“Preso atto della disponibilità del governo nazionale a discutere dell’approvazione in tempi rapidi di un decreto sul salario accessorio, permettendo il pagamento del mese di maggio, ho dato disposizione agli uffici di rinviare gli incontri con i sindacati previsti a partire da questa mattina”. Lo dichiara in una nota il vicesindaco di Roma Capitale, con delega al personale, Luigi Nieri.
E i sindacati commentano: "Una prima risposta, anche se parziale, alla straordinaria mobilitazione dei dipendenti capitolini di ieri. L'amministrazione infatti, recependo la richiesta di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, condivisa dai lavoratori, ha deciso di non mantenere il tavolo della trattativa, non potendo dare ancora risposte sul pagamento del salario accessorio dei dipendenti del Comune di Roma. Adesso però è necessario un chiaro cambio di passo. Da oggi l'amministrazione dovrà concretizzare atti formali che diano certezze sui salari dei lavoratori. Questa è condizione necessaria per avviare, quale mandato ricevuto dalla straordinaria assemblea dei lavoratori, un proficuo confronto. Dopo la diffida inviata ieri, ci aspettiamo che il prossimo tavolo negoziale si occupi finalmente di come rilanciare i servizi di Roma Capitale con proposte credibili da parte della amministrazione. Ci aspettiamo inoltre che le altre richieste, votate all'unanimità dalle lavoratrici e dai lavoratori riguardanti il taglio di sprechi, inefficienze, costi della politica, siano al centro di un tavolo di confronto dove, ad esempio, legare le indennità dei consulenti della politica al tetto massimo della retribuzione del sindaco. Valuteremo con attenzione già nelle prossime ore le mosse dell'amministrazione, alla luce delle quali decideremo le iniziative da intraprendere. Se alle promesse non dovessero corrispondere i fatti la risposta sarà durissima".
LA PROTESTA - Ieri diecimila, secondo i sindacati, i dipendenti comunali che hanno protestato in piazza del Campidoglio contro il taglio del salario accessorio, intanto che l'Usb sfilava davanti all'Altare della Patria. Con i vigili che hanno garantito il servizio solo in caso di incidenti stradali e il traffico in tilt nelle strade limitrofe. La prova di forza tra il Comune e i sindacati sarebbe dovuta essere stamattina al tavolo con il sindaco Marino previsto per le 10. "Chiederemo se ci sarà o meno il taglio del salario accessorio sugli stipendi dei dipendenti comunali. Se viene confermato ci sarà la rottura immediata dei tavoli e proclameremo lo sciopero" ha annunciato il segretario della Fp Cgil di Roma e del Lazio Natale Di Cola, a margine dell'assemblea dei dipendenti di Roma Capitale davanti al Campidoglio.
Su tempi e modalità dell'eventuale sciopero Di Cola aggiunge: "Lo faremo alla prima data utile, stiamo vedendo se sarà in più giorni o in fasce d'orario diverse". Su un punto il leader sindacale è sicuro: "All'unisono tutti i lavoratori ribadiscono che non si fermeranno fino a quando l'amministrazione non farà marcia indietro e garantirà il salario. Non siamo disponibili a vedere umiliata la nostra dignità". Nel caso in cui invece partisse la trattativa con il Comune, Cgil, Cisl e Uil proporranno in un documento rivolto al primo cittadino due misure per ridurre i costi della macchina comunale: un tavolo su sprechi e risparmi per incrementare le risorse a disposizione della valorizzazione del personale, e l'intervento affinché nessun incarico di nomina politica all'interno del Comune e nelle società controllate possa essere retribuito più di quanto viene erogato al sindaco di Roma Capitale.
LE VOCI DELLA PIAZZA - "Bloccateli tutti, dobbiamo farci vedere e sentire" grida Antonella, un'insegnante della scuola materna, che tuona contro la rinuncia al salario accessorio e attacca: "Ci stanno preparando a un'organizzazione diversa della scuola materna che porterà solo dei disagi". Un gruppo di lavoratori del Municipio III ha simbolicamente "occupato" un autobus della linea 110 Open bloccato dal traffico a piazza Venezia. È stato esposto uno striscione contro l'amministrazione comunale, mentre al megafono una lavoratrice ha scandito slogan contro il sindaco Marino, tra le grida "Sciopero! Sciopero!" dei colleghi che stanno lentamente defluendo con fischietti e striscioni dal piazzale del Palazzo Senatorio. Alcuni cittadini, bloccati dal traffico, urlano: "Ci stiamo facendo la guerra tra piccoli", coma ha fatto un trentenne sullo scooter, beccandosi la replica di un dipendente comunale: "Protestano tutti: forconi, movimenti, lasciateci protestare a noi oggi!".
MOTOCICLISTA SCALCIA GIORNALISTA - Attimi di tensione a piazza Venezia tra un motociclista e alcuni dipendenti. Sfiorato lo scontro fisico tra le due parti quando il centauro, ripartendo di scatto, ha trascinato con sé la telecamera di una reporter: per allontanarla l'uomo le ha rifilato un paio di calci. L'intervento di alcuni lavoratori, tra cui Stefano Lulli, segretario del sindacato di Polizia locale Ospol, ha poi riportato a fatica la calma.
"IL SINDACO OFFENDE ROMA" - "Quest'amministrazione è diventata offensiva: offende la città di Roma, le divise, le scuole, i municipi, le assistenti sociali. Noi le mani in tasca non ce le faremo mettere da nessuno" aggiunge il segretario della Cisl Fp Giancarlo Cosentino. E alza i toni verso il sindaco Ignazio Marino: "È vergognoso che un governo dà 80 euro al mese e un sindaco ne toglie 200". Quella di oggi "è la prima risposta che i dipendenti di Roma Capitale danno ad un'amministrazione che sempre di più non ci merita". Tutti quelli che stanno qua, aggiunge Cosentino, "hanno vinto un concorso e non sono gli amici degli amici di nessuno: chi sta qua non si farà ricattare. La politica dovrebbe arrossire davanti a tanta gente che è qui con i vestiti del proprio lavoro". "Questa piazza - chiosa - non l'ha mai riempita nessun partito politico. La piazza è nostra".
"DOMANI BLOCCHIAMO LA CITTA'" - Nella querelle sul salario accessorio dei dipendenti comunali anche la polizia locale di Roma Capitale scende sul piede di guerra, con Stefano Lulli, segretario dell'Ospol, che annuncia: "Da domani come Ospol, nel caso in cui nella riunione convocata in Campidoglio il sindaco e l'amministrazione comunale non tornino sui loro passi, bloccheremo la città con l'autoconsegna del personale della polizia locale all'interno dei propri comandi".
LA DIREZIONE DEL PD - "Il Pd sta con i dipendenti capitolini. Il taglio di 300 euro è inaccettabile. Un decreto del Governo può sanare la situazione. Il sindaco e la Giunta riflettano su un anno perso senza affrontare il problema" dice il segretario del Pd romano Lionello Cosentino. E anche Goffredo Bettini, dalla direzione del Pd, si affretta a mettersi di traverso. Così come il consigliere e membro dell'Ufficio di presidenza del Consiglio Regionale, Gianluca Quadrana (Lista civica Zingaretti): "Giù le mani dagli stipendi" dice.
MARINO: "SE C'È OK DA GOVERNO A MAGGIO SARÀ IN BUSTA PAGA" - "Ciò che chiedo ai sindacati è di non perdere tempo e lavorare con il Comune al più presto possibile. Più si perde tempo più si danneggiano i lavoratori. Ora è necessaria una risposta del Governo. Se c'è una risposta positiva, io secondo la legge sarò molto soddisfatto di inserire nelle buste paga di maggio i salari accessori". Cosi' il sindaco di Roma, Ignazio Marino, a margine di una visita al liceo Mamiani, a chi gli chiedeva in merito alla manifestazione che di oggi da parte dei dipendenti capitolini. "Ma nessuno, nemmeno i sindacati, mi può chiedere di operare contro la legge dello Stato - ha aggiunto Marino - non commetto atti contro la legalità. È estremamente urgente intervenire perché non si possono ridurre di 200 euro salari di 1100 portando a livelli di povertà i dipendenti. Su questo percepisco tutta l'urgenza della situazione e spero che tutti gli altri la percepiscano come me". "Ho voluto inserire con molta determinazione le risorse economiche per il salario accessorio nel bilancio 2014. I dipendenti sanno molto bene che questi fondi ci sono - insiste Marino - ho sollevato il problema a livello nazionale perché non è una cosa che riguarda solo Roma ma tanti comuni italiani. Credo che sia assolutamente importante avere un comportamento rigoroso e trasparente. Il Mef ha fatto rilevazioni importanti che hanno trovato conferma in un'audizione della Corte dei conti, il cui presidente Squitieri ha confermato che è contro la legge pagare salari accessori senza definire contrattualmente prestazioni accessorie".
(Ultimo aggiornamento 07-05-14 ore 10.30)