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Al via il restauro della Fontana di Trevi§I turisti la ammireranno da una passerella

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Partirà oggi il restauro della Fontana di Trevi, finanziato da Fendi con un contributo di 2 milioni e 180mila euro.  Alle 18.30 il sindaco di Roma, Ignazio Marino, il presidente e amministratore delegato di Fendi, Pietro Beccari, e il Sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce partecipano all'avvio del restauro. Durante i lavori la fontana continuerà ad essere visibile grazie ad una passarella panoramica, inaugurata dalle autorità cittadine, che permetterà di seguire i restauri. La passerella, per motivi di sicurezza, sarà accessibile tutti i giorni fino alle 21.

Turisti e curiosi potranno quindi continuare ad ammirare e fotografare la celebre fontana mentre i restauratori procederanno a pulirla. Nei prossimi giorni, inoltre, sarà attivo sul sito della soprintendenza ai Beni Culturali un servizio per seguire passo passo i lavori, mentre intorno al cantiere sono stati installati dei monitor che trasmettono le immagini dei film in cui la fontana di Trevi è stata location (uno su tutti La dolce vita di Fellini) e il progetto del restauro.


Monti Tiburtini, auto in fiamme§davanti alla fermata della metro

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Un'auto è andata a fuoco in via dei Monti Tiburtini proprio davanti a uno degli ingressi della fermata della metro B. Sul posto sono intervenuti la polizia e i vigili del fuoco che hanno spento l'incendio. Della macchina non è rimasto nulla, ma nessuna persona è rimasta ferita. Il fatto ha avuto ripercussioni sul traffico: la Tiburtina risulta fortemente congestionata.

"Mare illegale", tre reati al giorno§nel Lazio contro le coste

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Il Lazio è prima regione dell'Italia centrale nella poco lusinghiera classifica del mare illegale: 1.071 reati accertati dalle forze dell'ordine nel 2013, il 7,4 per cento del totale nazionale con 1153 persone denunciate e arrestate e 235 sequestri effettuati. In pratica lungo i 361 chilometri costieri ci sono 2,9 reati al giorno commessi contro il mare e le coste, una ogni tre chilometri. Questo quanto emerge da Mare Monstrum, il dossier di Legambiente sulle illegalità costiere elaborato sulla base dei dati delle Forze dell'Ordine e delle Capitanerie di Porto. I dati del Lazio sono stati presentati questa mattina dagli attivisti di Goletta Verde durante un blitz a Lido dei Pini di Anzio, esponendo sulla spiaggia uno striscione con l'inequivocabile monito 'No al cementò. "Un'area di pregio unica, già pesantemente penalizzata da un fitto reticolato di edilizia residenziale condonata in riva al mare, rischia un nuovo e pesante affronto da parte del cemento con la costruzione di nuove strutture ricettive su una duna che rischia la devastazione" dice Legambiente.

"I numeri del nostro dossier parlano chiaro e disegnano uno scenario davvero preoccupante - dichiara Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio - La nostra regione si conferma alla sesta posizione in Italia nella classifica delle illegalità legate al mare, dopo l'escalation dello scorso anno. Numeri che se da un lato di certo premiano il buon lavoro delle forze dell'ordine e delle procure, danno l'idea del livello di aggressione ambientale ai danni dell'ecosistema marino laziale. Purtroppo si continua a pensare che il mare è una risorsa da sfruttare fino allo stremo: dall'abusivismo, alla pesca illegale, alla navigazione fuorilegge. Servono, allora, nuove politiche per tutelare una delle risorse più importanti, sul fronte ambientale ma anche su quello economico. Sul cemento illegale non ci sono altre soluzioni, abbattere gli abusi insanabili, ancor più quelli costruiti su aree di pregio naturalistico, utilizzando il fondo di rotazione regionale rifinanziato quest'anno per gli abbattimenti".

LA PROTESTA AD ANZIO - "Il Lazio - prosegue ancora la nota - sale dall'ottava alla sesta posizione in Italia nella graduatoria dei reati lungo la costa legati al ciclo del cemento, con 146 infrazioni accertate (il 6,1% del totale nazionale), 136 persone denunciate e 64 sequestri effettuati nel corso del 2013 (elaborazione Legambiente su dati forze dell'ordine e Capitanerie di porto 2013). Il cemento illegale insomma non accenna a diminuire quindi, questa mattina gli attivisti di Goletta Verde hanno inscenato una simbolica azione di protesta presso la spiaggia libera di Lido dei Pini, sul Lungomare delle Sterlizie di Anzio, esponendo lo striscione 'No al Cementò. Un luogo simbolico, secondo Legambiente, per richiamare l'attenzione delle amministrazioni sulla necessità di nuovi sforzi sul fronte ambientale e per gli abbattimenti degli abusi edilizi". "Ad Anzio sono ben note a tutti alcune situazioni di gravi criticità che non accennano a trovare una soluzione che rispetti l'ambiente e l'ecosistema circostante - dichiara Anna Tomassetti presidente del circolo Legambiente Le Rondini di Anzio - i nostri dubbi restano alti, in particolare sulla situazione di Lido dei Pini, dove chiediamo che sia fatta luce sul cemento abusivo insanabile su area del demanio marittimo, per il quale non c'è altra strada che l'abbattimento. Il comune di Anzio deve decidere il proprio futuro coinvolgendo la cittadinanza attraverso processi di partecipazione che veda come punto fermo il rispetto e il ripristino degli ambienti dunali e del SIC (Sito di Interesse Comunitario) del Lido dei Gigli; fondamentale è anche la creazione di piste ciclabili che siano una possibilità nuova di accesso a queste spiagge, liberando il lungomare dalle troppe auto che, in passato, sono state anche drammatico e insormontabile ostacolo ai mezzi di soccorso".

DAGLI SCARICHI ABUSIVI AL PESCE SEQUESTRATO - "Tornando ai dati di MareMonstrum - prosegue ancora la nota - per quanto riguarda le illegalità connesse con l'inquinamento del mare e delle coste, al centro delle attività delle forze dell'ordine ci sono la mala depurazione, gli scarichi abusivi, i reflui fognari che confluiscono direttamente in mare e lo sversamento di petrolio. Sono 264 le infrazioni accertate nel 2013 nel Lazio, con 278 persone denunciate e arrestate e 151 sequestri effettuati. Nel mare dell'illegalità in cui si dibatte la pesca italiana da anni (un fenomeno che non solo non è in diminuzione, ma aumenta sensibilmente di anno in anno) anche il Lazio fa la sua parte con 488 infrazioni 534 persone denunciate e 25.777 kg di pesce sequestrato, in leggero calo rispetto all'anno precedente. Una bella fetta di questa illegalità si è consumata direttamente in mare, dove le pattuglie criminali dedite alla pesca di frodo continuano a saccheggiare la biodiversità marina. La pesca illegale, infatti, oltre a minacciare la sopravvivenza di molte specie ittiche, compromette irreparabilmente le economie marinare di tante località costiere, costrette ad assistere alla rapina e alla desertificazione dei loro specchi d'acqua. La ragione, ovvia, è sempre quella del facile arricchimento. Gli abitanti del Lazio, infine, così come un pò tutti gli italiani, popolo di naviganti ma anche, verrebbe da dire, di naviganti fuori rotta. Molte delle infrazioni registrate dall'attività delle forze dell'ordine e delle Capitanerie riguardano infatti il codice della navigazione e la nautica da diporto: nel 2013 ci sono state 173 infrazioni accertate, il 6,3% del nazionale, 205 persone arrestate e denunciate e 12 sequestri effettuati". 

Casilina, 34enne tenta di suicidarsi§buttandosi sotto le auto in transito

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Si è conclusa fortunatamente senza spiacevoli conseguenze la vicenda di un 34enne originario del Bangladesh che, verso le ore 13 di ieri, in preda ad un fortissimo stato di agitazione, ha cercato di farsi investire dalle auto in transito su via Casilina, all’altezza di via di Torpignattara.

L’uomo era già stato notato da un addetto alla tratta tranviaria ivi presente mentre camminava sui binari senza curarsi dei convogli in transito. L’addetto al trasporto pubblico aveva a sua volta messo sull’avviso una guardia giurata.

Ed è stata proprio quest’ultima che, notata transitare una pattuglia del Commissariato Porta Maggiore, ha segnalato ai poliziotti lo strano comportamento del 34enne, che era riuscito momentaneamente a convincere a spostarsi dai binari ed a posizionarsi sul marciapiede, ma che sembrava in procinto di compiere qualche insano gesto da un momento all’altro.

Gli agenti, appreso l’accaduto, si sono avvicinati al cittadino del Bangladesh, che è sembrato in un primo momento relativamente collaborativo. Poi, colto da una improvvisa crisi di pianto, si è messo a correre proprio quando è scattato il semaforo verde su via Casilina, andando dritto verso le auto in transito.

Salvato in extremis dai poliziotti pochi istanti prima che venisse travolto da un suv, il cui conducente non si era accorto di quanto stava accadendo, l’uomo ha cercato con tutte le sue forze di divincolarsi dalla presa degli agenti, riuscendo per alcuni istanti a sfuggire loro ed a gettarsi nuovamente in mezzo alla strada.

Non riuscendo a contenere l’uomo, sempre più agitato e determinato nel voler mettere in atto i suoi propositi, i poliziotti  hanno richiesto  l’ausilio di un altro equipaggio, e dopo pochi minuti una pattuglia del Reparto Volanti è giunta sul posto.

Con non poca difficoltà il 34enne è stato fatto salire sull’ambulanza, dove  ha comunque continuato a dare in escandescenze rompendo anche alcuni oggetti presenti sul mezzo. La situazione è stata poi risolta definitivamente dai sanitari dell’ospedale San  Giovanni, che  lo hanno sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio.

Gli agenti intervenuti hanno riportato nell’intervento alcune escoriazioni, mentre l’uomo, che non è riuscito comunque a spiegare le motivazioni del suo particolare stato di agitazione, è stato ricoverato in codice rosso.

Pomezia, 18 dipendenti licenziati§al consorzio universitario

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Diciotto lavoratori del Consorzio per l'Università di Pomezia sono stati licenziati oggi hanno dalla società consortile a capitale pubblico. La denuncia arriva da Stefano Mengozzi del Pd di Pomezia.

“Un triste epilogo, davanti al quale nulla è stato possibile fare per la determinazione del sindaco Fucci e dei 15 consiglieri comunali di maggioranza nel procedere speditamente verso la chiusura di ogni progetto e lo smembramento della società”, afferma.

E aggiunge: “Il Partito democratico ribadisce la propria contrarietà a questa decisione, soprattutto per la mancanza di progettualità legata al college Selva dei Pini. Un bene pubblico, che da mesi è abbandonato a se stesso, con una maggioranza incapace di definire un vero e serio progetto di rilancio”.

Zingaretti: "Per la prima volta il Lazio§avrà un testo unico sul commercio"

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“Per la prima volta il Lazio avrà una sola legge sul commercio, cancelliamo sei leggi sui vari aspetti della vita del commercio nel Lazio, su 300 e più articoli che esistono oggi se ne faranno solo 124, e soprattutto dentro un unico testo. Quindi ci sarà meno burocrazia, si diluisce l'influenza della conferenza dei servizi, meno bolli, si renderà più semplice aprire un negozio o cambiare la possibilità di vendere prodotti diversi in un negozio, senza sempre ricorrere a carte bollate o spese”, così Zingaretti sul Testo unico sul Commercio in discussione con le associazioni di categoria.

Semplificazione normativa, amministrativa e burocratica. E poi innovazione e rilancio del settore strategico dell'economia laziale: sono i tre obiettivi del nuovo testo, le cui linee guida sono state illustrate oggi in Regione dal governatore Zingaretti e dall'assessore allo Sviluppo economico e attività produttive, Guido Fabiani. 

Con Zingaretti si congratula la Cna che però chiede maggiore coraggio per quanto riguarda l’innovazione. “A fronte di queste importanti novità, crediamo che ci vorrebbe più coraggio nell’eliminare norme che così come sono oggi impediscono alle imprese di innovarsi e di rinnovarsi. Più che contrastare nuove opportunità, ci saremmo aspettati maggior sostegno a strumenti al servizio delle stesse imprese” così Giovanna Marchese Bellaroto, presidente di Cna Commercio. 

Occupato l'assessorato al Patrimonio§"Contro tagli al welfare e privatizzazioni"

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"Diritto alla città. Contro speculazioni, tagli al welfare e privatizzazioni". Con questo striscione circa cento persone stamattina hanno occupato il dipartimento al Patrimonio di Roma Capitale di piazza Giovanni da Verrazzano. I manifestanti, aderenti a centri sociali e realtà culturali autogestite, hanno acceso fumogeni rossi ed esposto i cartelli con i nomi delle varie realtà presenti davanti all'edificio. Alla Rete degli spazi occupati e autogestiti di Roma, che ha organizzato l'azione, aderiscono tra gli altri Teatro Valle Occupato, Angelo Mai, Alexis e Corto circuito.

Alcune persone sono riuscite ad entrare e dall'ultimo piano hanno esposto gli striscioni "Ma quali debiti, vantiamo crediti" e "No alla criminalizzazione delle lotte sociali - Roma non si arresta". Obiettivo degli occupanti è "un tavolo immediato con l'assessore al Patrimonio Luigi Nieri, per affrontare con chiarezza la questione degli sgomberi".

Gli occupanti hanno ottenuto un incontro con l'architetto Mauro Riccardi, membro dello staff di Nieri e lunedì parleranno con il vicesindaco di Angelo Mai e Cortocircuito, "le due realtà da affrontare con più urgenza". Da settembre, invece, fanno sapere, "si aprirà un tavolo formale con il Comune sulla questione degli sgomberi, a cui il Campidoglio dovrebbe invitare anche il prefetto a partecipare". Gli occupanti hanno lasciato poi l'edificio che è stato ispezionato dagli agenti della Digos per verificare l'assenza di eventuali danni a persone o cose durante la permanenza degli occupanti.

(Foto Twitter DinamoPress)

Multiservizi, continua la protesta§"Incatenati in aula Giulio Cesare"

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Continua ad oltranza la protesta dei lavoratori della Multiservizi che da ieri sera hanno occupato l'aula Giulio Cesare. I dipendenti della società chiedono all'assessora Alessandra Cattoi di rispettare l'impegno preso lo scorso 28 giugno della sospensione del preesercizio a Consip, la proroga di un anno e la gara per l'affidamento del servizio. "Alcuni lavoratori si sono incatenati agli scranni, compreso quello del sindaco", fa sapere il consigliere Alessandro Onorato della lista civica Marchini, che partecipa alla protesta. I lavoratori annunciano: "Restiamo qui finchè l'assessore non comunica ufficialmente la revoca". L'assessora è arrivata in Aula Giulio Cesare intorno alle 12,20 e sta incontrando i dipendenti.

(Foto Facebook Alessandro Onorato)


Bollino rosso per le acque del Lazio§"Fortemente inquinati" 13 punti su 24

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È senza appello l’esito dei monitoraggi di Goletta Verde, il laboratorio mobile di Legambiente: sui 24 campionamenti effettuati lungo i 329 chilometri del litorale laziale, ben 18 – cioè il 75% - presenta un’altissima concentrazione di inquinamento microbiologico. Le acque analizzate hanno evidenziato la presenza di scarichi non depurati adeguatamente con presenze di valori di escherichia coli e enterococchi intestinali ben al di sopra dei valori consentiti dalla normativa vigente, in particolare per i prelievi effettuati in prossimità di foci di fiumi, torrenti e canali. Per 13 dei 18 punti critici riscontrati, il giudizio è addirittura di “fortemente inquinato”. Per questo Legambiente chiede che Regione e amministrazioni comunali si attivino immediatamente per risolvere questo grave deficit depurativo e non compromettere ulteriormente la stagione estiva che è appena iniziata.

L’attenzione è stata focalizzata soprattutto alle foci e in tratti “sospetti” segnalati dai cittadini, attraverso il servizio SOS Goletta (www.legambiente.it/sosgoletta). Legambiente, è bene ribadirlo, effettua un’istantanea che non vuole sostituirsi ai monitoraggi ufficiali. È evidente, però, che i tanti punti critici evidenziati dai nostri monitoraggi nel Lazio meritano un approfondimento da parte degli enti competenti.

Non a caso l’Unione Europea ha nuovamente avviato a fine marzo di quest’anno una procedura di infrazione ai danni dell’Italia per il mancato rispetto della direttiva comunitaria sul trattamento delle acque reflue urbane - dopo già due condanne a carico del nostro Paese - che coinvolge anche sei agglomerati urbani laziali: quello di Roma (con 2milioni 768mila abitanti equivalenti); di Anagni (20.267 a.e.), di Fontana Liri - Arce  (9mila a.e.), di Monte San Giovanni Campano (9.100 a.e.), Orte (7.500 a.e.) e Piglio (4.800 a.e). Questi agglomerati risultano non conformi all’art.4 in quanto non è stato dimostrato che tutto il carico generato riceve un adeguato trattamento secondario.

“Non si tratta più soltanto di danneggiare ambiente e salute - dichiara Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente - perché oltre il danno rischiamo di subire per l’ennesima volta la beffa di pagare multe salatissime all’Unione Europea che graveranno su tutti i cittadini. Soldi che potrebbero essere, invece, investiti sull’adeguamento dei depuratori”, aggiunge Zampetti.

“Lo scorso anno avevamo chiesto di affrontare con urgenza il problema della depurazione con l’obiettivo di cambiare rotta già da questa stagione balneare – fa notare Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio. – Ciò non è ancora avvenuto e oggi riscontriamo addirittura un aumento dei punti critici, alle foci dei fiumi e dei torrenti, ma anche in alcune spiagge, su canali che passano nel bel mezzo degli ombrelloni”.

Addirittura 12 dei 13 prelievi effettuati nella provincia di Roma hanno evidenziato cariche di inquinanti ben al di sopra dei limiti consentiti dalla legge. Per 10 di questi punti il giudizio è di “fortemente inquinato”. Il primo è quello nel comune di Santa Marinella (alla foce del canale sul Lungomare Pirgy in località Santa Severa), dove nei giorni scorsi gli attivisti di Legambiente hanno messo in atto un’azione di protesta proprio per chiedere alle autorità di risolvere la palese immissione nelle acque del mare di reflui urbani non depurati da alcuni tubi presenti sulla spiaggia. “Fortemente inquinanti” – così come lo scorso anno - i prelievi effettuati a Marina di Cerveteri (alla foce del fosso Zambra); a Ladispoli (foce Rio Vaccina); a Fiumicino (foce Canale dei Pescatori); a Roma-Ostia (foce del fiume Tevere); nei due punti analizzati a Pomezia, entrambi a Torvajanica (alla foce canale altezza via Filadelfia e alla foce canale all’altezza di via Siviglia); a Ardea (foce del fosso Grande). Rispetto allo scorso anno i tecnici hanno analizzato anche due nuovi punti, anche questi giudicati “fortemente inquinati”: ad Anzio (Lido dei Gigli alla foce del fosso Cavallo Morto – Lungomare delle Sterlizie) e a Nettuno (nella affollatissima spiaggia a destra della foce del fosso Loricina). Giudicati “inquinati” invece gli altri due punti di prelievo effettuati a Roma-Ostia (Foce canale spiaggia presso cancello n.1) e a Ladispoli (foce fiume Statua). Unico punto risultato con valori di inquinanti nella norma, nella provincia di Roma, è stato quello alla spiaggia a sinistra della foce del Rio Torto a Pomezia.

Due, invece, i prelievi effettuati in provincia di Viterbo, uno dei quali fortemente inquinato (quello alla foce del fiume Marta in località Lido di Tarquinia) e uno nella norma (a Montalto Marina, alla foce del fiume Fiora). Anche in provincia di Latina sui 9 campioni prelevati dai tecnici di Goletta Verde ben 5 sono risultati con una carica batterica elevata. A San Felice a Circeo e a Gaeta sono stati effettuati due prelievi: in entrambi i casi è risultata fortemente inquinata l’acqua prelevata alla foce di due torrenti (per il primo comune è stata analizzata la foce del torrente Vittoria e per il secondo quella del torrente Longato), mentre nella norma quella prelevata nelle spiagge limitrofe, grazie alla capacità di diluizione del mare, ma per azzerare il rischio di inquinamento è urgente risolvere anche il problema dell’apporto inquinante dei corsi d’acqua vicini risultati invece con elevate cariche batteriche. “Inquinate”, inoltre, le acque prelevate nella spiaggia di Gianola a Formia (spiaggia presso Rio Santacroce) e a Marina di Minturno (alla foce del fiume Garigliano). Entro i limiti di legge, infine, gli inquinanti riscontrati a Terracina (foce del canale Sisto, in località San Vito) e a Fondi (foce canale Sant’Anastasia).

Anche quest’anno il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, che da 30 anni si occupa della raccolta e del riciclo dell’olio lubrificante usato su tutto il territorio nazionale, è main partner della storica campagna estiva di Legambiente.

Comunità ebraica, serrande abbassate§per i funerali dei tre giovani israeliani

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Serrande abbassate in memoria dei tre giovani israeliani. E' la richiesta del Presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici e del Rabbino Capo Riccardo Di Segni che questa mattina con una nota, hanno invitato tutti gli esercenti ad abbassare le serrande dei propri negozi dalle ore 16 alle ore 17 in concomitanza con i funerali di Eyal, Gilad e Naftalì. "La Comunità Ebraica di Roma saluta così le tre giovani vite spezzate per mano di Hamas - si legge nella nota -  i cui corpi sono stati rinvenuti ieri dopo diciotto giorni di ricerche. Tutte le attività aderenti esporranno una locandina in segno di lutto".

Anziana morta dopo uno scippo§Arrestata 21enne per omicidio

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Aveva scippato un signora di 91 anni lo scorso aprile, colpendola con un pugno e provocandole una caduta che ne ha causato la morte. Dopo mesi di indagine, è stata eseguita ieri a Castel Volturno, in provincia di Caserta, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di omicidio preterintenzionale e rapina aggravata nei confronti di S. R., la 21 enne iraniana ritenuta responsabile della morte di Rosina Trotta, deceduta a Roma dopo quattro giorni di ricovero in ospedale per le ferite riportate durante lo scippo avvenuto la mattina di Pasqua a Roma.

LO SCIPPO - Secondo le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Vincenzo Barba, la ragazza lo scorso 20 aprile  fu vista scendere in via Capodimonte, borgata Ottavia da una Saab grigia, con targa gialla e guida a destra. La giovane dopo aver avvicinato due anziane con la scusa di chiedere dove fosse un supermercato aperto, avrebbe rivolto le sue attenzioni su una terza donna che stava da sola, Rosina Trotta che al collo aveva una catenina d’oro con un crocifisso. La giovane iraniana, dopo averla colpita con un pugno le aveva strappato la catenina, causando alla vittima una violenta caduta che in pochi giorni l'ha condotta alla morte. L'iraniana, prelevata dall'appartamento di Castel Volturno dove viveva insieme ad altri connazionali, è stata trasferita nel carcere di Rebibbia.

 

Baby squillo ai Parioli§condannati gli 8 imputati

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Tutti condannati con rito abbreviato gli otto imputati  accusati di un giro di baby squillo ai Parioli. La decisione del gup Costantino De Robbio. Pena di sei anni di reclusione per la mamma di una delle due baby squillo fatte prostituire in un appartamento nel quartiere chic della Capitale. Il gup ha anche disposto che la madre risarcisca in sede civile la figlia. Ma la pena più dura è stata inflitta a Mirko Ieni, 10 anni e 60mila euro di multa per l’uomo ritenuto dagli inquirenti il dominus del giro di prostituzione.

Cna, apre lo sportello Impresa globale§Ecco gli sbocchi del made in Rome

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Olio extravergine d’oliva in Canada, lusso in Arabia Saudita, design e bioedilizia nei Paesi scandinavi. Laddove i nuovi ricchi crescono con percentuali a due cifre e valori assoluti a sei zeri. L’abc dell’internazionalizzazione comincia da qui: dalla scelta del prodotto doc e dal suo Paese di potenziale sbocco. L’incontro tra i due non è mai casuale. E un accoppiamento che non funziona può tradursi in investimenti e risorse in fumo.

Per indicare la rotta alle piccole e medie imprese che, vista l’asfissia del mercato interno, desiderano guardare oltreconfine proprio a quei nuovi ricchi disposti a spendere per avere il meglio, Cna di Roma apre oggi Impresa Globale, lo sportello per l’internazionalizzazione delle pmi della regione. Con il nuovo servizio, esperti della Cna di Roma accompagneranno oltreconfine le aziende che fino a oggi non hanno avuto il coraggio di fare il grande passo o quelle che intendono consolidare esperienze passate radicando la propria presenza sui mercati esteri. Obiettivo: far conoscere all’estero le competenze e le specializzazioni delle imprese del Lazio.

Oggi il peso dell’export di Roma e provincia è di appena il 2,35% sul totale nazionale. E in questa quota così esigua non c’è traccia dei settori che fanno capo alle piccole e medie imprese, cioè del 98% del totale. Esportiamo prodotti petroliferi, chimici, farmaceutici, elettronica e ottica e mezzi di trasporto, mentre continuiamo a vendere solo a italiani enogastronomia, design e moda. E tutte le professionalità impegnate in interventi di restauro di beni culturali, realizzazione di manufatti edili, green economy, installazione e manutenzione di impianti tecnologici che avrebbero grandi opportunità all’estero, faticano a guardare fuori.

Gli esperti di Impresa Globale, che l’anno scorso hanno accompagnato all’estero 300 imprese della regione, supporteranno da oggi le pmi di tutti i settori nell’analisi dei potenziali mercati di sbocco in termini di attrattività e accessibilità; nell’individuazione della migliore strategia di penetrazione correlata all’investimento da avviare, assistite negli aspetti doganali, contrattuali e fiscali e sulla progettazione economico finanziaria degli investimenti grazie alla partnership con importanti gruppi bancari.

Cna di Roma sosterrà le imprese nell’accesso al bando regionale della legge 5/08 e sarà soggetto attuatore del bando, di prossima pubblicazione, di Camera di commercio per l’internazionalizzazione, che destinerà alle pmi del territorio un voucher per coprire fino al  90% delle spese per i progetti.

Roma Capitale, sbloccati 38 milioni§per far ripartire le opere pubbliche

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26 progetti per far ripartire la città. Circa 40 milioni di euro che erano rimasti "intrappolati" nei meandri del bilancio capitolino, ma che ora saranno nuovamente rimessi a disposizione della città. Mentre la giunta si avvia a varare un piano di rientro "lacrime e sangue", le buone notizie arrivano dall'assemblea capitolina, che ieri pomeriggio ha approvato la delibera che, attraverso la rimodulazione dei fondi della legge Roma Capitale 396/90, consentirà di utilizzare risorse che rischiavano di andare perdute.

I PROGETTI - "Voglio ringraziare il Consiglio e in particolare la commissione Roma Capitale, guidata da Gianni Paris - le parole del sindaco Marino - che con un lavoro straordinario è riuscita a recuperare uno stanziamento di circa 38 milioni di euro, prima bloccati, che serviranno a realizzare opere preziose per la tutela dei beni archeologici, il decoro, le periferie, la mobilità. Interventi fondamentali che, grazie al recupero di fondi che rischiavano di andare perduti, potranno essere immediatamente cantierabili. Tra questi - prosegue Marino - la riqualificazione di piazza Augusto Imperatore, gli scavi al Mausoleo di Augusto, il restauro delle Mura Aureliane, la valorizzazione delle ville romane del Parco di Centocelle e il cofinanziamento della Prenestina Bis. In questo modo, daremo nuovo ossigeno alle piccole e medie imprese di Roma".

RESPIRO PER LE IMPRESE - Già dopo l'estate saranno utilizzabili i primi 24 milioni di euro. "Dalla Prenestina bis alla riqualificazione di piazza di Porta Pia, dal palazzetto dello sport di Corviale al completamento del progetto del collettore Marranella II-III - assicura l'assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana Paolo Masini - Molti cantieri saranno riavviati nei prossimi mesi, liberando oltre 24 milioni di euro di opere che aiuteranno a ridurre il gap infrastrutturale e a dare respiro al tessuto economico della nostra città".

Ovuli di eroina nello stomaco§due arresti a Fiumicino

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Ci si inventa di tutto per superare indenni i filtri dei controlli apprestati, negli scali aeroportuali e portuali, dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma. All'aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino, è stata la corporatura pronunciata di una donna di origine boliviana, proveniente da Santa Cruz e in attesa di imbarcarsi per Istanbul (Turchia), a insospettire i militari che l'hanno sottoposta a perquisizione personale scoprendo l'occultamento, all'interno della pancera indossata di oltre due chili di cocaina allo stato liquido contenuti in profilattici di lattice. Una volta giunta a destinazione, la droga, contenuta in 46 involti, sarebbe ritornata al suo stato originale con un laborioso processo chimico di filtraggio.

La donna è stata arrestata e trasferita presso il carcere di Civitavecchia, a disposizione della locale Autorità Giudiziaria. Un "ovulatore" congolese, sbarcato nel porto di Civitavecchia proveniente da Barcellona, è stato intercettato dai finanzieri della locale Compagnia. L'uomo, dell'età di 43 anni, per superare i controlli predisposti presso lo scalo portuale, aveva ingerito 34 ovuli contenenti circa un chilo di eroina ma è stato tradito dall'evidente nervosismo palesato durante l'attività delle unità cinofile antidroga, che ha indotto i militari ad approfondire la situazione. Rimasta senza esito l'ispezione ai bagagli, l'ovulatore è stato condotto al pronto soccorso del nosocomio di Civitavecchia, ove è stato sottoposto ad esami radiografici che hanno rivelato la presenza di alcuni corpi estranei all'interno dell' addome.

È stato necessario un delicato intervento chirurgico per consentire l'asportazione di tre ovuli rimasti incastrati, gravemente deteriorati e ormai prossimi alla rottura. Nonostante la sventura di restare impigliato nella rete dei controlli, il trafficante può ritenersi fortunato: è stata proprio la decisione di sottoporlo ad accertamenti più approfonditi che, se gli ha sacrificato la libertà, ha permesso di risparmiargli la vita. 


Saldi estivi al via il 5 luglio§Ecco il decalogo antifrode

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I saldi estivi 2014 in partenza il 5 luglio a Roma andranno meglio rispetto agli scorsi anni, ma a fine periodo l’andamento delle vendite farà registrare ancora segno negativo. Lo prevede il Codacons, che come ogni anno fornisce le stime ufficiali sulle tendenze dei consumatori nel periodo di sconti stagionali.

Nella capitale la contrazione degli acquisti da parte dei cittadini sarà più contenuta rispetto agli anni passati, grazie al bonus da 80 euro in busta paga introdotto dal Governo Renzi. Il bonus aiuterà il commercio, contribuendo a contenere la riduzione delle vendite,  ma non potrà fare miracoli, perché le famiglie preferiranno dirottare i soldi su consumi primari – spiega il presidente Carlo Rienzi – In ogni caso, si prevede un avvio dei saldi migliore di quello degli ultimi anni, ma a fine periodo le vendite saranno ancora con segno negativo, attestandosi tra il -6% e il -9% rispetto al 2013, con una spesa procapite che non supererà quota 80 euro”.

In particolare i cittadini si riverseranno negli outlet e nei centri commerciali, mentre soffriranno di più i negozi di periferia. Positive invece le vendite per le boutique d’alta moda e i negozi del centro, grazie alla presenza dei turisti stranieri.

Il Codacons diffonde inoltre  il decalogo per fare buoni affari, districarsi nella selva dei saldi e prevenire i sempre possibili trabocchetti:

1. Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non e' possibile, ad es. perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono).  Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

2. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce "Saldo" deve essere l'avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. E' improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

3. Girate. Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l'effettività' dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l'acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.

4. Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell'articolo guardando l'etichetta che descrive la composizione del capo d'abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.

5. Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all'acquisto).  Un commerciante, salvo nell'Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi cosi' alti e dovrebbe vendere sottocosto.

6  Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

7. Negozi e vetrine. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla "nuova".  Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

8. Prova dei capi: non c'e' l'obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

9. Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l'adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante e' obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

10. Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.

Tubercolosi, malati fuggono dal Gemelli§Rintracciato uno dei due pazienti

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E’ un cittadino di nazionalità romena ed è stato rintracciato dagli agenti del Commissariato Vescovio poco dopo le ore 18 di ieri nei pressi della parrocchia di Santa Emerenziana, uno dei luoghi che i poliziotti hanno individuati come abitualmente frequentati dall’uomo.

Il 46enne, insieme ad un altro cittadino straniero, si era allontanato qualche giorno fa dal reparto malattie infettive del Policlinico Gemelli presso il quale, entrambi, erano stati sottoposti alle cure in seguito alla manifestazione di alcuni dei sintomi della tbc.

L’uomo è stato infatti riconosciuto dai poliziotti grazie alle descrizioni e dopo averlo individuato hanno immediatamente richiesto l’intervento di un’ autoambulanza per il trasporto presso una struttura sanitaria nella quale dovrà proseguire il trattamento di cura.

L’allarme per evitare il contagio era scattato immediatamente dalla struttura ospedaliera e trasmesso alle autorità locali competenti in materia di sanità pubblica ed alle forze dell’ordine presenti sul territorio che stanno proseguendo le ricerche anche per il rintraccio dell’altro paziente.

Multiservizi, “Sospeso appalto Cns”§Salvi i lavoratori: “Continueremo a vigilare”

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Dopo tre notti in Campidoglio e un mese di sit-in i lavoratori della Multiservizi vincono la loro battaglia. “Finalmente è arrivata la risposta che attendevamo – scrivono in una nota - È stata finalmente ufficializzata la sospensione dell'appalto al Cns. Abbiamo lottato perché nessuno fosse escluso e così è stato. Siamo stanchi ma felici per il risultato raggiunto, eravamo pronti a occupare a oltranza per tutto il mese se fosse stato necessario. Vogliamo, ringraziare tutte le persone che ci sono state vicine in questa lunga battaglia, chi ha occupato con noi l'aula Giulio Cesare e chi ha permesso che si arrivasse a questo importante risultato”.

“Dopo aver versato lacrime di rabbia per la paura di perdere il posto di lavoro – scrivono ancora - ora finalmente abbiamo avuto la risposta che attendevamo e possiamo lasciare il Campidoglio per tornare a casa - aggiungono - Siamo contenti che con le nostre forze siamo riusciti ad ottenere un importante risultato, lottando duramente giorno dopo giorno affinché non fosse perso un solo posto di lavoro. Era la soluzione più logica, che aspettavamo da tempo, meglio tardi che mai”.

“Ora però vigileremo che tutto si svolga nei tempi previsti e nella massima trasparenza - sottolineano i lavoratori  - Oggi è un giorno importante per i lavoratori, tante cose e vari atteggiamenti sinceramente non li abbiamo capiti ma non fa niente, i lavoratori autogestiti hanno impedito una scelta scellerata, salvato dei posti di lavoro ed ora ringraziano e festeggiano. È la nostra vittoria”. Ma la guardia resta alta: “Da domani però – avvertono - noi continueremo a metterci il nostro sudore e la nostra fatica ma chiediamo a tutti di non perdere un giorno di tempo - concludono - Abbiamo salvato i nostri posti di lavoro, è stata dura ma almeno per il momento siamo a riusciti con le nostre forze ad ottenere un importante risultato, per favore però non vogliamo più arrivare a questo”.

 

 

Ucciso 41enne legato al caso Mokbel§Ferito 29enne: è in gravi condizioni

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Un morto e un ferito. E' il bilancio di una sparatoria in via Gandolfi, zona Camilluccia, segnalata intorno alle 10 di stamattina alla polizia. Sul posto le volanti. Un uomo è stato ucciso e un'altra persona è stata portata in ospedale in codice rosso.Secondo le prime informazioni la vittima è Silvio Fanella, 41 anni, legato all'imprenditore Gennaro Mokbel. Finito sotto processo nell'ambito dell'inchiesta per la presunta maxi truffa Fastweb-Telecom Italia Sparkle fu condannato a nove anni reclusione. Il giovane ferito è Giovanni Battista C., un esponente di CasaPound. Ma il leader di Cpi Italia Gianluca Iannone fa sapere: "Nessun esponente di CasaPound Italia è coinvolto nell'agguato avvenuto questa mattina a Roma".

Poco distante da via Gandolfi è stata ritrovata l'auto utilizzata dagli aggressori di Silvio Fanella. Si tratta di una Fiat Croma bianca che è risultata essere rubata. Secondo le prime ricostruzioni della polizia, gli aggressori avrebbero sparato a Fanella dentro la sua abitazione, poi sarebbero fuggiti trascinandosi dietro una persona ferita, probabilmente loro complice, abbandonata però nel cortile del condominio di via Gandolfi. L'uomo, ferito da diversi colpi d'arma da fuoco, è ricoverato al Gemelli in prognosi riservata. La Polizia scientifica è ancora nel palazzo, mentre dopo alcune ore, in cui gli automobilisti hanno protestato, è stato riaperto intorno alle 12,30 l'accesso a via della Camilluccia da via Trionfale.

(Foto di archivio)

Sotto sfratto il Teatro Eliseo§"Salvare lavoratori e offerta culturale”

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Il Teatro Eliseo è sotto sfratto e chiuderà i battenti il 10 luglio. A lanciare l’allarme i sindacati Slc-Cgil e Uilcom-uil di Roma e del Lazio uniti ai Lavoratori/trici del Teatro Eliseo di Roma.  “L'Eliseo, teatro di grande valore culturale e punto di riferimento per la città di Roma e per l'intero Paese, subirà la chiusura per sfratto esecutivo il giorno 10 Luglio 2014 per morosità da parte della Società proprietaria dell'immobile, Eliseo Immobiliare srl di Vincenzo Monaci, Stefania Marchini Corsi e Carlo Eleuteri”, spiegano in una nota i sindacati. “Tutto ciò - prosegue la nota - a discapito della elevata professionalità dei lavoratori/trici e dopo numerosi sacrifici da parte degli stessi conclusasi con la cassa integrazione in deroga. Un valore culturale riconosciuto da tutte le Istituzioni, in primis dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che fa del Teatro Eliseo uno dei teatri più prestigiosi d'Italia”.

Il teatro vanta oltre 8.000 abbonati e 200.000 spettatori e “rappresenta altresì una realtà territoriale che da lavoro tra dipendenti ed indotto a circa 1000 persone”, spiegano i sindacati. “Si aggiunge a tutto questo – continua la nota -la nostra preoccupazione e perplessità nei confronti della Società Eliseo Teatro srl a fronte della comunicazione fornitaci sulla presenza certificata di due differenti proposte economiche. In particolare la prima, capeggiata dal produttore teatrale Francesco Bellomo, vedrebbe la formalizzazione di una offerta comprendente l'affitto dello stabile e l'ingresso nella Società di gestione Eliseo teatro, mentre la seconda, capeggiata dall'imprenditore Cavicchi, vede formalizzata la sola proposta d'affitto per lo stabile, dipingendo per quest'ultima uno scenario incomprensibile sul futuro dei Lavoratori/trici e del Teatro stesso”.

Per questo  i sindacati ed i lavoratori/trici del Teatro Eliseo, attraverso lo strumento rivendicativo dell'assemblea permanente, “vogliono portare all'attenzione dell'opinione pubblica la vicenda oltre che richiedere l'intervento delle Istituzioni per bloccare lo scempio che si sta consumando a solo danno dei Lavoratori/trici perpetrato dalla Società di gestione e dalla Società immobiliare”. La richiesta è quindi “l'apertura di un tavolo di confronto in cui siano presenti non solo i rappresentanti della società Teatro Eliseo S.r.l. ma anche i rappresentanti delle proposte economiche e tutti coloro che potranno garantire la continuità dell'offerta culturale del Teatro Stabile Eliseo e la piena occupazione delle Lavoratrici e dei Lavoratori”.

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