"Abbiamo grande stima per il partito 'Fratelli d'Italia', che crediamo sia progetto politico sincero e prolifico animato da persone degnissime, ma proprio per tale stima non possiamo esimerci dal chiedere ai responsabili di fugarci un amaro dubbio". Lo dichiarano in una nota Riccardo Corsetto e Maurizio Soffiatti, rispettivamente candidati de La Destra a Roma nord e all'Appio Latino.
LA DENUNCIA - "Risulterebbe che il signor B.G. candidato da Fratelli d'Italia capolista in un municipio - proseguono Corsetto e Soffiatti - sia proprio quel truffatore seriale che dagli anni '90 ha seminato inganni e ingenti danni economici a commercianti e famiglie fingendosi procuratore finanziario. E' notissima alla cronaca l'ultima truffa da 2 milioni di euro in cui G.B. elargiva false assunzioni alla Camera dei deputati a decine di giovani disoccupati dietro pagamento.
"Fu arrestato dai Carabinieri, ma era abituato alle sbarre. Negli anni '90 entrò in carcere per un inganno con polizze assicurative false, la sua vera specialità. Recentemente è stato condannato in via definitiva dal Tribunale Civile di Roma per essersi appropriato truffaldinamente della prima casa della signora Lorella Lattavo, che oggi ancora sconta
le pene di quella truffa, a causa di un mutuo ipotecario acceso sull'immobile da G.B. e che le banche esigono nonostante ci sia una sentenza che stralcia il rogito. Chiediamo agli amici di Fratelli d'Italia di verificare se si tratti di una omonimia, anche se la data di nascita e la residenza del candidato ci lasciano pochi dubbi"