Un blitz disperato per cercare di salvare il Masterplan. Dopo le Olimpiadi e la Formula 1, anche l'ultimo progetto simbolo del sindaco Alemanno, la demolizione e ricostruzione di Tor Bella Monaca finisce nell'album dei ricordi. Quelli da dimenticare al più presto. Il tentativo di votare a sorpesa il provvedimento negli ultimi istanti disponibili della consiliatura fallisce miseramente. E nella rissa finale che segue c'è tutta la frustrazione di chi assiste inerme al proprio fallimento. Spintoni, insulti, gesti dell'ombrello e tentate aggressioni fisiche al pubblico, che con estremo cinismo scandisce a voce alta gli ultimi secondi dell'era Alemanno.
"GAME OVER" - C'è una parola che sintetizza meglio di ogni altra cosa lo stato d'animo del centrodestra capitolino. “Game Over”. La pronuncia l'assessore Marco Corsini, uno dei pochi a non perdere la calma, mentre l'aula si trasforma in un ring. “Ci tenevamo particolarmente ad approvare almeno la valorizzazione dell'ex rimessa di piazza Bainsizza che sarebbe servita parecchio ai bilanci dell'Atac. Poi c'era la centralità Romanina che per la sua complessità non è riuscita neanche ad arrivare in aula. Anche il masterplan di Tor Bella Monaca per il quale avevamo fatto un grande lavoro. Invece è andata cosi, come si dice, game over”.
L'OPPOSIZIONE - E dire che non sono mancati momenti commoventi durante la giornata. Quando il consigliere Pd Monica Cirinnà, approdata ormai in parlamento, saluta l'aula dopo 19 anni schierata in difesa degli animali, al collega Fabrizio Panecaldo scende una lacrima. Per tutta la giornata la maggioranza assiste inerme all'ostruzionismo dell'opposizione, che blocca i lavori e detta le condizioni per proseguire. A parte la compensazione di “Via di Brava”, quelle che sono le delibere più contestate non passano.
BOCCIATO IL MASTER PLAN PER TOR BELLA MONACA - Sarà per questo che dopo il fallito blitz finale la frustrazione fra i banchi della maggioranza prende il sopravvento. “Volevano approvare Tor Bella Monaca, ma noi glielo abbiamo impedito” spiega il capogruppo Pd Umberto Marroni. I tanti cittadini e comitati rimasti a vigilare fino alla mezzanotte, fanno il countdown degli ultimi istanti. Un boato saluta la fine di tutto. "Adesso impugneremo alcune delle poche delibere approvate perchè viziate da illegittimità evidenti - ha spiegato Roberto Crea, segretario regionale Cittadinanzattiva - passando dalla battaglia politica per la tutela dei beni comuni a quella per la tutela del rispetto dei principi di legalit". I politici del centrodestra crollano. Corrono, strepitano, insultano i presenti, che a loro volta rispondono per le rime. Il presidente dell'aula Pomarici chiede ai vigili di identificarne uno. Quando un ospite grida venduto ad Alessandro Cochi, lui perde completamente la testa e gli si scaglia contro. “Quei dieci secondi in cui non si capisce niente” li definirà poi scusandosi. Ci teneva parecchio ad approvare il regolamento sugli impianti sportivi “ci avevo lavorato tanto”. Poco importa, game over.
ALEMANNO: "TOR BELLA MONACA PRIMA DELIBERA SE SARÓ RIELETTO" - "Con uno sforzo notevole ieri siamo riusciti ad approvare molte delibere importanti come quella sulla Nuvola di Fuksas o quella sui 21 toponimi. Non è passata quella su Tor Bella Monaca che era ferma in consiglio da diverso tempo e poteva e doveva essere approvata. Sarà la prima delibera che faremo se rivinco". Lo ha detto il sindaco, Gianni Alemanmo, in merito le ultime delibere approvate nell'ultima seduta dell'aula della consiliatura, a margine di un evento proprio a Tor Bella Monaca. "Molte altre sono rimaste fuori, ed è un peccato per la città - ha spiegato Alemanno - ora passeranno almeno due mesi prima di poterle riaffrontare. Tor Bella Monaca non è stata approvata per non dare al centrodestra il riconoscimento di aver fatto la più grande operazione di riqualificazione della periferia romana degradata. Sono rimaste fuori anche delibere importanti come la modifica di alcuni articoli del Prg, molte compensazioni che ora faranno perdere posti di lavoro e interventi importanti, o quella sulla modifica del welfare". "Quello che è accaduto ieri in aula è "l'epilogo di un meccanismo ostruzionistico perseguito dalla sinistra in questa consiliatura indifferente al fatto che il prezzo finale lo ha pagato la cittá - continua Alemanno - Al di là delle responsabilità che verranno accertate, quello che è successo ieri è la conseguenza del fatto che si sono scaricate un mare di delibere diverse tra loro anche molto importanti che hanno creato un ingorgo dal quale sono venute fuori tensioni, lo scontro, i litigi e le strumentalizzazioni. Solidarietà al delegato Cochi, che ieri notte è stato letteralmente aggredito".