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La Pisana trema sotto le inchieste§corridoi deserti e poca voglia di parlare

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Una storia che si ripete. Per la seconda volta, a distanza di un mese, stamane la Guardia di Finanza ritorna alla Regione Lazio per verificare i conti dei gruppi. Stavolta sotto accusa finisce Vincenzo Maruccio, dimessosi da capogruppo dell’Italia dei valori - mentre Franco Fiorito benché in carcere ancora non ha rassegnato le sue dimissioni - perché accusato di peculato (avrebbe distratto 500mila euro di fondi pubblici per interessi privati). E l’aria alla Pisana diventa irrespirabile. Rigidi controlli all’ingresso e poca voglia di commentare l’ennesimo scandalo.

LE VOCI DELLA PISANA - Nella palazzina che ospita l’Idv, dove tutt’ora gli uomini delle fiamme gialle controllano i bilanci del partito, nessuno si sbilancia, ma tensione e preoccupazione si leggono sul volto dei collaboratori. Nei corridoi però, qualcuno disposto a parlare c’è. Francesco Storace, leader de La Destra, si confronta con i suoi ed è convinto che Antonio Di Pietro, numero uno dell’Italia dei valori, “non può essere all’oscuro di tutto”. È sorridente, perché “anche i puri sbagliano”. Poi aggiunge: “Adesso sono cazzi loro”. Con le elezioni alle porte, inevitabile che l’inchiesta abbia delle ripercussioni in termini di voti.

Il giudizio di Esterino Montino, capogruppo del Partito democratico, è opposto a quello di Storace. “Impossibile che Di Pietro sapesse come venivano usati i soldi – spiega – perché non è un esponente della giunta regionale”. il riferimento è all’ex governatrice Polverini che ha sempre dichiarato di non conoscere le attività del consiglio. “Affermazioni – aggiunge Montino – che dimostrano la sua incapacità nel guidare una Regione”. Anche perché la responsabilità penale, ricorda la guida democratica alla Pisana, è personale. “Per questo – continua il consigliere Pd – spero che Maruccio possa dimostrare la sua estraneità ai fatti, mentre per noi con l’Italia dei valori non cambia nulla”. Poi parte l’affondo all’ex presidente della Regione, colpevole di aver abbandonato “il bilancio partecipato che garantiva un minimo di trasparenza. Il mio partito – afferma – è disposto a collaborare con la magistratura per fare chiarezza”. Il Laziogate continua e la responsabilità per i democratici della Pisana è tutta nelle scelte della classe dirigente. “Il rinnovamento – spiega ancora il capogruppo – non può essere solo generazionale, ma di metodo. In tutta la mia carriera non sono mai stato sfiorato da inchieste simili. La mia presenza in tribunale è solo per cause di diffamazione”. La soluzione è solo una: “Andare alle urne il prima possibile, per fare di questa istituzione una casa di vetro”. il rinvio del voto, da più parti, è letto come “l’ultimo disperato tentativo del centrodestra di rimettere insieme i cocci”. Nessuna preoccupazione politica, e in termini di consensi, perché la responsabilità è di chi commette il presunto illecito, non dell’Idv.

Sulla via delle urne entro dicembre anche il presidente regionale dei Verdi, Ferdinando Bonessio. “È l’unico modo per uscire da questa deriva – spiega –. Anche perché le elezioni costano 30milioni di euro, ma per mantenere in vita fino alla prossima primavera un’assemblea ferma, si spende quasi il doppio”. La speranza è che la magistratura chiarisca la vicenda e Maruccio dimostri la sua innocenza, “ma è opportuno – continua – ricordare che non siamo tutti uguali, perché i Verdi sono stati i primi a rendere trasparenti i propri conti, sono quelli che hanno rinunciato a rimborsi chilometrici e a cui hanno bocciato le proposte di legge per tagliare gli sprechi”.

“Disagio enorme” per Luigi Nieri. Il consigliere di Sel non vuole commentare la storia dal punto di vista giudiziario, “perché ci sono pochi elementi per fare delle valutazioni”. “L’unica cosa certa – spiega – è che il nostro rapporto con l’Idv non cambia, in quanto la vicenda è individuale e riguarda Maruccio”. Ancora una volta sul banco degli imputati finisce anche Polverini, con la sua scelta di azzerare il bilancio partecipato. “Quello dell’ex presidente è stato un atteggiamento irresponsabile – continua Nieri – ora spero che capisca che è opportuno ridare la parola ai cittadini”. Con Sinistra e libertà schierata al fianco del candidato Nicola Zingaretti in nome dell’emergenza democratica. “Ma se non si dovesse votare entro dicembre – conclude – non escludiamo le primarie di coalizione”.

Gli uffici di Pdl e Udc sono vuoti. La maggioranza caduta sotto i colpi dell’inchiesta che colpisce l’ex capogruppo pidiellino Franco Fiorito, arrestato per peculato, evita i corridoi della Pisana. Che sono pieni di collaboratori e dipendenti che si confrontano o sono attaccati al cellulare. E concordano su una cosa: “Così non si può più andare avanti”.


Film Fest, la versione di Müller§Tra Stallone e le poltrone in bilico

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Sembrava più una messa funebre che la conferenza stampa di un festival di cinema internazionale quella di stamattina, all'Auditorium parco della Musica, dove si è presentata la settima edizione della kermesse capitolina, ma la prima diretta da Marco Müller. Nessun giornalista può aver dimenticato la bufera che nella primavera scorsa ha riempito per settimane le pagine dei quotidiani in occasione della sua controversa nomina, appoggiata dal sindaco Alemanno e dalla allora governatrice Polverini, e malvista dal presidente della Provincia Nicola Zingaretti. Ora che lo scenario politico è completamente cambiato, naturalmente nella struttura di Renzo Piano non si parla solo di cinema. Müller esordisce con un monologo di oltre 20 minuti in cui parla di tutto - della Mostra di Venezia, del Cinema Trevi, del concorrente festival di Torino - ma non del programma del suo festival. Dietro scorrono le clip di soli due film, peraltro annunciati giorni fa: Bullet to the Head di Walter Hill con Sylvester Stallone e Le 5 leggende, film in 3D della DreamWorks. Praticamente gli unici due titoli con un appeal mediatico. Un po' poco.

"IO CON L'ETICHETTA POLITICA?" - Immediatamente interpellato sulla "questione politica", il direttore si innervosisce subito: "Credete davvero che io sia stato chiamato qui perché ho un'etichetta politica attaccata al collo? - attacca - Qui conto sul sostegno di tre enti locali, che a Venezia mi è mancato molto. Ero sorpreso e contento quando il sindaco mi chiedeva se avevo tutto ciò di cui avevo bisogno. Comunque capiremo alla fine del conteggio dei voti delle prossime elezioni se gli amministratori vorranno farci continuare questo festival o decideranno di spegnerlo. Ce ne occuperemo solo in quel momento e fino ad allora lavoreremo con il massimo dell'impegno". Ma la domanda, più che legittima, anzi doverosa, deve averlo scosso un po', se poi torna sull'argomento insistentemente iniziando ogni frase con "in attesa che le elezioni fermino il nostro lavoro".

LA LUPA CONTROVERSA - Anche quest'anno il budget è talmente imponente da non poter passare indifferente, e da suscitare più di qualche interrogativo. "Sono 12 milioni di euro - dice il presidente della Fondazione Paolo Ferrari - di cui 4 messi dai soci fondatori e il resto dagli sponsor. Non ci saranno spese che non siano garantite da coperture preventive". E quella fantomatica cifra di 200mila euro di cui ha parlato ieri il consigliere Masini (Pd) per la mega lupa capitolina sul red carpet? "E' incredibile come voi giornalisti pensiate di sapere le cose prima ancora che le sappiamo noi - risponde piccato Müller - Abbiamo parlato con Dante Ferretti della possibilità di creare sul tappeto rosso qualcosa che permetta al Festival di Roma di fare il giro del mondo. Ho capito che una cosa del genere funzionava quando la foto di Anne Hathaway sul red carpet di Venezia con lo sfondo dei leoni d'oro di Ferretti è uscita sulle copertine dei giornali di tutto il mondo. Grazie a quella foto Venezia è istantaneamente diventata il luogo in cui stare nella comunicazione globale, e lo stesso vorrei per Roma con la lupa. Ma si parla di un'archeologia di cartapesta, di materiali poveri recuperati a Cinecittà, filo di ferro e compensato dipinto per celebrare la spettacolarità romana grazie ai suoi artigiani, pur con mezzi poveri". Ma il costo? "La faremo se ci saranno gli sponsor che copriranno interamente le spese. Nessuno sta togliendo nulla al festival o alla sua filosofia".

I FILM - Aveva promesso un fantastico cartellone composto da sole prime mondiali. Si vagheggiava di vedere la prima di Lincoln di Spielberg, o del nuovo Ang Lee Life of Pi, ma niente. Si vagheggiava anche della première di Django Unchained, grande assente dalla cartella stampa ma, promette misteriosamente Müller: "Vedrete presto Quentin Tarantino qui. Ha in serbo una sorpresa che annunceremo tra 10 giorni. Comunque in qualche modo Django calcherà le tavole dell'Auditorium". Poi ci saranno, come consuetudine del direttore-sinologo, due titoli in più, "li annunceremo durante il festival, soprattutto per proteggere gli autori. Come sapete in alcuni paesi la censura è un grosso problema". Intanto il concorso snocciola 13 titoli (a cui si aggiungeranno 2 film a sorpresa), tra cui tre italiani (Alì ha gli occhi azzurri di Claudio Giovannesi, E la chiamano estate di Paolo Franchi e Il volto di un'altra di Pappi Corsicato), le nuove opere di Roman Coppola, Takashi Miike, Valérie Donzelli, Alexey Fedorchenko. Nomi non proprio irresistibili. Ma il direttore non rinuncia alla stoccatina a chi l'ha preceduto: "Nella selezione del festival sono rappresentati 26 paesi diversi, non so quante edizioni passate ne hanno avuti tanti".

LUOGHI E COSTI - Il luoghi per le proiezioni saranno le sale dell'Auditorium, il Barberini e due tensostrutture "di cui una gigantesca - spiega il direttore - e ci saranno due formule per i prezzi dei biglietti, di cui una più popolare e accessibile". Il prospetto dice che gli abbonamenti andranno dai 250 ai 350 euro, mentre i prezzi dei biglietti singoli oscillano tra i 3 delle retrospettive al teatro Studio e al Maxxi e  30 della prima serata in Sala Sinopoli.

L'OMAGGIO A NICOLINI - Tra i tanti film che sfileranno all'Auditorium tra il 9 e il 17 novembre, tra concorso, fuori concorso, Cinemaxxi e la "riserva" Prospettive Italia ci saranno anche Le guetteur di Michele Placido, con Daniel Auteuil e Mathieu Kassovitz, La scoperta dell'alba, che la regista romana Susanna Nicchiarelli ha tratto dal romanzo omonimo di Walter Veltroni, e L'assolutezza del cerchio - Il G.r.a di Renato Nicolini del documentarista Gianfranco Rosi. "Più che un momento di ricordo, un omaggio e un ringraziamento a un personaggio importantissimo con cui si era instaurato un dialogo ideale sull'idea di riportare a Roma il Massenzio. Un dialogo ideale purtroppo interrotto bruscamente".

ALEMANNO: "COINVOLTE PERIFERIE E CINECITTA'" - Il sindaco Alemanno, poi, ha commentato la presentazione della kermesse da Villa Borghese, dove si presentavano le biciclette elettriche: "E' un programma d'eccellenza, suggestivo e coinvolgente che vedrà protagoniste anche le periferie e che sottolinea il forte legame tra Roma e il cinema. Sarà coinvolta anche Cinecittà ed il ruolo di Roma sarà più' forte. In pochi mesi è stato dato un nuovo slancio al Festival e di questo ringrazio il direttore e tutta l'organizzazione".

Cancellieri: sul voto decide Polverini§Gasbarra si appella a Napolitano

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"Auspico che la decisione venga maturata e adottata dal presidente" della Regione dimissionario Renata Polverini "che ne ha piena ed esclusiva competenza" a seguito di "un pacato e sereno confronto che sia alieno da ogni strumentalizzazione". Così il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, rispondendo ad un question time, primo firmatario il parlamentare e segretario regionale del Pd Enrico Gasbarra, su come "intenda agire per far sì che le elezioni del nuovo consiglio della Regione Lazio e del presidente della Regione avvengano entro e non oltre il 28 dicembre 2012".

LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE - Cancellieri ha sottolineato che tale impostazione "potrebbe trovare conforto in una sentenza della Corte costituzionale del 2003, che ebbe ad esprimersi in tal senso per analogo caso della legge regionale dell'Abruzzo. Anche l'avvocatura dello Stato ha dato evidenza a questo precedente". Ma, ha avvertito Cancellieri "la legge regionale della Regione Lazio, comunque successiva alla pronuncia della Consulta, per la sua formulazione letterale può prestarsi anche ad altre opzioni interpretative, come segnalato dalla stessa avvocatura generale. Infatti le stesse elezioni del 2010 vennero celebrate oltre i 90 giorni dallo scioglimento".  "Desidero ribadire inoltre - ha concluso - la disponibilità del governo e mia personale a valutare con leale spirito collaborativo ogni aspetto della questione, anche per le sue possibili interferenze con i processi di riforma in atto".

L'APPELLO A NAPOLITANO - Il Pd Lazio non perde tempo e chiede l'intervento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "La invito a ipotizzare il ricorso a quanto previsto dall'articolo 126 della Costituzione per il rispetto sacrosanto del diritto al voto e quindi per il rispetto della sovranità popolare", ha detto il parlamentare, dopo avere ascoltato il discorso della ministra. La prima parte dell'articolo 126 della Costituzione recita: "Con decreto motivato del Presidente della Repubblica sono disposti lo scioglimento del Consiglio regionale e la rimozione del Presidente della Giunta che abbiano compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge. Lo scioglimento e la rimozione possono altresì essere disposti per ragioni di sicurezza nazionale. Il decreto è adottato sentita una Commissione di deputati e senatori costituita, per le questioni regionali, nei modi stabiliti con legge della Repubblica".

Secondo Gasbarra, "la condizione in cui sta vivendo la comunità del Lazio non può sfuggire all'azione intrapresa dal governo, un taglio radicale, che condividiamo e che le mancate elezioni ritarderebbero. Inoltre abbiamo un'azione della magistratura che va avanti e che il ritardo del voto rallenterebbe. Abbiamo poi una comunità piegata dalla crisi che ha bisogno di un'istituzione accanto al fine di limitare possibili tensioni sociali. Questa vicenda va al di là normale dialettica pur accesa tra maggioranza e opposizione" ed è per questo che il segretario regionale auspica che il governo "verifichi con più attenzione le norme".

ZINGARETTI - “Il ministro Cancellieri ha offerto tutti gli elementi che rendono possibile il voto entro dicembre" commenta il presidente della Provincia Nicola Zingaretti candidato alla elezioni regionali. E aggiunge: "Mi auguro che anche Polverini, in una situazione come questa, saprà muoversi con un grande senso di responsabilità, aiutando la Regione ad uscire in fretta da questo stallo".

CIOCCHETTI (UDC) - "E' stata fatta luce sulla verità" dice il vicepresidente del Lazio Ciocchetti (Udc), dal momenti che il governo "non ha nessuna intenzione di forzare la mano". E torna a parlare dei costi delle elezioni: "Un' elezione del Consiglio regionale da sola staccata dalle altre elezioni costerebbe 28 milioni di euro alla Regione - spiega - diversamente avremmo un costo di 5 milioni di euro. Quindi 23 milioni di euro che sarebbero mantenuti ai servizi e non destinati alle spese elettorali. Le polemiche di questi giorni fatte in particolare dal partito democratico, dal candidato Zingaretti sono fuori luogo".

"Visual Jazz", musica da vedere§Tra Truffaut, Marcotulli e 'Il sorpasso'

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Torna a ottobre il più longevo dei festival jazz romani. Una manifestazione unica nel panorama italiano, che si contraddistingue ancora una volta, grazie al suo direttore artistico Mario Ciampà, per qualità e concettualità. Ospitato nelle sale concerto dell’Auditorium Parco della Musica e in altre affascinanti location scelte in collaborazione con Ambasciate, Istituti di Cultura europei di Roma, il Centro Sperimentale di Cinematografia e il Pav, il festival che prenderà il via il 12 ottobre e andrà avanti fino al 15 novembre vedrà come protagonista il rapporto tra musica e immagini. “Visual Jazz”, questo il titolo si muoverà sul territorio in cui si incontrano l’arte visuale e la musica, un luogo fecondo di scambi di idee.

JAZZ E NUOVI MEDIA - Un’occasione per cogliere le tendenze della musica jazz a confronto con i nuovi media e con i capolavori cinematografici. Riproduzione e rielaborazione di suoni e immagini tra video arte, documentari e film, dove si genera una nuova creatività. Un progetto ambizioso nato dalla volontà di esplorare tutte le possibili declinazioni che possono scaturire dall’unione di sonorità musicali del jazz e le differenti espressioni del linguaggio audiovisivo.

IL SORPASSO SECONDO FABRIZIO BOSSO - Il festival aprirà i battenti con un’esclusiva europea, Jacobtv con The News, una serie di video remixati dai media televisivi che verranno presentati nella sala Petrassi. Toccherà poi, il giorno successivo, a un alfiere del jazz nostrano come Fabrizio Bosso, cimentarsi con il capolavoro di Dino Risi Il sorpasso, che quest’anno festeggia il suo cinquantesimo anniversario. Mercoledì 17 il giovane pianista Giovanni Guidi arriverà a Roma con il suo trio e la partecipazione del visual artist Mattia Rimatori.

GLI ASSOLI DI HERBIE HANCOCK - Tra i numerosissimi concerti (consultabili dal sito www.romajazzfestival.it), ampio spazio anche ai musicisti d’oltreoceano, su tutti un decano del jazz mondiale come Herbie Hancock con il suo Plugged In. A Night of Solo Explorations. Per la prima volta nella sua carriera Hancock affronterà un concerto di piano solo con l'ausilio di computer, sintetizzatori e tastiere, ripercorrendo i suoni che l’hanno reso un protagonista assoluto della musica internazionale da oltre 50 anni. Si passa poi da un maestro indiscusso a una delle più grandi promesse del jazz americano: il trombettista Ambrosie Akinmusire, che con il suo quintetto presenterà il progetto When The Heart Emerges Glistening.

I "CORTOONS" DI PIETROPAOLI E RABBIA - E poi ancora tanto spazio ai musicisti italiani. Tra gli altri il progetto del duo formato da Enzo Pietropaoli e Michele Rabbia Cortoons, che il 21 ottobre alle 11 porteranno il loro lavoro incentrato sui corti di animazione, interpretando le immagini in maniera originale e sonorizzando una serie di preziosi e interessanti film brevi di artisti internazionali scelti tra un ricchissimo catalogo e realizzati con le tecniche più disparate, da quelle tradizionali a quelle più innovative: Flash, 2D, 3D e Stop Motion. Sarà poi la volta di Rita Marcotulli con uno dei suoi più famosi progetti, quello dedicato alla filmografia di Truffaut. Questo e molto altro ancora è “Visual Jazz”, una rassegna dove c’è musica da vedere.

Basket, "Banco! L'urlo del Palaeur"§La presentazione martedì a Roma

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Sconfiggere l'ombra di un momento difficile dal punto di vista economico e sportivo, raccontando le prodezze di una squadra, un collettivo che ha fatto storia. Luca Pelosi, giornalista de "Il Romanista" presenterà il suo libro “BANCO! L'urlo del Palaeur” martedì 16 ottobre alle ore 18, presso il Caffè Letterario in Via Ostiense 95. 128 pagine che rievocano, a 30 anni di distanza dal mitico scudetto del basket vinto dal Bancoroma, il periodo più bello della pallacanestro romana. Dal campionato 1982-83, infatti, partì il ciclo irripetibile di una squadra che vinse tutto e accese la passione di una città, facendo toccare al basket vette di popolarità mai più raggiunte.

ILLUSTRI TESTIMONIANZE - Martedì sarà un'occasione per ricordare quel periodo magico, alla presenza dei protagonisti che resero unica quella squadra. Saranno presenti infatti l'allenatore Valerio Bianchini, il presidente Eliseo Timò, Enrico Gilardi, Fulvio Polesello, Stefano Sbarra e i giocatori che furono i protagonisti sul campo e che ancora oggi lavorano per la pallacanestro romana. Durante la serata sarà anche proiettato un filmato dell'epoca con immagini mai viste prima e sarà possibile acquistare il libro.

Disabili in sciopero della fame:§"Sprofondiamo nella povertà"

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A partire da oggi il "Comitato 14 settembre" è in piazza Montecitorio a Roma con un presidio permanente in difesa dei diritti delle persone disabili e delle loro famiglie. Contemporaneamente alcuni rappresentanti del Comitato, di cui due gravemente disabili, hanno iniziato "uno sciopero della fame ad oltranza fino a che non verrà data la giusta attenzione ai cittadini più fragili che in questo momento, in modo profondamente iniquo, stanno pagando più di altri il difficile momento economico del Paese".

"Il Governo sta prendendo provvedimenti che stanno trascinando indietro le persone disabili - afferma Michele Colangelo, presidente del Comitato - facendole sprofondare nuovamente nella povertà. Lo sciopero della fame non è un elemento culturale che ci appartiene, anzi non lo condividiamo affatto ma di fronte al rischio del baratro non vediamo altra strada".

Football, al via i campionati giovanili§Ai Lazio Marines il derby romano

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Debutto con successo per le formazioni giovanili dei MisterSex Lazio Marines che sabato e domenica hanno affrontato la prima giornata dei campionati High School e College 2012.

UNDER 21 - A scendere per primi sul campo di gioco sono stati i ragazzi dell’Under 21, da quest’anno affidati alle abili mani dello statunitense Kellen Pruitt. Trasferta da non sottovalutare, quella di sabato a Napoli contro gli 82ers, ma risultato che parla decisamente chiaro: 7-50 in favore dei biancazzurri che si confermano ai massimi livelli della categoria. Sopra le righe la coppia D’Angelo-Bacaro: il primo è reduce da un’esperienza sportivo-formativa negli States mentre il secondo si è laureato quest’estate campione d’Europa e d’Italia con la formazione Flag Senior. Proprio di D’Angelo i primi tre touchdown della gara, due dei quali realizzati dopo altrettanti splendidi intercetti.
Nella ripresa ci sono ancora solo i Marines che allungano il distacco, dopo aver chiuso il secondo quarto in vantaggio 0-28, e si portano sullo 0-50. Solo nel finale il touchdown con trasformazione da un punto per la formazione partenopea.

UNDER 18 - Ma la gioia più grande alla società, senza nulla togliere all’ottima prestazione dei ragazzi di Kellen Pruitt, l’ha regalata la squadra di coach Serafini che domenica ha affrontato i pari età dei Grizzlies al Paolo Rosi.
Una sfida dal sapore particolare: da un lato perché giocata contro i campioni d’Italia in carica, dall’altra perché per la prima volta i biancazzurri si sono trovati nella sideline opposta tre personaggi più che noti nella ventennale storia dei Marines. Cristiano Gramigna, Tancredi Vismara e Roberto Cestari, passati proprio a fine stagione scorsa nelle file degli “orsi”.
Ma la vittoria netta per 0-26 ha messo da parte ogni dissapore confermando per l’ennesima volta la bontà del collettivo biancoceleste e soprattutto l’ottimo lavoro di tutto il coaching staff che dalla fine della passata stagione si sta dedicando anima e corpo alla preparazione di questo campionato.
Primi due quarti abbastanza tirati con un touchdown per ripresa (0-12). Terzo quarto senza realizzazioni e ultimo quarto di gioco che ha visto i Marines dilagare e portarsi sullo 0-26 grazie a due ottimi pass di Rossi, uno su Fassetta ed uno su Capra (autore anche della realizzazione su corsa in occasione del primo td).
Da sottolineare in attacco le prestazioni di Rossi, giovanissima promessa del Football Americano in prestito da Grosseto con un’esperienza di sei mesi negli States, e di Biancolella, al suo debutto assoluto in un campionato a 9 giocatori, che ha trovato la forza e il coraggio di partire titolare e disputare una grande gara, considerando anche la giovanissima età. Per quanto riguarda invece la difesa assolutamente decisivo Di Mattia autore dei due intercetti che hanno di fatto spento ogni possibilità di recupero dei Grizzlies.  

Fiumicino, falsa dentista con 200 pazienti e strumenti non sterilizzati

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Un edificio fatiscente, ma al centro di un via vai sospetto. Era un vero e proprio studio dentistico, con tanto di strumentazione e in pessime condizioni igieniche, approntato da una donna di nazionalità ucraina che era in possesso di un’abilitazione in lingua straniera e non idonea all’esercizio di qualsiasi professione medica in Italia. Il movimento ha dunque insospettito i finanzieri del Comando Provinciale di Roma, che hanno avviato un'osservazione del luogo, nel corso della quale hanno rinvenuto numerosi strumenti, alcuni dei quali in stato di ossidazione avanzata, che non venivano sottoposti ad alcun trattamento di sterilizzazione.

OLTRE 200 PAZIENTI - Le Fiamme Gialle di Fiumicino hanno poi trovato diverse schede intestate a clienti dello studio, da cui di si desume l’esistenza di oltre 200 pazienti. Le schede verranno esaminate anche per gli aspetti fiscali, al fine di ricostruire il giro d’affari della “professionista” che, tra l’altro, risulta non aver mai presentato la dichiarazione dei redditi. Per la donna è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per esercizio abusivo della professione e sostituzione di persona, mentre lo studio e l’attrezzatura sono stati sequestrati.


P.zza Bologna, in mutande alle Poste§Studenti contro il prestito d'onore

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Gli studenti universitari del coordinamento Link hanno effettuato un curioso blitz nell'ufficio postale di piazza Bologna. "Ci volete in mutande", urlavano tra lo stupore delle decine di utenti in fila agli sportelli. Si sono presentati, appunto, in mutande per protestare contro "le linee di credito aperte dalle banche commerciali per gli studenti e i prestiti garantiti da Poste Italiane con tassi di interesse, che in alcune banche arrivano all'8%".

Afro e il suo percorso creativo§In mostra a Roma quadri e bozzetti

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A Roma Afro mancava dal 2003, quando gli venne dedicata un’importante personale a Palazzo Venezia. A 100 anni dalla nascita, arriva al Museo Carlo Bilotti all’Aranciera di Villa Borghese una nuova mostra sulle opere dell’artista che scelse la città eterna come patria elettiva, nutrendosi del contesto artistico degli anni post conflitto e di quelli che videro il successivo fiorire della pittura astratta. Non la prima (né certamente l’ultima), visto che Afro Basaldella è, ad ammissione della stessa curatrice della personale Barbara Drudi, tra gli artisti italiani maggiormente “esposti” sia in Italia che all’estero. Ma la mostra promossa dall’Assessorato alle politiche culturali di Roma con la Fondazione Archivio Afro vuole darne una nuova rotta interpretativa, indagando l’affascinante territorio della creazione artistica nelle sue diverse fasi della concezione e dell’elaborazione dell’opera. “Ci voleva un taglio particolare – spiega la Drudi – per questo abbiamo scelto di concentrarci sulla complessità del processo creativo in Afro: un’idea mai esplorata che getta una nuova luce su un artista conosciuto ai più come pittore gestuale, espressionista”. 

DAL PROGETTO ALL’OPERA – Si chiama, infatti, Afro. Dal progetto all’opera. 1951-1975 l’esposizione che inaugura domani e che rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 6 gennaio. Trentasette le opere in mostra - tra quadri, studi e bozzetti - che, più che seguire un rigoroso percorso cronologico, svelano, muovendosi per suggestioni, l’elaborato procedimento artistico del pittore friulano che visse dal ’46 fino alla morte a Roma. A fianco dell’opera definitiva, laddove possibile, i curatori (Peter Benson Miller con la Drudi) accostano i disegni preparatori, come nel caso del Negro della Lousiana (‘51), in cui si fa sentire l’influenza futurista, o de La caccia subacquea del ’55, il cui bozzetto su carta intelata moltiplica la visione. “Sono studi realizzati quasi sempre a carboncino e spesso di grandi dimensioni, come le tele finali – commenta ancora Barbara Drudi – Afro riusciva ad imprimergli luci ed ombre, quasi adoperasse il colore. E l’effetto ricorda da vicino i cartoni preparatori per gli affreschi: un modo per mantenere vivo il legame con le tecniche e i procedimenti della tradizione, pur applicandoli all’arte del proprio tempo”. Tra i disegni in mostra ci sono anche gli Studi per ragazzo con il tacchino del 1954 (l’opera finale è di stanza al MoMA di New York): cinque bozzetti, dal primissimo schizzo all’apparizione della figura umana fino all’intervento del colore, che ben sintetizzano il graduale sviluppo dell’opera.

IL PROGRESSIVO APPRODO ALL’ASTRATTISMO - “Le tele di quest’epoca – continua la Drudi - dimostrano come nei primi anni ’50 Afro partisse da un dato di realtà (o di memoria) nel mettere mano ai suoi quadri, dimostrando il forte legame con la cultura europea e con la poetica del gruppo degli Otto, a cui aderì nel 1952. Dopo la metà degli anni ’50, con l’influenza della pittura americana, si verifica un allontanamento dai dati di realtà in favore di un espressionismo astratto con cui si tende ad azzerare tutto per ripartire dal gesto puro sulla tela”. Sono gli anni della preparazione della grande opera Il giardino della speranza, decorazione della nuova sede del Palazzo dell’Unesco a Parigi. Siamo nel 1958: insieme ad Afro vengono chiamati a partecipare al progetto Appel, Arp, Calder, Matta, Mirò, Picasso e Tamayo. La mostra ne espone parte dei bozzetti (Afro ne dipinse oltre quaranta) in un’apposita sezione. Poi le tele degli anni ’60, in cui lo studio preparatorio sembra diventare opera definitiva, come in Disegno Grande o Carta Grigia e Nera. Fino ad arrivare alla geometrizzazione degli anni ’70, con Tiresia(’75), fra le ultime opere realizzate da Afro, che morirà un anno dopo.

Acea, "depuratori senza autorizzazione"§L'impasse della Regione costa 2 mln al mese

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L'impasse in cui si trova la Regione dopo lo scandalo dei fondi Pdl e le dimissioni della Polverini costa 2 milioni di euro al mese secondo una denuncia del consigliere capitolino Pd Massimiliano Valeriani, almeno per quanto riguarda la questione Acea Ato2. "E’ diventata insostenibile la situazione gestionale relativa a molti depuratori del sistema idrico gestiti da Acea Ato 2 - spiega Valeriani - Sono infatti diverse decine gli impianti di depurazione per i quali non vengono più rilasciate le autorizzazioni allo scarico delle acque nere depurate nei fossi". Il problema è che "la Provincia senza la cartografia aggiornata del percorso dei fossi stessi non può rilasciare le autorizzazioni". Il compito spetta alla Regione Lazio.

IL RIMEDIO COSTOSO - Valeriani prosegue facendo presente che nell'attuale situazione molti depuratori sono diventati oggetto di sequestri e di divieto di scarico e Acea Ato2 non potendo interrompere l’opera di depurazione ha dovuto provvedere allo smaltimento dei liquami tramite un costoso sistema di trasporto su strada presso altri depuratori della società già autorizzati. Un rimedio che, appunto, grava attualmente sulle casse di Acea e dopo sulle tariffe dei cittadini per circa 2 mln euro mese.

L'ATTACCO A ALEMANNO E POLVERINI - "Il problema - aggiunge il consigliere - è stato più volte segnalato ai vertici di Acea e alla Regione Lazio, ente deputato alla redazione della cartografia dei fossi, ma dal 2009 ancora nessuna cartografia aggiornata è stata prodotta". E attacca il sindaco Alemanno e la “dimissionaria” Polverini "invece di preoccuparsi di scenari e di election day si dovrebbero preoccupare di questo assurdo sperpero".

Road to Ruins, al via con il film§da Oscar e il cinema a ritmo di samba

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Per 12 edizioni è stato un importante festival rock internazionale. Dallo scorso anno ha cambiato pelle, ampliando la sua prospettiva anche al cinema e alla documentaristica musicale, mantenendo comunque l’originaria vocazione dedicata alla musica live. Giovedì 11 ottobre, presso il Nuovo Cinema Aquila torna il Road to Ruins Film Fest, non un evento qualunque, ma soprattutto non il solito festival del cinema. Già, perchè la particolarità di questa manifestazione è stata sempre la fortissima contaminazione tra cinema e musica, autentico marchio di fabbrica del Rtr: stessa location e stesso periodo, oltre 100 ore di proiezioni, anteprime nazionali e internazionali, nuove tendenze cine/musicali, presentazione di libri, showcase, concerti e molto altro. Un programma che farà balzare sulle poltrone non solo cineasti, ma anche appassionati di musica, scrittura, fotografia, ecc...

APERTURA CON IL FILM DA OSCAR - L'opening, previsto per le ore 22, offre già un assaggio di quel che sarà il programma della manifestazione: nella sala 1 ci sarà l'anteprima italiana di This ain't California, pellicola tedesca candidata all'Oscar 2013, con l'intervento in sala il produttore Michael Shoebel. Nella stessa giornata di apertura arriva poi l'anteprima, dal Brasile, diThe Samba Within Me di Georgia Guerra-Peixe, viaggio nella favela di Morro da Mangueira, patria della samba.

DAL FOLK STUDIO AGLI L.A. RIOTS - Ultimo, ma non ultimo, è il toccante ed interessante tributo che il festival farà a quella mitica factory che era il Folk Studio di Roma, ovvero il club che ha lanciato tutti i più grandi artisti della scena musicale nazionale e internazionale prendendo spunto da quel favoloso connettivo sociale che era la Golden Age della musica, l'epoca a cavallo tra gli anni '60 e '70. Da non perdere in questi giorni è il divertentissimo horror musicale Puzzleface, Angel of Rock'n'Roll di Massimo Monacelli (anteprima mondiale), un sorprendente film muto a colori e The Taqwacores, un film Islampunk. Verrà proposto anche  il toccante Uprising: Hip Hop and the LA Riots (anteprima europea), dove si racconta la triste storia del 29 aprile 1992 in cui la polizia di Los Angeles fermò e pestò il tassista afroamericano Rodney King, per eccesso di velocità. Tutto il programma del festival è consultabile al sito www.roadtoruins.it.

Logos, parole sulla Terra§3 giorni di editoria indipendente

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Festa della parola: difficile immaginare di celebrare allegramente un vocabolo, qualunque esso sia, visto il trattamento riservato oggi alla lingua italiana, che passa sempre attraverso il tritacarne dei media come del suo abuso quotidiano. Eppure, isolare un vocabolo-chiave e costruirci intorno una serie di eventi culturali è pratica astuta per tentare di esplorare l'universo di senso che questo richiama, e ragionarci sopra attraverso un discorso trasversale. La parola «portata in trionfo» nella seconda edizione di «Logos - Festa della Parola» (11-14 ottobre all'ex Snia in via Prenestina 173) è una signora parola, tanto antica quanto attualissima, concreta e solida, che al concetto di esplorazione è strettamente legata: terra. Il viaggio attraverso questa parola così materna e accogliente, generatrice di pensieri e suggestioni, si popola dunque quest'anno di molti protagonisti raccolti attorno ai suoi tanti sensi, come Margherita Hack, Umberto Guidoni, Nicoletta Poidimani, Sandro Portelli, Piero Bevilacqua, Igiaba Sciego, Carla Bagna, Luca Serianni, Enzo Caffarelli, Andrea Micocci, Stefano Liberti ed altri. Rappresentanti a vario titolo di uno sguardo sul mondo e dunque sulla terra che animeranno una kermesse che è insieme una rassegna dell’editoria indipendente, di cinema, di teatro, di musica, di reading, di mostre e istallazioni e, naturalmente di parole.

LA PAROLA E LA TERRA - Terra come teatro di incontri e riflessioni, insomma, per dare ossigeno e respiro alla mente, spaziando dalla scienza e dall'astronomia al colonialismo, dalla resistenza e dal meticciato al surriscaldamento del pianeta fino alle lotte dei braccianti stranieri nei campi italiani. Il «Cinema Corsaro» regala tre anteprime: Gli Intrepidi di Giovanni Cioni, Iolanda, tra bimba e corsara di Tonino De Bernardi e Carmela, salvata dai filibustieri di Giovanni Maderna e Mauro Santini. Mentre per il teatro ci sarà Alessandro Langiu che presenterà Venticinquemila granelli di sabbia. Preziosa anche la partecipazione di una rete di associazioni e realtà che operano sui temi della lotta per la terra, del bracciantato migrante, dell’acquisto solidale, della sovranità alimentare, e che garantiranno la loro qualità di intervento attraverso il ciclo «Riprendiamoci la vita, la terra, la luna e l’abbondanza». Diverse le case editrici indipendenti che hanno aderito all'iniziativa e che testimoniano vivacità e coraggio nel sempre difficile panorama editoriale nostrano, vessilli di uno spirito imprenditoriale ovviamente irrobustito dall'amore per la parola. Tanta carne al fuoco, insomma, e tante intelligenze ed energie chiamate a raccolta. Sorprese in vista, dunque.

Arrestato il fratello di un uomo di Alemanno§era suo l'arsenale di armi all'Alessandrino

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Il 18 dicembre del 2011 nel quartiere Alessandrino, alla periferia est di Roma, i carabinieri trovano in un garage una vera e propria Santa Barbara: tre pistole semiautomatiche Beretta, dieci altre pistole semiautomatiche, quattro fucili da guerra, una mitraglietta, migliaia di munizioni, giubbotti antiproiettile, passamontagna, uniformi di polizia e carabinieri. Molte della armi hanno matricola abrasa e nel garage gli uomini dell'arma trovano anche moto e macchine rubate, allo scopo presumibilmente, di compiere rapine.

ARRESTATO IL FRATELLO DI UN FEDELISSIMO DI ALEMANNO - Oggi per quell'arsenale è stato arrestato Fabio Giannotta, fratello del fedelissimo di Alemanno, Mirco, a capo dell'ufficio responsabile del decoro urbano e figlio di Carlo Giannotta, responsabile dell'ex sede dell'Msi di Acca Larentia e accusato di aver gambizzato, lo scorso gennaio, l'ex Nar assunto all'Atac Francesco Bianco. Sullo sfondo dell'agguato per gli investigatori uno scontro di vedute sulla commemorazione dell'assassinio di tre giovani missini proprio fuori la sede di Acca Larentia e sulla gestione della sede, tra gli indagati anche Fabio Giannotta. Entrambi i fratelli, proprio come il padre, non hanno mai nascosto la loro fede politica di estrema destra.
 
 CHI E’ FABIO GIANNOTTA - Fabio Giannotta non è nuovo alle inchieste giudiziarie, nel 2005 patteggia una condanna per una serie di rapine a banche e gioiellerie, proprio come fa il fratello Mirco, e nel 2008 è coinvolto nella spettacolare rapina in cui la vetrina di Bulgari di via dei Condotti viene colpita con un carroattrezzi. Secondo gli inquirenti era lui il 'proprietario' dell'arsenale che i complici, precedentemente individuati, avevano il compito di 'gestire' in cambio di un compenso.

OMICIDIO ZUIN - Alcune delle pistole, secondo le verifiche delle forze dell'ordine, sarebbero state estorte alle guardie giurate nel corso di alcune rapine, e una delle armi sarebbe quella che ha ucciso Emiliano Zuin nel 2008, omicidio maturato nell'ambiente della criminalità romana.
 
 MALAVITA ED ESTREMA DESTRA - Se Fabio Giannotta utilizzasse le armi solo per lavori 'in proprio', o se fossero anche 'affittate' ad altri esponenti criminali della città non risulta dalle indagini ancora chiaro. Quello che salta agli occhi è invece l'intreccio tra malavita, ambienti vicini all'estrema destra e alcuni gravi episodi criminali che hanno segnato gli ultimi anni a Roma. Un'ombra che arriva fino a Palazzo Senatorio.

Maruccio e l'arbitrato su appalto§Pontina affidato al collega Scicchitano

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Non è la prima volta che Vincenzo Maruccio, ex dirigente e capogruppo Idv, finisce sotto osservazione da parte della magistratura. Oggi è sotto inchiesta con l’accusa di peculato, per aver distratto circa 700mila euro dai fondi del suo partito per interessi privati; l’anno scorso, invece, indaga la Corte dei Conti sull’arbitrato per la realizzazione della Roma-Latina, assegnato da Maruccio all’avvocato Sergio Scicchitano, suo ex datore di lavoro. La segnalazione arriva direttamente dalla Pisana, con l’ex assessore ai Lavori pubblici della giunta Polverini, Malcotti, che ipotizza danno erariale per la Regione Lazio.

L'APPALTO PER LA NUOVA PONTINA - Tutto comincia quando il governatore è Francesco Storace, che forma un consorzio con diversi imprenditori privati e con la società Autostrade per la costruzione della nuova Pontina. Il gruppo si chiama Arcea, ma l’intervento dell’Unione europea contesta la mancanza di una gara d’appalto. Il successore di Storace, Piero Marrazzo, azzera tutto. Il consorzio non ci sta e presenta due richieste di arbitrato. La seconda porta la firma di Autostrade per l’Italia. Siamo nel 2010 e alla Pisana è già scoppiato lo scandalo che investe Marrazzo per le sue frequentazioni sessuali. Il presidente si dimette e la Regione passa nelle mani del vice di Marrazzo, Esterino Montino, per l’ordinaria amministrazione. Che con Maruccio assessore ai Lavori pubblici promuove la richiesta di arbitrato. Costo dell’operazione: 185 milioni di euro, su cui si calcola in percentuale la parcella degli avvocati.

L'AVVOCATO SCICCHITANO - Il legale incaricato è Scicchitano, con cui l’ex capogruppo Idv alla Pisana collabora all’inizio della sua avventura forense. L’avvocato, candidato per l’Italia dei valori alle regionali del 2010, è anche presidente di Lazioservice. Carica ottenuta, per i maligni, grazie al suo ex dipendente e che lascia nel giugno dello scorso anno, perché coinvolto in una storia di false fatturazioni. La storia salta fuori con l’esposto presentato, nel marzo del 2011, dall’ex governatrice Polverini e dal suo assessore Malcotti, che sottolineano il legame tra i due. Senza dimenticare che la nomina di un arbitro è definito come atto di straordinaria amministrazione, che quindi non può rientrare nella reggenza Montino.  

LA DIFESA DI MARUCCIO - L’ex capogruppo Idv risponde con una memoria difensiva e spiega di “aver affidato l’incarico a una persona di specchiata preparazione, dal curriculum eccellente, quella della Polverini è una vera ritorsione per la battaglia che stiamo conducendo sulla casa popolare del marito (accusato di aver usufruito di affitti a canone agevolato, ndr). La vicenda torna a galla nella puntata di Ballarò del 25 settembre, quando Polverini attacca il leader Idv, Antonio Di Pietro, ricordando la vicenda Arcea per parare i colpi che arrivano da tutti i lati sulla vicenda delle spese pazze del Pdl, partito che sostiene la sua giunta. Interpellato da Paese Sera, Maruccio risponde che la Corte dei Conti ha archiviato il fascicolo. Un altro fascicolo, però, è stato aperto da poche ore a piazzale Clodio. Due provvedimenti che descrivono un Maruccio molto diverso da quello che, due anni fa, decide di candidarsi alla Regione Lazio “per cambiare un’istituzione con la forza che solo un giovane può avere”.


Polverini: "Mai parlato di election day"§"E' un problema del ministero, non mio"

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"Non ho mai parlato di election day. Ho detto semplicemente che stavamo svolgendo degli approfondimenti tecnici, amministrativi ed economici, e ringrazio il ministro Cancellieri per la sua disponibilità" dice la presidente dimissionaria della Regione Lazio, Renata Polverini, intervenendo alla trasmissione Porta a Porta. "Sono in corso tavoli di verifica perchè siamo di fronte a riforme istituzionali importanti che potrebbero influenzare i collegi elettorali - spiega Polverini - c'è la necessità di un passaggio consiliare per la questione economica perchè abbiamo fatto l'assestamento a giugno".

La Polverini dice di voler "andare al voto il prima possibile" e se poi la data dovesse coincidere con quella "delle politiche non è più un problema mio ma del ministero ed è per questo che stiamo lavorando con loro". E guai a darle "responsabilità che non ho e non intendo prendermi" torna a dire l'ex governatrice ancora in carica: "Mi sono dimessa semplicemente perchè ho ritenuto che con questo consiglio regionale non ci fossero le condizioni per andare avanti, ho il diritto e soprattutto il dovere di garantire ai cittadini del Lazio che si possa svolgere una elezione certa e che, appunto, il decreto che io metto in campo sia inoppugnabile".

SUL CASO MARUCCIO: "I PARTITI NON CONTROLLANO PIU'" - Sul caso dell'ormai ex capogruppo Idv alla Regione Vincenzo Maruccio (indagato per peculato), Polverini commenta: "In alcuni momenti ho pensato, parlando del caso Fiorito, che ci fosse un fattore patologico, perché oggettivamente comportarsi in questo modo non rientra nel fare politica" e con Maruccio "è l'ennesima dimostrazione che veniamo lasciati soli anche dai partiti, non c'è controllo sull'attività dei loro gruppi. Maruccio era segretario regionale di partito. Diventa quindi complicato perché non c'è più la funzione politica di controllo".

"RIFONDARE PARTITI O TORNERANNO IDENTICI PROBLEMI"  - Nel Lazio e nella Lombardia gli scandali coinvolgono "campioni di preferenze e politici apparentemente di razza, è una questione che va approfondita - ha proseguito polverini - dobbiamo spingere i partiti a riprendersi i ruoli che hanno perché se per prendere voti hanno personaggi come Fiorito, come quelli che oggi risultano indagati, vuol dire che c'è qualcosa che non funziona perché le liste le fanno i partiti. Credo che il primo tema in questo paese per recuperare la democrazia e la politica sia interrogarsi su come i partiti devono rinascere anche normando i partiti dal punto di vista economico, altrimenti ci troveremo da qui a qualche anno con gli stessi identici problemi perché non è reato".  "O rifondiamo completamente tutto e, ripeto, anche i partiti altrimenti nessuno andrà a governare sistemi compelssi come le Regioni senza una rete di protezone politica che può venire solo dai partiti perché da soli non ce la faremo mai" ha concluso Polverini.

Portuense, trovata impiccata in casa§ma l'ipotesi suicidio non convince

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Una donna di circa 50 anni è stata trovata impiccata nel suo appartamento in piazza Pietro Puricelli, in zona Portuense. Ma gli investigatori non sono del tutto convinti che si sia tratto di un suicidio.

A lanciare l'allarme è stato un parente. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che indagano sulla vicenda

Vigili urbani, mancano 2 mila agenti§Alemanno: arriveranno 300 unità

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La polizia municipale lamenta una carenza di organico del 25%. La denuncia arriva dal comandante Carlo Buttarelli: “A fronte di una dotazione organica del corpo fissata a 8450 unità, attualmente il corpo di polizia municipale conta 6322 unità” ha spiegato ieri durante il 142esimo anniversario del corpo dei vigili urbani. Alla cerimonia anche il sindaco Alemanno: “Siamo consapevoli della carenza di organico in cui versate – ha ammesso – dobbiamo fare in modo di arrivare al più presto a coprire 300 unità che mancano, e lo faremo tramite i concorsi”.

SICUREZZA E DECORO  - “Ora resta da vincere la battaglia contro il degrado e per il decoro, solo con azioni interforze si può contenere fortemente questo problema – ha detto Alemanno - il nostro obbiettivo è quello di restituire Roma ai turisti, risorsa fondamentale in tempi di crisi come questi”.

SICUREZZA STRADALE – In tema di sicurezza stradale però, la differenza tra la gestione Veltroni e quella di Alemanno è piuttosto evidente. Basta leggere i numeri sulle rimozioni: da 36.538 del primo semestre 2007 a 18.937 del primo semestre 2012. Stesso dicasi per le famigerate ganasce: 8597 veicoli bloccati in sei mesi ai tempi di Veltroni, contro i 4495 di quest'anno.

AURIGEMMA: “UN RUOLO DIVERSO” - “E’ difficile fare un paragone - dice l’assessore capitolino alla Mobilità Antonello Aurigemma - certamente in questi anni abbiamo preferito che la polizia municipale facesse più prevenzione che repressione. Sono stati stanziati due milioni di euro per progetti di fluidificazione del traffico con i quali sono stati pagati straordinari per gli agenti che hanno evitato le doppie file sulle principali arterie di scorrimento piuttosto che lasciare la sosta selvaggia e fare solo valanghe di multe”.  “Non va sottovalutato  - insiste Aurigemma - l’effetto della crisi economica e dell’aumento dei carburanti. Girano sempre meno auto a Roma. Basti pensare che rispetto allo stesso periodo del 2011 abbiamo aumentato del 140 per cento gli abbonamenti annuali ai mezzi pubblici. Segno che in tanti per risparmiare lasciano la macchina in garage e salgono su bus e metro”.

SANTORI: “UNA COPERTA TROPPO CORTA” - Ma il presidente della commissione capitolina Sicurezza, Fabrizio Santori, dà un’altra lettura: “La verità è che la coperta è corta: i vigili a Roma sono pochi per tutti i compiti che devono assolvere. E' necessario rivedere completamente la situazione a partire dai premi di produzione per i comandanti dei gruppi che spesso non sono adeguati al territorio che gestiscono”.  

Bilancio fermo, Pd: Alemanno dimettiti§Udc: "Non salveremo il sindaco"

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"Sono dieci mesi che la capitale aspetta la manovra di bilancio 2012 ma la maggioranza, ormai a corto di numeri, è impantanata" dice il capogruppo Pd in Campidoglio Umberto Marroni. Perché anche ieri i lavori in Aula sono stati sospesi, e la scandenza per l'approvazione (31 ottobre) è ormai alle porte.

MARRONI (PD): AD ALEMANNO INTERESSA IL PARLAMENTO - "A ciò si unisce l'incertezza sul futuro del comune visto che ci sono continue indiscrezioni su un'exit strategy di Alemanno ormai impegnato a portare avanti una sua possibile candidatura a livello nazionale invece di governare Roma - aggiunge Marroni - a questo punto è meglio che il sindaco Alemanno si dimetta, mostrando responsabilità ed evitando questa dannosa agonia per Roma".

SMEDILE (UDC): NO A SALVA-ALEMANNO - Senza l'opposizione, il bilancio non può esserci. Come spiega Francesco Smedile, consigliere Udc e presidente della commissione Riforme Istituzionali: "Numeri alla mano è evidente, Alemanno sul bilancio può essere salvato solo dal soccorso politico dei consiglieri di opposizione che consentiranno al sindaco uscente e un centrodestra in totale disfacimento di votare la delibera - spiega - sarò in aula non solo ad esprimere il mio voto contrario ma a contare le presenze dei consiglieri di maggioranza. Non è ammissibile che debbano essere le opposizioni a poter garantire il numero legale invece di una maggioranza che non riesce a tenere in Aula neanche 30 consiglieri. Vedremo chi ci sarà". "Voteremo un bilancio 2012 - prosegue Smedile - che oramai, dopo aver approvato l'unica delibera utile ossia quella sul patrimonio, si è ridotto ad un semplice assestamento di fine anno. E del bilancio 2013, da approvare entro due mesi, neanche se ne parla. Sono veramente curioso di sapere dopo il 31 ottobre cosa accadrà in Assemblea Capitolina e di che cosa ci occuperemo. Probabilmente staremo in Aula Giulio Cesare a fare sedute finte e a girarci i pollici come sta accadendo in questi ultimi mesi". "Spieghi quindi il Pd, oramai concentrato solo su date delle elezioni e candidature alle primarie - conclude Smedile - che non intende affatto lasciare campo libero ad Alemanno consentendo l'approvazione del bilancio, ma quale percorso intende portare avanti in assemblea capitolina come opposizione visto che non si potrà certo fare affidamento su una maggioranza preoccupata oramai dalla sua dissoluzione politica".

ALEMANNO: E' L'OPPOSIZIONE CHE PARALIZZA LA CITTA' - Non si fa attendere la risposta del sindaco Alemanno: "È vergognoso il rovesciamento della verità che il capogruppo del Partito Democratico, Umberto Marroni, cerca di realizzare sul bilancio di Roma Capitale -  dice - è l’opposizione del Pd che da mesi sta tenendo prigioniera la città con un ostruzionismo ormai privo di qualsiasi motivazione politica o programmatica. Decine di migliaia di emendamenti e ordini del giorno paralizzano per pura strumentalità politica una città che ha un urgente bisogno di approvare il bilancio". "Prima era l’Acea, poi la costituzione della holding, oggi non c’è nessuna motivazione per questo ostruzionismo - prosegue il sindaco - invito quindi, l’opposizione a un comportamento più responsabile che permetta alla maggioranza di approvare il bilancio nonostante tutti i limiti posti oggi dal regolamento comunale al reale potere decisionale di chi legittimamente governa la nostra amministrazione. La città di Roma è stanca di essere paralizzata da una opposizione che ha in mente soltanto il suo sogno improbabile di ritornare rapidamente al potere".

Maruccio (Idv) indagato, l'ombra del 'modello Fiorito'§Quei 700mila euro che hanno insospettito la Banca d'Italia

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Gli investigatori lo avevano detto a chiare lettere: “Siamo solo all’inizio”. Così dopo l’arresto dell’ex capogruppo del Pdl Franco Fiorito, ieri il Laziogate ha coinvolto Vincenzo Maruzzio, ormai ex capogruppo Idv ed ex membro della commissione Bilancio alla pisana. L’ipotesi di reato è la stessa: peculato, fondi pubblici riservati al partito che sarebbero confluiti direttamente nelle tasche di Maruccio. In totale circa 700 mila euro.

SUL CONTO DELLA PISANA SOLO 92 EURO - Mentre – come spiega il tg de La7 – ci sono solo 92 euro sul conto intestato a Vincenzo Maruccio all'agenzia Unicredit della Pisana, il deposito dove gli veniva accreditato lo stipendio (4.190 euro) come consigliere regionale del Lazio.

“MODELLO FIORITO” - Ieri la Guardia di Finanza è tornata alla Pisana, dopo una segnalazione di operazioni bancarie sospette segnalate proprio dalla Banca d'Italia. Per questo gli investigatori hanno subito precisato che l’inchiesta è “del tutto svincolata e indipendente rispetto all'inchiesta che vede coinvolto l'ex capogruppo del Pdl Franco Fiorito”. Inevitabile però che torni l’eco delle parole di ‘Batman’: “Tutti facevano così” aveva ribadito negli interrogatori e nelle interviste.

In due anni Maruccio avrebbe effettuato decine di bonifici per un totale di 500 mila euro. Operazioni, effettuate tra l' aprile 2011 e giugno 2012, giustificate dall’ex capogruppo Idv come “restituzione anticipazioni”. Causali “sempre generiche e talora addirittura inesistenti” dicono gli investigatori, proprio come il modus operandi di Fiorito. Ci sono poi altri 200 mila prelevati dai fondi del partito nell’ultimo anno, tra aprile 2011 e giugno 2012.

MARUCCIO SI DIMETTE: NIENTE DA NASCONDERE - Maruccio, che si è subito dimesso da tutti gli incarichi, dice di non avere nulla da nascondere e di volersi difendere “come privato cittadino”. E precisa: “Le risorse del gruppo sono state utilizzate da me solo per fare attività politica”, levando così dall’imbarazzo di eventuali responsabilità i suoi colleghi di partito. Supportato in questo dalle indagini: “Come presidente del gruppo consiliare – dicono gli inquirenti - era l' unica persona abilitata ad operare direttamente sui conti correnti del gruppo”.

CHI E' MARUCCIO - Vincenzo Maruccio è nato il 18 agosto 1978. Si è laureato nel 2001 in Giurisprudenza presso la Lumsa di Roma. Nella vita privata esercita la professione forense. Dirigente dell'Italia dei Valori dal 2001, il 13 febbraio 2009 è stato nominato assessore alla Regione Lazio con delega alla Tutela dei Consumatori e alla Semplificazione Amministrativa. Successivamente ha ricoperto il ruolo di assessore ai Lavori Pubblici. Alle elezioni regionali del 2010 è risultato il primo degli eletti per l'Italia dei Valori, con 8.030 preferenze. Capogruppo dell'Italia dei Valori in questa legislatura, e membro della commissione Bilancio. Il congresso regionale di partito dell'8 e 9 ottobre 2010 lo aveva eletto segretario regionale del partito.

L’IDV– “Hai tre ore per dimetterti” ha tuonato Antonio Di Pietro non appena gli è giunta notizia di cosa stava succedendo. Così nel corso della giornata l'Idv ha riunito l'ufficio di presidenza e ha convocato tutti i consiglieri regionali. Dopo una rapida istruttoria su quanto è accaduto in Regione, il partito ha deciso di commissariare l'intera struttura regionale nominando come commissario regionale un componente dell’Ufficio di presidenza nazionale: Carlo Costantini, attuale capogruppo Idv al Consiglio regionale Abruzzo. Il nuovo capogruppo Idv alla Pisana, invece, è la consigliera regionale Anna Maria Tedeschi: "Mi è stato chiesto di assumere la responsabilità del Gruppo per il brevissimo periodo che ci separa dalle elezioni regionali e ho accolto questa sollecitazione nella consapevolezza di poter offrire tutta la collaborazione affinché la magistratura compia ogni accertamento ritenuto utile - ha detto Tedeschi - ora il mio sguardo e la mia attenzione saranno tutti rivolti a chi, a ragione, si aspetta da noi una reazione adeguata alla gravità della situazione”.

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