È la guerra delle piazze. I comitati elettorali lavorano all'ultimo appuntamento della campagna elettorale, il 24 maggio. Il centrosinistra si riprende San Giovanni, dopo lo sfratto delle politiche subìto ad opera del MoVimento 5 stelle, che per le amministrative di Roma si deve accontentare di piazza del Popolo. Il sindaco uscente vince il suo braccio di ferro con con i ministero per i Beni e le attività culturali e chiuderà il suo tour al Colosseo. Alemanno sarà l'unico a godere della deroga al protocollo d'intesa che vieta le manifestazioni all'anfiteatro Flavio. E se il M5S è pronto ad accogliere il suo guru Grillo e il centrodestra aspetta Berlusconi, Marino attende di sapere se Matteo Renzi sarà con lui sul palco.
CANTANTI, ATTORI E COMICI PER MARINO - A sostenere il senatore democratico, di sicuro, ci saranno due voci nate nei talent show, Emma Marrone e Noemi. Ma anche Gigi Proietti, artista tra i simboli della romanità, il cantautore Mannarino e il comico Vergassola (genovese come il chirurgo). La “festa – fanno sapere dal comitato elettorale – inizierà alle 17 in un luogo simbolo del centrosinistra: un appuntamento per ringraziare i sostenitori e i volontari”.
IL SINDACO E LA DEROGA - Alemanno invece prima firma, il 9 maggio scorso, un protocollo d'intesa che vieta le manifestazioni al Colosseo. Poi però arriva la marcia indietro. Con una decisione che sconfessa la scelta della scorsa settimana, sceglie l'Arco di Costantino come location per l'ultimo appuntamento elettorale. Proprio come fece nel 2008, forzando il vincolo di tutela che c'è su tutta l'area. Proprio come accaduto per il presidio in sostegno dei due marò italiani detenuti in India, perchè accusati di aver ucciso due pescatori.
SUL PALCO CON BERLUSCONI - Due giorni fa però l'incontro con il Mibac cambia le carte in tavola e arriva il tanto sospirato “sì” per lo show con Berlusconi: una deroga che permetterà al primo cittadino di tornare nel luogo che considera una specie di portafortuna. Così Alemanno sarà l'unico a godere della deroga, una scelta presa senza coinvolgere la sopraintendenza ai beni archeologici del Comune di Roma, che tutela il patrimonio storico della Capitale. Marino attacca il suo avversario e lo definisce il “sindaco dell'inefficienza e dell'illecito. Perché per fare campagna elettorale non si possono scegliere i simboli istituzionali”
M5S: "RISCHIAMO UN TONFO" - E se l'imprenditore civico Marchini non ha ancora sciolto la riserva su dove radunare i suoi fan, i Cinquestelle sono un po' in affanno. Sul blog del MoVimento, infatti, una militante scrive per fare il punto della situazione sull'evento a piazza del Popolo. L'unico che vedrà Grillo a Roma, che si è tenuto lontano dalla campagna per il Campidoglio. L'attivista Francesca De Vito sottolinea che i lavori di organizzazione vanno a rilento. “Dobbiamo organizzarci come fatto per le politiche a San Giovanni”, afferma un'altra. Che aggiunge: “So che non è corretto, ma rischiamo un tonfo pauroso e non può essere”. Tutto deve essere pronto per il 24 maggio: l'ultimo show prima del voto.