Ripresi gli allenamenti a Trigoria dopo il giorno di riposo concesso da Andreazzoli, propedeutico per ricaricare le pile prima dell'ultimo rush della stagione: il derby valido per la finale di Coppa Italia contro la Lazio. La partita della stagione, quella che darà un senso all'annata calcistica delle due squadre della Capitale: una alzerà la coppa e potrà giocare l'Europa League, l'altra resterà a bocca asciutta. Sul campo oggi Marquinhos, Balzaretti e De Rossi sono tornati ad allenarsi con il gruppo, ancora riposo, invece, per Torosidis e Lamela entrambi assenti dal campo. La notizia del giorno, intanto, arriva dal Tar che ha confermato l'orario della partita: Roma-Lazio finale di Coppa Italia si giocherà domenica 26 alle ore 18. La Terza sezione, in composizione collegiale, ha infatti respinto il ricorso del Codacons, confermando sostanzialmente il decreto del presidente del collegio Italo Riggio dello scorso 15 giugno. Altra notizia è l'apertura da oggi della vendita libera dei biglietti: da oggi chiunque può andare nei punti autorizzati e comperare un biglietto per la finale, pur non essendo in possesso della tessera del tifoso. Tutti in ritiro a Trigoria per preparare al meglio il derby contro la Lazio in programma per la finale di Coppa Italia di domenica pomeriggio allo stadio Olimpico. È la decisione presa dalla Roma che ha fissato l'inizio del ritiro nel centro sportivo per venerdì alle ore 15. La squadra, tornata oggi a lavorare sul campo dopo la vittoria col Napoli di fine campionato, si allenerà fino a venerdì esclusivamente di pomeriggio (ore 17), mentre sabato la rifinitura sarà svolta alle 11 di mattina (e i primi 15' minuti saranno aperti alla stampa). Gli unici a lasciare Trigoria, sabato, saranno il tecnico Aurelio Andreazzoli e il capitano Francesco Totti impegnati nella conferenza della vigilia che si terrà nella sala stampa dell'Olimpico.
QUESTIONE ALLENATORE- ''La prossima settimana avremo un nuovo allenatore? Stiamo tutti aspettando, dovranno concretizzarsi le nostre cose". Walter Sabatini non si sbilancia, ma dalle sue parole si capisce che la Roma è in attesa di novità da Milano ed è pronta ad accogliere a Trigoria Massimiliano Allegri. Il tecnico del Milan è l'uomo scelto per rilanciare ancora una volta il progetto giallorosso, ma prima di poter sbarcare nella Capitale dovrà sistemare la propria situazione con i rossoneri. Allegri ha infatti ancora un altro anno di contratto e difficilmente svuoterà l'armadietto di Milanello senza intavolare una transazione economica che porti a una separazione consensuale. A lasciare in panchina il posto ad Allegri sarà Aurelio Andreazzoli, comunque stimato dalla società romanista per il lavoro svolto dopo l'esonero di Zeman e atteso domenica dalla finale di Coppa Italia contro la Lazio (il Tar ha confermato orario e data respingendo il ricorso del Codacons). ''Siamo molto soddisfatti, con lui abbiamo recuperato equilibri e posizioni di classifica - ha sottolineato Sabatini - Lunedì, a prescindere dal risultato del derby, ci confronteremo. Non è escluso che sia lui il tecnico della Roma. Ma non abbiamo preso decisioni o accordi con nessun altro allenatore, stiamo aspettando che si concretizzino le nostre cose”. Insomma, in attesa di Allegri, meglio concentrarsi sulla finale di Coppa Italia che potrebbe raddrizzare l'ennesima stagione deludente. ''Abbiamo avuto momenti non felici, ma sappiamo quello che stiamo facendo, è un processo di crescita. Faremo meglio in futuro - ha riconosciuto il ds giallorosso - Il derby? Vince la Roma, dobbiamo vincere. Ma non vogliamo vivere la finale come la partita dell'ultima spiaggia". Di certo però un ko nella stracittadina sarebbe pesantissimo da digerire e potrebbe portare all'ennesima rivoluzione nonostante le smentite di Sabatini, che anzi ha confermato in blocco i pezzi pregiati della rosa (''rimangono tutti, non accetteremo offerte, sarebbe una controindicazione clamorosa visto che vogliamo costruire una grande squadra, ci sarà qualche innesto ma nessuno andrà via") e anche il dg Baldini.
BALDINI- ''Certo che rimane, Franco è il perno e l'architrave di questa società. Non vedo qual è il problema. Non perderemo pezzi, cercheremo di mettere tasselli per essere all'altezza della nostra tifoseria”. Tifoseria che però, con i cori razzisti a Balotelli, ha provocato sia la chiusura per un turno della Curva Sud sia un danno d'immagine al club non tollerato da James Pallotta. Il presidente, questa sera a cena con Sabatini e Baldini per fare il punto sul futuro della squadra, non respinge l'associazione Roma-razzismo e per questo ha fatto emettere un altro durissimo comunicato in cui si etichetta come ''terribile e inaccettabile" quanto accaduto col Napoli. ''La Roma non considera i responsabili di tali fatti come suoi tifosi - le parole del club - Le azioni di questo gruppo ristretto sono detestabili e danneggiano la nostra società e i nostri fedeli tifosi che rispettano le leggi. Continueremo a lavorare per garantire che venga fatto tutto il possibile per identificare e bandire i responsabili dagli stadi di calcio".