"Non ho mai parlato di election day. Ho detto semplicemente che stavamo svolgendo degli approfondimenti tecnici, amministrativi ed economici, e ringrazio il ministro Cancellieri per la sua disponibilità" dice la presidente dimissionaria della Regione Lazio, Renata Polverini, intervenendo alla trasmissione Porta a Porta. "Sono in corso tavoli di verifica perchè siamo di fronte a riforme istituzionali importanti che potrebbero influenzare i collegi elettorali - spiega Polverini - c'è la necessità di un passaggio consiliare per la questione economica perchè abbiamo fatto l'assestamento a giugno".
La Polverini dice di voler "andare al voto il prima possibile" e se poi la data dovesse coincidere con quella "delle politiche non è più un problema mio ma del ministero ed è per questo che stiamo lavorando con loro". E guai a darle "responsabilità che non ho e non intendo prendermi" torna a dire l'ex governatrice ancora in carica: "Mi sono dimessa semplicemente perchè ho ritenuto che con questo consiglio regionale non ci fossero le condizioni per andare avanti, ho il diritto e soprattutto il dovere di garantire ai cittadini del Lazio che si possa svolgere una elezione certa e che, appunto, il decreto che io metto in campo sia inoppugnabile".
SUL CASO MARUCCIO: "I PARTITI NON CONTROLLANO PIU'" - Sul caso dell'ormai ex capogruppo Idv alla Regione Vincenzo Maruccio (indagato per peculato), Polverini commenta: "In alcuni momenti ho pensato, parlando del caso Fiorito, che ci fosse un fattore patologico, perché oggettivamente comportarsi in questo modo non rientra nel fare politica" e con Maruccio "è l'ennesima dimostrazione che veniamo lasciati soli anche dai partiti, non c'è controllo sull'attività dei loro gruppi. Maruccio era segretario regionale di partito. Diventa quindi complicato perché non c'è più la funzione politica di controllo".
"RIFONDARE PARTITI O TORNERANNO IDENTICI PROBLEMI" - Nel Lazio e nella Lombardia gli scandali coinvolgono "campioni di preferenze e politici apparentemente di razza, è una questione che va approfondita - ha proseguito polverini - dobbiamo spingere i partiti a riprendersi i ruoli che hanno perché se per prendere voti hanno personaggi come Fiorito, come quelli che oggi risultano indagati, vuol dire che c'è qualcosa che non funziona perché le liste le fanno i partiti. Credo che il primo tema in questo paese per recuperare la democrazia e la politica sia interrogarsi su come i partiti devono rinascere anche normando i partiti dal punto di vista economico, altrimenti ci troveremo da qui a qualche anno con gli stessi identici problemi perché non è reato". "O rifondiamo completamente tutto e, ripeto, anche i partiti altrimenti nessuno andrà a governare sistemi compelssi come le Regioni senza una rete di protezone politica che può venire solo dai partiti perché da soli non ce la faremo mai" ha concluso Polverini.