell’arte, delle mille invenzioni tecniche ed urbanistiche che, di generazione in generazione, sono diventate un luogo dell’anima per milioni di persone al mondo. Il primo cittadino ha detto ancora: "Confesso che anche in me si affaccia spesso un sentimento di soggezione di fronte a Roma, alla sua bellezza e alla sua forza evocativa e simbolica. Tutta questa bellezza, a volte, stordisce e fa emergere la sensazione di non riuscire a cogliere del tutto l’essenza più vera e profonda di Roma ed interpretarla nel modo più corretto. Ma questo, come è ovvio, non ci suggerisce di rinunciare. Al contrario - ha concluso Marino - ci sollecita ad agire e tentare di liberarla dalle bruttezze materiali e morali che in molti casi la opprimono e la calpestano. Per questo ci stiamo impegnando perché le romane e i romani tornino ad amare la bellezza che li circonda".

Acea, verso un Cda da 7 membri§Incontro tra il sindaco e Suez

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Altro che incontro con la futura candidata sindaco di Parigi. Ignazio Marino è andato in Francia anche e soprattutto per parlare con il numero 2 di Suez, Jean Louis Chaussade, azionista di minoranza di Acea e naturale interlocutore del Comune nella richiesta di un’inversione di tendenza nella gestione del colosso romano. Questo succede alla luce soprattutto del muro che esiste fra l’attuale primo cittadino della Capitale (azionista di maggioranza) e Francesco Caltagirone (azionista di minoranza con molti uomini fidati ai piani alti del suo nuovo “investimento energetico”). Dall’incontro avvenuto ieri pomeriggio a Parigi, passa l’esito della battaglia (quasi) solitaria di Marino, per riprendere in mano le redini di Acea, dopo il periodo targato Alemanno-Cremonesi-Gallo.

IL QUADRO Una società sopravvalutata in borsa, che annuncia la riduzione del passivo, facendo passare in sordina il calo di investimenti nel 2013; un Cda attaccato alla poltrona; e un costruttore che ambisce a prendere il posto di Cerroni nell’utilizzo (e non più solo smaltimento) dei rifiuti. Il tutto condito da un sindaco di Roma, azionista di maggioranza della società per azioni, che cerca di dare una sterzata decisa alla gestione della più grande municipalizzata d’Europa e l’azionista di minoranza, Suez, che cerca di capire quale sia il modo migliore per massimizzare gli utili.

I NUMERI Con la passata amministrazione, il titolo Acea arrivò anche a 15 euro, per poi crollare durante il periodo di Alemanno, fino ad arrivare intorno al 3. Quest’anno si brinda al titolo che schizza (con un 10, dopo essere crollato a 3 lo scorso anno). Ma il risultato dell’innalzamento del titolo in borsa non poteva essere altro, visto che il bilancio 2013 vede diminuire investimenti e produzione. I 342 milioni di investimenti realizzati dal gruppo nel 2013, ad esempio, cozzano con i 399 milioni dell’anno precedente. Dato che, ovviamente, coincide con un indebitamento rivisto al ribasso, frutto della flessione degli investimenti e non di risultati positivi. Il tutto produce una “risibile” riduzione di 68,5 milioni dell’indebitamento su una posizione finanziaria netta di -2.468,2 milioni di euro. Ma l’amministrazione di Paolo Gallo (uomo forte di Caltagirone nel Gruppo), ben vista da molti giornali fra cui Sole 24Ore, Il Messaggero e il Corriere della Sera, fa acqua, è il caso dirlo, da ogni parte. A ben vedere i numeri sembra che, “in pillole”, l’ad di Acea voglia dare il senso di crescita e solidità dell’azienda. Cosa che, a onor del vero, è smentita dai fatti.

LA LETTERA Ignazio Marino ha scritto una lettera il 3 marzo scorso per chiedere all’Assemblea (che si riunirà in data da destinarsi visto che proprio ieri è tramontata l’ipotesi del 14 aprile in prima convocazione) l’immediato azzeramento dei vertici Acea, il controllo degli emolumenti, la riduzione del Cda da 9 a 5 (uno per Caltagirone, 3 per il Campidoglio e 1 per Suez) e l’elezione di un nuovo presidente. Subito si sono serrati i ranghi dell’attuale dirigenza con una risposta piccata a mezzo stampa, nella quale Acea chiedeva, il 10 marzo scorso, che le richieste fossero riformulate ai sensi di legge. Non si è fatta attendere la risposta di Gianluigi Pellegrino, avvocato del Comune, che ha sottolineato come le richieste siano già state formulate a norma di legge e che, “qualora la Consob abbia da porci ulteriori questioni, risponderemo”.

IL RETROSCENA Domenica scorsa, il giorno prima della lettera piccata di Acea, era stata convocata la famosa giunta straordinaria che ha dato il via alle danze di guerra contro i vertici Acea da parte del “generale” Marino. La mattina stessa, però, c’era stato un incontro preliminare, nella sede della Cementir di Caltagirone, fra l’assessore-braccio destro di Marino, Alessandra Cattoi, Caltagirone junior e un rappresentante della comunicazione del sindaco.  Il messaggio che ha mandato Marino per il tramite della Cattoi, ricalcava le richieste riportate nella lettera. Con una timida apertura sulle nomine, solo se i vertici saranno azzerati. A giunta terminata, Acea, a fronte delle due assenze “eccellenti” Daniela Morgante e Guido Improta, ha chiesto che le intenzioni del sindaco fossero ratificate da un passaggio in Aula Giulio Cesare. Forse cercando di fare leva sul timido appoggio dato al primo cittadino da due consiglieri del Pd, Fabrizio Panecaldo e Francesco d’Ausilio, a fronte invece della relativa compattezza del partito intorno al sindaco. Ma va bene così, l’ordine del giorno dell’assemblea Acea dovrà tener conto della lettera di Marino e gli attuali vertici tremano al pensiero che i loro ruoli potrebbero essere azzerati da un momento all’altro, forse proprio in virtù dell’incontro di ieri (qualora sia stato positivo) fra il sindaco e l’uomo Suez di Parigi.

IL FUTURO Lo scenario verosimile sembra essere quello del compromesso. Ovverosia la riduzione a 7 (e non 5) dei membri del Cda, l’elezione immediata di un nuovo presidente di centrosinistra, e la “cottura a fuoco lento” di Gallo, che potrebbe essere lasciato in sella, depotenziandolo piano piano, fino a svuotarlo di responsabilità e potere interno. In tutto questo va sottolineato come in Acea non esista più il ramo del fotovoltaico e che il “waste to energy” (energia dai rifiuti) sia invece un settore incentivato e molto appetibile dallo stesso Caltagirone che ambisce, fra le righe, a ereditare il “regno della monnezza” dall’ormai squalificato Manlio Cerroni.

Sorrentino cittadino di Roma§"Il suo film è un monumento alla città"

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Paolo Sorrentino, regista de "La grande bellezza", fresco di Oscar, è ufficialmente cittadino onorario di Roma. Il sindaco Ignazio Marino gli ha consegnato oggi in Campidoglio la pergamena e la Lupa Capitoli, simboli della cittadinanza.

IL DISCORSO DI SORRENTINO - "Ieri sera tormentato dall'ansia prima di accingermi a scrivere il mio discorso - ha raccontato il regista - ho commesso il grave errore di farmi mandare la lista di coloro che hanno ricevuto negli anni la cittadinanza onoraria di Roma: si comincia con Alessandro Manzoni passando da Giuseppe Verdi e Guglielmo Marconi e Sandro Pertini fino al presidente Giorgio Napolitano - ha elencato Sorrentino - e allora mi è venuto in mente il titolo di un libro che non ho letto 'Che ci faccio qui'". Il regista ha poi spiegato: "Che ci faccio qui è quella condizione di intontimento con la quale fanno i conti quitidianamente tutti quelli che come me per lavoro o per diletto maneggiano la fantasia", vale a dire "la perenne condizione di musicisti, danzatori, pittori, attori e registi dal momento in cui hanno ostinatamente deciso di porsi lateralmente rispetto alla vita vera per accarezzare l'insensata speranza di compiere un passo avanti rispetto alla realtà".

Sorrentino ha poi ringraziato per primi i consiglieri comunali contrari all'onoreficenza. "Nessuno meglio di me - ha detto -  può comprenderli perché io al loro posto avrei fatto esattamente la stessa scelta". Il regista ha poi ringraziato il sindaco e tutti i consiglieri "hanno sbagliato - ha proseguito - e io li ringrazio per questo perché come diceva uno dei grandi geni di questo paese Carmelo Bene 'Sbagliando si insegna' che sembra una battuta e invece la ritengo una profonda verità". "Se facciamo scendere il nostro sguardo onesto e limpido su tutti questi errori possiamo anche finalmente scoprire che è proprio nello sbaglio che alloggia il meraviglioso - ha aggiunto Sorrentino - Per questo il compito che dovrebbe sempre darsi l'arte è scovare il meraviglioso nell'errore e nel disagio di esseri vivi e contemporanei".

VERDONE - Ad aprire la cerimonia Carlo Verdone secondo cui la cittadinanza a Sorrentino è motivata  "perché il suo affresco ci ha ricordato che Roma è in grado di sopravvivere al degrado. Roma - ha detto ancora l'attore - ha bisogno di persone che la amino davvero questa città e persone come Sorrentino possono considerarsi cittadini di Roma e per questo oggi ne diventa un suo illustre cittadino".  "La nostra città vista dagli occhi degli stranieri - ha aggiunto Verdone - Ha affondato lo sguardo sul potenziale maestoso che questa citta' conserva. Roma è morta e rinata tante volte, data per spacciata ha saputo rinascere tante volte e il film parla della decomposizione, dei tratti di smarrimento, angoscia e fragilità di chi si trova sperduto all'interno di una scenografia maestosa".

MARINO - Il sindaco Marino ha espresso la sua gioia per la presenza di Sorrentino in Campidoglio e ha definito "La Grande Bellezza" "un monumento cinematografico al magnetismo della nostra città che diviene lo splendido e metaforico scenario dei sentimenti umani, della solitudine e dello smarrimento dell’uomo moderno".  "L’anima sublime e intima di Roma, con i suoi contrasti angosciosi, è così immersa dentro un patrimonio che ci rende ricchi, ma che dobbiamo imparare a utilizzare meglio. Ne 'La Grande Bellezza' - ha continuato Marino - ogni inquadratura ci consegna l’impronta della storia, dell’arte, delle mille invenzioni tecniche ed urbanistiche che, di generazione in generazione, sono diventate un luogo dell’anima per milioni di persone al mondo. Il primo cittadino ha detto ancora: "Confesso che anche in me si affaccia spesso un sentimento di soggezione di fronte a Roma, alla sua bellezza e alla sua forza evocativa e simbolica. Tutta questa bellezza, a volte, stordisce e fa emergere la sensazione di non riuscire a cogliere del tutto l’essenza più vera e profonda di Roma ed interpretarla nel modo più corretto. Ma questo, come è ovvio, non ci suggerisce di rinunciare. Al contrario - ha concluso Marino - ci sollecita ad agire e tentare di liberarla dalle bruttezze materiali e morali che in molti casi la opprimono e la calpestano. Per questo ci stiamo impegnando perché le romane e i romani tornino ad amare la bellezza che li circonda".

"Open House Roma" svela la Capitale a cittadini e turisti§In tour gratis tra musei, case private e palazzi d’epoca

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Roma apre le porte e i cittadini entrano. Musei, siti d’arte e persino appartamenti privati, tutti a disposizione gratis per un intero week end di maggio.  Le chiavi ce l’hanno i volontari di Open City, un’associazione no profit che da tre anni organizza l’evento Open House Roma per promuovere cultura e architettura nella Capitale e per stimolare la partecipazione attiva di romani e turisti. Un’iniziativa nata a Londra nel 1992 che si svolge in altre 25 città in giro per il mondo. E il pubblico risponde bene, visti i numeri delle passate edizioni: 25mila nel 2012, 35mila nel 2013 e quest’anno si punta alle 50mila visite.

I LUOGHI - Il programma prevede tour a piedi e in bicicletta (o anche in tram), incursioni in abitazioni private e nei musei che durante Open House Roma sono accessibili senza pagare il biglietto. A tutto questo si aggiungono gli “eventi speciali”, come concerti jazz, mostre, appuntamenti eno-gastronomici e laboratori per i bambini. In giro per il Foro Italico, primo complesso architettonico della Roma moderna, o a spasso nelle corti di Testaccio. E ancora all’Acquario romano, alla biblioteca settecentesca Casanatese, in Galleria Borghese. Sono solo alcuni esempi, perché i siti da esplorare sono almeno 200. Pezzi di Capitale nascosti e impensati che scorrono sullo sfondo dei percorsi quotidiani ma che per due giorni diventano protagonisti indiscussi.

RIQUALIFICAZIONE URBANA - L’obiettivo è mostrare il patrimonio storico, con un occhio di riguardo a quello moderno e contemporaneo. E non solo. “Il nostro intento – racconta a Paese Sera  il direttore Davide Paterna – è far visitare anche i cantieri della città in trasformazione e i luoghi in disuso che aspettano una riqualificazione”. E questo “per stimolare la nascita di una comunità consapevole delle criticità del luogo in cui vive, ma anche degli interventi necessari per migliorarlo”. Non solo grande bellezza, quindi. Il passo si allunga anche alle periferie, abbandonate e sottoutilizzate. 

I VOLONTARI - Un’iniziativa, quella di Open House Roma, che piace al Comune che ha infatti istituito un tavolo tecnico con l’assessora alla Cultura Flavia Barca per potenziare la comunicazione dell’evento. Agli oneri economici, però, ci pensa l’associazione che va avanti con l’autotassazione e il lavoro dei 360 volontari, tra studenti delle facoltà di Architettura de La Sapienza e Roma Tre, architetti e progettisti. Quest’anno è partita anche una campagna di crowdfunding  sulla piattaforma indiegogo  che finora ha permesso di raccogliere 2285 euro. Per rendere la manifestazione ancora più coinvolgente il team spera di arrivare a quota 10mila euro. I finanziatori, in cambio, oltre alla soddisfazione di aiutare a realizzare l’evento, riceveranno a seconda di quanto versato, la guida in pdf in anteprima, la possibilità di visitare i siti della selezione speciale, fino a una cena per due al termine della giornata.

L'EDIZIONE 2014 - La macchina organizzativa si è messa in moto già a settembre, “ogni anno costruiamo l’evento da capo” per trovare gli edifici e organizzare le visite. Una mano la dà l’Ordine degli architetti, insieme a un network costruito nel tempo. “Una parte dei luoghi viene riproposta – spiega Paterna – ma il resto si decide ex novo”. Per prenotare le visite basta tenere d’occhio il sito www.openhouseroma.org o la pagina facebook dell’associazione (Open House Roma) dove man mano che si avvicina la data (verrà svelata nei prossimi giorni) vengono snocciolati indizi sulle nuove location.  “Roma è la tua casa - recita il video di promozione – e noi vogliamo aiutarti a conoscerla”.


Muore investita da un autocarro§E un 35enne finisce fuori strada

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Due incidenti mortali in poche ore. Il primo a Cassino, nella strada a San Giovanni Incarico. Un 35enne è morto a 800 metri da casa mentre era alla guida di una Peugeot 106. Ha perso in controllo della vettura schiantandosi prima contro il guardraill e poi contro alcuni alberi. Il suo corpo è stato recuperato tra le lamiere dai vigili del fuoco di Cassino.

Il secondo incidente a Cesano in via di Baccanello, all'altezza del civico 338. La vittima è una donna ancora non identificata che è stata investita intorno alle 9 da un autocarro. La donna è stata portata dall'ambulanza al pronto soccorso dove ne è stato dichiarato il decesso alle 10.35 circa.

Accoltellato a Tor Carbone, è grave§Due arresti, forse lite per debiti

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Ancora da accertare i motivi che hanno spinto G.G. e F.S., romani e rispettivamente di 34 e 26 anni, ad aggredire con diverse accoltellate M.E., 49 anni. La vittima è stata ricoverata ed è in prognosi riservata, gli aggressori invece sono statu arrestati per tentato omicidio. E' successo ieri alle 22 in via Giulio Aristide Sartorio, nella zona di Tor Carbone.

Gli investigatori, ascoltando anche le testimonianze di alcune persone che avevano assistito alla scena, sono riusciti in breve tempo a identificare i due che sono stati rintracciati e arrestati nella vicina via Sartorio. Ritrovata e sequestrata anche l’arma usata per colpire la vittima: un coltello di grosse dimensione di quelli comunemente usati per la caccia, che i due avevano tentato di occultare prima di darsi alla fuga. Proseguono le indagini per capire se alla base della violenta aggressione si celino motivi diversi dalla banale lite tra amici. Dai primi accertamenti infattisembrerebbe che i due arrestati vantassero un credito di pochi euro da M.E.

Un romano campione dei mediomassimi§Il PalaPisana vince la sua sfida

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Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato. Campione voleva diventare e campione è diventato. Mirco Ricci è da ieri sera il nuovo campione italiano dei pesi medi dopo un match vinto alla decima ripresa contro Nicola Ciriani.    

GRANDE RITMO- Il ventiduenne romano non ha tradito le attese partendo subito forte. Ancora aperte evidentemente le ferite del match letteralmente “regalato” a Barletta nel precedente assalto al titolo dello scorso anno. Arma in più del “Predatore” romano la velocità che è partito subito forte governando il ritmo fino alla quarta ripresa. Breve pausa tra il quinto e il settimo e poi l’affondo all’ottavo con Ciriani a terra e contato dall’arbitro. Finisce  97-92 e due 98-92 e tutti sono d’accordo su chi è il nuovo campione italiano.

LA SFIDA DEL PALAPISANA- Splendida la cornice offerta dal PalaPisana capace di ospitare 1500 persone nonostante i tanti anni di chiusura. Una “concessione” riconosciuta all’organizzatore della riunione Davide Buccioni ma che tradisce ancora una volta la necessità di intervenire a sostegno di un movimento che sta crescendo non solo tra i professionisti ma soprattutto tra gli appassionati. 

Gallicano, la protesta dei cittadini§"Non vogliamo la centrale biogas"

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Erano poco più di 400, ma il loro rumore sarà arrivato fino alla Regione. Perchè non capita spesso che una comunità, seppur piccola, riesca a ritrovarsi per combattere una battaglia condivisa. E quando succede, diventa impossibile ignorare la sua voce. E' quello che sta succedendo a Gallicano nel Lazio dove ieri sera i cittadini hanno manifestato per le vie del centro storico, una fiaccolata pacifica per chiedere al Comune di Gallicano nel Lazio e alla Regione di rinunciare alla centrale biogas che dovrà essere realizzata a breve all'interno della Tenuta di Passerano, uno dei pochi polmoni agricoli alle porte di Roma, che si estende lungo la via Prenestina Nuova, a poca distanza dalle rovine dell'antica città di Gabii e lungo il percorso della via Francigena. Che da strada dei pellegrini, potrebbe presto trasformarsi nella via dei rifiuti.

biogas galli

IL SILENZIO DELLE ISTITUZIONI- Quali siano i benefici di un impianto da 30 milioni di euro per una comunità di 6000 abitanti è la domanda a cui da mesi gli abitanti di Gallicano vorrebbero avere risposta. Ma le istituzioni, invece di aprirsi e dare vita a forme di consultazione partecipativa, come prevede la legge, fuggono. Il consiglio comunale aperto, che era previsto per lo scorso 28 febbraio, proprio all'interno del castello di Passerano, non è mai stato convocato. E l'audizione concessa ai consiglieri di opposizione (composta dalla lista civica e dal centrodestra) in Regione lo scorso febbraio, invece di fugare tutti i dubbi, ne ha alimentati di nuovi. Anche perchè nessuno, a distanza di 5 anni dalla decisione di costruire la centrale, ha mai rassicurato pubblicamente la cittadinanza di Gallicano e Valle Martella, che pur essendo comune di Zagarolo si troverebbe a ridosso dell'impianto, sui possibili rischi per la salute e i benifici che porterebbe un impianto del genere sul territorio. 

I DUBBI SULLA CENTRALE - Il progetto, la cui Valutazione di Impatto Ambientale ha ottenuto parere favorevole dalla Regione lo scorso 5 aprile (sul documento c'è anche la firma di Luca Fegatelli, il dirigente regionale arrestato lo scorso gennaio nell'ambito dell'inchiesta Cerroni), prevede un impianto di produzione energia elettrica da 1 megawatt, che verrà alimentato all'anno da 25 mila tonnellate di Forsu, rifiuti organici, 10 mila tonnellate sfalci e potature e 5 mila tonnellate di fanghi industriali. Quindi non “un semplice impianto di compostaggio” come l'assessore regionale ai rifiuti Michele Civita aveva affermato durante l'audizione in Regione, ma una vera e propria centrale elettrica. “Continuano a spacciarla come un impianto di compostaggio – spiegano dal Comitato per Gallicano – ma non lo è. Il residuo di quella centrale andrà nuovamente conferito in discarica e non è un compost da utilizzare in agricoltura. La centrale è molto sovradimensionata rispetto alle necessità del territorio e accoglierà ogni sorta di rifiuto, come deciso dal decreto Clini, dai paesi limitrofi e dalla Capitale”.

IL PARERE NEGATIVO DEL MINISTERO - Anche il ministero dei Beni Culturali, con la nota n.21421 del 13/11/2012 ha espresso parere negativo all'impianto “in quanto le opere proposte non sono conformi alle normative vigenti in materia di tutela paesaggistica e sono non compatibili alla qualità paesistica dell'intorno esistente”. Ma poco importa. Perchè per la Provincia di Roma, che nel 2008 era guidata da Nicola Zingaretti, e la Regione, guidata sempre da Zingaretti, invece l'opera si può e si deve fare. D'altronde “l'area è già contaminata”, come disse a gennaio a Paese Sera il sindaco di Gallicano, l'esponente del Partito Democratico, Marcello Accordino. Quindi tanto vale devastarla completamente.

gallicano azienda

L'AZIENDA AGRICOLA A RISCHIO - Ad oggi la Provincia di Roma ha già speso 800 mila euro per la progettazione, ma l'area dove dovrebbe sorgere la centrale non è ancora stata esproprieata al legittimo proprietario, la regione Campania, che la gestisce attraverso la società partecipata Sauie. L'intera tenuta negli anni 70 era stata donata alla Regione dal barone Paolo Quintieri, a condizione che i proventi derivanti dall'agricoltura fossero destinati all'istituto per ciechi P. Colosimo. E non è un caso che proprio la Sauie sui 9000 ettari della tenuta, dove opera l'azienda agricola di Passerano, abbia ben altri progetti. “Il problema è questo – aveva spiegato poco più di un mese a Paese Sera fa il presidente della Sauie, Arturo Del Vecchio - che l'area di Passerano è rimasta l'unica libera nel comune di Gallicano e ogni nuovo progetto urbanistico si cerca di farlo qui. Noi abbiamo dei progetti per rendere quest'area un polo regionale del turismo culturale ed enogastronomico. Ma è chiaro - prosegue Del Vecchio - che se venisse approvata la centrale elettrica, il cimitero (un'opera da 10 milioni di euro che prevede più di 100 mila loculi ndr) e il PIP, tutto diventa più complicato. Noi siamo i primi a capire le esigenze del Comune, ma non devono stravolgere la vera natura di questa tenuta, l'unico polmone verde rimasto alle porte di Roma. Che puo è deve diventare un luogo d'eccellenza del turismo”.

NESSUNA UTILITA' PER I CITTADINI - Per realizzare quest'opera serviranno 30 milioni di euro, quindi difficilmente sarà costruita con fondi pubblici, come confermano anche fonti molto vicine alla Regione Lazio. E le multinazionali, una in particolare, già da tempo hanno bussato alle porte del piccolo comune nella campagna romana. “Questo tipo di progetti – denuncia il Comitato per Gallicano - non crea nessun beneficio ai cittadini ma solo a chi le costruisce e le gestisce. Nascono per percepire incentivi statali che poi i cittadini pagheranno in bolletta”. In questo caso c'è anche il rischio di prendere due piccioni con una fava, dato che a poca distanza, sempre nell'area di Passerano, il Comune intende ralizzare un mega cimitero da 100 mila loculi. Una centrale elettrica alimentata a rifiuti e un cimitero dove sarano bruciati cadaveri. Un binomio sinistro che al solo pensiero già mette ansia.

Targhe alterne, "Più avanti di Parigi"§Il sindaco: "Investiamo su bike sharing"

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Cicloamatori, studenti e genitori nell'aula magna del Liceo Artistico Statale 'Enzo Rossi' in via del Frantoio a Pietralata per il convegno "Da 4 a 2 ruote... Roma ci guadagna - Il futuro delle ciclabili a Roma Est", a cui ha partecipato il sindaco di Roma Ignazio Marino, insieme al presidente del Municipio IV Emiliano Sciascia e al presidente della Federazione Ciclistica Renato Di Rocco. "Dobbiamo avere rispetto per la nostra città e fare tutti di più - ha dichiarato Marino nel suo intervento - anche lo stop al traffico di domani non dev'essere visto come una punizione, ma nell'ottica di fare tutti insieme la nostra parte".

MARINO VISITA LICEO E SCEGLIE DUE SCULTURE PER LA SUA STANZA - Il primo cittadino, che prima dell'inizio del convegno ha visitato la scuola accompagnato dalla preside Mariagrazia Dardanelli, ha annunciato: "Ho scelto due sculture realizzate dagli studenti del Liceo, che non rimarranno a me ma che sistemerò nella stanza del sindaco. Sono rimasto molto colpito e ammirato da quello che fate in questa scuola, è un'eccellenza che dovremo far conoscere di più". Marino ha poi consegnato alla Dardanelli come ricordo di questa giornata un libro che racconta la storia della Lupa Capitolina. Il presidente Sciascia ha ribadito l'impegno della ciclabile lungo via Tiburtina, ipotizzando "due piste ciclabili parallele alla Tiburtina e alla metropolitana". Sciascia ha richiesto poi "un incontro con gli assessori competenti all'Urbanistica, ai Lavori pubblici e alla Mobilità per mettere a sistema questa rete ciclabile in modo tale da dare risposte ecocompatibili ed ecosostenibili". Di Rocco ha sottolineato, infine, lo spirito di educazione "stradale, ambientale, e al rispetto e alla vita" dei progetti portati avanti dalla sua Federazione, in collaborazione con le istituzioni, definendo il sindaco Marino "un grande volano per l'uso e l'immagine della bicicletta".

"AVREMO 245 KM DI PISTE PRINCIPALI E 564 LOCALI" -  "È molto importante discutere pubblicamente sul tema della nostra viabilità e dei nostri trasporti urbani. È chiaro che la città deve investire nei mezzi di trasporto pubblici, così come hanno fatto altre città, grandi capitali europee ma allo stesso è essenziale che ci sia una discussione sull'utilizzo di mezzi di trasporto alternativi come le biciclette - ha detto il sindaco - noi abbiamo iniziato dal 10 marzo il programma del car sharing, abbiamo già 300 automobili nella nostra città, alla fine del mese ne avremo 500 e per la fine di aprile 1.050. Nello stesso tempo abbiamo avviato il progetto del bike sharing e avremo inizialmente 1.000 biciclette. Ma è importante considerare che a roma si muovono circa 700-800.000 persone al giorno, di cui il 60% percorrono meno di 5 km, un mezzo come la bicicletta può essere davvero una valida alternativa". "Pensiamo di portare le piste della ciclabilità principale a 245 km e quelle della ciclabilità locale a 564 km - ha aggiunto Marino - nel programma del bike sharing, oltre alle 1.000 biciclette della dotazione iniziale, saranno installati 2.700 posti bici nei punti di scambio delle stazioni e 9.000 nelle scuole".

"SU TARGHE ALTERNE ROMA PIÙ AVANTI DI PARIGI"  - "Oggi alcuni autorevoli commentatori parlano delle soluzioni adottate a Parigi confrontandole con quelle di Roma. Ho avuto la possibilità di discutere delle soluzioni all'inquinamento atmosferico con il sindaco di Parigi Bertrand Delanoe e con Anne Hidalgo, candidata a primo cittadino per il centrosinistra, e mentre io ho chiesto loro alcune informazioni su progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana loro mi hanno chiesto come siamo riusciti a Roma a persuadere i cittadini alla decisione delle targhe alterne" ha detto Marino. "Si lamentavano  che questa è una decisione che dovrebbe essere presa anche a Parigi e nonostante i loro tentativi non riescono a prenderla trovando ostacoli quasi insormontabili. In questi giorni Parigi è nelle condizioni che a quattro chilometri dal centro non si riesce neanche ad individuare la sagoma della Tour Eiffel. Il modo in cui hanno affrontato il problema - spiega - è di rendere gratuito nel weekend il bike e il car sharing ma nonostante questo se non c'è una diminuzione dell'inquinamento rimarrà anche la settimana prossima un'aria pericolosa per la salute. Almeno in un'occasione e per una tematica siamo avanti rispetto a Parigi" ha concluso il sindaco.

Rolling Stones al Circo Massimo§Ma il concerto è a pagamento

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"Quando c'era Veltroni i concerti al Circo Massimo erano gratis", maligneranno i soliti nostalgici, ma in tempi di crisi ci si accontenta di tutto. E anche un evento a pagamento che costerà 78 euro rischia di divenire la serata dell'anno, soprattutto se di mezzo c'è la magica cornice del Circo Massimo dove iI 22 giugno i Rolling Stones andranno in scena a Roma. I giganti del rock hanno infatti scelto di includere la Capitale tra le 14 tappe del tour '14 in fire Europe', come ha annunciato formalmente ieri il sindaco di Roma, Ignazio Marino, in Campidoglio, alla presentazione dell'evento.

marino stones

LE PAROLE DI MARINO - "Sono davvero entusiasta di mettere Roma sulla mappa del mondo anche per quanto riguarda i grandi eventi planetari - ha detto il sindaco  - Era un sogno che avevo sin dal giorno della mia elezione. Ci abbiamo lavorato tanto e sono felice che, in questo tour, i Rolling Stones vengano anche a Roma". Il presidente dell'assemblea capitolina Mirko Coratti fa già sapere di essere pronto ad "intonare Statisfaction" e pregusta sin da ora un Circo Massimo gremito "come ad Hyde Park nel 1969", lo storico concerto degli Stones, che tuttavia era gratuito. Intanto lo stesso Mick Jagger ieri ha salutato tutti i fans italiani sul suo profilo twitter: "Non vedo l'ora che il tour arrivi in Europa. E' un bellissimo periodo dell'anno per suonare. Ci vediamo lì". 

LA NOTIZIA SUI SOCIAL - L'afflusso previsto sarà di almeno 60.000 mila persone, poco meno di una partita di cartello allo stadio, ma se ne parla come se dovessero da sole rilanciare il turismo. La speranza è che il palco non sia oscurato, in modo di poter assistere anche dall'esterno. Marino sul suo profilo Facebook assicura: "Nessun costo per il comune ma vantaggi economici sia per l'occupazione del suolo pubblico sia per il turismo di chi da tutta Europa verrà ad assistere a un evento storico". Ma non tutti concordano con l'ottimismo del primo cittadino. I più teneri lo invitano a occuparsi delle strade e dei camion bar. I più catastrofici paventano invece scenari apocalittici. Per Alessandro "a giugno il Circo Massimo forse non esisterà più sarà diventato un grosso mercato di robba rubata", mentre secondo Diego "gli Stones sono i sassi che vi meritate per quello che non avete fatto". Non mancano i giudizi positivi, che sono la maggioranza, e provano a difendere il primo cittadino dai suoi detrattori. "Molti si meritano Gigi Dalessio - afferma Stefano -  daje Roma con i Rolling Stones, evviva, era ora".

LA SOPRINTENDENZA - In una nota la soprintendente per i beni archeologici di Roma, Mariarosaria Barbera, sottolinea come nonostante non venga ritenuta "opportuna l’individuazione del Circo Massimo per il concerto dei 'Rolling Stones", il parere positivo sia condizionato "all'unicità di tale evento e alla ricaduta positiva che il suo svolgimento potrà avere per la città di Roma dal punto di vista dell’immagine e del richiamo turistico". Dalle fila del centrodestra capitolino, sempre più spuntato, c'è già chi prova a polemizzare senza troppa convinzione. Come Federico Rocca, ex consigliere capitolino e attuale "responsabile enti locali Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale". "In passato la Sovrintendenza più volte ha dato dei dinieghi per altri eventi molto meno impattanti rispetto al concerto degli Stones", afferma Rocca, che non lesina critiche nemmeno alla sinistra, "che disse mai più eventi al Circo Massimo". Come nel 2010, quando Alemanno autorizzò il torneo di beach soccer proprio al Circo Massimo. Altri tempi quelli, altre cose che rotolavano.

Rapina 5 banche in tre settimane§con una penna "bic": arrestato 29enne

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Cinque rapine in banca in tre settimane, armato di penna "bic". Per questo A.F.M., 29enne di Velletri, con numerosi precedenti penali, è stato arrestato ieri dagli agenti del Commissariato Viminale, diretti dal dr. Antonio Pignataro, che hanno eseguito un ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Autorità Giudiziaria.

L’uomo agiva da solo con la particolare arma che era solito usare per minacciare il personale delle banche. Una penna appunto che lo stesso  puntava al collo del cassiere di turno prima di farsi consegnare l’incasso. Le indagini, portate a termine pochi giorni fa dagli agenti della polizia giudiziaria del Commissariato, hanno consentito, grazie anche alla visione dei filmati estrapolati dagli impianti a circuito chiuso delle diverse banche e dallo studio delle impronte digitali, di inchiodare A.F.M. che, nella giornata di ieri, è stato prelevato dalla sua abitazione e condotto in ufficio. Il 29enne, che da appena 24 ore era tornato in libertà dopo aver scontato una  pena agli arresti domiciliari, è stato nuovamente arrestato, ma questa volta è stato spedito in carcere.


Domenica ecologica, si fermano le auto§Ai Fori biciclettate e giochi per bambini

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Quarta e ultima domenica ecologica per Roma: niente auto nella fascia verde dalle 7,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 23,30. 

Per l'occasione il Campidoglio ha invitato i romani a scoprire a piedi i percorsi del film "La grande bellezza", illustrati in 31 schede su www. comune. roma. it/cultura, oppure su www. turismoroma. it e su www. culturaroma. it. Un lavoro reso possibile grazie ai testi che lo storico dell’arte e scrittore Costantino D’Orazio, autore del libro “La Roma Segreta del film La Grande Bellezza”(Sperling & Kupfer), ha concesso all’assessorato alla Cultura e che descrivono i palazzi privati, i giardini nascosti, le chiese e gli scorci inediti immortalati dalla cinepresa. I tre itinerari hanno durata differente, da due a tre ore, e offrono un ventaglio diverso di proposte. Per questo è prevista l’apertura straordinaria della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo e del Salone delle Fontane dell’Eur. 

 Inoltre, su via dei Fori, Legambiente mette a disposizione le biciclette per una passeggiata ecosostenibile e propone, fino alle 17, attività ludiche e ricreative per bambini, oltre a una speciale mostra “Via dei Fori – Il futuro che vogliamo”.

Uccide la moglie a colpi di martello§davanti ai figli di nove anni

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Ha ucciso la moglie a colpi di martello da muratore e poi si è costituito. E' successo questa mattina a Segni, in provincia di Roma, in casa della donna, Maria Manciocco, un'insegnante di 47 anni, dove erano presenti anche i figli, due gemelli di nove anni. Subito dopo Eraldo Marchetti, un sottufficiale dell'Aeronautica di 53 anni, è andato a costituirsi in commissariato a Colleferro e ha confessato l'omicidio.

I due erano in fase di separazione e già da tempo l’uomo viveva dalla madre. Questa notte, però, avrebbe dormito su un divano nella casa coniugale e questa mattina, alle 8.15 circa, sarebbe nata una nuova discussione con la moglie. Lui non voleva la separazione. La tragedia si è consumata prima delle 8.30, quando l’uomo ha preso il martello dalla rimessa degli attrezzi e ha infierito contro la donna. Più colpi sferrati con violenza, non le hanno lasciato scampo. Lui è poi uscito andandosi a consegnare in commissariato a Colleferro, mentre i figli, due gemelli di nove anni, hanno ritrovato il corpo straziato della donna e le loro urla hanno attirato il vicinato poco prima che arrivassero gli agenti che cercavano elementi per verificare quel terribile racconto fatto loro dall’uxoricida.

"Mi sta a cuore", presentata l’indagine§sulle malattie cardio e cerebrovascolari

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Per potersi sottoporre a un’ecocardiodoppler in una struttura pubblica bisogna aspettare circa 134 giorni se si fa richiesta presso la Asl Roma D, 189 alla Roma E, 198 alla Roma H e fino a 372 giorni per effettuare questo accertamento presso l’azienda ospedaliera San Camillo Forlanini.

Sono questi i tempi di attesa rilevati dall’indagine presentata presso la Camera dei Deputati “Mi sta a cuore”, che Cittadinanzattiva - Tribunale per i diritti del malato ha condotto per conoscere meglio le modalità con cui alcune Regioni e Asl stanno intervenendo per migliorare le reti per la prevenzione, la cura e la presa in carico dei pazienti con patologie cardiovascolari e cerebrovascolari.

Si tratta di una ricerca dal grosso impatto sociale visto che si sta parlando di patologie come l’ictus che rappresenta la prima causa d’invalidità al mondo, la seconda causa di demenza e la terza di mortalità nei paesi occidentali. Alta l’incidenza anche in Italia, dove oltre il 12% della popolazione soffre di disturbi cardiovascolari, il 40% delle morti per malattia sono determinate da problemi di natura cardiaca e quasi un milione di persone convive con gli effetti invalidanti di un ictus.

Nella ricerca sul territorio sono state coinvolte 16 aziende sanitarie locali e ospedaliere, gli Assessorati alla Salute delle Regioni Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Veneto e diversi rappresentanti dei professionisti sanitari e delle Associazioni di pazienti Conacuore Onlus, Alice Onlus, AMD, CARD, SIPREC, SIDV.

“Le informazioni dell’indagine – ha dichiarato Tonino Aceti, Coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva – mostrano la necessità di un Piano nazionale di programmazione degli interventi socio-sanitari nell’area dell’assistenza cardio e cerebro-vascolare, che nasca dal lavoro congiunto dei diversi stakeholder, organizzazioni di cittadini e pazienti comprese, per dare uniformità ai diritti dei cittadini, garantendo un uguale accesso alle cure sui territori regionali e locali e livellando al rialzo il grado di qualità e sicurezza degli interventi”.  

Nel Lazio, tenendo in considerazione i dati emersi dalle strutture coinvolte nell’indagine, le aree più periferiche e distanti da Roma sono quelle più penalizzate: nel territorio della ASL di Frosinone e nella Roma H, ad esempio, non si effettua la trombolisi. E nonostante le delibere e i decreti regionali del 2010 alcuni centri ictus previsti “sulla carta” non sono ancora attivi.

Ma una soluzione ci sarebbe. Viste le notevoli disparità sul territorio nazionale, la definizione e implementazione di Percorsi diagnostici terapeutici sull’intero territorio italiano (PDTA) rappresenterebbero una risposta efficace per tutti: dalle Regioni alle ASL, dai  professionisti ai cittadini, costretti troppo spesso a dover lamentare tempi di attesa molto lunghi, difficoltà legate all’assistenza territoriale e all’accesso ai farmaci e anche dismissioni premature.

A cura di Progetto Archimede

www.progettoarchimede.com

Due gol e la Lazio rinasce§Il Cagliari finisce in dieci

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Una Lazio finalmente bella a vedersi e cinica al punto giusto espugna il Sant'Elia battendo il Cagliari per 2-0 con le reti, una per tempo, di Lulic e Keita, il gioiellino che in prospettiva futura è destinato a prendere il posto del veterano Klose, a suo agio anche come assist-man. Un successo meritato, quello dei biancocelesti, che, reduci dalla sconfitta all'Olimpico con l'Atalanta, salgono in classifica a 41 punti, scalzando il Verona dal settimo posto; gli isolani, che sullo 0-1 falliscono un rigore con Pinilla e che giocano gli ultimi 13 minuti con l'uomo in meno per il doppio cartellino a Conti, restano a 29, lontani dalle zone paludose ma non ancora in salvo. Senza gli squalificati Astori e Avelar, Lopez rinuncia a Murru, spedisce Vecino in mezzo al campo e si affida al tridente formato da Cossu, Nenè ed Ibarbo. Privo dello squalificato Candreva e degli infortunati Cana, Dias, Perea, Postiga ed Ederson, Reja infila Novaretti al centro della difesa e impiega il baby Keita al fianco di Klose e Lulic in fase offensiva.

LAZIO SUBITO PERICOLOSA- I primi a farsi vedere, ma senza lasciare il segno, sono Biglia e Lulic, mentre la prima vera parata è di Marchetti, che al 10' respinge di pugno un destro a girare di Cossu. Avramov non ha problemi, al 15', nel bloccare la debole conclusione di Klose, ma 4' dopo è costretto a capitolare. Dormita della difesa di casa, Ledesma serve Lulic, che di sinistro gonfia la rete. Il vantaggio biancoceleste viene legittimato al 27' da una schiacciata di testa di Gonzalez, disturbato più dal sole che dai marcatori avversari. Fiammata di Ibarbo al 33': la sua azione è da campione, il tiro invece lascia a desiderare, tanto che Marchetti, il grande ex di turno, non fatica a terra.Nel recupero, proteste di Keita per un presunto fallo di Rossettini ai limiti dell'area.

FOLLIA CONTI- Nella ripresa tocca subito a Ibraimi per Cossu e poi a Pinilla per Nenè, ma è sempre la Lazio a fare la partita e a rendersi pericolosa. Al 12' Keita sfiora l'incrocio di sinistro, al 15' Klose entra in area di potenza senza però centrare lo specchio di sinistro. Ibarbo al 17' è frenato da un recupero super di Konko, Keita al 18', pescato da Lulic, trova il corpo di Avramov a impedirgli il bis. Al 22' l'episodio che avrebbe potuto cambiare il volto della gara. Biglia, invece del pallone, colpisce in area Vecino ed Irrati indica prontamente il dischetto, tra le proteste degli ospiti. Pinilla si incarica della battuta e mette a lato. Cambio di fronte e al 24', come vuole la dura legge del calcio, la Lazio raddoppia con un gran gol di Keita, servito da Klose. Avramov al 28' è ancora vispo su Keita, al 31' Ibraimi esce dall'anonimato con una gran botta dalla distanza, smanacciata in corner da Marchetti. Al 32' una manata di Conti a Biglia viene punita con il secondo giallo al capitano, che dunque lascia i suoi in dieci. Il match in pratica finisce qui, con i tifosi sardi che se la prendono con Cellino e con la Lazio che, dopo aver 'rischiatò di fare tris al 38' con Keita, chiude tutti i varchi per non farsi rovinare la festa.

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Grave incidente, oggi pomeriggio durante un pic-nic tra amici a Terracina. Un 20enne, per cause ancora tutte da chiarire, è caduto dalla scogliera di Torre Fico, nei pressi del faro. Un volo di circa 20 metri che gli ha provocato gravissime ferite-. Pere recuperarlo, sono dovuti intervenire via mare gli uomini della Capitaneria di Porto di Terracina che lo hanno affidato alle cure degli operatori del 118. Le condizioni del giovane sono gravissime e si sta tentando sul posto di rianimarlo.

E’ morto il 20enne che, oggi pomeriggio è precipitato per circa 20 metri dalla scogliera di Torre Fico a San Felice Circeo. Il giovane, Gianluca Masala, era in compagnia di alcuni amici ma le cause di ciò che sembra un incidente, sono ancora al vaglio degli inquirenti. I primi a soccorrerlo via mare sono stati gli uomini della Capitaneria di porto di Terracina. Quando il gommone lo ha recuperato sul fondo della scogliera, il 20enne era ancora vivo ma in condizioni disperate. E’ morto non appena arrivato al porto di San Felice Circeo.

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