I romani salutano Equitalia. Che per legge se ne sarebbe comunque dovuta andare il prossimo 30 giugno. Salvo eventuali proroghe. Il referendum proposto dal sindaco Alemanno sul sito web del comune di Roma ha sancito una netta vittoria dell'amministrazione capitolina su Equitalia, la società pubblica (per il 51% dell'Agenzia delle Entrate e per il 49% dell'Inps) incaricata della riscossione nazionale dei tributi. Su 33.822 votanti totali, ben 31.562 (il 93,3%) vogliono che sia Roma capitale e non più Equitalia a gestire la riscossione coattiva delle proprie entrate tributarie e patrimoniali.
MAI PIU' EQUITALIA - Proprio questo pomeriggio, subito dopo aver reso noti i risultati del voto online, la giunta capitolina ha annunciato l'approvazione di una delibera che sancisce l'internalizzazione del servizio di riscossione coattiva delle entrate tributarie, patrimoniali e delle sanzioni amministrative di Roma Capitale. Dal primo luglio, sarà quindi il Campidoglio, tramite il dipartimento risorse economiche, e non più Equitalia a gestire le entrate del Comune di Roma. Il cambiamento, annunciano dal Campidoglio, oltre che formale sarà soprattutto sostanziale. Per venire incontro alle situazioni di maggior necessità, sarà istituito un comitato etico del contribuente, presso il quale il cittadino moroso potrà dimostrare di non essere economicamente in grado di saldare i suoi debiti. In quel caso, il comitato potrà decidere di rateizzare il debito o sospenderlo temporaneamente.
UNA RISCOSSIONE PIU' EQUA - “Al posto del metodo rigido e matematico di Equitalia – le parole del sindaco Gianni Alemanno - noi proponiamo un metodo flessibile, selettivo, individualizzato, intelligente e rispettoso delle condizioni economiche dei vari contribuenti. Noi non vogliamo mettere sul lastrico le famiglie o far chiudere le imprese per esigere una riscossione che non può essere pagata. Vogliamo essere duri e inflessibili con gli evasori ma estremamente comprensivi con le famiglie in difficoltà. Si tratta di un segnale importante in un momento di crisi economica" ha concluso il sindaco. E anche in tempo di elezioni.