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Comunali, Azuni: "Io alle primarie?§Ci sto pensando, spinta dalla gente"

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Non conferma ma nemmeno smentisce. Quello che è certo per Gemma Azuni, consigliere comunale di Sel di cui Paese Sera ha ipotizzato una sua candidatura alle primarie per il candidato sindaco del centrosinistra, è che: “Esiste un gruppo di persone che da mesi mi chiede di provare alle primarie perché ha riconosciuto il mio lavoro ma la decisione la devo assumere io”.

Quindi?  

“Dichiarazioni non ne posso fare. Come deciso farò una conferenza stampa la prossima settimana. Certo deve esserci una valutazione del partito per il lavoro fatto fin qui, partendo da questo ognuno è libero poi di scegliere”.

La sua candidatura potrebbe essere quindi una giusta conseguenza del lavoro svolto in consiglio comunale?

“Sono una donna che ha fatto un’opposizione vera al sindaco Alemanno. Le nostre lotte sull’acqua, sulle quote rosa, sull’urbanistica per la quale Roma è massacrata, sui servizi sociali, sull'ambiente, sui rifiuti, sul lavoro, sul precariato, sulla cittadinanza onoraria degli immigrati, sulla razionalizzazione delle risorse e molto altro. Sono tutti temi per i quali non ho parlato ma ho fatto i fatti. Come donna sto riflettendo”.

Una sua libera scelta quindi?

“E’ partita una raccolte di firme dalla società civile, dai comitati, dalle associazioni e dalla gente comune e io dovrei sciogliere questa esigenza molto forte che viene da un momento molto intenso: il 5 gennaio scorso durante un incontro pubblico ho rendicontato tutto il mio lavoro ai cittadini e agli elettori. Tutte persone che mi hanno conosciuto e apprezzato in questi anni e che hanno dato valore al mio lavoro che mi ha occupato dalla mattina alla sera per 1327 euro al mese. Evidentemente impersono la bella politica, non ho una macchia, non ho mai partecipato a gestioni di qualcosa e il mio pensiero è sempre stato netto rispetto alle questioni di Sel. La buona politica parte dai comportamenti”. 

E il partito?

“Condividerò le scelte con il partito, certo devo anche rispondere a quelle persone che hanno voluto sostenermi. Nasce tutto dal loro entusiasmo, dal loro riconoscimento e io devo decidermi”.

Il suo futuro è a Roma?

“Il mio impegno resta in Campidoglio. E’ un lavoro molto faticoso, nelle istituzioni locali l’impegno è maggiore. La mia valutazione la sto facendo, certo non mi sarei mai aspettata questa forza, questa spinta che vuole praticare un cambiamento come io voglio cambiare questa aula”.

E se dovesse decidere per il “sì”?

“Se dovessi decidere per il si certamente parteciperei alle primarie. Ci sono molte persone che si vogliono candidare a sindaco e molte di loro hanno perso i posti. Il Pd ha numerosi candidati a sindaco, una donna sola e quasi tutti che non hanno fatto un percorso in Campidoglio. Molti cadono dall’alto e pensano che chi lavora su Roma sia incapace. Noi abbiamo lavorato qui per anni, ci sono persone che hanno fatto 110 consigli su Acea. Ci sono candidati del Pd che in aula Giulio Cesare non ci sono mai stati. Vorrei rispetto per il lavoro fatto e il riconoscimento della dignità per chi ha lavorato in questa aula”.

Per le primarie corre già un altro esponente di Sel, Luigi Nieri, e potrebbe aggiungersi anche Paolo Cento.

“Può essere una persona adatta. Più candidati di Sel ci sono meglio è, ognuno porta il suo consenso e rafforzano la presenza del partito. L’importante è mandare via Alemanno. Più voci sono una preziosità”.  


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