"Gli autisti del tpl romano. Lo stipendio è un diritto non una speranza". Questo lo striscione esposto dai dipendenti di Roma Tpl Scarl, il consorzio che nella capitale gestisce le linee di bus periferiche, che hanno dato vita ad un sit-in in piazza Santi Apostoli per "rivendicare il diritto allo stipendio" col sostegno dell’Usb Lavoro Privato.
"Dopo due mesi di mancato pagamento, i lavoratori si vedono ulteriormente presi in giro dalle aziende del consorzio che erogano un anticipo di circa 300 euro - dice l'Usb - Non è possibile che le aziende private scarichino il rischio d’impresa sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie e che le amministrazioni locali non si facciano carico del problema. In primis il sindaco e l’assessore ai Trasporti di Roma Capitale, in quanto committente e responsabile in solido dell’appalto a delle società private che non rispettano il contratto di servizio stipulato con lo stesso Comune".