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Di Veroli (Pd) attaccata sul web§"Omosessualista e coccolanegri"

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"Omosessualista sfegatata" e "coccolanegri". Così viene definita l'assessore per le Politiche culturali del municipio XI Carla Di Veroli sul sito  "Stormfront", già nel mirino della procura per diffamazione e incitazione all'odio. L'autore del post è un ignoto internauta che si nasconde dietro un nickname e come immagine del profilo ha una foto di Hitler con sotto la scritta "Yes we can". Nel gruppo di discussione "Women’s group battles anti-Semitism in Italy" prende di mira l'assessora, pubblicando sue foto e accusandola di avere mandato a monte "grazie alla sua sceneggiata kosher in consiglio comunale" la proposta di istituire una "Via Almirante". L'attacco si conclude poi con "È la nipote di Settimia Spizzichino, ennesima olo-miracolata!".

LE REAZIONI - Solidarietà a Di Veroli arriva dal sindaco Gianni Alemanno: "Il problema dell’odio razziale e dell’antisemitismo sui siti internet - dice il primo cittadino - è oggi purtroppo sempre più attuale, dal momento che non è facile perseguire e far tacere una volta per tutte gli autori di questi forum farneticanti. Per questo, auspichiamo che sia approvato al più presto il disegno di legge presentato al Senato per introdurre il reato di negazionismo". E sottolinea come "la memoria condivisa e la conoscenza e il rispetto della storia è un pilastro per costruire la società di oggi: questo l’insegnamento diretto ai 252 alunni che partiranno domani con me e l’assessore De Palo per Cracovia, Auschwitz e Birkenau, in un viaggio della memoria dedicato a Shlomo Venezia. Proprio domani – continua Alemanno - è la ricorrenza di un giorno particolare: il 23 ottobre infatti furono uccisi tutti gli uomini e le donne presi durante il rastrellamento del Ghetto del 16 ottobre. Si salvarono solo 15 uomini e una donna, Settima Spizzichino, zia proprio di Carla Di Veroli, alla memoria della quale l’amministrazione capitolina dedicherà il ponte dell’Ostiense".

Anche Fabrizio Marrazzo portavoce del Gay Center esprime sostegno all'assessora e disapprovazione per quanto accaduto "L’attacco folle che le viene rivolto da un sito web antisemita colpisce non solo Carla, alla quale va tutta la nostra vicinanza e solidarietà, ma tutte le persone che sono impegnate per i valori in cui crede e in cui siamo impegnati. In più Carla viene definita ‘omosessualista sfegatata (partecipa alle riunioni del GayCenter e sostiene le adozioni gay)’, segno che questi anonimi aggressori vogliono attaccarla anche per il suo impegno a favore della comunità gay. Il livello di attenzione verso fenomeni come questo va tenuto alto e vanno messe in campo tutte le forme di contrasto più adeguate”.

Il consigliere capitolino del Pd Dario Nanni chiede che il sito venga oscurato immediatamente dalle autorità competenti. "Questi sedicenti nipotini di Hitler con le loro lugubri liste nere - dice Nanni - feriscono e offendono i sentimenti e la coscienza non solo della comunità ebraica ma di ogni sincero democratico".

Andrea Catarci, presidente del Municipio Roma XI, denuncia il fatto che non è la prima volta che il proprio assessore alla Cultura è stata oggetto di questi attacchi. "Già  era successo- afferma – nel marzo di questo anno in occasione dell’organizzazione del convegno ‘differenze insieme’, in un blog, dove si nascondono nostalgici dei pensieri Hitleriani e Mussoliniani, si erano alzati pesanti insulti e minacce verso Carla e il Municipio XI, rei di lavorare per il superamento di ogni discriminazione. Anche in quella occasione, come in quest’ultima, si è depositata una denuncia alla Polizia postale” .

Solidarietà anche da Imma Battaglia, presidente dell'associazione Dì Gay Project. "Chiediamo una volta per tutte strumenti per vietare la circolazione in rete di idee razziste inconcepibili e vergognose che offendono profondamente ognuno di noi, soprattutto quando colpiscono una donna coraggiosa come Carla, sempre al nostro fianco in tante battaglie per i diritti civili, che proprio in questi giorni ricorda il rastrellamento del Ghetto del 16 ottobre, dal quale miracolosamente si salvò sua zia, Settima Spizzichino", afferma.

A manifestare la vicinanza all’assessore anche Elena Improta e l’Anpi romano.  “La città di Roma deve aprire una riflessione profonda su questo vile atto intimidatorio – si legge in una nota  – proprio a partire dal settore della cultura, delle politiche per i giovani e per le pari opportunità cui si dedica Carla Di Veroli, che sempre più devono accendere i riflettori sui rischi legati al razzismo, all’antisemitismo e in generale alle discriminazioni”.

Per Luigi Nieri, capogruppo regionale di Sinistra ecologia Libertà, ci vogliono azioni di contrasto. Mentre per il democratico Esterino Montino, “bisogna trovare il modo di stanare questi vigliacchi che si rifugiano nell’anonimato”.

E in serata arriva anche la solidarietà del ministro dell'Interno. “E’ importante non abbassare la guardia e continuare a combattere senza mezzi termini gli autori di questi atti di violenza perpetrati attraverso siti internet”, ha dichiarato il ministro Cancellieri in una nota.

(Foto di Salvatore Contino)


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