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Scuola, flash mob dei bambini senza mensa: Comune sblocca 150mila euro

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La mensa per i piccoli alunni della scuola elementare Villaggio Olimpico, della Scuola dell'infanzia Montessori e della Scuola dell'Infanzia il Giramondo, si farà. Dopo due anni di attesa, e pasti consumati negli spazi dei corridoi o in palestra, dopo una serie di proteste e iniziative da parte dei genitori e degli insegnanti, sono stati sbloccati fondi i necessari, 150mila euro per la realizzazione della mensa, lavori necessari a seguito dell'abbattimento della vecchia struttura per la presenza di amianto. Un cantiere che si era aperto ma che per mancanza di fondi, era stato bloccato. Ad annunciarlo il sindaco di Roma Gianni Alemanno che questa mattina, davanti gli spazi dell'Auditorium Parco della Musica, ha incontrato le famiglie, radunate a viale De Coubertin, per dare vita ad un flash mob, che ha visto protagonisti i baby alunni della scuola elementare e di quella dell'Infanzia. Prima si sono seduti a terra, con tovaglietta e pranzo al sacco, e poi hanno gridato tutti insieme "vogliamo la mensa". 

ALEMANNO -  "Abbiamo sbloccato la situazione - ha detto Alemanno, arrivando all'Auditorium - ed il 15 maggio verremo a mensa a pranzo con voi". Documenti alla mano, il primocittadino si è intrattenuto con i genitori e i bambini. "Sul bando mense ci sono delle critiche pregiudiziali sbagliate - ha poi aggiunto Alemanno, parlando con la stampa - Il nostro bando è il migliore d'Italia e viene preso a modello da tutti i comuni perché è a km zero e per la prima volta vengono utilizzati prodotti del territorio e non importati. E questo bando, concordato con le aziende agricole, è diventato un modello per tutte le amministrazioni italiane". "Sulla situazione delle scuole - ha spiegato ancora il sindaco di Roma - noi abbiamo una carenze paurosa di risorse per quanto riguarda gli interventi di manutenzione e il Patto di stabilità blocca altri interventi. In questo caso l'intervento è stato bloccato proprio per questo, perché il Patto ci ha stoppato nella possibilità di erogare risorse e quindi sono stati necessari una serie di passaggi burocratici complicati per tirare fuori questi 150mila euro. Noi stiamo intervendo sulle scuole e l'unica strada che abbiamo sono le somme urgenze che non sono scontate ma impegnano il dirigente che firme ad una serie di responsabilità che lui deve certificare. E' chiaro che i dirigenti devono essere d'accordo, perché queste somme urgenze non le decide il politico ma il dirigente. Sulla scuola Sciascia stiamo lavorando, cercando un modo per intervenire. Servono 1milione e trecento mila euro. Per quanto riguarda, invece, Trento-Trieste, la situazione l'abbiamo risolta ma non con le somme urgenza".


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