Continua la protesta dei precari della scuola. Dopo la manifestazione dello scorso 10 novembre, il Ministro Profumo aveva dichiarato che le ore lavorative non sarebbero più aumentate da 18 a 24, come originariamente prevedeva la legge di stabilità. Ma ai precari non interessa "per noi non è una vittoria" affermano "le nostre richieste vanno ben oltre la sola questione delle ore".
I DOCENTI - Così ieri pomeriggio in un'assemblea del Coordinamento Precari della Scuola, tenutasi nello storico liceo Talete, molti di loro si sono ritrovati per organizzarsi e portare avanti la mobilitazione, in vista della giornata di sciopero europeo del 14 novembre e per organizzare nuovi appuntamenti. Ricordano il duro quadro della scuola statale che negli ultimi "ha subito ben otto miliardi di tagli per un totale di 130mila licenziamenti". In quanto al rigore e al rispetto dei parametri europei, una docente dice "non possono imporci di uniformarci all'Europa in tutto e per tutto, dobbiamo rivendicare la specificità e la qualità della scuola italiana che ha sempre partorito giovani eccellenti".
"UNIONE" - Un altro docente ricorda: "Alcuni studenti hanno occupato il liceo Nomentano, evitando il rischio che si infiltrassero soggetti legati a Casa Pound, non dobbiamo lasciarli soli, dobbiamo unirci". L'unione, infatti è una delle parole d'ordine della mobilitazione, "perché gli attacchi alle singole componenti della scuola sono attacchi alla scuola nel suo complesso". "Dobbiamo interloquire con loro – afferma un’altra docente - e concordare anche forme comuni di protesta, come la didattica alternativa, non per forza le occupazioni che sfociano nell'illegalità". E Valerio, uno studente del Talete, propone : "teniamo le scuole aperte anche oltre l'orario normale, dimostriamo che la scuola è viva e non si fa zittire!":
Ci tengono a ribadirlo più volte: "I tagli alla scuola non vanno visti come una cosa che riguarda solo docenti, studenti e genitori, qui è sotto attacco lo stato sociale e con il fiscal compact ci faranno fare la fine della Grecia!", e non risparmiano le critiche ai sindacati "che si sono spaccati al loro interno e hanno causato fratture anche tra di noi".
SOSPESO IL POF: ADDIO ATTIVITA' EXTRA - Intanto in molte scuole il corpo docenti sta sospendendo il Pof (piano dell'offerta formativa, ndr) che prevede anche attività extracurriculari, come gite, visite guidate, corsi pomeridiani "perché non ci sono i soldi per poter fare tutto ciò, chi lo paga il personale?" chiede una docente.
A dar man forte alla protesta c’è anche il preside del Talete, Antonio Panaccione, che a Paese Sera ha spiegato: "Io sono vicino al corpo docente e sarei disposto a cedere anche i miei poteri di dirigente per salvare i docenti". Sulla sospensione del Pof spiega: "non ci sono più risorse per garantire attività extracurriculari, ci mancano finanche le sedie! Io proporrei di sospendere i viaggi e di non fare comprare più i libri di testo che sono troppo cari, così si colpiscono da una parte le agenzie di viaggi e dall'altra le case editrici, cioè bisogna causare blocchi li dove circolano i soldi, perché la crisi non la può sentire solo la scuola". Ma non è a favore dell'occupazione "perché non serve a nulla, bisogna protestare controcorrente come faceva Ghandi".
OGGI FLASH MOB - Per oggi è previsto un flash mob in largo Agosta alle 16.30 in vista della manifestazione del 14, che vedrà a Roma una delle piazze principali d'Europa, come in Spagna, Portogallo e Grecia. Diversi cortei attraverseranno la città, quello della Cgil che da Bocca della Verità arriverà a piazza Farnese e poi gli studenti che partiranno da piazzale Aldo Moro gli universitari e da Piramide i medi e liceali. I precari della scuola promettono: "Ci saremo anche noi, uniti per difendere la scuola pubblica".