Doppio blitz contro due licei della Capitale da parte di gruppi di studenti incappucciati, circa 20 secondo le prime informazioni. Gli attivisti di Blocco Studentesco. Stando alle informazioni della questura alcune persone armate di bastoni e travisate da caschi si sarebbero introdotte all’interno della scuola. Una volta all'interno avrebbero lanciato fumogeni dei corridoi e nelle aule. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia e i carabinieri che, dopo una battuta nelle vicinanze, hanno bloccato 5 persone. Due giovani, di 15 e 19 anni, bloccati dagli agenti del Commissariato Villa Glori, sono stati trovati in possesso di materiale fotografico e volantini. Materiale ora al vaglio degli investigatori. Altre tre persone, sono state bloccate da personale dell’Arma. Indagini in corso.
IL BLITZ AL MAMELI - E' stata poi la volta del Mameli dove un gruppo di studenti ha cercato di scavalcare i cancelli per fare irruzione: gli autori del blitz sono stati bloccati dall'intervento del personale della scuola. In questo caso è stato richiesto l'intervento della polizia. Un genitore all'esterno dell'edificio ha chiamato il 112 subito accorso.
AVOGADRO - E secondo quanto riferito in una nota da Giovanni Barbera Prc-Federazione della Sinistra e Presidente del Consiglio del Municipio di Roma XVII anche il liceo Avogadro sarebbe stato "teatro di una gazzarra organizzata da un gruppuscolo di estremisti di destra, respinti dagli stessi studenti". Barbera commenta: "Insomma è evidente che c’è stata un’azione pianificata che ha coinvolto, non a caso, tre importanti licei romani tutti situati nel quartiere Parioli".
ALTRI DUE GIOVANI DENUNCIATI - Altri due giovani appartenenti a Blocco Studentesco, responsabili del blitz al liceo Giulio Cesare di questa mattina sono stati fermati dalla polizia. Un'autoradio del Commissariato Villa Glori li ha infatti bloccati mentre, a bordo di un motorino, si allontanavano dal liceo. I giovani, un maggiorenne e un minorenne, accompagnati al commissariato (dove nel frattempo è stato inviato dal Questore Della Rocca personale della Digos) hanno ammesso di far parte del gruppo che poco prima era entrato al liceo Giulio Cesare accendendo fumogeni e lanciando volantini. In precedenza, aveva tentato, senza riuscirvi, di entrare al liceo Mameli. Le abitazioni dei giovani sono state sottoposte a perquisizioni da parte della Digos e sono stati trovati volantini dell’organizzazione Blocco Studentesco. Digos in stato di libertà per l’irruzione nella scuola e l’accensione degli artifizi pirotecnici. Il minorenne è stato riaffidato ai genitori. Proseguono le indagini, in stretto raccordo con l’Arma, finalizzate ad identificare gli altri autori del blitz.
"HANNO PROVATO A INVESTIRE UN CARABINIERE" - E' al vaglio dei carabinieri della compagnia Parioli la posizione dei tre studenti - due minorenni e un maggiorenne - fermati dopo il blitz messo in atto di un gruppo di circa 20 studenti al Giulio Cesare di questa mattina. I tre sono stati intercettati in strada da una gazzella dei militari intervenuta sul posto dopo la segnalazione del blitz nella scuola. "Mentre provavano a fuggire in auto hanno provato ad investire un carabiniere che, colpito, è stato portato per lievi contusioni all'Umberto I. I tre fermati frequentano istituti diversi dal Giulio Cesare. Fermati sono in caserma per gli accertamenti del caso" si legge in una nota.
"ENNESIMO GESTO DI VIOLENZA" - "Si tratta dell'ennesimo gesto di violenza che tende ad alzare la tensione nei nostri quartieri - dichiarano, in una nota, Fabrizio Di Staso Coordinatore Pd II Municipio e il Gruppo Consiliare Pd Roma II Municipio - Domani presenteremo una mozione di forte condanna come gruppo Pd e speriamo, come altre volte accaduto, che venga sostenuto e votato da tutte le forze democratiche. E' inaccettabile anche solo pensare un gesto così violento in una istituzione dedicata all'educazione ed all'istruzione dei nostri studenti. Si tratta di una provocazione concreta che mai più deve ripetersi. Il Sindaco Alemanno intervenga una volta per tutte per evitare tali ripetuti episodi". Anche Massimiliano Valeriani Consigliere Pd in Campidoglio ed Enzo Foschi Consigliere del Regione Lazio chiedono l'intervento del primo cittadino: "condanni e metta un punto a questi episodi a Roma ormai troppo frequenti."
CIARDI - "Ferma condanna" anche dal delegato della Sicurezza Giorgio Ciardi: "Roma non può tollerare che si torni alla violenza come strumento di lotta politica, ripercorrendo gli anni bui del passato". Aggiunge: "E tuttavia tale condanna deve essere accompagnata da una particolare capacità di ascolto sui disagi che nella presente contingenza storica vivono la società italiana e i suoi giovani. E’ compito di tutti lavorare per costruire prospettive di crescita ed emancipazione che non escludano nessuno, ma tali comportamenti violenti non aiutano, anzi rischiano di creare chiusure e miopie che ostacolano il raggiungimento dell’obiettivo".
ALEMANNO - E in serata arriva anche la condanna del sindaco della capitale. “Quanto accaduto oggi in due scuole romane è davvero grave. Si tratta di atti di violenza stupida che non possono essere giustificati per alcuna ragione. L’attivismo giovanile in politica è qualcosa di prezioso, ma nulla ha a che vedere con gesti idioti come quelli di questa mattina. La mia vicinanza va agli insegnanti e a tutti quegli studenti vittime di questa violenza assurda, ma anche alle migliaia di giovani, di ogni ideologia, che vedono la politica come qualcosa di importante e non uno strumento per fare bravate idiote”, afferma.
BLOCCO STUDENTESCO - "Un'azione esclusivamente dimostrativa e senza alcuna violenza". E' la versione di Blocco Studentesco, movimento di Casapound Italia che in una nota scrive: "Alcune decine di militanti sono entrati all'interno del liceo Giulio Cesare di Roma con fumogeni, megafoni e volantini per manifestare il loro dissenso verso il processo di privatizzazione delle scuole e delle università e per dire 'no al Governo dei Baroni'". Dice Fabio Di Martino, responsabile romano del Blocco Studentesco: "abbiamo voluto sottolineare che la generazione che il presidente del consiglio Monti ha definito 'perduta' non è disposta ad accettare le misure e i tagli imposti alla scuola e all'università pubblica. Al termine del blitz, come si è detto totalmente pacifico, tre studenti sono stati ingiustificatamente fermati dalle forze dell'ordine".