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Arsial, Zingaretti nomina Rosati§commissario straordinario

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Oggi il presidente della Regione Zingaretti ha nominato Antonio Rosati commissario straordinario dell’Arsial. “Antonio Rosati – spiega Zingaretti - è stato un ottimo assessore al Bilancio in Provincia e sono convinto che saprà fare altrettanto bene come commissario dell’Arsial, un’agenzia fondamentale per lo sviluppo del settore agricolo nel territorio del Lazio che da oltre due anni non ha più approvato il proprio bilancio. In un momento come questo, l’Arsial ha bisogno di ripensare il suo ruolo, la sua funzione, il suo scopo e questo non può che passare attraverso il risanamento”.

Nato a Roma nel 1957, Antonio Rosati nel 1993 è eletto consigliere comunale a Roma, diventando presidente della Commissione Bilancio. Nel 2000 è presidente di Risorse per Roma spa e dal 2003 entra nella squadra di Enrico Gasbarra, presidente della Provincia di Roma, alla guida delle politiche di Bilancio. Nel 2008 Nicola Zingaretti lo riconferma nello stesso ruolo. 


Comunali, Idv esclusa dalla coalizione§La rabbia di Di Pietro: "Arroganti"

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Prima l'invasione dei manifesti, soprattutto nelle metropolitane di Roma, che annuncia il sostegno di Italia dei Valori alla candidatura a sindaco di Ignazio Marino. Cercando di allargare di nuovo a sinistra la coalizione RomaBeneComune (Pd, Sel, Cd e Verdi). Poi l'amara sorpresa: l'esclusione dalla compagine di centrosinistra dopo la consegna delle liste, a quattro settimane dal voto. E la rabbia del leader Idv, Antonio Di Pietro.

DI PIETRO - L'ex pm di Mani pulite accusa il comitato di averli esclusi. Un'accusa pesante. "Dopo averci chiesto supporto logistico all'ultimo minuto - spiega Di Pietro - ci hanno negato l'apparentamento. Siamo di fronte ad arroganza, supponenza, menefreghismo e anche truffa elettorale". L'ex toga si dice pronto a "chiedere conto alla magistratura di quanto accaduto". Mentre dal quartier generale di Marino, sulla Colombo, spiegano che l'iniziativa dei manifesti era "a titolo personale".

Ma c'è chi aggiunge che l'incontro tra il candidato sindaco del centrosinistra e Di Pietro ci sia stato, ma che si sia "concluso con un nulla di fatto". Così il leader di Idv cerca nuovi apparentamenti, o almeno così sembra. Fuori dal Parlamento e senza amici in quella che fu la sua coalizione, ora sembra guardare al MoVimento 5 stelle.

Il M5s "non si può criminalizzare", afferma convinto Di Pietro, riferendosi alla sparatoria di ieri a Romadove - durante il giuramento del governo di larghe intese guidato dal democratico Enrico Letta - l'attentatore Luigi Preiti ha ferito due carabinieri e una donna incinta. Prove di dialogo in vista del voto di maggio. Anche se i grillini da sempre affermano la loro contrarietà a qualsiasi tipo di alleanza.

Lotito: "Al derby vince la legalità"

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''Si è lavorato per l'interesse supremo dello sport. Faccio un appello ai miei tifosi: chiedo a loro di avere un comportamento all'insegna della correttezza, delle regole, della legalità. Bisogna essere avversari sul campo, ma amici nella vita. Alla fine dobbiamo abbracciarci come insegna lo sport''. È il messaggio che il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha inviato alla tifoserie biancoceleste in vista del derby in finale di Coppa Italia contro la Roma che si giocherà allo stadio Olimpico il 26 maggio alle ore 18. ''Questa occasione, la prima nella storia del calcio italiano in cui Roma e Lazio si contendono un trofeo, dovrà essere ricordata come un punto di partenza per il rilancio dello sport della città, un punto di riferimento per i giovani - ha aggiunto Lotito - Sarà una partita seguitissima anche a livello internazionale e quindi il comportamento diverrà l'emblema di Roma, della capitale d'Italia. Anche per questo faremo un'opera di prevenzione e sensibilizzazione”.

LA LEGA- Il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, ha sottolineato: ''Roma e Lazio stanno lavorando in modo molto stretto per un avviare un percorso di avvicinamento che consenta di arrivare al derby in un clima di grande serenità, e questo lavoro speriamo darà tutti i frutti speratì'. ''Condividiamo con il presidente Malagò l'urgenza di dare un messaggio positivo a tutte le tifoserie per ritrovare lo spirito sportivo e di lealtà - ha ribadito Beretta - Oggi è stato fatto un passaggio importante, lavoreremo in un clima ancor più disteso. Andiamo tutti nella stessa direzione”. ''Dobbiamo fare capire ai tifosi che quella del derby di Coppa Italia deve diventare un giornata di sport - ha sottolienato anche il responsabile organizzativo e della logistica della Roma, Antonio Tempestilli - Chiediamo fortemente a tutti quelli che amano questa città di darci una mano in questa situazione particolare. Venite allo stadio in un clima di amicizia”. Auspico espresso anche dal dg della Rai, Luigi Gubitosi: ''Speriamo questa diventi una giornata di sport. Sarà una bella giornata di calciò'.

Zingaretti: "Il Cem non chiuderà"§I servizi verranno spostati al Forlanini

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"Il Cem di via Ramazzini non chiuderà, vogliamo spostare tutti i servizi al Forlanini per tutelare lavoratori e malati". Lo scrive il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, su Twitter. Solo quattro giorni fa la Croce Rossa, in una lettera, annunciava la chiusura definitiva del centro di educazione motoria prevista per il primo giugno. Un annuncio che aveva sollevato la protesta dei genitori dei ragazzi e una petizione rivolta non solo ai vertici della Croce Rossa, ma anche al presidente della Regione Nicola Zingaretti e al sindaco di Roma Gianni Alemanno.

Apprende con soddisfazione la presa di posizione del governatore il presidente della Croce Rossa, Francesco Rocca: "Presidente grazie per la buona notizia - dichiara - Sappia che la Cri è pronta a mettere a disposizione della Regione l'attuale struttura".

(Foto di archivio)

Lotito: "Petkovic non è in discussione"

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''Nessuno dei nostri giocatori allo stato attuale è sul mercato, nessuno è in vendita. E non mi risulta che Petkovic sia stato messo in discussione. Siamo arrivati nei quarti di Europa League, da cui siamo usciti non per nostri demeriti, e ora siamo in finale di Coppa Italia dopo aver eliminato la Juventus. Speriamo in questo finale di stagione di dimostrare tutto il nostro valore”. Sono le parole del presidente della Lazio, Claudio Lotito, al termine della riunione che si è svolta al Coni per decidere su data e orario del derby di Coppa Italia che si giocherà all'Olimpico il 26 maggio alle ore 18.

LAZIO COMPETITIVA- ''Vincere la finale salverebbe la stagione? La Coppa Italia è un trofeo importante che non tutte le società hanno avuto la possibilità di vincere - ha ricordato Lotito - E permette anche di arrivare in Europa League e di disputare la Supercoppa Italiana. È un trofeo che anche in altri paesi è stato rivalutato”. Nel prossimo futuro, ha poi sottolineato il patron biancoceleste, ''la Lazio allestirà una squadra che sarà più competitiva rispetto a quella di quest'anno attraverso il rafforzamento nella parti del campo dove si ritiene giusto fare degli interventi”. 

Pecoraro: "Rassenerare gli animi"

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"Questa scelta è un messaggio per le tifoserie: speriamo vada tutto bene, anzi ne siamo certi". Questa la convinzione del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro sul derby Roma-Lazio, finale di Coppa Italia che si giocherà domenica 26 maggio alle 18 all'Olimpico. "Abbiamo accolto l'invito a non cambiare data - ha spiegato Pecoraro al termine della riunione organizzata al Foro Italico tra Prefettura, Lega di serie A, Roma, Lazio e Rai - ora mi auguro che nessuno esca da casa con le accette, altrimenti istituzioni e Lega dovranno intervenire. Per la città non ci auguriamo questo scenario". "Ho chiesto "l'intervento della massima autorità sportiva perché è necessario il dialogo tra istituzioni statali e sportive. Bisogna rasserenare gli animi dopo quello che è successo nell'ultimo derby e anche alla luce di ciò che è successo domenica scorsa a Roma". 

SONO TUTTI D'ACCORDO- "È necessario far lavorare gli operatori di polizia in serenità: quindi meglio" far disputare il Derby di Coppa Italia "di giorno piuttosto che di sera. Quello delle 18 è un orario utile sia per l'afflusso dei tifosi allo stadio che per il deflusso. Aggiungo un messaggio alle tifoserie: abbiamo accolto l'invito a non cambiare data e anche i candidati sindaci non hanno mostrato obiezioni. Speriamo, anzi siamo certi, che andrà tutto bene. Altrimenti- ha concluso- la Lega e le istituzioni della città dovranno intervenire in futuro e non ce lo auguriamo". 

"L'arma" di Amadei, l'identità perduta§e la protesta, tra teatro e cinema

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A destare curiosità non è tanto l’atmosfera carica di elettricità che si trova sempre durante le prove di uno spettacolo, quanto l’aria di combutta carbonara che sembra avere l’intero cast de L’Arma, lo spettacolo che debutta il 30 aprile al Teatro Vascello con la regia di Aureliano Amadei, autore, fra gli altri, del pluripremiato film autobiografico Venti sigarette. A parlare con Paese Sera, in un’intervista poco convenzionale, sono gli attori Giorgio Colangeli, Andrea Bosca e la giovanissima Mariachiara Di Mitri, insieme ad Amadei. Ma non è della storia o dei suoi personaggi che raccontano, quanto piuttosto di come hanno lavorato su questo testo di Duccio Camerini dal titolo originale How long is now, un progetto su cui fin dal principio è stato seguito un doppio binario per arrivare alla realizzazione di uno spettacolo teatrale prima, e un film subito dopo.

Lo spettacolo quindi è una sorta di preparazione per il lavoro cinematografico?
Il teatro richiede un approfondimento a cui spesso il mezzo cinematografico, per motivi di tempo e di budget, è costretto a rinunciare – dichiara Aureliano Amadei – per cui si arriva spesso al primo ciak senza passare per quello studio dei personaggi che permette di dargli una vita propria. Noi stiamo elaborando tutto ciò che è intorno al film, ed è partendo da questo obiettivo che ho lavorato per la composizione della compagine artistica, fino alla scelta dei capireparto di scenografia e luci. Persino il casting è seguito dalla stessa persona: è come se ora stessimo creando dell’alta moda, che dovrà essere questo spettacolo teatrale, per poi andare a fare i capi prêt-à-porter per il cinema”.

La differenza tra i due mezzi espressivi è grande, in che modo avete lavorato sui personaggi?
In questo spettacolo i personaggi non esistono, sono un falso problema - interviene con un sorriso sardonico Giorgio Colangeli – si potrebbe dire che l’unico identificabile come tale sia la baracca, che fa parte della scenografia. Il tema principale della storia è infatti la perdita dell’identità, quindi "il" personaggio scompare e rimane solo una sovrapposizione di caratteri. La ricerca teatrale infatti serve a trovare quei concetti che al cinema diventano concreti. Anche io sono curioso di scoprire cosa ne uscirà fuori...

Sembra un modo piuttosto atipico di lavorare, come siete stati convinti a partecipare a questo progetto?
Ho trovato la proposta allettante – confessa Andrea Bosca – perché siamo stati spinti a esplorare fuori dal testo. Se dovessimo trasfigurare la storia de L’Arma in un quadro o una poesia ora saprei quale forma avrebbe. E’ come aver lavorato su un enorme blocco di marmo da cui è stata tratta una statua, una volta che anche quella forma sarà superata rimarrà solo il lavoro che è stato fatto per arrivarci, i gesti compiuti. In questo modo è possibile plasmare le sensazioni: la materia può cambiare ma i concetti che essa dovrà esprimere sono gli stessi”.

Ma qual è il tema principale de L’Arma?
A introdurre la complessità del soggetto è Aureliano Amadei: “L’identità, o la perdita dell’identità, o il suo sdoppiamento… dipende da che punto di vista si guarda. La storia narra di un uomo che scappa in un luogo sperduto e cresce una trovatella come fosse la propria "arma per combattere la società". La manipolazione della sua identità come atto di protesta contro il mondo in realtà nasconde solo un disagio invisibile, il rifiuto delle regole di un mondo che non accetta il dubbio”.

Insomma, una storia che lascia molti punti interrogativi e l’opportunità di seguire il work in progress di una macchina scenica unica nel suo genere, che dal teatro migrerà sul grande schermo con gli stessi protagonisti, scenografie, regia, sceneggiatura. Una cosa che raramente si lascia osservare nel suo divenire: l’evoluzione del mistero insito in ogni creazione artistica.

L’ARMA
Finalista 50° Premio Riccione per il teatro
di Duccio Camerini
con Giorgio Colangeli, Andrea Bosca e Mariachiara Di Mitri
Regia di Aureliano Amadei
Teatro Vascello
Dal 30 aprile al 12 maggio
dal martedì al sabato h 21 – domenica h 18

Velletri, operaio morto sotto il crollo§Arrestato il proprietario dell'immobile

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Il solaio di uno stabile a Velletri, in via di San Francesco, è crollato nel corso di alcuni lavori di ristrutturazione, causando la morte di un operaio. Sul posto sono arrivate quattro squadre dei vigili del fuoco e i carabinieri; i pompieri stanno cercando sotto le macerie eventuali altre vittime anche se al momento non risultano altri dispersi. L'uomo stava svolgendo dei lavori nella palazzina di due piani nel centro storico del paese. I vigili del fuoco hanno estratto il corpo privo di vita nel piano interrato dello stabile.

LA VITTIMA E' UN OPERAIO RUMENO 46ENNE - E' un operaio rumeno di 46 anni l'uomo morto nel crollo. I carabinieri della compagnia di Velletri hanno verificato che l'uomo non aveva precedenti penali e sono alla ricerca di familiari da allertare, anche se al momento non è stato rintracciato alcun parente. La palazzina, nel frattempo, è stata evacuata. I militari hanno già sentito alcune persone che abitavano nella struttura e il proprietario del locale interrato per verificare l'ipotesi che i lavori fossero abusivi e finalizzati ad ampliare la metratura dell'immobile.

IN MANETTE - Arrestato dai carabinieri di Velletri il proprietario dell'immobile dove oggi è morto un operaio rumeno a causa del crollo del solaio. L'uomo, un 30enne che aveva anche commissionato i lavori, dovrà rispondere di omicidio colposo e di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. L'operaio, secondo quanto si è appreso, non era in regola. L'uomo aveva impiegato in nero la vittima in un ambiente lavorativo non sicuro. I lavori edili erano finalizzati a realizzare un pub. Aveva licenziato la ditta regolare e assunto 4 romeni in nero.

ZINGARETTI: "VICINO AI FAMILIARI DELL'OPERAIO, INACCETTABILE MORIRE DI LAVORO" - Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha voluto "esprimere vicinanza e solidarietà a nome mio e della Regione Lazio ai familiari dell’operaio che oggi ha perso la vita a Velletri. In un Paese civile è davvero inaccettabile che cosi tante persone possano subire incidenti o perdere la vita mentre svolgono il proprio lavoro. Quella della sicurezza è una grande urgenza, che va messa ai primi posti nell’agenda politica, anche per il nuovo Governo. Da parte mia, prendo l’impegno a rilanciare e intensificare l’azione della Regione Lazio a sostegno di tutte le possibili attività di prevenzione e di garanzia della sicurezza sul lavoro".

CGIL: "ENNESIMA INTOLLERABILE MORTE SUL LAVORO" - “Alla vigilia del primo maggio, Festa dei lavoratori, ci troviamo purtroppo a piangere ancora una volta un operaio morto sul lavoro”. Lo dichiara Giuseppe Cappucci, Segretario generale Cdlt Cgil Roma Sud-Pomezia-Castelli, commentando la notizia. “Auspichiamo che non ci siano altre vittime, ma i Vigili del Fuoco sono ancora a lavoro – prosegue Cappucci - Questa è l’ennesima tragedia che si registra nel nostro territorio, una morte ingiustificata ed intollerabile, come tutte le morti sul lavoro. Quella della sicurezza rimane un’emergenza a cui non sono state date ancora risposte adeguate”.

(Ultima modifica 30 aprile, ore 22.50)


Carcere, "Diciassettenne detenuto§a Rebibbia con gli adulti"

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"Arrestato e condannato per detenzione di stupefacenti, da oltre due mesi un adolescente tunisino di 17 anni sta scontando la sua pena come adulto a Rebibbia Nuovo Complesso, nonostante i documenti dimostrino la sua minore età. La vicenda è stata segnalata dal Garante dei Detenuti del Lazio Angiolo Marroni che ha immediatamente chiesto all’autorità giudiziaria di accelerare le pratiche per favorire il trasferimento dell’adolescente nella più idonea struttura per minori di Casal del Marmo". Lo rende noto l'ufficio del Garante dei Detenuti del Lazio.

LA DENUNCIA - "Il carcere - ha detto Marroni - è un ambiente difficile da vivere per gli adulti, figurarsi per un adolescente straniero che si trova in Italia senza famiglia e senza nessun altro punto di riferimento. Protrarre ancora a lungo la sua detenzione fra gli adulti potrebbe avere conseguenze devastanti", aggiunge il garante dei detenuti.

LA STORIA DI AMIR - "Amir (nome di fantasia) è sbarcato da solo, a 15 anni, sulle coste italiane ed ha iniziato a lavorare in nero come muratore. Venuto in Italia, come tanti altri giovani della sua età, per contribuire al sostentamento della famiglia, è stato invece costretto a doversi difendere. Infatti, la condizione di immigrato irregolare e la mancanza di una rete familiare e assistenziale hanno fatto in modo che le sue prime frequentazioni pregiudicassero la sua integrazione", racconta il garante. "La sua – ha detto Marroni- è una storia triste e, purtroppo, nota. Chi avrebbe potuto aiutarlo si è mostrato invece aguzzino".

L'ARRESTO - "Dopo sette mesi dal suo arrivo in Italia, è stato fermato ed arrestato per reati di minima entità legati alla detenzione di hashish e alla ricettazione di un vecchio motorino e, per questo, è transitato nel carcere minorile di Treviso ed in una Comunità per minori. Circa due mesi fa Amir è stato di nuovo arrestato per detenzione di stupefacenti e condannato a 8 mesi di carcere. Subito dopo la condanna, è stato trasferito come adulto a Rebibbia Nuovo Complesso nonostante si fosse dichiarato minorenne e nonostante questa circostanza fosse confermata sia dalla documentazione anagrafica prodotta dalla Questura di Udine che dai tratti somatici, che evidenziano chiaramente la sua minore età. Negi ultimi giorni, inoltre, anche il consolato tunisino di Roma ha prodotto il certificato di nascita attestante che Amir è, in effetti, nato a Sousse nel 1996. A seguito dell’allarme del Garante, accolto e condiviso dal Direttore di Rebibbia, la documentazione è stata tempestivamente trasmessa alla IV sezione penale del Tribunale di Roma, dalla quale si attende ancora un riscontro per l’immediato trasferimento di Amir nel Carcere Minorile di Casal del Marmo", spiega l'ufficio del garante. "Questo ragazzo - ha concluso Marroni - ha ora bisogno di essere seguito con attenzione, considerata la fragilità dello stato emotivo in cui attualmente versa. Il suo vissuto pregresso, e l’inadeguatezza di una struttura per adulti dove sta drammaticamente vivendo suo malgrado, esposto com’è a rischi di ogni genere, lo hanno già portato a minacciare ripetutamente gesti autolesionistici".

Piscine per i Mondiali, assolti i 19 imputati§Wwf: "Sentenza disastrosa per l'ambiente"

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Sono stati tutti assolti "perché il fatto non sussiste" i 19 imputati nel processo per presunti abusi edilizi compiuti in strutture sportive in vista dei Mondiali di nuoto del 2009. A stabilirlo è stato il giudice monocratico Marina Finiti. Tra gli imputati ci sono Angelo Balducci, ex presidente del consiglio nazionale dei lavori pubblici, Claudio Rinaldi, ex commissario della rassegnata iridata e l'architetto Angelo Zampolini. Il pm Sergio Colaiocco contestatava agli imputati una serie di violazioni edilizie e paesaggistiche nella costruzione delle piscine. In sede di requisitoria il pubblico ministero aveva chiesto condanne per 10 imputati, tra cui anche per Balducci (con una richiesta di 6 mesi) e Rinaldi (9mesi). L'indagine sulle piscine vedeva coinvolto anche l'attuale presidente del Coni Giovanni Malagò, assolto il 12 luglio 2012. Assolti anche i gestori dei circoli sportivi Salaria Sport Village, Asd Reale Circolo Tevere Remo, Gav Sport City e Flaminio Sporting Club dove erano state costruite le opere per i mondiali.

"WWF LAZIO: SENTENZA DISASTROSA PER IL PATRIMONIO NATURALISTICO" - "Si tratta di uno sconcertante precedente che apre la strada ad una probabile deregulation a danno del patrimonio paesaggistico ambientale e culturale". Così Vanessa Ranieri, presidente Wwf Lazio, commenta la sentenza di assoluzione, e aggiunge: "Da oggi un qualsiasi commissario potrà sostituirsi ai sovrintendenti e funzionari deputati alla gestione del vincolo sui beni culturali ed ambientali".

Comunali, accordo Alemanno-Meloni§Il sindaco: "Coalizione compatta"

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L’accordo, dicevano in molti, era scontato; restavano da limare i dettagli. E così è stato. Alla fine Fratelli d’Italia, nonostante le primarie vinte per soli 500 voti dalla cofondatrice Giorgia Meloni, sceglie il sostegno al sindaco uscente Gianni Alemanno, in vista delle amministrative di maggio. “Una scelta di compattezza, non identitaria”, dicono oggi entrambi dal comitato elettorale del primo cittadino. Il centrodestra, che sembrava diviso, si ricompone. Grazie anche alla spartizione sulle candidature per le presidenze dei Municipi: FdI ne conquista tre.

MELONI - E’ l’ex ministro della Gioventù, Meloni, ad aprire la conferenza che sancisce la pace fatta con il Pdl, in attesa di Alemanno. “In ritardo – spiega – la capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia – perché in campagna elettorale sono tanti gli impegni”. L’apparentamento arriva “dopo aver consultato i romani”, aggiunge la deputata che da ieri è all’opposizione del governo Letta. “Ne è emerso un sostanziale pareggio - continua - tra chi privilegiava la compattezza del centrodestra e chi preferiva una scelta identitaria. Noi abbiamo scelto la prima, vogliamo anche interpretare quella richiesta di maggiore incisività”. Che dovrà aumentare nei prossimi 5 anni, secondo Meloni, per confermare la volontà di discontinuità con le giunte Rutelli e Veltroni.

I TRE POSTI NEI MUNICIPI - Il dibattito, assicurano, è solo sul programma: dalla burocrazia al merito, dall'onestà nella selezione della classe dirigente a chi ricopre determinati incarichi, lo sviluppo sostenibile e i rifiuti zero con la chiusura della discarica di Malagrotta. Dopo la scelta del ticket con l’ex governatore Luciano Ciocchetti (Udc), il braccio di ferro è sui candidati presidenti dei Municipi. FdI correrà con tre suoi uomini: in IV (l’ex V), con Giovanni Ottaviano, vicepresidente municipale uscente; in V (ex VI e VII) con il consigliere Maurizio Politi, in VII (ex IX e X) con il consigliere Fulvio Giuliano.

"ESPUGNARE LE ROCCAFORTI DELLA SINISTRA" - “Storicamente – dice Alemanno – tutte roccaforti della sinistra, che noi proveremo ad espugnare”. Per gli assessorati c’è tempo, ma c’è chi tra Fratelli d’Italia è già in pressing per occupare almeno tre caselle. “Dipende da se si vince e come si vince”, dicono. In pole Fabrizio Ghera, oggi ai Lavori Pubblici. E c’è chi vederebbe bene il ritorno di Laura Marsilio, ex assessore alla Scuola.

IL VOTO AD ALEMANNO - Tra i consiglieri uscenti, presenti Mollicone e De Priamo. Con loro l’ex della Provincia Federico Iadicicco e Francesca Barbi Marinetti, nipote del poeta futurista Filippo Tommaso. “Tutti nomi – conclude Meloni – per un cambio di passo”. Per trasformare quel “7,5 alla giunta Alemanno in un 9”, scommette Meloni. Che aggiunge: “Così coroneremo lo slogan del 2008: Roma cambia”. A partire dai rifiuti. “Mi hanno chiesto di essere più coraggioso e determinato sul versante ambientale”, afferma Alemanno. L’obiettivo è “la dottrina di zero rifiuti”. Poi difende la sua “giunta che esce a testa alta” da indagini e inchieste.

L'ALLEANZA RITROVATA - Un centrodestra ricompattato, per Alemanno, è “la riposta a quei gufi che ci volevano divisi”. Ipotesi non contemplata per il sindaco, perché “FdI rappresenta un valore aggiunto sul radicamento territorio. E questo è un grande valore che dobbiamo mettere in campo”. Sulle liste assicura che non c’è “problema e nervosismo – spiega il primo cittadino uscente – solo un po’ di stanchezza fisiologica che nasce dopo 48 ore di fila svegli per chiudere le liste”. Il candidato del centrodestra torna anche sul cavallo di battaglia della sua campagna elettorale: “Qualsiasi cosa decida il governo Letta sull’Imu, Roma ha le risorse per tagliarla”.

Sanità, nuovi criteri per le nomine§"Più trasparenza e meritocrazia"

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Arrivano nuove norme per la nomina dei direttori di Asl, aziende ospedaliere e Istituti di ricovero a carattere scientifico. E' stato il governatore Nicola Zingaretti ad annunciarlo con una conferenza stampa nella sede della giunta regionale del Lazio. Che spiega che la delibera dalla giunta regionale rappresenta "una rivoluzione sul merito, un pacchetto di norme e procedure per innovare profondamente nel segno della trasparenza e competenza il sistema sanitario".

LE DOMANDE SU UNA PIATTAFORMA ONLINE -  Per presentare le domande ci saranno 30 giorni di tempo dal momento della pubblicazione dell'avviso sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. L'acquisizione delle domande avverrà solo ed esclusivamente on line su una piattaforma informatica dedicata che sarà realizzata dalla società regionale Lait, direttamente sul sito web istituzionale della regione Lazio. Entrando nel dettaglio dei nuovo criteri, "prima la Commissione era composta da due esperti, in genere professori universitari scelti direttamente dalla Regione e da un dirigente della regione stessa. Oggi - ha affermato Zingaretti - la legge nazionale prevede che la commissione sia composta da una terna formata da un membro nominato dall'Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) e da due esperti indicati dalla Regione. Noi siamo andati oltre e abbiamo delegato tutte le nomine all'Agenas, comprese quelle di nostra formale competenza".

NUOVE PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE - Un'altra novità è relativa alla valutazione: "Il giudizio prima veniva formulato solo sui curricula presentati - ha proseguito Zingaretti - ma noi abbiamo istituito una scheda operativa, sul modello dell'Emilia Romagna, dove si evidenziano tutti i dati relativi alla complessità organizzativa della struttura diretta in passato, al numero di personale, al budget. Inoltre, come nelle migliori esperienze di selezione del management o nelle migliori agenzie di 'cacciatori di teste', oltre alla selezione documentale è previsto un colloquio diretto". Regole diverse anche per chi proviene dal settore pubblico: prima, per essere inseriti nell'elenco degli idonei bastava essere stato Direttore di unità operativa semplice, "ora vale solo la direzione di unità operativa complessa", mentre per chi proviene dal settore privato, da chi aveva avuto la direzione di qualunque azienda a prescindere dal numero degli addetti, del fatturato, della forma giuridica, ora la scelta può cadere solo se "amministratore unico o delegato, o presidente del consiglio di amministrazione di società per azioni". "Il quarto criterio - ha infine concluso Zingaretti - è quello relativo la trasparenza. Le domande si presentavano in formato cartaceo e i curricula non venivano pubblicati. Ora tutte le procedure saranno informatizzate".

GASBARRA: "PICCOLA GRANDE RIVOLUZIONE" - Esulta il segretario del Pd Lazio, Enrico Gasbarra: “Il presidente della Regione Zingaretti mette in atto una piccola grande rivoluzione che ha come obiettivo la qualità e una nuova visione dei rapporti tra la politica e il mondo della sanità. Meriti, trasparenza, rigore ma anche autonomia dalla giunta e dalla politica saranno gli standard di selezione dei nuovi manager delle aziende sanitarie del Lazio che - conclude Gasbarra - potrà diventare un vero e proprio modello”.

MARINO: "CON ME E ZINGARETTI SI APRIRÀ CAPITOLO NUOVO" - Anche il candidato sindaco Ignazio Marino accoglie con entusiasmo la novità, commentandola così a "Ditelo a Romauno": "Il sindaco non è l'amministratore degli ospedali e della sanità nella città, però è  il garante della salute dei cittadini. Pochi giorni fa in un grande ospedale di Roma ho incontrato un signore di 84 anni che aveva avuto una polmonite ed era rimasto otto giorni in pronto soccorso su una barella perché non c'era un posto letto. Ho già iniziato un dialogo su questo con Nicola Zingaretti che è una persona attenta ai temi della sanità e molto rigorosa, e faremo in modo che ci siano delle risorse economiche per l'assistenza domiciliare. Questo non solo avrebbe fatto bene al signor Giuseppe, ma anche ai conti pubblici. Perché ricoverare una persona in quel modo in pronto soccorso costa circa 900 euro al giorno. Mandare a casa un infermiere e i pasti caldi non costa 900 euro al giorno. Dobbiamo migliorare la qualità dell'assistenza e possiamo anche risparmiare. Con Nicola Zingaretti e con me in Campidoglio si aprira' davvero un capitolo nuovo".

Life, in mostra il '900 per immagini§dalla Depressione a Hollywood

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Marlene Dietrich e le sue gambe, il bacio di un marinaio a una ragazza nella Times Square del 1945, il pubblico di una prima hollywoodiana anni ’50 con gli occhiali 3D, lo sbarco in Normandia del ’44, il miliziano colpito a morte nella Spagna del ’36. Le icone della fotografia del Novecento in mostra: difficile pensare a un percorso che metta insieme, più di questo, i diversi tasselli del nostro immaginario, ripresi infinite volte e qualche volta “rubati” per essere reinventati dal cinema. Sono gli scatti apparsi sul magazine Lifedal 1936 agli anni Settanta, quando l’avvento della televisione cambierà il destino della storica rivista. Centocinquanta foto esposte fino al 4 agosto all’AuditoriumExpo, il nuovo spazio dedicato all’arte dell’Auditorium Parco della Musica, firmate da fotoreporter come Robert Capa e Alfred Eisenstaedt, John Loengard ed Eugene Smith. A cominciare da una donna: la vulcanica Margaret Bourke White che per prima venne chiamata dal fondatore Henry Luce a comporre lo staff del magazine che in breve avrebbe imposto la sua linea. Un nuovo modo di guardare e quindi di raccontare l’attualità.

6. Un ragazzo dà spettacolo in una piscina, Italia, 1963 by Paul Schutzer © Time Inc

6. Un ragazzo dà spettacolo in una piscina, Italia, 1963 by Paul Schutzer © Time Inc

UNO SGUARDO INEDITO: RAFFINATO E PRE-TELEVISIVO -Life ha avuto il compito di dare un volto a un nome, mostrare la guerra che veniva combattuta lontano, raccontare l’America agli americani in un’epoca in cui c’era la radio e non ancora la tv - afferma la curatrice Alessandra Mauro– Ha suggellato il momento d’oro del fotogiornalismo, formando tanti fotografi dentro e fuori la rivista. Anche lontani nello spazio come Gianni Berengo Gardin, che ha ammesso che senza quelle immagini non avrebbe potuto allenare il suo sguardo”. La carrellata di scatti in b/n (solo tre le foto a colori in tutta l’esposizione) va dalle vedute aeree su New York immortalate negli anni Trenta da M. B. White alle immagini di un mondo che si urbanizza e si riempie (popolando stazioni, vagoni ristoranti, piazze e spiagge, ma anche – qualche anno più tardi - la metropolitana di Manhattan), dalle scommesse tecnologiche (il ponte di San Francisco in costruzione nel ’35) alle nuove abitudini degli americani, le nuove generazioni in prima linea. Ci sono le dive del cinema e le ragazze sdraiate al sole con i loro costumi-vestiti nella Florida del 1950, le gonne a ruota e le scarpe in voga nell’America post secondo conflitto che ci restituiscono un’epoca. Non potevano mancare temi come la politica (da non perdere la foto di Nixon del ’53 o quelle di Kennedy il giorno del suo matrimonio) e il sociale (i diritti delle donne in una manifestazione a New York del 1970), ma anche i ritratti dei volti più rappresentativi del Novecento: da Hemingway e Gandhi al suo arcolaio alla Loren e la Monroe, passando per Picasso ed Einstein, colto nel suo studio nell’attimo di prendere appunti. Fino ai Beatles che nuotano in piscina all’epoca della loro prima tournée americana. Era il 1964.

LA SEZIONE SUI CONFLITTI - Nel muro della guerra, le foto di Robert Capa sul miliziano colpito a morte in Spagna nel ’36 e quelle dello sbarco in Normandia, indimenticabili immagini dentro la Storia. Ma anche i prigionieri di Buchenwald fotografati da M. B. White e gli scatti di Larry Burrows – il primo fotoreporter a portare il colore nelle fotografie di guerra – sul Vietnam, che ci portano dentro all’inferno del conflitto. Come nell’operazione Yankee Papa 13, agghiacciante sequenza ravvicinata dell’abbattimento di un elicottero “in diretta”, una sorta di story-board che anticipa il racconto cinematografico e sarà una delle specificità della rivista.

UN NUOVO SPAZIO PER L’ARTE -Life. I grandi fotografi, una produzione Fondazione Musica per Roma e Fondazione Forma per la Fotografia in collaborazione con Life e Contrasto, è anche l’occasione per inaugurare il nuovo sito di 750 metri quadri dedicato alle mostre e agli eventi dell’Auditorium progettato da Renzo Piano. “E’stato creato lì dove sorgeva un parcheggio inutilizzato – sottolinea l’Ad di Fondazione Musica per Roma Carlo Fuortes– sarà uno spazio dedicato alla fotografia e all’arte, un luogo complementare che mancava – come spazio esclusivo - all’Auditorium. Allargare gli spazi di cultura in un momento di tagli dei finanziamenti pubblici e di riduzione degli sponsor privati non è facile. E’ stata una scommessa e riteniamo che la proposta di un’offerta che spazi fra i generi sia l’idea vincente di cultura del presente”. A breve, aggiunge il presidente della Fondazione, Aurelio Regina, l’approvazione del bilancio 2012 di Musica per Roma, “per il decimo anno consecutivo, in utile”. In attesa della giornata di festeggiamenti per il decennale, prevista per il 9 giugno, in cui l’Auditorium aprirà le sue porte al pubblico con eventi gratuiti e un concerto nella cavea.

Trapianti, Masini rilancia la sua idea§"Il sì alle donazioni sulla carta d'identità"

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Una carta d’identità per dire sì alla donazione degli organi. L’idea è del consigliere comunale Paolo Masini, ma la sua delibera è da due anni chiusa nel cassetto del sindaco. Iniziativa di cui si è parlato oggi al San Camillo-Forlanini, nel corso del convegno “Dono e tecnologia”, e che per il direttore generale dell’ospedale Aldo Morrone è una proposta “geniale”. Per dare risposta alle richieste di trapianti e non lasciare dubbi sulle scelte delle singole persone.

LA CARTA D'IDENTITA' - Ogni anno solo a Roma ci sono centinaia di persone che attendono una donazione. Ma sono ancora pochi quelli che scelgono questa strada con una dichiarazione ufficiale. La soluzione, per Masini, è quella di inserire questa volontà nel documento personale di ogni cittadino. “Sono 250mila – spiega il consigliere democratico in Campidoglio – le nuove carte d’identità rilasciate dal Comune. Se tutti fossero informati, il numero dei donatori crescerebbe”.

UNA SCELTA DI CIVILTA' - In Umbria, in 7 mesi, sono state 3mila le richieste in questo senso. Una decisione che, per Morrone, rappresenterebbe “una grande conquista di civiltà”. Con loro, in questa battaglia, anche Aureliana Russo, madre di Marta, la studentessa uccisa a La Sapienza nel 1997.

IL DRAMMA DI MARTA RUSSO - Al dramma della sua morte – ricorda Aureliana – si è aggiunto il dolore di dover decidere noi in pochi minuti e farlo con medici per nulla comprensivi”. “Marta – continua la madre della studentessa uccisa – ci aveva detto di essere favorevole. Ma queste decisioni vanno prese in momenti più sereni”. Per questo la fondazione intitolata a sua figlia ha deciso di affiancare Masini nella sua battaglia.

LA PROMESSA DI MARINO - E, nel messaggio di saluto, arriva anche la promessa del candidato sindaco di centrosinistra: “Attuerò – dice sicuro Ignazio Marino – senza esitazioni la delibera del consigliere Masini”. “Una misura di civiltà – aggiunge il senatore dimissionario – rimasta vittima di Alemanno. Una rivoluzione semplice per mettere il Comune al servizio dei cittadini, per migliorarne la qualità della vita”.    

Agro romano, la giravolta di Alemanno§Voleva il cemento, ora dice "è sacro"

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Dovrebbe essere un volano dell’economia, e invece l’agricoltura del Lazio non gode di buona salute. Lo dimostrano i dati del consumo di suolo agricolo: in dieci anni  il Lazio ha perso 300mila ettari, di cui 77.073 ettari di Sau (superficie agricola utilizzata). E non stanno bene nemmeno le aziende agrarie, 99.440 quelle morte nel Lazio nello stesso periodo. I dati non sono nuovi e si riferiscono all’indagine Istat del 2010, ma oggi il presidente di Confagricoltura Roma, Massimiliano Giansanti, rilancia l’allarme con il convegno “Alimenta il futuro”, alla presenza del sindaco di Roma Gianni Alemanno, e del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

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ZINGARETTI: NUOVO MODELLO SVILUPPO - "Nel nostro Paese dobbiamo creare un nuovo modello di sviluppo e l'agricoltura può essere uno dei pilastri di questo modello” ha detto Zingaretti che ha parlato di un “vecchio modello di sviluppo che è finito, non produce più ricchezza". Quello del consumo di suolo che "ha visto il territorio solo come spazio fisico per l'espansione", mentre "oggi nel mondo cresce la domanda globale di qualità, di buon cibo, di cultura, di bellezza e noi siamo il Paese universalmente più competitivo su questi temi".

ALEMANNO: “AGRO ROMANO E’ SACRO”- Secondo Alemanno, invece, la cementificazione su Roma non è una minaccia: "Si parla di cementificazione, ma io vi assicuro che nel comune di Roma nessun ettaro di territorio realmente agricolo sarà cementificato – dice - la superficie agricola è passata negli ultimi dieci anni da 51.700 a più di 57.000, un aumento del 12%”. E aggiunge: “L'agro romano è sacro, fare in modo che tutto il territorio realmente agricolo non sia aggredito dal cemento”.

QUANDO IL SINDACO VOLEVA CEMENTIFICARE - Stessa promessa che fece nel 2009, molto prima delle 64 delibere sull’urbanistica che recentemente (come auspicato da comitati e associazioni ambientaliste) sono andate in fumo in Aula Giulio Cesare: “È il momento di portare i servizi, non costruiremo altre periferie, e che non venga in mente a nessuno di fare speculazione edilizia, magari cementificando l’Agro romano”. Eppure, il Piano Casa del sindaco, prevedeva la costruzione di 66mila nuovi alloggi: 23 milioni di metri cubi di appartamenti che avrebbero divorato 2mila e 400 ettari di campagna romana.

“LE ASSOCIAZIONI E I CITTADINI HANNO FERMATO ALEMANNO” - Tra le associazioni che nel 2008 chiesero a gran voce di annullare il bando comunale per la trasformazione urbanistica delle aree agricole (per housing sociale e compensazioni, delibera 315/2008), c’è sicuramente ‘Territorio Roma’ che oggi commenta: “E’ incredibile, dopo aver provato a scardinare regole e pianificazione generale il sindaco alemanno alla platea di Confagricoltura dichiara che l'agro romano è sacro – dice Luigi Tamborrino - ma ci domandiamo se è lo stesso Alemanno che appena si è insediato in Campidoglio ha promosso un bando per reperire nuove aree da trasformare proprio in agro romano portando successivamente nella sua giunta una proposta per edificare 2.300 ettari di aree agricole per una cubatura complessiva di oltre 23 milioni di metri cubi”. “Per fortuna solo la mobilitazione dei cittadini ha impedito ad Alemanno di approvare tale follia – continua Tamborrino - ora ci aspettiamo una tutela effettiva dell'Agro romano tramite l'approvazione del Piano paesistico regionale, l'immissione di un'agricoltura multifunzionale a partire dal corretto uso delle tante aree agricole di proprietà comunale, e la fine dell'espansione della città di Roma a favore della rigenerazione urbana. Insomma una capitale europea che punti alla riqualificazione e al riordino del territorio in totale discontinuità con la giunta Alemanno”.

CONFAGRICOLTURA: A ROMA -58,3% IMPRESE, A SCAPITO PIU' DEBOLI - Negli ultimi dieci anni a Roma il numero delle imprese e gli ettari di superficie agricola utilizzata si sono ridotti rispettivamente del 58,3% e del 4,9%. In conseguenza di ciò è cresciuta la superficie media aziendale (da 3,7 a 8,5 ettari) e, nei settori zootecnici, il numero di capi allevati per azienda. Questi dati, secondo Confagricoltura "sono da leggere non come il risultato di un riordino strutturale ma di una selezione naturale non governata, avvenuta soprattutto a scapito delle componenti più deboli”. Il presidente Giansanti parla di uno "stato di debolezza strutturale che, nel suo complesso, caratterizza l'agricoltura romana" e avanza alcune proposte, per superarlo tra cui: favorire gli accordi di filiera; promuovere l'immagine dei prodotti dell'Agro romano; semplificare gli apparati amministrativi e ridurre gli oneri burocratici a carico degli agricoltori; favorire "l'insediamento" dei giovani nel settore. "L'agricoltura a Roma è un valore per il futuro e insieme ad altri pochi altri settori fa da traino all'economia della città, è un settore anticiclico rispetto alla crisi - spiega Giansanti - abbiamo individuato misure a costo zero per il rilancio del settore ma Comune e Regione devono liberare risorse nei propri bilanci per attivare nuove forme di investimento. Chiediamo con forza infrastrutture per l'agricoltura".


Comunali, 18 i candidati sindaco§Primo sulla scheda sarà Bianchi

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Erano in 22. Oggi, dopo la decisione dell’ufficio elettorale, restano in 18 a correre per il Campidoglio. Sei invece le liste escluse. Mentre i 4 favoriti per la partita delle amministrative continuano i loro tour tra promesse e stoccate all’avversario. Il candidato sindaco del centrosinistra, Ignazio Marino, torna sul tema mobilità e pensa a tariffe per i mezzi pubblici più alte per i non residenti. L’uscente Gianni Alemanno lo attacca perché così non si favorisce il turismo. Mentre il portavoce dei Cinquestelle, Marcello De Vito, denuncia che i manifesti “sono tutti abusivi”. E il civico Marchini punta sul “brand Roma”.

I SIMBOLI - La commissione elettorale fa fuori 6 liste e 4 candidati sindaco. Restano 39 i simboli che saranno sulle schede il 26 e 27 maggio. Negli uffici di piazza Marconi i tecnici decidono anche l’ordine degli aspiranti primo cittadino, scelto rigorosamente con il sorteggio. Il primo è l’ex ministro Alessandro Bianchi, con Progetto Roma; l’ultimo, Edoardo De Blasio, schierato con Liberiamo Roma. Tra i favoriti il senatore dimissionario Marino sarà diciassettesimo; Alemanno dodicesimo; all’imprenditore Alfio Marchini tocca la posizione numero 6; al portavoce del M5S va l’ottava piazza dell’elenco.

MARINO - L’uomo del Pd, dopo il tour di ieri sui mezzi pubblici, torna sulla questione mobilità. E lancia la sua proposta: “Rastrelliere per bici ovunque”, dice lui che promette di scalare il Campidoglio in bicicletta. Ma soprattutto pensa di “aumentare il prezzo dei biglietti di bus e metro per i non residenti”. La stangata per turisti e non solo porterebbe il costo di un bit a 5 euro. Marino, consapevole delle polemiche, si tutela: “Non credo che allontani il turismo. A Venezia il vaporetto è molto più caro” per chi non vive in laguna.

IL SINDACO - Alemanno, forte dell’appoggio di Fratelli d’Italia e della compattezza ritrovata nel centrodestra, lo accusa per non avere idee concrete per la città. Poi lo attacca sull’aumento del biglietto del tpl. Le dichiarazioni dell’avversario, per il primo cittadino uscente, dimostrano che “non sa cosa vuol dire amministrare” la Capitale. “Ma lo sa che arrivano ogni giorno 600mila pendolari?” E “non conosce il piano quadro sulla ciclabilità – aggiunge –, approvato ad aprile, e che contiene i luoghi dove saranno installate le rastrelliere”. In totale, promette il sindaco, “ci saranno oltre 3mila parcheggi per le biciclette”.

MARCHINI - L’imprenditore Marchini non entra nella polemica sulla potenziale fuga dei turisti in caso di aumento del bit, ma ricorda che “Roma è un brand straordinario. Anche se l’attività congressuale è in perdita”. Invece per incentivare il flusso di giovani, propone di riaprire l’ostello della gioventù. E marca le distanze dalla chiesa. “Sono cattolico – spiega l’ingegnere – ma non mi piace il servilismo clericale”. Poi se la prende con Marino e Alemanno che “esistono solo perché hanno un partito dietro” e sono attori di un “teatrino formale”: “Di giorno si scontrano – spiega – e di notte si accordano”.

5STELLE - Il MoVimento 5 stelle punta sulla legalità. In un tweet, i grillini della Capitale denunciano che “tutti i manifesti elettorali visti in città sono #ABUSIVI”. Solo oggi, aggiungono, “la questura, d’intesa con il Comune, concederà gli spazi”. Una denuncia che trova la sponda nell’esposto al prefetto e al sindaco presentato da Athos De Luca, ricandidato al Campidoglio con il Pd. “Il centrodestra – spiega il consigliere capitolino – affiggono cartelloni sulle plance per la pubblicità”. Per questo, minaccia, Alemanno rischia una segnalazione per omissione di atti d’ufficio. Nei prossimi giorni l’Unione degli industriali incontrerà i candidati sindaco. Ad aprire il confronto sarà il sindaco uscente venerdì. Chiuderà De Vito a una settimana dal voto.  

ECCO CHI SONO I CANDIDATI

 1) Alessandro Bianchi
 2) Fabrizio Verduchi
 3) Gianguido Saletnich
 4) Sandro Medici
 5) Alfonso Luigi Marra
 6) Alfio Marchini
 7) Luca Romagnoli
 8) Marcello De Vito
 9) Stefano Tersigni
 10) Giovanni Palladino
 11) Angelo Novellino
 12) Giovanni Alemanno
 13) Simone Di Stefano
 14) Valerio De Masi
 15) Gerardo Valentini
 16) Armando Mantuano
 17) Ignazio Marino
 18) Edoardo De Blasio

Favori in cambio di sesso§Rimesso in libertà il pm Staffa

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E' tornato libero Roberto Staffa, il pm capitolino arrestato su richiesta della Procura di Perugia il 23 gennaio con l'accusa di avere fatto dei favori a degli indagati in cambio di rapporti sessuali. Il Riesame del capoluogo umbro infatti aveva deciso a metà febbraio che la custodia cautelare per il magistrato dovesse aver termine proprio oggi. Il suo legale, l'avvocato Salvatore Volpe, ha riferito: "Nel corso dell'incidente probatorio che è stato fatto, molte delle accuse sono state messe in dubbio. Attendiamo ora i prossimi passi degli inquirenti per stabilire il da farsi".

Cotral, ok alla spending review§tagli per 600mila euro

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Il consiglio di amministrazione di Cotral, che si è svolto nella giornata di ieri, ha portato all'approvazione di due delibere in ordine al contenimento dei costi imposto con la spending review. La prima delibera annulla le quattro selezioni per dirigenti (Gare e Contratti, Relazioni Industriali, Security Manager e Legale), la cui procedura era stata avviata lo scorso anno.

DE VINCENZI - "Il cda - ha puntualizzato il presidente facente funzioni, Domenico De Vincenzi - rivisitando l'attuale macrostruttura aziendale, ha predisposto un accorpamento che porterà ad un risparmio annuo di circa 600 mila euro".

"È stato deliberato, infatti, di sopprimere quattro delle otto direzioni previste nella precedente macrostruttura, mantenendone complessivamente quattro. Si è, pertanto, preferito attingere a professionalità interne senza dover ricorrere a nuovi dirigenti. E sempre in linea con le esigenze della spending review anche la seconda delibera di Cda che scioglie la 'Commissione Reclami e Avanzamenti', annullando gli atti prodotti dalla stessa dal momento della sua istituzione per risolvere le numerose richieste degli impiegati in ordine a reclami gerarchici e avanzamenti di parametro", spiega la nota.

"A fronte di questa rivisitazione, abbiamo infatti deciso di predisporre, a breve, selezioni interne affinché eventuali riconoscimenti di avanzamento rispondano a criteri di imparzialità e di obiettività rispetto alle reali competenze acquisite. Contemporaneamente - ha detto De Vincenzi - il Cda ha azzerato l'assegnazione delle fasce ai quadri aziendali avvenuta lo scorso anno, procedendo, attraverso l'istituzione di una Commissione interna, ad una nuova assegnazione nel rispetto delle nuove esigenze e delle criticità emerse in taluni servizi. Con queste due delibere e attraverso nuovi orientamenti economici, questo Cda ha inteso dare una prima e importante risposta per fare fronte alle difficoltà finanziarie che stanno interessando il Trasporto pubblico locale".

"La riorganizzazione e la valorizzazione delle risorse interne - ha concluso De Vincenzi - è una delle vie più brevi ed efficaci per giungere al contenimento dei costi imposto dalla spending review. Allo stesso modo, si sta già procedendo a comunicare la disdetta di numerose convenzioni esterne che negli anni hanno determinato un aggravio di costi particolarmente onerosi per l'azienda".

I Dilettanti non si fermano§Tutti in campo il 1 maggio

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ECCELLENZA- Nel girone A, vietato distrarsi per il S. Maria delle Mole che fa visita al sempre ostico Real Monterosi. Impegno esterno anche per  il Fregene  che fa visita al Ladispoli, mentre il Rieti ospita il Villanova. L’incontro di alta classifica più interessante mette di fronte Albalonga e Real Pomezia, rispettivamente quinta e terza della graduatoria. In coda,  occhi puntati su Montecelio – Corneto Tarquinia.

Nel girone B, dopo la vittoria nello scontro diretto di domenica scorso che gli è valso il primo posto, il Terracina è atteso dall’insidioso derby con il Formia, formazione ancora non matematicamente salva. Dovrà sudare per conquistare i tre punti anche la Monterotondo Lupa, che fa visita alla pericolante Rocca di Papa Nemi. In zona salvezza,  c’è un vibrante Tor Sapienza – Valmontone.

PROMOZIONE- Nel girone A, al Città di Cerveteri basta un punto con il Focene per conquistare matematicamente il primo posto. La Compagnia Aeroportuale vuole tornare alla vittoria con il Tolfa per aggiudicarsi il secondo posto, insidiato dal Montespaccato che affronta in trasferta la Pescatori Ostia. Nelle retrovie, ultima chanche per l’Olimpia con il Palocco per evitare la retrocessione diretta.

Nel girone B, giocano in trasferta le prime due della classe. La Castrense fa visita alla Valle del Tevere, sesta in classifica, mentre il Grifone Monteverde è ospite de La Storta, ancora non matematicamente salva. Testa-coda interessante tra Nuova Sorianese e Comunale di Capena. In chiave salvezza  spicca Riano – Fiano Romano.

Nel girone C, il Futbolclub va a caccia dei punti promozione sull’ostico campo del Real Tbm Zagarolo, terzo in classifica ma senza nessuna possibilità di agguantare il primo posto. Spera in un miracolo della formazione di Liberti il Ciampino, impegnato nel derby con il Città di Ciampino. Il Cre.cas che punta al terzo posto è ospite dell’Almas, ormai praticamente salva. In coda, sfida da brividi tra Vivace Grottaferrata e Atletico Vescovio.

San Raffaele, "Sbloccata§una mensilità arretrata"

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"Oggi i lavoratori del San Raffaele di Roma percepiranno il primo dei tre stipendi mancanti". Lo rendono noto il responsabile dell'Ugl Sanità Gruppo San Raffaele, Gianluca Giuliano, e il dirigente della Segreteria regionale dell'Ugl Sanità, Antonino Gentile, al termine del tavolo trilaterale tenutosi oggi presso la Regione Lazio con le organizzazioni sindacali e la proprietà del Gruppo per cercare di trovare una risoluzione alla vertenza che vede i lavoratori senza stipendio da quasi tre mensilità.

"A causa della grande esasperazione che c’e’ tra i duemila dipendenti delle strutture, - spiegano i sindacalisti - abbiamo richiesto una soluzione immediata per garantire il prima possibile l’erogazione delle spettanze arretrate ed una regolarizzazione per il pagamento dei prossimi stipendi". "Il tavolo trilaterale è stato aggiornato al prossimo 10 maggio e - concludono - ci auguriamo che per quella data sia possibile restituire un minimo di serenità a tutti i lavoratori così pesantemente vessati dalla situazione e garantire l'avvio per la risoluzione della crisi economico - finanziaria della società".

ZINGARETTI - E sulla vicenda è intervenuto anche il governatore Zingaretti. "So che il tavolo è andato molto bene - ha detto - e siamo contenti perché dopo il caso Idi ieri abbiamo chiuso il caso del Santa Lucia, ora ci avviamo ad affrontare questo tema delicatissimo del San Raffaele e nei prossimi giorni affronteremo il caso del Cto". Lo ha detto il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, a margine di una conferenza stampa presso la sede della giunta regionale del Lazio, ai cronisti che gli chiedevano un commento sul tavolo di crisi con il San Raffaele che si e' aperto oggi. "Quella che stiamo producendo - ha aggiunto Zingaretti - e' una grande innovazione di sistema, come quella iniziata oggi, che si preoccupa di essere vicina a casi particolari perche' dietro questi temi c'e' sempre la vita delle persone". Entrando in regione, il presidente Zingaretti e' stato accolto da un gruppo di lavoratori del gruppo San Raffaele che lo hanno salutato esprimendogli la loro soddisfazione per l'esito del tavolo.

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