Quattro giorni di seduta per approvare la spending review regionale. E' giunta alle 2 e 15 di ieri notte l'approvazione del collegato di bilancio sul contenimento della spesa alla fine della sesta sessione di lavoro dell'Aula. Dopo quattro giorni, oltre al titolo, della pl 147 era stato approvato dall'Aula soltanto l'articolo 1, a causa della grande mole di emendamenti da esaminare (quasi 5.000 emendamenti e subemendamenti e oltre 2.000 ordini del giorno), presentati dal Movimento 5 stelle. Il testo definitivo dei restanti 46 articoli è arrivato mercoledì, durante l'esame dell'articolo 2, sotto forma di un maxi emendamento, poi ulteriormente sub emendato, volto a far decadere tutte le proposte di modifica presentate dai consiglieri non ancora esaminate. A nulla è valso l'annuncio del ritiro degli emendamenti ostruzionistici da parte dei consiglieri del Movimento 5 stelle: il maxi subemendamento è stato approvato dall'Aula nel pomeriggio di ieri. È stato così sostituito l'articolo 2 con un nuovo articolo di 150 commi. La scelta di tale modalità per sbloccare la situazione ha segnato tutta la discussione che è seguita, assieme al tema dei vitalizi, imposto all'attenzione del Consiglio dal Movimento 5 stelle.
I TAGLI - In tutto sono 96 le poltrone tagliate: 42 grazie alla riduzione degli organi di controllo e 54 con l'istituzione del revisore dei conti unico per alcuni enti regionali; la nuova manovra prevede inoltre l'esenzione per il 2014 dalla maggiorazione Irpef per i soggetti con reddito fino a 28 mila euro; un fondo di 90 milioni per i Comuni e regole più stringenti per la nomina dei sanitari di Asl e aziende ospedaliere, Ares 118 e degli Irccs; soppressione dell'Abecol. Sul fronte dell'imposizione fiscale, oltre 2 milioni di cittadini pagheranno meno tasse: il provvedimento stabilisce, infatti, l'esenzione per il 2014 dalla maggiorazione dell'aliquota dell'addizionale regionale all'Irpef, pari allo 0,6%, oltre che per tutti gli scaglioni di reddito superiori a 15 mila euro, anche per i soggetti con reddito fino a 28 mila euro: saranno esentati 1,2 milioni di contribuenti che si andranno ad aggiungere ai 900 mila già esentati perchè guadagnano meno di 15mila euro.
LE DICHIARAZIONI DI VOTO - Ad aprire la serie di dichiarazioni di voto sul provvedimento è stato l'esponente del gruppo misto Pietro Sbardella, il quale per esprimere 'la contrarietà nel metodo, fondamentalmente, ma anche nel meritò, ha usato queste parole: "Il dato politico - ha dichiarato Sbardella, rivolgendosi alla maggioranza - è che avete avuto la necessità di usare uno strumento che vi eravate riproposti di non utilizzare. Avevate raccontato di voler cambiare il volto di questa Regione anche nel modo in cui affrontare i problemi. Io penso - ha proseguito Sbardella - che la dimostrazione del contrario sia proprio aver voluto con questa intempestività usare uno strumento che avevamo deciso, forse anche tutti insieme, di lasciare alle spalle". Anche Francesco Storace (La Destra) ha ammonito la maggioranza: "Voi avete trovato un'opposizione che nonostante il maxi emendamento è rimasta in Aula a discutere. Tenetelo a mente per quando ci riproverete, perché non ci dovete più riprovare, perché quello che è successo è grave. Mi dispiace che a causa vostra non abbiamo potuto vedere loro votare contro gli emendamenti che ci facevano risparmiare 6 milioni l'anno sui costi della politica, veri, non ricorribili, sulle segreterie degli assessori. Se non ci aveste impedito - ha proseguito Storace - presentando cinquemila sciagurati pezzi di carta, di discutere dei nostri emendamenti, Zingaretti stava qua tre giorni a vedere chi tradiva, chi veniva qui a votare a favore degli emendamenti che tagliavano il personale di diretta collaborazione della Giunta!".
L'ASSE CON IL NUOVO CENTRODESTRA - Secondo Giancarlo Righini (Fratelli d'Italia), 'i colleghi del Movimento 5 stelle, hanno fornito l'assist "alla maggioranza per potersi sottrarre alla fatica di approvare un provvedimento legislativo di 47 articoli. Ho avuto modo di dire, e lo ribadisco qui oggi che è evidente la sensazione che ci si trovi davanti a una maggioranza pigra e anche un pò svogliata, che non ha avuto voglia di sacrificarsi, di affrontare e di dedicare il tempo che meritava a un provvedimento tanto articolato per materie trattate, per competenze, per argomenti". Anche Righini è tornato sui vitalizi, "per chiedere ai colleghi del Movimento 5 Stelle di non trasformare questa votazione in un volantino politico. Nello stesso tempo ritengo che sia giusto affrontare questo tema in tempi rapidi". "Quello che è accaduto in queste giornate all'interno dell'Aula del Consiglio regionale non è grave - ha dichiarato invece Pietro Dipaolantonio (Ndc) - è stato semplicemente inevitabile, perché in queste ore noi abbiamo assistito di fatto alla fine di una prima fase di questa maggioranza e soprattutto della Giunta. Probabilmente - ha proseguito Dipaolantonio - il presidente Zingaretti si è trincerato dietro questo collegato per mascherare le inefficienze e le inadeguatezze di diversi assessori che di fatto si sono dimostrati non in grado di governare un pezzo importante dell'amministrazione regionale". Per Luca Gramazio (Pdl- FI), "c'è un problema di assenza politica malcelato dall'idea del maxi emendamentò. Inoltre, tale misura rappresenta un arrocco abbastanza evidente e approvarlo è stato come sparare con il cannone a una mosca". Tuttavia, nota Gramazio, "il maxi emendamento non è stato fatto contro il Movimento 5 stellè, bensì per vanificare gli emendamenti dei consiglieri di maggioranza. "Nasce e serve - ha detto Gramazio a tal proposito - a prendere la maggioranza e a dire 'zitti tutti, non rompete le scatolè, perché siete qua per grazia ricevuta".
M5S: UTILIZZATA LA TAGLIOLA - Secondo Valentina Corrado (M5s), il maxi emendamento "ha fatto da collante e ha tappato un pò di buchi qua e là, anche politici ed è servito a nascondere i dissidi all'interno di una maggioranza scollegata". Anche il Movimento 5 stelle, che ieri aveva denunciato il danneggiamento della bacheca regionale come conseguenza dell'ostruzionismo, ha criticato il metodo utilizzato dalla maggioranza. Per la consigliera Corrado il maxi emendamento non è altro che "uno strumento tagliola che imbavaglia l'opposizione, solo per portare a casa un provvedimento, senza entrare nel merito e discutere di alcune questioni. Credo non siano solo i vitalizi, le indennità e il fondo. Ce ne stanno tante altre all'interno del collegato, che avrebbero creato problemi all'interno della maggioranza e dei rapporti tra maggioranza e Giunta. Portate a casa la legge, ma non pensiate di aver vinto: ha vinto il consociativismo e ha perso il buonsenso". Per annunciare il voto favorevole della maggioranza è intervenuto il capogruppo del Partito democratico, Marco Vincenzi, il quale ha ringraziato il personale del Consiglio e gli assessori presenti, in particolar modo l'assessore al Bilancio, Alessandra Sartore.