“I decessi dovuti, per via diretta, all’assunzione di sostanze stupefacenti, sono diminuiti del 56,8%”. A comunicarlo, in una nota, è l’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze, Istituzione di Roma Capitale. Il dato, spiega l'Act, si riferisce al raffronto tra i dati del quadriennio 2005-2008 e quelli 2009-2012, forniti dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, del Ministero dell’Interno. Secondo l'agenzia si tratta di "un risultato straordinario, che non ha pari, ancor più se confrontato alle principali città metropolitane d’Italia e può essere considerato, a tutti gli effetti, un importante traguardo raggiunto dall’Amministrazione di Roma Capitale, attraverso i Servizi erogati dall’Agenzia su tutto il territorio". "L’importante inversione di tendenza - aggiunge l'Act - si è avuta attraverso l’attuazione del “Nuovo Quadro dei Servizi Cittadino” del 2009, che ha permesso di realizzare in città il 26,7% di servizi in più sul territorio, molti dei quali innovativi, con particolare attenzione rivolta ai giovani, investendo nella prevenzione, con l’obiettivo di scongiurare il primo contatto tra i ragazzi e le sostanze stupefacenti, senza trascurare la cura, il reinserimento socio-lavorativo nonché la riduzione del danno per le persone tossicodipendenti”.
In realtà molti di questi servizi, a quanto racconta Stefano Regio del Cnca a Paese Sera, sono stati soppressi. "Prima dell'attuazione del Nuovo quadro servizi - spiega Regio - c'erano a Roma 11 progetti di reinserimento lavorativo, 6 centri diurni e 3 notturni. Oggi i progetti di reinserimento sono stati azzerati, mentre sono rimasti solo 1 centro diurno e 1 notturno". Per questo Regio si chiede: "Se i periodi di riferimento sono quelli indicati come può aver inciso il nuovo quadro di servizi cittadino che è stato operativo nella seconda metà del 2012 a prescindere dalla data della delibera che lo annuncia? Anzi, considerato che tali servizi sono stati operativi fino a tutto il 2012, ciò costituisce eventualmente la prova che erano efficaci ed il fatto che l'Act li abbia chiusi farebbe prevedere, in base alle sue stesse affermazioni, che nei prossimi anni si potrebbe verificare un nuovo aumento dei decessi". Rispetto ai progetti di prevenzione per la scuola dell'infanzia Regio si domanda: "Quale correlazione è possibile tra questi interventi o altri di prevenzione aspecifica e la riduzione dei decessi per abuso di droghe?".
“La drastica diminuzione di decessi riscontrata in questi anni testimonia, in maniera oggettiva, l’importanza che rivestono i servizi al passo con i tempi e rispondenti alle reali necessità della popolazione, mirati, oltre che alla prevenzione, anche alla diffusione di stili di vita sani, tra le fasce più vulnerabili della popolazione, come gli adolescenti: è il caso, ad esempio, della Comunità Giovanile, struttura che sorge in zona Ardeatina, primo esempio in Italia di spazio sociale e ricreativo, finanziato e realizzato da un ente pubblico, destinato ai giovani tra i 14 e i 35 anni”. “Nell’ottica dell’efficienza amministrativa e di una piena trasparenza istituzionale - conclude la nota -, siamo convinti che questo tipo di interventi, assieme ai risultati raggiunti in questi anni, facciano di Roma Capitale un’amministrazione all’avanguardia nel settore del contrasto alle tossicodipendenze”.