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Regione, lettera di minacce a Zingaretti§La firma è delle Nuove brigate rosse

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Minacce non solo nei confronti del presidente della Regione Nicola Zingaretti ma anche più in generale contro l'intera classe politica. Questo, a quanto si è appreso, il contenuto della lettera minatoria recapitata intorno alle 13 negli uffici della Regione in via Cristoforo Colombo. La missiva era firmata "Nuove Brigate Rosse" e vedeva disegnata anche la stella a cinque punte.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione Garbatella e del nucleo investigativo di via In Selci. A quanto si è appreso, la lettera è stata consegnata ad una delle segretarie del governatore del Lazio e conteneva della sostanza bianca. Aperta la missiva la donna ha percepito la sensazione di polvere, come zucchero.

A toccare la busta anche un'altra segretaria. Le due donne sono state portate per gli accertamenti di prassi all'ospedale Spallanzani. A quanto si è appreso secondo gli investigatori si tratterebbe di "un gesto scarsamente attendibile".

PROCURA APRE INCHIESTA - Un'inchiesta è stata aperta dalla Procura di Roma. Il fascicolo, nelle mani del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, responsabile del pool antiterrorismo, è intestato "atti relativi a", ossia senza ipotesi di reato e senza indagati, ed è stato avviato dopo la comunicazione dell'Arma dei Carabinieri che ora svolgerà verifiche sulla polvere bianca trovata nella busta.

LE REAZIONI - Solidarietà bipartisan a Zingaretti e allo staff. “Sono certo che il presidente Zingaretti non si farà intimorire da chi cerca di creare un clima di violenza, di confusione e di ostacolare un’azione politica e amministrativa moderna al servizio dei cittadini. Non possiamo però sottovalutare quanto è accaduto e anzi la politica tutta, ma anche le forze civiche, sociali e produttive unirsi per tenere alta la guardia contro quei folli che tentano di emulare i cattivi maestri mettendo in campo una sorta di strategia della tensione proprio nel momento più complesso e delicato per i cittadini piegati dalla crisi” scrive in un comunicato il segretario del Pd Lazio, Enrico Gasbarra. "Si tratta di un gesto assolutamente incomprensibile e intollerabile che deve essere condannato con fermezza da tutte le forze politiche. Sono convinto che queste intimidazioni non fermeranno la politica riformista e l'impegno civile che Zingaretti e la sua squadra hanno dimostrato in questi anni al servizio delle istituzioni" ha detto il candidato sindaco Ignazio Marino. "Telefonata di solidarietà di Francesco Storace al presidente Zingaretti: 'Gesti sconsiderati che non vanno sottovalutati - ha detto il vicepresidente del consiglio regionale - Sta alla politica placare i toni che rischiano di eccitare un estremismo pericoloso'". Così in una nota l'ufficio stampa di Francesco Storace. "Esprimo la mia solidarietà al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti per le minacce subite stamane. Questi gesti non vanno sottovalutati, ma vanno sempre condannati con forza" dice Luciano Ciocchetti. "Le minacce al presidente Zingaretti sono un atto di vile intimidazione che va condannato con forza. Gli esprimo tutta la mia solidarietà sperando che ora non tocchi anche a lui vivere sotto scorta". Così in una nota la parlamentare Pdl Renata Polverini, già governatrice della Regione Lazio

"Desideriamo esprimere a nome nostro e delle segreterie di Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio, piena solidarietà a Nicola Zingaretti e ai suoi collaboratori per le minacce oggi ricevute. Un atto grave che lascia davvero sbigottiti visto che si sta avviando, nella Regione Lazio, un percorso di relazioni sindacali che servirà a costruire la strada della ripresa e dello sviluppo". Così Claudio Di Berardino, Mario Bertone e Pierpaolo Bombardieri, segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio.


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