SoulFood, festival su cibo, arte e sostenibilità torna a Roma il 24, 25 e 26 maggio e raggiunge la sesta edizione. Realizzato da Donpasta e Terreni Fertili, SoulFood parte dalla dimensione ambientale, sociale e culturale del cibo per narrare piccole e grandi storie d’insurrezione creativa, di resistenza e di trasformazione. Tre giornate molto differenti tra loro, un programma fittissimo con il cibo come tema centrale, mescolato alla volontà di innescare incontro, conoscenza e dialogo. Iniziamo dalla serata di venerdì 24, quando alle 21 in contemporanea in nove case romane si svolgeranno le Cene Carbonare. Marta Rossato, di Terreni Fertili ci racconta cosa sono e come funzionano le Cene carbonare.
Come nasce l’idea del Festival?
Le domande all’origine del progetto di SoulFood sono numerose: cos’è il cibo? Quali sono i suoi significati e i suoi valori simbolici? Cosa c’è dietro il mangiar male? Un corto circuito tra i prodotti della terra, la trasformazione industriale e la categoria del profitto in agricoltura come nella distribuzione. È un modo per costruire relazioni.. Perché il cibo riguarda le ricette e quindi la storia, la memoria, la terra.
Perché avete scelto la formula delle piccole cene segrete, anziché quella di un grande evento food?
Sperimentare la bellezza di sedersi a fianco di chi non si conosce, assaggiare cibo frutto di resistenze quotidiane, essere accolti da chi non sa chi arriverà nella sua casa. La tavola imbandita è il primo luogo in cui si intrecciano relazioni. E in una società che tende a demolirsi, SoulFood propone piccoli esperimenti di ricostruzione attraverso le cene carbonare: esperimenti di micro-socialità intorno al piatto. Tutto questo non sarebbe possibile in un contesto più grande, dove si perderebbero i contenuti che invece si condividono sedendosi alla stessa tavola, i rituali della convivialità legati al cibo.
Come si svolge una Cena Carbonara?
Per questa edizione abbiamo in programma nove cene, in altrettante case private sparse in tutta Roma, il cui indirizzo viene rivelato con un solo giorno di anticipo. Quest’anno saranno con noi, come ospiti e “conduttori” delle cene, Stefano Benni, Mario Desiati di Fandango Libri, Mobilità Nuova e la sua cena a pedali, l’urbanista Enzo Scandurra, la giornalista Carmen Vogani, Libera Terra, la comunità Sikh di Sabaudia, Michele Baronio e Tamara Bartolini. Nel corso di ogni cena si parlerà di stili di vita, di storie di mondi possibili, attraverso il cibo e l’arte per arrivare al cuore, alla pancia e al desiderio che ci accomuna. In cucina cuochi per gioco, per sfizio o per passione preparano cene uniche, destinate a invitati sconosciuti mentre gli ospiti delle cene tesserano intorno al cibo storie vecchie e nuove di resistenza e insurrezione creativa. Dall’eclettismo di Donpasta, al pesce povero ma sostenibile e freschissimo del pescivendolo di Tor Pignattara, dai prodotti di Libera Terra provenienti dalle terre confiscate alla criminalità organizzata, alla cucina vegana di un cuoco ciclista fino ad arrivare alla cucina tradizionale romana, ligure e indiana.
COME PRENOTARE - Il programma completo delle Cene Carbonare lo trovate qui. Per prenotare una Cena Carbonara inviate, entro martedì 21 maggio, una email a cenecarbonare@thesoulfood.net indicando il nome della cena alla quale volete partecipare oltre ai nomi degli amici che verranno con voi. Riceverete le informazioni dettagliate sulla cena che avete scelto. Ogni cena ha un costo di 25 € a persona che serve a coprire la spesa, a remunerare chi cucina e a sostenere alcuni dei progetti sociali protagonisti delle cene e questa edizione del Festival. SoulFood prosegue sabato 25 con una grande festa di quartiere a San Lorenzo al Nuovo Cinema Palazzo tra guerrilla gardening, musica e cibo dalle 18 a notte fonda; infine domenica 26 al Circolo degli Artisti mercato bio, iniziative per i bambini, cooking Djset e braciolata.