Sarà il giornalista Sandro Ruotolo a guidare Rivoluzione civile alle elezioni regionali del 24 e 25 febbraio nel Lazio. Il suo nome era circolato tre giorni fa, ma l’ipotesi aveva trovato l’ostacolo nella candidatura dell’urbanista Paolo Berdini. Dopo la sua rinuncia a scendere in campo per la Pisana, la strada è spianata. L’accordo è stato chiuso nel tardo pomeriggio nel corso del tavolo nazionale con l’ex pm Antonio Ingroia, candidato premier del movimento.
LE PRIME TRATTATIVE - La scelta di Ruotolo arriva dopo estenuanti trattative e qualche retromarcia. Dopo lo strappo con il candidato del centrosinistra Nicola Zingaretti, che chiedeva alle sorelle di Rivoluzione civile (Prc, Pdci, Idv Verdi, Cambiare si può) di rinunciare al simbolo e al programma. “No grazie”, risponde il movimento guidato da Ingroia. E parte la caccia al cavallo su cui puntare. In un primo momento il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, sembrava in vantaggio su tutti. Dalla sua la conoscenza della macchina amministrativa e il profilo ambientalista. Ma paga le resistenze dell’Italia dei valori.
IL TOTONOMI - Si cercano nuovi nomi. Sfumata l’ipotesi di Gabriella Stramaccioni, la direttrice di Libera proiettata verso il Parlamento; spuntano i nomi di Bengasi Battisti, sindaco di Corchiano e tra i primi firmatari del manifesto Cambiare si può, e quello di Antonella Litta, medico e membro dell’associazione dei camici bianchi. Nessuno dei due mette d’accordo la coalizione. E allora si punta su Paolo Berdini. L’accordo sull’urbanista era chiuso. Mancava l’ultima parola: quella di Berdini. Che però preferisce sfilarsi per ragioni di opportunità. La notizia via sms. Nessuno si dà per vinto e nei suoi confronti parte un’opera di moral suasion da più fronti. Nulla da fare però, la decisione è presa.
L'IDEA RUOTOLO - Così, nel corso di una riunione regionale riprende quota l’idea Ruotolo. Il giornalista ha già aderito al movimento e sarà candidato in Parlamento. Sono in pochi a credere che lui possa accettare questa sfida. Ingroia, a Roma per un vertice nazionale, però ci crede. E rilancia la proposta. La risposta, per alcuni inaspettata, è sì. Così anche Rivoluzione civile ha il suo candidato: il giornalista, volto noto della tv, che dalla Rai ha seguito Michele Santoro a La7 per la scommessa di Servizio Pubblico, programma di informazione e approfondimento. “Habemus papam”, dicono gli esponenti del movimento.
RUOTOLO: "FAREMO LA NOSTRA PARTITA" - "Questa è una realtà nuova che si chiama 'Rivoluzione civile' - commenta il giorno dopo lo stesso Ruotolo - è una lista nuova, ed è chiaro che se non ci sono stati segnali di interesse noi faremo la nostra partita. Spero che dopo il voto riusciremo a portare sui contenuti delle novità nella nostra Regione".
IL PROGRAMMA - Si torna a parlare del programma, basato su tre pilastri: abolizione dei vitalizi per i consiglieri regionali, legge per l’acqua pubblica, abolizione del piano rifiuti che prevede nuove discariche e inceneritori sul Lazio. Sono tutti questi referendari, su cui hanno già raccolto le firme Fds e Idv. L’ultimo referendum sarebbe in realtà decaduto dopo la sentenza del Tar. “Ma dobbiamo aspettare il responso del Consiglio di Stato, a cui ha presentato ricorso la governatrice dimissionaria Polverini”, spiega Ivano Peduzzi, consigliere uscente di Rifondazione comunista. Senza dimenticare un provvedimento per il reddito minimo garantito, l’indennità dei politici da portare a 3mila euro e la ridiscussione del piano di rientro dal debito. “Perché a queste condizioni – aggiunge Peduzzi – la sanità muore”.
(Ultimo aggiornamento 19 gennaio alle 13.49)