Da due mesi alla guida della Regione Lazio e già arriva il primo record: governatore più amato d’Italia. La vetta di questa speciale classifica, stilata da Datamonitor, spetta a Nicola Zingaretti. Forse avvantaggiato rispetto a chi è presidente da più tempoo perché, per i più cattivi, riflette il boom di ascolti per il commissario Montalbano, interpretato dal fratello Luca. Con il 60% supera nei gradimenti i colleghi di Toscana, il democratico Rossi (58), e di Veneto, il leghista Zaia staccato di 0,8 punti.
I NEOELETTI TRA I PIU' AMATI - Dallo studio dell’istituto demoscopico, realizzato per la prima volta su 800 persone, emerge come tutti i neo eletti si piazzano nelle prime posizioni: sulla settima piazza Paolo di Laura Frattura (Molise, PD) al 53,5%, in ottava il democratico Rosario Crocetta (Sicilia) con il 53%. Dietro di lui Roberto Maroni (Lombardia, Lega Nord) con il 52,1%.
I COMPLIMENTI DI MARINO E GASBARRA - Un primo posto meritato per il candidato sindaco del centrosinistra. Ignazio Marino gli avrebbe “dato un bel 10”. “Un grande riconoscimento all’uomo politico, ma anche allo straordinario amministratore quale è”, scrive il segretario del Pd Lazio, Enrico Gasbarra.
L'EFFETTO MONTALBANO - Sulla pubblicità occulta del poliziotto in onda su RaiUno, ci scherza su l’esponente della Lega nord: “Può esserci, in effetti. Io non ho nessun fratello da mettere in campo”. Il primato, secondo Luca Zaia, “è legato alla vicinanza alla campagna elettorale: faccia tre anni come i miei e poi ne riparliamo”.
LE CRITICHE DI PDL E DESTRA - L’attacco arriva, neanche a dirlo, dall’opposizione alla Pisana. “Con tutto il rispetto per Datamonitor, credo che lo Zingaretti più amato d'Italia non sia il presidente della Regione Lazio, bensì il commissario Montalbano”, spiega il consigliere pidiellino Pino Cangemi. Mentre per il suo compagno di emiciclo Francesco Storace, leader de La Destra e avversario di Zingaretti alle regionali di febbraio, ''la gente lo ama perché dice sempre sì, ma per ora ha fatto solo annunci”.