È tutto pronto per la partenza. Destinazione: Bruxelles, Parlamento europeo. Nel caos generale che ancora permane sulla gestione rifiuti del Lazio, e sul ruolo che Monti dell’Ortaccio quale discarica provvisoria, o non, di Roma deve ricoprire, una piccola delegazione dicittadini della Valle Galeria ha deciso di tornare a interloquire con la commissione Petizioni Ue. Il 20 aprile partiranno a bordo di quello che è stato già battezzato il “camper della speranza”. In segno di protesta, “contro qualsiasi altro tipo di impianto di trattamento o di deposito di rifiuti nella zona, visto l’inquinamento provocato dai 40 anni di Malagrotta, dall’inceneritore di rifiuti ospedalieri, dalla raffineria petrolchimica e dalle altre attività industriali presenti”.
IL VIAGGIO – Rodolfo Warcok e Pietro Pisu, del comitato Cittadini liberi della Valla Galeria, hanno deciso di partire per incontrare, il 23 aprile, l’onorevole Erminia Mazzoni, presidente della commissione Petizioni del Parlamento europeo, “che ha gentilmente accolto la richiesta inviata tramite una semplice mail da uno di noi”, racconta Rodolfo. La partenza è prevista per il pomeriggio del 20 aprile da Largo Domus de Maria, a Ponte Galeria. Nel tragitto, i residenti spiegano di aver fissato diverse tappe “significative per loro”. Da Roma a Milano, per poi fermarsi a Lugano, Basel, Strasburgo, Lussemburgo ed infine Bruxelles.
POPOLAZIONE ESASPERATA –“L'iniziativa non ha colore politico ed è stata finanziata attraverso il contributo spontaneo di cittadini della ValleGaleria esasperati da questa situazione – spiega Rodolfo -. Una popolazione esasperata, dalle continue dichiarazioni, poi smentite, dagli stessi amministratori e che non riesce più a sopportare l’incoerenza perpetrata per decenni”.“L’ennesima dimostrazione di incoerenza la si vede nell’individuare ed autorizzare una nuova discarica a Monti dell’Ortaccio,a 700 metri di Malagrotta – continua Rodolfo -, sito dichiarato 'non idoneo' persino dalle autorità locali”. Dichiarazioni negative che, come ricordano questi cittadini, sono arrivate a suo tempo anche dalle istituzioni europee. “Lo scopo di questo viaggio è quello di chiedere aiuto all’Ue – dicono - per difendere il diritto alla salute e alla qualità di vita dei cittadini, come sancito dalla Costituzione Italiana e dalla legislazione Europea”.
LAVORI A MONTI DELL’ORTACCIO – Negli ultimi giorni, le ruspe sono tornate al lavoro nella cava di Monti dell’Ortaccio. Un “movimento” ritenuto sospetto dai residenti: “Inizialmente gli addetti ai lavori ci hanno fatto credere che questi interventi servono solo a delineare i venti ettari che saranno acquisiti a patrimonio comunale – racconta Rodolfo, che abita a poche centinaia di metri dall’invaso -. Noi però restiamo sospetti. Il ministro Clini deve dare un segnale concreto, e di bocciatura ufficiale, dell’Aia (autorizzazione impatto ambientale) che ancora pende su questo sito”.
LA DECISIONE DEL CDS - Dopo la decisione del Consiglio di Stato, che sospende la bocciatura del Tar nei confronti del Piano regionale rifiuti approvato dalla giunta Polverini, regna il caos. Il piano torna dunque ad essere “operativo”.In particolare i giudici della V sezione del Consiglio presieduti da Vito Poli, hanno "ritenuto –come si legge nell'ordinanza - che l'appello presenta consistenti profili di 'fumus' nella parte in cui contesta la presenza dell'interesse ad agire delle associazioni ambientaliste e del privato in relazione all'impugnativa di un atto generale che per il suo contenuto programmatorio non incide direttamente sulla sfera giuridica degli odierni appellati". La nuova giunta regionale, attraverso l’assessore Michele Civita, ha già parlato di “importanti modifiche da apportare”. Qualunque esse siano, il piano resterà“congelato” finché il decreto Clini resterà in vigore.