Prima candidato a guidare il ministero della Sanità con Bersani premier. Poi candidato alle primarie a sindaco del centrosinistra, ma criticato dagli avversari perché “non è nato a Roma”. Alla fine candidato a guidare la coalizione nella corsa per il Campidoglio. E’ il senatore Ignazio Marino, nato 58 anni fa a Genova ma romano d’adozione, che vince la sfida interna tra Pd, Sel e Psi.
LA MEDICINA E LA POLITICA - Medico chirurgo, specializzato in trapianti d'organi, e con un lungo periodo di formazione-lavoro che lo ha portato fuori dall’Italia. Dove torna nel 2006 per scendere in politica. Prima candidatura con i Ds al Senato. A due anni dalla nascita del Pd, nel 2009 prova a prendere le redini del neopartito partecipando, alle primarie vinte da Bersani. Poi rieletto a palazzo Madama, dove presiede la commissione parlamentare d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale.
CHIRURGO EMIGRANTE - A Roma è arrivato giovanissimo. Frequenta il liceo classico, poi la laurea all’università Cattolica. Arriva all’ospedale Gemelli, ma parte subito per specializzarsi prima a Cambrdige, poi negli Stati Uniti, alla University of Pittusburgh. Nel 1993 inizia la carriera dirigenziale nel settore sanitario. Diventa co-direttore del Centro Trapianti del 'Veterans Affairs Medical Center'; nel 1999 contribuisce a fondare e dirige l'Ismett, il centro trapianti multiorgano di Palermo; per un periodo dirige anche il Dipartimento del Jefferson Medical College di Philadelphia.
LE BATTAGLIE - Da sempre attento ai diritti civili, tra questi il testamento biologico, è il presidente della commissione Sanità che vive la realtà degli ospedali della Capitale nell’era dei tagli. Da candidato alle primarie punta sulla trasparenza nei bilanci del Comune, su piste ciclabili e uno slogan: “Daje”.
DOPO LE PRIMARIE, LE ELEZIONI VERE - Uno stile che piace alla sinistra del partito, i bersaniani vicini al governatore Zingaretti, e a Goffredo Bettini, kigmaker dei democratici capitolini. Ma anche alle formazioni alla sinistra dello stesso Pd: da Sel di Vendola ad Azione civile di Ingroia. Conquista l’endorsment del costituzionalista Stefano Rodota' e dell’attore Alessandro Gassmann. Il più importante però è quello degli elettori del centrosinistra, circa 50mila. Ora deve arrivare il via libera dal 51 per cento dei romani.