Allarme sociale in ottavo municipio. Sono finiti i soldi e dal prossimo mese potrebbero cessare gran parte dei servizi fino ad ora erogati. Per questo motivo da qualche ora circa un centinaio di anziani e e disabili dell'ottavo municipio stanno occupando pacificamente l'aula consigliare, chiedendo alle istituzioni di intervenire al più presto. “Senza assistenza siamo rovinati – spiega Maria Di Gregorio – una delle manifestanti – finiremo in mezzo alla strada”.
I SERVIZI A RISCHIO - Alcuni servizi cesseranno il 31 ottobre, altri il 9 novembre. A rischio sono soprattutto il servizio di assistenza domiciliare per gli anziani e i disabili (circa 600), il sevizio scolastico dell'Aec, che riguarda oltre 380 bambini, e l'attività dei tre centri diurni sparsi sul municipio: “In pratica verranno azzerati tutti i servizi sociali municipali”, denuncia Paolo Petri, membro della consulta dell'handicap locale.
"CONTINUI RITARDI" - Per coprire i costi dei servizi fino al 31 dicembre servirebbero circa un milione e duecentomila euro, che allo stato attuale non ci sono. Già un mese fa le cooperative che si occupano del sociale si erano trovate in una situazione simile, “ma in un'assemblea del 26 settembre - ricorda Maurizio Simmini, presidente della cooperativa Iskra - il vicesindaco Sveva Belviso, ci fece sapere che erano disponibili duecentomila euro per arrivare almeno alla di fine ottobre. Ora il municipio ha nuovamente terminato i soldi. Tutto potrebbe risolversi con l'approvazione del bilancio comunale, ma i continui ritardi dell'approvazione non sono certo rassicuranti”.
BELVISO CONTRO LE COOPERATIVE - Nonostante la gravità della situazione, nessun politico della maggioranza di centrodestra che governa il municipio si è fermato ad ascoltare gli anziani e i disabili, che hanno anche pranzato all'interno dell'aula. Addirittura il vicesindaco Sveva Belviso, che questa mattina era stata invitata ad un convegno sull'argomento, ha declinato l'invito accusando le cooperative, che avevano organizzato l'evento, di strumentalizzare i disabili per i propri interessi. “Mentre una qualsiasi rappresentanza spontanea di cittadini vede nella mia persona e nel mio staff una attenzione sempre alta finalizzata alla risoluzione delle problematiche – scrive Il vicesindaco Sveva Belviso in una lettera indirizzata alla cooperativa Iskra - quando queste istanze sono portate avanti da chi è l'affidatario principale dei servizi sul territorio, comprenderà che qualche dubbio comincia a sorgere. O si è un'organismo di rappresentanza o si è un ente economico fornitore di servizi. Se così non fosse il conflitto di interessi sarebbe troppo palese!”.
MUNICIPI AL COLLASSO - La protesta in ottavo municipio, che si protrarrà anche lunedì prossimo, rischia di estendersi ora anche ad altri municipi, anche perché come denunciato nel dossier redatto dal “Social Pride” sul bilancio economico per i servizi sociali della Giunta Alemanno, sono previsti "oltre 22 milioni in meno per la spesa sociale e un taglio di quasi 11 milioni sul bilancio generale destinato ai Municipi". Secondo il consigliere del Pd Daniele Ozzimo: "Il disastro dei servizi sociali dell'VIII municipio è la goccia che fa traboccare il vaso, il Presidente Lorenzotti deve andare a casa e l'assessore Belviso dovrebbe fare altrettanto". Che la situazione sia sempre più preoccupante lo sottolinea anche Emanuela Droghei, responsabile delle Politiche sociali per il Pd Roma. “Lo stato delle cose è tanto più grave se si considera che alle difficoltà causate dalla discussione del Bilancio si vanno a sommare tutta un’altra serie di scelte discutibili dell’amministrazione capitolina, dal fallimento, di fatto, della riforma dell’assistenza domiciliare a disabili e anziani, alla non approvazione per il quarto anno consecutivo del piano regolatore sociale. Se non si correrà immediatamente ai ripari i Municipi saranno presto costretti a chiudere i servizi”.