Promette di fare, nei primi cento giorni da sindaco, più di quanto fatto da Alemanno in 5 anni. E intanto incassa il sostegno del suo partito. Con tutto il Pd che fa quadrato intorno al suo candidato al Campidoglio. Il tour elettorale di Ignazio Marino, in vista del voto del 26 e 27 maggio, continua nelle periferie. Con lui ci saranno il governatore Zingaretti e il neosegretario del Pd Gugliemo Epifani.
IL TOUR NELLE PERIFERIE - Nei gazebo di molti quartieri sarà il presidente della Regione Lazio a farsi vedere con Marino. Toccherà a lui accompagnare il candidato ligure per un giro romano. In piazza Santa Maria Liberatrice sara' invece Epifani a lanciare ai romani il suo endorsment per il candidato del centrosinistra nella corsa al Campidoglio. Per chiudere con la festa a San Giovanni. Con tanto di barman in strada e il debutto di nuovo cocktail, che sarà chiamato con il cognome del senatore. E aumenta le iniziative per sostenere la sua candidatura. La giornata si concluderà con un cocktail party in piazza Re di Roma.Lì saranno presenti dei ragazzi dell' Accademia di barman 'More More' del Tuscolano e ci sara' un concerto dei Seiottavi, cover band di Rino Gaetano. Ad organizzare la serata evento, dal titolo “Chi cambia città e chi cambia la città”, l'ex sfidante di Marino alle primarie Mattia Di Tommaso ora responsabile delle politiche giovanili al comitato elettorale del chirurgo.
LA PROMESSA - Così il Partito democratico, a neanche dieci giorni dal voto delle comunali, serra le fila attorno al chirurgo. In mattinata, l'incontro con gli operatori del Turismo, nel chiostro di San giovanni Battista de' Genovesi, insieme al deputato renziano Paolo Gentiloni. Che, da sfidante alle primarie a sindaco del centrosinistra, si trasforma in sostenitore di Marino. “Oggi – dice il parlamentare – è un'occasione per confermarlo”. Poi parla degli ultimo sforzi per “mettere in campo tutte le energie” per portare a casa la vittoria al Campidoglio. E se Gentiloni spiega di non “voler fare l'assessore”, Marino ricorda che con i suoi avversari all'esame della base ha lavorato per il programma “al contrario di quanto scrive qualche giornale”.Poi la stoccata al sindaco uscente: “I romani sanno bene che nei primi 100 giorni farò più di quanto ha fatto Alemanno in 5 anni, se lui perde la poltrona non sa più che fare”.
IL FUORI PROGRAMMA - A Tor Bella, dove Marino, accompagnato dal suo avversario alle primarie Sassoli, era invitato a discutere del Municipio VI (ex VIII) il fuori programma della giornata. Dopo la spaccatura sulle candidature, con il centrosinistra che si presenta diviso, oggi un'altra divisione. Mentre l'aspirante presidente della circoscrizione, Marco Scipioni, che corre con la civica Marino sindaco e il Pd, prende la parola; avviene quello che il senatore non si aspettava: il gruppo che sostiene Roberto Mastrantonio, appoggiato da Democratici in movimento e Sel, lascia la sala. E nello sconcerto il chiurgo ligure.
(Ultima modifica sabato 18 maggio)