E' stato rinnovato il Consiglio di Amministrazione dell’Ipa, Istituto di Previdenza e Assistenza per i dipendenti di Roma Capitale, commissariato circa un anno fa. Roma Capitale fa sapere che "Nei due giorni di consultazione elettorale hanno votato 17.234 iscritti, con una percentuale del 52,7% degli aventi diritto pari a 32.664 dipendenti. Le elezioni si sono svolte il 22 e 23 aprile 2013, con il sistema del suffragio universale e della rappresentanza proporzionale tra le liste concorrenti ai sensi del Regolamento per le elezioni del Consiglio di Amministrazione dell'Ipa".
CGIL FP - Polemica la Funzione pubblica Cgil, secondo cui le elezioni si sono svolte "senza alcuna regola utile per consentire il ripristino dell’esercizio democratico degli iscritti ed il controllo sull’utilizzo dei contributi versati". Spiega il sindacato: "Hanno votato, nel collegio del Comune di Roma, poco più del 50% degli aventi diritto". Dato che, secondo la Cgil "è un chiaro segnale di rifiuto dei metodi di gestione dell’Ipa, denunciati dalla Cgil, che hanno portato al commissariamento!". E aggiunge: "La fallimentare esperienza del commissariamento ha consegnato un Cda con lo stesso numero di componenti, e composto per la metà di chi era stato commissariato. Il rinnovamento stenta ad affermarsi, le liste che si proponevano per svolte radicali non ottengono consiglieri, continuano a ricevere consensi cordate consolidate da interessi comuni del tutto “autosufficienti” rispetto alle liste in cui si presentano. La Cgil esprime tutta la sua preoccupazione per il futuro dell’istituto".
"L'IPA SIA UNA CASA DI VETRO" - "Sarà in grado questo Cda - va avanti il sindacato - di procedere entro 90 giorni alle modifiche allo statuto necessarie per ridare trasparenza e correttezza nella gestione? Questo Cda consentirà la fruizione dei servizi da parte degli iscritti come un diritto e non come una concessione, senza ricorrere a scorciatoie? Il nuovo Cda consentirà agli iscritti di verificare la gestione delle risorse attraverso una rendicontazione mensile e pubblica delle voci finanziare? Non abbiamo partecipato e non abbiamo sostenuto alcuna lista, inizieremo da subito, invece, ad incalzare il nuovo Cda affinché proceda con le riforme allo statuto per far diventare l’Ipa una casa di vetro. Una struttura diretta da veri professionisti che si occupino esclusivamente del miglioramento della quantità e della qualità dei servizi erogati, con un organo di indirizzo e non di gestione ridotto nel numero. Bilanci trasparenti e certificati, regolamenti pubblici e conformi alla normativa e accessibili a tutti. Sindaco Alemanno ora che fai? Sotto elezioni va tutto bene?".