Sarà interrogato venerdì Vincenzo Maruccio, l'ex capogruppo Idv alla Pisana indagato per peculato nell'ambito della gestione dei fondi del partito. L'atto istruttorio era previsto per domani, ma è stato spostato in seguito alla morte del procuratore aggiunto Alberto Caperna, uno dei magistrati che seguiva l'inchiesta. Venerdì Maruccio sarà chiamato a rispondere alle domande del procuratore aggiunto Nello Rossi e del sostituto Stefano Pesci che contestano al politico l'appropriazione di circa 700mila euro dalle casse dell'Idv alla Pisana.
Due giorni prima di essere indagato, Maruccio era stato fortemente contestato dal suo partito durante un'assemblea. Gli veniva rimproverato di non essersi opposto all’aumento dei fondi per i gruppi regionali. Ma Maruccio cercava di giustificare il suo stipendio, di 12mila euro, ed è allora che la platea si era infiammata.
L'ACCUSA - In due anni Maruccio avrebbe effettuato decine di bonifici per un totale di 500mila euro. Operazioni, effettuate tra aprile 2011 e giugno 2012, giustificate dall’ex capogruppo Idv come “restituzione anticipazioni”. Causali “sempre generiche e talora addirittura inesistenti” dicono gli investigatori, proprio come il modus operandi di Fiorito. Ci sono poi altri 200mila prelevati dai fondi del partito nell’ultimo anno, tra aprile 2011 e giugno 2012. Mentre ci sono solo 92 euro sul conto intestato a Vincenzo Maruccio all'agenzia Unicredit della Pisana, il deposito dove gli veniva accreditato lo stipendio.
LA DIFESA - Maruccio, che si è subito dimesso da tutti gli incarichi, dice di non avere nulla da nascondere e di volersi difendere “come privato cittadino”. E precisa: “Le risorse del gruppo sono state utilizzate da me solo per fare attività politica”, levando così dall’imbarazzo di eventuali responsabilità i suoi colleghi di partito. Supportato in questo dalle indagini: “Come presidente del gruppo consiliare – dicono gli inquirenti - era l'unica persona abilitata ad operare direttamente sui conti correnti del gruppo”.