"Francesco, Francesco, Francesco". C'era una folla festante e urlante oggi pomeriggio, in occasione dell'insediamento alla Diocesi di Roma di Papa Bergoglio, quando si è tenuta anche la cerimonia di intitolazione della piazza alle spalle della basilica di San Giovanni a Papa Giovanni Paolo II. E' stato il Campidoglio a promuovere l'iniziativa con l'approvazione di un'apposita delibera, e nel momento in cui è stata svelata la targa con la nuova denominazione era presente anche Papa Francesco, oltre al sindaco con sua moglie Isabella Rauti, agli assessori capitolini alla Cultura e alla Famiglia, Dino Gasperini e Gianluigi De Palo e una folla colorata di fedeli che ha accolto il Papa con un caloroso applauso e tante grida di giubilo.
ALEMANNO: "UN ATTO DI GRANDE SIGNIFICATO" - "Non c'era giorno migliore di quello in cui Papa Francesco viene a prendere possesso della Diocesi di Roma per intitolare una piazza a Giovanni Paolo II - ha detto Alemanno - Questa intitolazione è veramente un atto di grande significato: Giovanni Paolo II è molto importante per noi per quello che ha rappresentato nella liberazione dell'Europa da tutte quelle ideologie negative del '900. Speriamo - ha aggiunto - che Papa Francesco riesca ad aprire un nuovo spazio nei confronti di quelle che sono le grandi sfide della globalizzazione". Riguardo l'intitolazione della piazza a Giovanni Paolo II, Gasperini ha tenuto a dire che: "Abbiamo voluto fare una scelta concettuale: essendo il Papa anche Vescovo di Roma, ci è sembrato giusto intitolargli una piazza davanti alla sede del Vicariato, per sottolineare il rapporto straordinario che Giovanni Paolo II aveva e ha con la nostra città". Una volta scoperta la targa toponomastica, Papa Francesco ha fatto il segno della croce e ha salutato i fedeli montando sulla Papa mobile in direzione della basilica di San Giovanni dove ha poi celebrato la Messa solenne per l'insediamento sulla Cattedra di Vescovo di Roma. A concelebrare la funzione con il Santo Padre, il cardinale vicario Agostino Vallini e il cardinale Camillo Ruini, vicario emerito, il Consiglio episcopale della diocesi e il Consiglio dei parroci prefetti.