"Nel 2013 con l’applicazione delle norme della 'spending review' che indicavano la rinegoziazione dei contratti in corso relativi alla fornitura di beni e servizi, il sistema sanitario regionale ha risparmiato oltre 57 milioni di euro". Lo comunica, in una nota, la Regione Lazio. La norma del Governo prevedeva che si applicasse sugli importi dei singoli contratti uno “sconto” del 5%, a decorrere dall’entrata in vigore del decreto legge e per tutta la durata del contratto. In base al rilevamento avviato lo scorso 14 gennaio Asl, ospedali , Policlinici Universitari, Irccs e Ares 118, hanno applicato la norma "aggredendo una spesa di oltre un miliardo di euro".
LE VOCI DI SPESA - "Sono stati rinegoziati contratti di pulizia, mensa e lavanderia ma anche quelle di manutenzione apparecchiature sanitarie, canoni di noleggio, riparazione automezzi, manutenzione sistemi informatici, consulenze, canoni leasing, lavoro interinale, smaltimento rifiuti sanitari - prosegue la nota - delle 140 voci che compongono il listino della “spesa aggredita” , quelle che hanno dato il contributo maggiore, quasi il 50% del totale, sono gli appalti di pulizia con un risparmio di 8 milioni, poco meno di 7 sono stati prodotti dalla ricontrattazione dei servizi di lavanderia, altri 4.5 sono arrivati dai servizi mensa e più di 5 rinegoziando i contratti di fornitura di servizi non sanitari da privato". Ma si è risparmiato anche su materiali di guardaroba (69mila euro), sui contratti d’acquisto di reagenti (135 mila euro) sulle acquisto di protesi (371 mila), sui servizi di trasporto sanitario da privato (altri 370), sull’acquisto di pellicole radiografiche (346mila), ( 375) per la riparazione degli automezzi di servizio, circa 2 milioni alla voce smaltimento rifiuti sanitari, oltre 1milione e 100mila euro, dalla riparazione e manutenzione delle attrezzature sanitarie, scientifiche e altri macchinari, quasi 400mila euro sono derivati dalla rinegoziazione di contratti per la fornitura di dispositivi medici monouso.
CHI HA RISPARMIATO DI PIU' - "I maggiori risparmi si sono registrati all’Umberto I che ha tagliato costi per un importo superiore agli 8 milioni, a seguire la ASL Roma E con 7 milioni e 579 mila euro e la Roma C che ha fatto registrare un contenimento della spesa di circa 5 milioni di euro. Ben sei delle Aziende che hanno ottenuto una riduzione superiore ai 3 milioni (S. Andrea, Ifo, S. Filippo, S. Giovanni, Asl Viterbo e Castelli). La B ha superato di poco i 2 milioni, mentre sei aziende e cioè la Roma A, la D (Ostia), la F (Civitavecchia), la G (Tivoli) Rieti e Frosinone hanno superato l’asticelle del milione. Fanalini di coda la Asl di Latina che si è fermata a soli 836 mila euro di risparmi seguita dall’Ares 118 che però è un‘azienda speciale poiché si occupa d’emergenza e lo Spallanzani che per il 2013 ha tagliato costi per soli 442 mila euro" si legge ancora nella nota.
I DISTRETTI SOCIO-ASSISTENZIALI - La Giunta regionale ha poi approvato la delibera sui Piani di zona dei distretti socio-assistenziali che potranno contare su un budget di 132 milioni di euro per il 2014. “E’ un passo importante quello compiuto dalla Giunta regionale – spiega il presidente Zingaretti - che va nella direzione di definire un nuovo modello di welfare, con un incitamento ai comuni e alle associazioni a produrre servizi in forma associata, e con il potenziamento dei servizi socio-sanitari. In attesa delle novità legislative che saranno introdotte dalla riforma del welfare approvata dalla Giunta, siamo orgogliosi di essere riusciti già da quest’anno a razionalizzare la spesa e ridistribuire in modo più efficiente le risorse, con maggiori benefici per i cittadini e con il potenziamento delle politiche di inclusione sociale”. "Per la prima volta - prosegue la nota - viene introdotto il budget unico distrettuale, ovvero l’impegno di spesa della Regione comprenderà fin da subito anche quei finanziamenti nazionali, come il Fondo politiche sociali e il Fondo per le non autosufficienze, che il Governo stanzia successivamente. Quest’anno la Regione ripartisce le risorse sulla base di una previsione sull’assegnazione definitiva: così gli enti locali potranno programmare immediatamente la totalità degli interventi sul territorio invece che in maniera frammentata e con tempi incerti. Inoltre, vengono introdotti nuovi strumenti contabili e organizzativi omogenei a livello distrettuale: il documento finanziario e il regolamento di organizzazione dell’Ufficio di Piano".
NUOVE STRUTTURE PER DISABILI E SENZA FAMIGLIA - "E’ prevista l’apertura di 4 nuove strutture per adulti disabili senza famiglia, le cosiddette case del “dopo di noi”, che vanno ad aggiungersi alle 14 già esistenti, e che saranno messe a bando tra i distretti che oggi ne sono privi - spiega la Regione - con lo stanziamento di 7 milioni per il pagamento delle rette dei minori inseriti in casa famiglia, diventa strutturale una misura che prima riguardava solo le emergenze. Inoltre, la delibera stabilizza nella programmazione ordinaria l’aumento a 7 milioni delle risorse per il contrasto alla povertà che nel 2013 era stato varato con un Piano straordinario. Le linee guida dei Piani di zona 2014 impongono fin da subito il recepimento degli obiettivi della proposta di riforma del welfare approvata dalla Giunta e attualmente in discussione in Consiglio regionale: potenziamento dei servizi socio-sanitari territoriali, rafforzamento delle politiche di inclusione sociale, contrasto alla povertà, sostegno ai disabili, integrazione degli immigrati, accoglienza di migranti e rifugiati, sviluppo e implementazione delle politiche sociali per la famiglia".