E' stato arrestato, con la collaborazione della Polizia spagnola, il latitante S. L., ricercato da mesi perché ritenuto responsabile di avere partecipato a un’efferata rapina, commessa la sera del 13 marzo 2010 da un commando di 5 uomini in una villa dell’Eur.
LA FUGA - L’uomo si era sottratto alla cattura nel giugno scorso, quando i carabinieri di via in Selci si erano presentati presso la sua abitazione per arrestarlo in esecuzione di una misura cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Roma e, riuscito a espatriare, si era rifugiato a Palma di Maiorca, dove si stava organizzando per lasciare definitivamente l’Europa e rifugiarsi in Brasile. I carabinieri lo hanno bloccato all’interno di un Internet point dell’isola, dove l’uomo si era recato per contattare i suoi favoreggiatori e definire gli ultimi dettagli della sua fuga in Sudamerica.
LA RAPINA - L’arresto si unisce a quello degli altri componenti della banda, tutti pregiudicati romani con rilevanti trascorsi criminali che, col volto coperto e armati di pistole semiautomatiche, avevano messo a punto ed eseguito la rapina all’interno della villa di un anziano costruttore romano, sequestrandolo insieme alla moglie e obbligandolo a consegnare valori per oltre 150mila euro.
Il colpo era stato minuziosamente preparato dalla banda di rapinatori che avevano seguito per giorni la vittima, applicando un Gps sotto la sua autovettura e posizionando una telecamera nascosta all’esterno della villa per studiarne le abitudini.
