Una donna di 52anni, Rosaria Mancini, è deceduta per un arresto cardiocircolatorio lo scorso 11 aprile mentre i medici stavano eseguendo una risonanza magnetica al Policlinico Umberto I. La donna era allergica al liquido di contrasto che le era stato iniettato prima dell'esame. La Procura ha aperto un'inchiesta con l'accusa di omicidio colposo per capire se l'équipe medica ha utilizzato tutte le cautele possibili per evitare la tragedia. E a volerci vedere chiaro è anche il governatore Nicola Zingaretti che ha inviato una lettera a Domenico Alessio, Direttore generale del Policlinico "per avere informazioni dettagliate in merito al decesso della donna sottoposta a risonanza magnetica".
CODICI: "ESPOSTO A PROCURA" - "Era arrivata al Policlinico Umberto I di Roma per effettuare una risonanza magnetica, un semplice esame di routine. Ma R. M., una signora di 52 anni, non arriva neanche a sdraiarsi sul lettino, perche è deceduta subito dopo l’iniezione del liquido di contrasto, ancor prima, quindi, di effettuare l’analisi per cui era arrivata. I tentativi di rianimazione tentati da decine di medici sono stati inutili. Si pensa sia deceduta per un’allergia al liquido di contrasto iniettato prima dell’esame, ma le circostanze sono ancora da accertare. La signora soffriva di problemi al pancreas, per questo doveva essere costantemente monitorata. La sua intolleranza al liquido era conosciuta dal personale medico che aveva visitato diverse volte la donna prima della scorsa settimana. Ora bisogna verificare se nell’ultima occasione siano state adottate le stesse procedure utilizzate nelle precedenti circostanze". Così una nota del Codici che annuncia "che sarà presentato un esposto alla Procura della Repubblica al fine di verificare i fatti accaduti. È infatti necessario accertare se il farmaco somministrato alla donna abbia avuto un dosaggio diverso rispetto al passato e se sia stata questa la causa del decesso". “Insomma – commenta Ivano Giacomelli, segretario Nazionale del Codici - è necessario far luce sull’eventualità di un errore medico, di un comportamento negligente, oppure di una tragica casualità che ha avuto conseguenze così funeste. Se ci sono dei responsabili, questi vanno individuati”.