Dopo gli sgomberi di ieri ad Anagnina e Tuscolana un’altra giornata di protesta per i movimenti dell’abitare. Dal presidio a piazza SS. Apostoli cominciato nel primo pomeriggio una delegazione di membri guidata da Angelo Fascetti, coordinatore del sindacato Asia Usb, è stata ricevuta da Clara Vaccaro, capo di gabinetto del prefetto Giuseppe Pecoraro. "Chiederemo il blocco degli sfratti - ha dichiarato Fascetti - Oggi è stata sfrattata una signora disabile affetta da sclerosi multipla, con due figli, di cui uno minorenne".
IL BLITZ ALL'ANAGRAFE - La giornata è cominciata con il blitz di circa un centinaio di attivisti dei movimenti per il diritto all'abitare all'anagrafe in via Petroselli. Diversi manifestanti hanno messo in atto la protesta sia in relazione agli sgomberi di ieri, sia "contro il piano casa del Governo Renzi", ha spiegato il leader Paolo Di Vetta. Maya, un’altra attivista, racconta: "siamo saliti io e altri due per incontrare l'avvocato dell'anagrafe, che ci ha detto che loro non c'entrano niente su questa questione, e di rivolgerci a chi il Piano Casa l'ha scritto".
IL PRESIDIO IN PREFETTURA - Al termine dell'incursione i manifestanti si sono spostati in presidio davanti alla Prefettura in via IV novembre, bloccando il traffico. Si tratta della prima giornata di mobilitazione nazionale contro l’Art. 5 che prevede lo stacco delle utenze per le occupazioni abitative e contro l’intero decreto. Analoghe proteste, infatti, sono state realizzate dai movimenti a Bologna, Torino, Milano, Brescia, Napoli e Firenze. Parole chiave: "ribaltiamo il pianocasa", "sfrattiamo Renzi".
I RAGAZZI DI DEGAGE - Dopo l’occupazione dell’anagrafe i movimenti si sono spostati, come annunciato, davanti alla sede della Prefettura in via IV Novembre, dietro lo striscione "Casa, reddito, dignità - 12 aprile assediamo il governo Renzi . Una marcia non autorizzata al grido di "A spinta, a spinta, i diritti a spinta". Di Vetta ha poi raccontato che "La palazzina occupata dai ragazzi di Degage ha avuto il distacco della corrente e il nostro rapporto con Acea è stato cancellato, perché la persona che teneva i rapporti con noi è stata trasferita a Frosinone”. Motivo per cui, spiega ancora il leader del movimento, “anche Acea sarà uno degli obiettivi dei Movimenti, entrerà nel nostro mirino con una serie di iniziative".
LA LEGGE LUPI - Di Vetta ha aggiunto: "Oggi è stata data una risposta minima rispetto al peso del decreto Lupi, pericolosissimo e a cui devono dare risposta i prefetti di ogni città, i sindaci e i presidenti dei Municipi". Per Di Vetta "il decreto dice che chi ha bisogno di una casa per averla deve occupare, perché non mette un soldo per l'emergenza abitativa. Così facendo - nota - mette in difficoltà anche la delibera della Regione Lazio, perché non dà i soldi necessari per realizzarla. Chiediamo il ritiro del decreto e la cancellazione articolo 5, elaborando un vero Piano casa per giovani, precari, famiglie". Perciò oggi, aggiunge, "diamo un segnale nazionale che dovrà essere recuperato dalle istituzioni: non si lamentassero - afferma rivolto alle camionette e agli agenti di Polizia e carabinieri che presidiano l'area - il questore e il prefetto se centinaia di famiglie decidono di occupare con noi".