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San Raffaele, 260 lavoratori licenziati§Il Comune proroga l'Imu per l'Idi

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“Un dipendente del San Raffaele Portuense, nostro iscritto, questa mattina è salito sul tetto della struttura di via Ramazzini e, dopo essersi tagliato un braccio, ha minacciato di lanciarsi nel vuoto perché da settembre è senza stipendio, è disperato e non può più pagare l’affitto di casa né affrontare le spese quotidiane. Fortunatamente, dopo essere stato medicato e tranquillizzato dai colleghi e dalla nostra rsa, Giuseppe Liguori, e dopo aver parlato con i vertici aziendali, ha deciso di scendere”. Lo rendono noto, in un comunicato, il segretario dell’Ugl Sanità Roma e Lazio, Antonio Cuozzo, e la responsabile Ugl Sanità San Raffaele Portuense, Simona Rossi, evidenziando come “questo gesto estremo ed imprevedibile, maturato mentre le lavoratrici e i lavoratori dell’ospedale bloccavano spontaneamente via Ramazzini, è l’ennesimo chiaro segnale dell’esasperazione di chi non riesce ad arrivare a fine mese, pur continuando a svolgere responsabilmente il proprio lavoro e ad assicurare cure e assistenza ai pazienti. Se padri e madri di famiglia scelgono questa strada per chiedere semplicemente dignità, le istituzioni, locali e nazionali, dovrebbero interrogarsi sulle gravi mancanze di cui sono responsabili sul piano del dialogo e dell’azione”.

LA RICHIESTA A BONDI -  “Al commissario straordinario per la sanità regionale, Enrico Bondi, chiediamo un confronto immediato - concludono – con tutti i soggetti interessati, e di farsi portavoce della gravità della situazione: non si può restare a guardare mentre il diritto alla Salute e il diritto al Lavoro dei cittadini del Lazio vengono calpestati”. Intanto per la manifestazione dei dipendenti dell'ospedale l'agenzia per la mobilità fa sapere che "Sono state riaperte via Federico Di Donato e via Valtellina. Parzialmente riaperta via Ramazzini (direzione via Portuense). Le linee bus 44-773 riprendono i normali itinerari, mentre le linee 719-786 ancora deviate".

oftalmico

PROTESTA ALL'OFTALMICO - E sempre stamattina c'è stata una protesta all'ospedale Oftalmico: "Insieme alla presidente del Municipio, i consiglieri e alcuni cittadini - racconta Giovanni Barbera, presidente del Consiglio del Municipio Roma XVII e rappresentante del Prc-Fds - ci siamo incatenati di fronte all'ospedale Oftalmico, contro i tagli alla sanità e le relative conseguenze sul nostro territorio. Abbiamo voluto marcare in maniera, anche provocatoria, la posizione del nostro Municipio rispetto alla riduzione dei servizi sanitari sul territorio. Una cosa è tagliare gli sprechi, che sono tanti anche nell'Asl Rm E, come abbiamo più volte denunciato, altra cosa è tagliare i servizi come stanno facendo. Una vergogna che colpisce uno dei diritti di cittadinanza fondamentali, già duramente colpito dai tagli precedenti. Questo sarà solo il primo appuntamento di lotta che organizzeremo con i nostri cittadini".

"260 LICENZIATI DEL SAN RAFFAELE DI ROCCA DI PAPA" - Intanto il senatore Stefano De Lillo (Pdl) fa sapere che “Stamattina sono arrivate le lettere di licenziamento per tutti i duecentosessanta operatori del San Raffaele di Rocca di Papa". De Lillo aggiunge che: "Duecentosessanta sono anche i milioni che il Gruppo San Raffaele vanta come credito dalla Regione. Domani, in Commissione Sanità del Senato, il Gruppo sarà ricevuto in audizione, alla presenza del Ministro Balduzzi”. Secondo il senatore “Il sistema sanitario regionale del Lazio nel suo complesso è messo in crisi dai tagli del commissario di Governo, il tecnico Bondi” afferma De Lillo. “Quello che serve per produrre risparmi senza tagliare servizi, prestazioni e posti di lavoro è, al contrario, un meticoloso lavoro di riorganizzazione, che è possibile realizzare soltanto ascoltando gli operatori del settore, dalle proprietà alle associazioni ai sindacati, nessuno escluso” spiega De Lillo. “Dobbiamo attuare l’obiettivo indicato ieri dal Presidente Napolitano, non depotenziare il sistema sanitario pubblico che mette l’Italia ai primi posti nel mondo.” Sulle lettere di licenziamento alla struttura di Rocca di Papa “Il San Raffaele è una struttura di eccellenza e un punto di riferimento per la Sanità dei Castelli – aggiunge Emanuele Crestini, consigliere di opposizione a Rocca di Papa. “Si tratta di una realtà importante, che annovera professionalità di rilievo che devono essere messe in condizioni di lavorare serenamente a vantaggio di un territorio complesso coprendo con i loro servizi una larga parte dell’hinterland della Capitale”.

IDI, COMUNE: POSTICIPATO DI 6 MESI PAGAMENTO DELL'IMU - I dipendenti del gruppo Idi-San Carlo pagheranno il saldo dell'Imu tra sei mesi e non il 17 dicembre. Lo ha deciso la Giunta di Roma Capitale, presieduta dal sindaco Gianni Alemanno, su proposta dell’Assessore al bilancio e allo sviluppo economico, Carmine Lamanda. "Il provvedimento è stato adottato in considerazione della particolare situazione di crisi in cui versano i lavoratori del polo sanitario Idi che non percepiscono lo stipendio da oltre quattro mesi, anche se continuano a fornire le proprie prestazioni sanitarie nei confronti dei cittadini assistiti", comunica il Campidoglio.

ALEMANNO - Molto critico sull'operato del commissario Bondi il sindaco Alemanno: "A noi pare che Bondi non stia centrando il cuore del problema: non si possono fare solo tagli. E' vero che ci sono molti sprechi, però bisogna difendere i posti di lavoro e le strutture d'eccellenza". Con i soli tagli lineari, ritiene Alemanno, "si rischia di mandare in ginocchio tutta la sanità di Roma e far saltare anche e soprattutto le strutture d'eccellenza". "Ci sono dei tagli insostenibili - sostiene Alemanno - venerdì incontreremo il commissario Bondi. Vogliamo che la sanità di Roma sia difesa da tagli indiscriminati e siano difesi sia i posti di lavoro sia il diritto dei cittadini romani di avere una sanità adeguata".

"SERVE GOVERNO POLITICO" - "Ci vuole un governo politico, ma bisogna che sia dotato di adeguati fondi". Così Alemanno rispondendo a chi, a margine di un incontro sulla sanità in Campdioglio, gli chiedeva se ritenesse opportuno che la sanità regionale sia gestita "politicamente" e non attraverso commissariamenti. "I commissari non vengono decisi dalla Regione, ma dal ministero dell'Economia e delle finanze - dice Alemanno - Ci deve un'intesa forte tra Regione e Stato per avere un indirizzo diverso. Questo appartiene alla campagna elettorale e al nuovo presidente della Regione".


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