Arrestati due coniugi rumeni, di 44 anni lei e 46 anni lui, da tempo stabilitisi in Italia, responsabili di estorsione e sfruttamento della prostituzione ai danni di tre giovanissime prostitute connazionali. Tutto ha inizio poco più di un anno fa quando le ragazze sono state attirate in Italia dai due coniugi con la promessa di una nuova vita e un lavoro stabile. Loro erano quelli che ce l’avevano fatta e si offrivano di aiutarle per migliorare la propria esistenza.
LA STORIA - In realtà, le ignare vittime appena giunte sul territorio nazionale erano costrette da subito a prostituirsi nella zona dell’Eur e ad alloggiare all’interno di un edificio in stato di abbandono nella zona di Porta Portese, utilizzato come base logistica dai coniugi. Le ragazze erano costrette a prostituirsi tutta la notte poi, quando alle prime ore del mattino rientravano nel tugurio in Piazzale della Radio, trovavano ad attenderle i due aguzzini, pronti a riscuotere parte del provento dietro minaccia di ritorsioni e a volte anche percosse.
L'ARRESTO - Fin quando, ieri pomeriggio, mentre si stavano recando per iniziare l’ennesima serata lavorativa, le tre ragazze hanno notato a poche centinaia di metri una pattuglia dei carabinieri dell'Eur, e in preda alla disperazione si sono rivolte a loro. In un attimo, è stata la fine di un incubo, durato un intero anno e fatto di minacce, violenze e soprusi. Infatti quando i due sfruttatori si sono presentati puntuali per l’ennesima riscossione del tributo imposto, hanno trovato le manette dei carabinieri che nel frattempo si erano appostati nei dintorni per arrestarli. Dopo l’arresto l’uomo è stato associato presso la casa circondariale di Roma Regina Coeli mentre la donna presso il carcere di Rebibbia femminile.