La Mantovani Lazio,sul campo del “Giulio Onesti” è riuscita a vincere un incontro davvero importante. La pressione sui ragazzi di De Angelis e Jimenez era tanta e si è visto, i giocatori sono entrati in campo tesi e poco concentrati, al contrario di quelli del San Donà. La squadra veneta, ben organizzata e con ottime individualità, assesta in 5’ due colpi da ko tecnico alla Lazio. Al 2’ meta del numero 11 Riccardo Robuschi, che trasforma anche, e tre minuti dopo, altra marcatura pesante con il primo centro Robert Flynn. Al 12’ Robuschi ne aggiunge altri tre con un piazzato dai 22. Sotto di quindici punti in poco più di dieci minuti, sembra la fine, e invece è solo l’inizio. La Lazio si ritrova, i giocatori cominciano a comunicare, e al termine di una bellissima azione con i trequarti, arriva la meta dell’apertura Edoardo Gargiullo, che schiaccia proprio alla bandierina.La Lazio gioca bene e va a segnare nuovamente. Un’altra azione dirompente, con diversi offload ben riusciti, porta l’ala Alessandro Tartaglia, oggi man of the match, a schiacciare in meta. Durandt Gerber trasforma ed è meno 3. Si va al riposo con il punteggio di 12 a 15. Nella ripresa, la Lazio scende in campo con personalità e comincia a dare ritmo al suo gioco. Al 44’ Gerber trova i pali con un preciso piazzato, e pareggia i conti. La meta del sorpasso arriva al 53’, la segna sempre Gerber, ed ancora una volta è frutto di un’ottima serie di ricicli al volo, e passaggi con i trequarti. A questo punto sale in cattedra anche la mischia dei padroni di casa, che stravince l’impatto fisico e consegna al 68’, un facile piazzato dai 22 al piede di Gerber. Sono i tre punti che danno il break, portando la Lazio avanti di otto punti sul 23 a 15. San Donà reagisce, e prova a rialzare la testa. Dopo una buona azione insistita con gli avanti, il quindici allenato da Jason Wright e Mauro Dal Sie, ottiene una touche a cinque metri dalla meta avversaria. Driving maul da manuale e meta del numero 8 Maama Molitika. Trasformazione affidata a Gabriele Brussolo che non sbaglia e fissa il punteggio sul 23 a 22. Siamo al minuto 74. La partita si fa nervosa, sempre corretta, comunque, come testimoniano gli zero ammoniti dal signor Damasco, e ricca di errori. Alla fine arrivano quattro punti in rimonta per la Mantovani Lazio, che danno morale a tutto l’ambiente in vista degli altri impegni chiave della stagione.
DE ANGELIS- Una vittoria davvero sofferta: “Per come si era messa nei primi cinque minuti, avrei dovuto cambiare 4 giocatori appena iniziata la partita. Non l’abbiamo fatto, e dopo venti minuti è arrivata la meta che ci ha rimesso in partita”. Poi chiude con una battuta: “gli ho dato dei compiti per la prossima volta: devono spiegarmi come hanno interpretato la difesa in occasione delle due mete, non l’ho capito. Comunque sono contento, è andata bene”
MAN OF THE MATCH- Ha giocato davvero una gran partita Alessandro Tartaglia, a fine gara sa quanto sia stata importante questa vittoria: “Era una partita a cui pensavamo da tanto tempo, forse anche troppo. Siamo entrati in campo male, poco concentrati. Per rimettere le cose a posto abbiamo dovuto parlare, riorganizzarci. Alla fine ce l’abbiamo fatta, e siamo riusciti ad interrompere una pesante serie di sconfitte.
FIAMME ORO- Quarta sconfitta per le Fiamme Oro, ma non è un dramma. Ancora una volta alle prese con un incontro proibitivo, gli uomini di Pasquale Presutti si comportano bene contro Mogliano. Il campo pesante non ha certo aiutato i cremisi, favorendo al contrario, il gioco fisico degli avanti del Mogliano. Alla fine arriva un dignitoso 35 a 23 con un avversario più forte.