L’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino continua a essere invaso dai rifiuti e dalla sporcizia. A terra, nelle hall dei terminal, e sui marciapiedi. I secchioni sono traboccanti ma nessuno li svuota. Scarti alimentari, bottiglie e cartacce sono abbandonati persino sulle sedie. Verrebbe garantita soltanto la “pulizia minima”, ossia quella delle toilette.
L’EMERGENZA - Ormai da qualche giorno è questo il drammatico scenario che si offre ai passeggeri e ai visitatori dello scalo romano, l’hub intercontinentale dove i lavoratori addetti alla pulizia sono in sciopero. Ma non sono in mobilitazione soltanto loro. A proclamare lo stato di agitazione sono anche i 69 lavoratori dei Trolley service, la società che si occupa dei carrellini porta-bagagli. E a loro si aggiungono anche i 44 dipendenti dei Duty free shop. Morale: regnano il caos e l’incertezza dopo settimane in cui i carrellisti sono stati in sit-in a oltranza, incatenati alle balaustre al terminal 1. Una situazione di assoluta emergenza. Tante le vertenze in corso. Il malessere serpeggia e ne sono la dimostrazione l’incuria e l’abbandono in cui versa l’aeroporto.
"SITUAZIONE DA TERZO MONDO" -“La situazione è da terzo mondo: mi vergogno, come lavoratrice aeroportuale, di quanto sta accadendo”, dichiara Palmira Rondinara, una lavoratrice dei duty free. Al momento è in corso una riunione tra la società e le rappresentanze sindacali. Rinviato a domani, invece, l’incontro in Regione. E più tardi si terrà un tavolo in prefettura. Aeroporti di Roma, in merito a quanto sta accadendo, comunica che “purtroppo, gli impegni presi dalle organizzazioni sindacali, alla presenza di rappresentanti di Adr, con la direzione aeroportuale dell’Ente Nazionale per l’aviazione civile e la Prefettura sono stati disattesi”. “Lo scalo Leonardo da Vinci di Fiumicino permane in uno stato di indecenza che ne impedisce la fruibilità - prosegue la nota - Adr si riserva tutte le azioni consentite dalla legge per rispondere agli obblighi derivanti dalla gestione di un servizio pubblico”. Vincenzo Pasculli, responsabile circolo trasporto aereo Pd di Roma, ritiene che l’Enac dovrebbe intervenire.