Tre condanne e un'assoluzione sono state chieste oggi dal pubblico ministero Silvia Sereni al processo per il pestaggio subito al Rione Monti del musicista Alberto Bonanni la sera del 26 giugno del 2011. L'artista venne percosso duramente da un gruppo di persone incitate dal pittore Massimiliano Di Perna, che si era infastidito per gli schiamazzi provenienti dall'esterno del locale notturno, dove Bonanni aveva da poco terminato un'esibizione.
IL PM - Il pubblico ministero ha chiesto per Di Perna, accusato come gli altri di tentativo di omicidio, la condanna a 14 anni di reclusione e indicandolo come promotore dell'aggressione. Dodici anni e sei mesi ciascuno sono stati chiesti per Gaetano Brian Bottigliero e Gianluca Biscossi. L'assoluzione per non aver commesso il fatto e' stata invece chiesta per Emiliano Brugnoli. Per il pestaggio di Bonanni il 21 maggio dello scorso anno, con rito abbreviato, il gup aveva condannato a 9 anni di reclusione ciascuno Carmine D'Alise e Cristian Perozzi.
Durante il suo intervento il pubblico ministero Sereni ha ripercorso tutte le tappe della vicenda, ricordando tra l'altro che per le percosse ricevute Bonanni si trova attualmente in stato vegetativo. Il pm ha ricordato anche che le percosse subite hanno provocato un ulteriore aggravamento delle condizioni del musicista gia' compromesse per una forma tumorale al cervello. ''Il trauma cranico subito da Bonanni - ha detto il pubblico ministero - ha in concreto determinato l'aggravarsi delle sue condizioni e che comunque non sarebbe mai andato in coma se quella sera non ci fosse stata la feroce aggressione''. A causa del pestaggio Bonanni riporto' fratture multiple alla faccia, al naso e all'orbita destra. Dopo l'intervento del pm sono cominciati gli interventi della parte civile.