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Sanità, Bondi nuovo commissario§Monti vara il dopo Polverini

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Sarà Enrico Bondi, già commissariuo per la spending review, il nuovo commissario per la Sanità della regione Lazio dopo le dimissioni di Renata Poverini. L'annuncio è venuto dal presidente del consiglio Mario Monti oggi dopo il consiglio dei ministri. Il premier, come anticipato da Paese Sera nei giorni scorsi, ha spiegato che con il decreto entrato in vigore nei giorni scorsi sui costi della politica negli enti territoriali "si stabilisce tra l'altro che chi lascia la carica di presidente della regione ed è anche commissario ad acta per la sanità nella regione, decade". Una norma che naturalmente si applica anche al caso di Renata Polverini, presidente dimissionaria della Regione. Su proposta dei ministri Balduzzi e Grilli, viene quindi nominato Enrico Bondi, già commissario straordinario per la spending review. Non lascerà il suo precedente incarico.

LE REAZIONI - Secono il capogruppo Pd alla Pisana Esterino Montino, "la nomina di Bondi è un'ottima notizia". Per il segratario del Pd Roma Marco Miccoli è "l’ennesimo schiaffo che il governo Monti dà alla presidente Polverini, imbullonata alla sua poltrona e che si rifiuta ostinatamente di dare la parola agli elettori". Anche Mario Ricci, segretario regionale della Uil con delega alla sanità e al sociale, tira un sospiro di sollievo: "Finalmente una buona notizia" dice, perché "di lavoro ne avrà tanto, vista la situazione ereditata a causa dei tagli lineari attuati tanto ai servizi che ai posti letto attuati dalla Polverini".

"E' un'ottima notizia - dice Zingaretti - Bondi è chiamato ad intervenire in un ambito particolarmente delicato e in un momento molto complicato per il nostro territorio. La sanità nel Lazio è infatti un settore difficile in cui è necessario agire con lungimiranza e grande determinazione; affrontare gli attuali deficit è senza dubbio un compito difficile e di responsabilità cui Bondi è stato chiamato in concomitanza con una fase politica transitoria che ci auguriamo termini al più presto per il bene della comunità". “E’ una persona sicuramente sopra la parti - aggiunge il vicepresidente del Consiglio regionale Ciocchetti (Udc) - che non può essere strumentalizzata da nessuno, neppure dai mestatori di professione che pontificano su ogni cosa, ogni minuto senza avere il coraggio di ricordare quello che loro hanno fatto o malfatto".

BERARDINO (CGIL): "NUOVO COMMISSARIAMENTO LASCIA PERPLESSI" - "Questo nuovo commissariamento ci lascia fortemente perplessi". Così in una nota Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio sulla nomina odierna di Enrico Bondi a commissario ad acta per la sanità regionale. "Il Lazio ha bisogno di uscire al più presto dal commissariamento. Una riorganizzazione dell'intero comparto è indispensabile, ma è necessario che la politica si riappropri del suo ruolo e che le scelte strategiche vengano assunte dalla nuova Giunta che guiderà la nostra regione".

L'APPELLO DEL CODACONS PER I DISABILI - Il Codacons – che sulla questione aveva già inviato una diffida a Renata Polverini, e al direttore della Direzione Regionale Assetto Istituzionale Miriam Cipriani - dopo la nomina del nuovo Commissario per la sanità della Regione Lazio, chiede a Enrico Bondi "di non adottare provvedimenti che possano danneggiare i disabili residenti nel Lazio". "Finora infatti ai disabili assistiti dalle strutture convenzionate regionali veniva garantita la continuità delle cure specializzate, attraverso una semplice proroga dei cicli di terapia laddove necessario - fa sapere il Codacons - adesso invece si profila il rischio concreto che per ottenere la prosecuzione delle terapie, i disabili e gli anziani siano costretti ad una sorta di via crucis, dovendo sottoporsi a visita medica previo appuntamento presso le Asl, liste d’attesa, spostamenti e disagi inutili specie per chi è su una sedia a rotelle, allo scopo di ottenere la proroga delle cure". "Ciò - continua il Codacons - rappresenta un evidente danno per gli ammalati, non solo sul fronte materiale, ma anche su quello sanitario: il nuovo iter che la Regione vorrebbe adottare implicherebbe infatti la sospensione della cura fino all’arrivo della proroga da parte delle Asl, con effetti pesanti per la salute dei pazienti. Per tale motivo il Codacons chiede al neo-commissario Bondi dal non approvare l’art. 26 del decreto Commissariale n. 39 del 20.3.2012 recante le 'Modalità operative e requisiti minimi strutturali, tecnologici e organizzativi relativi alle tipologie assistenziali'”.


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