Papa Francesco è arrivato intorno alle 18,00 nella basilica di Santa Maria Maggiore dove ha presieduto la recita del rosario. Dalle 17.30 fino alle 21.00 è rimasta chiusa la zona dell' Esquilino, in particolare piazza santa Maria Maggiore. Dopo le 21 sono tornati regolari i bus che transitano nella zona di Cavour e via Farini. Per ragioni d’ordine e di sicurezza già dalle 7 di stamattina era stata vietata la sosta in via Merulana, da largo Brancaccio a piazza s. Maria Maggiore (lato destro); via Esquilino: da piazza s. Maria Maggiore a piazza Esquilino (lato destro) tutta piazza s. Maria Maggiore; via Gioberti: da piazza s. Maria Maggiore (per 10 metri lato sinistro) e piazza Esquilino, lato destro sino a via De Pretis. La zona era stata transennata e presidiata da agenti della polizia locale di Roma Capitale che all’arrivo del Pontefice e a conclusione della celebrazione hanno disposto l’isolamento della piazza.
IL PAPA RECITA IL ROSARIO - E' la seconda volta che Papa Francesco visita questa basilica, la prima volta era stato il 14 marzo, la mattina dopo la sua elezione. Al suo arrivo ha baciato il crocifisso come atto di ''presa di possesso' della basilica. Il Pontefice ha poi reso omaggio all'Icona della Madonna "Salus Populi Romani" venerata nella Capitale ma anche nell'intera Chiesa Cattolica. L'immagine e' stata posta per l'occasione presso l'altare, sopra la Confessione. Dopo aver ricevuto il saluto del cardinale arciprete Santos Abril y Castello, Papa Francesco ha introdotto la recita dei misteri gaudiosi del Santo Rosario.
"Una mamma educa i figli ad affrontare le difficoltà della vita, non si educa evitando i problemi, come se la vita fosse un'autostrada senza ostacoli" ha detto il Pontefice alla fine del Rosario. E ha aggiunto: "Una vita senza sfide non esiste e un ragazzo o una ragazza che non sa affrontarle mettendosi in gioco è senza spina dorsale". Parlando poi della figura di Maria: "La mamma aiuta i figli a guardare con realismo i problemi della vita". Infine ha detto: "Cari fratelli e sorelle, quanto è difficile, nel nostro tempo, prendere decisioni definitive. Ci seduce il provvisorio. Siamo vittime di una tendenza che ci spinge alla provvisorietà… come se desiderassimo rimanere adolescenti per tutta la vita. Non abbiamo paura degli impegni definitivi, degli impegni che coinvolgono e interessano tutta la vita! In questo modo la nostra vita sarà feconda".
3000 CONFRATERNITE A ROMA - Tremila le confraternite giunte in questi giorni a Roma in occasione dell'Anno della Fede. Stamattina erano 70mila i fedeli in fila dall'obelisco di piazza San Pietro alla tomba del primo Papa, sotto l'altare della Confessione, passando per le cappelle di destra, per rendere omaggio a quelle dei beati Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII.
Domani mattina l'appuntamento è in piazza San Pietro, alle 10, per la messa presieduta da Papa Francesco nella Giornata delle confraternite e della pieta' popolare, indetta dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Nel pomeriggio di oggi le celebrazioni in varie chiese: a Santa Maria degli Angeli e dei Martiri gli italiani con il cardinale Bertone e l'arcivescovo Fisichella; a Santa Maria dell'Orto gli spagnoli con il cardinale Liovera; a Santa Maria in Traspontina gli anglofoni con l'arcivescovo Roche; a Trinita' dei Monti i francofoni con il vescovo Laffitte.