Litiga con la ex convivente e prende in ostaggio il figlio di pochi mesi. E' accaduto in via della Cava Aurelia, dove gli agenti del commissariato Aurelio si sono recati dopo avere ricevuto una segnalazione di una violenta lite in strada. Una volta arrivati, una donna in forte stato di agitazione è andata loro incontro chiedendo aiuto. La 36enne italiana, all’ennesima lite con l’ex convivente, ha deciso di far intervenire la Polizia. L.P. cittadino romeno di 37 anni, dopo essersi allontanato da casa per trenta giorni, si è ripresentato nella tarda mattinata di ieri inscenando l’ennesima discussione.
LA LITE - La situazione è sembrata subito preoccupante con la donna che con il passeggino si è diretta verso i poliziotti e l’ex convivente che urlava e la minacciava. Alla vista degli uomini in divisa i due si sono apparentemente tranquillizzati: i poliziotti hanno parlato con entrambi cercando di far tornare la calma ed aiutarli a chiarirsi. Ma mentre erano intenti a conversare, L.P., con un gesto fulmineo, ha prelevato il bambino di pochi mesi dal passeggino e dopo averlo preso in braccio ha cercato di allontanarsi.
L'ARRESTO - Quando uno degli agenti lo ha inseguito e ha cercato di avvicinarsi all’uomo per tranquillizzarlo, questi ha infilato la mano nella tasca dei pantaloni estraendo un oggetto metallico, mimando il gesto di ferire il figlio. Il poliziotto ha quindi instaurato una sorta di trattativa con l’uomo che ormai aveva preso in ostaggio il bambino. E mentre questi tentava di farlo ragionare, ha permesso all’altro agente prima di aggirarlo, ed una volta giunto alle sue spalle, di bloccarlo. Il minore è stato subito preso in consegna dal poliziotto, mentre l’uomo ha reagito colpendo con calci e pugni l’altro agente cercando di guadagnarsi la fuga. Al termine di una colluttazione è stato bloccato e arrestato per il reato di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. I poliziotti hanno poi recuperato il mazzo di chiavi che l’uomo aveva lasciato cadere in terra e con le quali aveva minacciato di ferire il minore.