Una scheda elettorale-lenzuolo: gli elettori di Roma, il 26 e 27 maggio, nel chiuso delle cabine elettorali, per scegliere il candidato sindaco e i consiglieri a cui accordare il proprio voto, avranno tra le mani un foglio largo circa un metro. Secondo gli "esperimenti" che i delegati di alcune liste hanno fatto in questi giorni per realizzare i fac simile, per contenere tutti i 19 candidati alla poltrona di primo cittadino con le 40 liste di supporto annesse la scheda dovrà misurare circa 95 centimetri, centimetro più centimetro meno. E non è detto che il computo dei candidati in lizza non salga ancora fino a 20 aspiranti sindaci e 41 liste complessive.
TROPPI CANDIDATI - Quando le liste sono state depositate il 26 e 27 aprile, infatti, i candidati in pista risultavano 22 con 45 liste. Le ammissioni dell'ufficio elettorale circoscrizionale avevano portato ad un totale di 18 candidati sindaco e 39 liste. I ricorsi presentati al Tar da alcune delle 6 liste ricusate hanno fatto risalire il computo a 19 candidati e 40 liste (con la riammissione da parte del tribunale amministrativo di Matteo Corsini per Roma Risorge).
LA SCHEDA? SI ASPETTANO I RICORSI - Oggi era tutto pronto per procedere al secondo sorteggio per stabilire l'ordine in cui su schede e manifesti compariranno i nomi dei concorrenti e delle liste. Ma l'operazione è saltata in attesa che il Consiglio di Stato decida della sorte della lista Roma Capitale Comune, che porta il candidato sindaco Antonio Corvasce, che ha presentato ricorso dopo che il Tar ha respinto la sua richiesta di riammissione.
MARTEDI' LE LISTE DEFINITIVE - Per conoscere la definitiva composizione delle schede bisognerà dunque aspettare martedì, quando è atteso il nuovo sorteggio. Una corsa contro il tempo per gli uffici elettorali che poi dovranno stampare i manifesti che andranno affissi nel territorio cittadino entro sabato 18 maggio.