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Tares, Alemanno soddisfatto per il rinvio§Ma la Cna: "Nuovo regolamento rifiuti"

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Tutti contro la Tares. L’odioso balzello sui rifiuti e servizi (strade, illuminazione eccetera), che da luglio doveva sostituire la Tia è stata rinviata dal governo a dicembre. Soddisfatto Alemanno. Il rinvio della Tares "era indispensabile sia per i cittadini sia per i comuni perché era una tassa più pesante". Inoltre "doveva essere riscossa in estate lasciando i comuni senza risorse fino ad allora per affrontare la raccolta rifiuti". Per Paolo Gentiloni, candidato alle primarie del centrosinistra al Campidoglio, “per Roma, il rinvio della Tares evita un’ennesima batosta fiscale pesantissima per le famiglie e le imprese, pari a circa 70 milioni di euro. Un risultato importante – conclude Gentiloni - per una città che purtroppo è la più tartassata del Paese”.

CNA - Anche se per Roma – fa notare nota Erino Colombi, presidente Cna - fin dal 2003 applica il regime cosiddetto Tia che a differenza della vecchia Tarsu prevede la copertura del 100 per cento del costo del servizio. “Quindi un’eventuale applicazione della Tares su Roma non deve comportare alcun aumento di tariffa”, afferma Colombi, e per questo: “eventuali maggiorazioni sulla bolletta dei rifiuti, nulla avrebbero a che vedere con la Tares, ma sarebbero una scelta dell’amministrazione, a eccezione dell’eventuale aumento di 0,30-0,40 euro al metro quadro introdotto come contributo per la copertura dei costi indivisibili (strade e illuminazione)”.

Questa maggiorazione, da sola, vale per il sistema delle imprese 15 milioni di euro. Per un negozio di 150 mq. si avrebbe un aumento dai 45 ai 60 euro annui per un laboratorio di 1000 mq l’aumento sarebbe dai 300 ai 400 euro. "Rinnoviamo l’invito al sindaco – conclude il presidente – di convocare immediatamente un tavolo per concertare il nuovo regolamento per definire con certezza le aree soggette a detassazione nelle quali si producono rifiuti che le imprese sono obbligate a smaltire a loro spese".

LA CGIL - D’accordo con i piccoli imprenditori si dichiara anche la Cgil. “Rinnoviamo dunque al sindaco Alemanno - afferma il sindacato - la richiesta di convocare al più presto le parti sociali per affrontare l'emergenza e concertare, come chiesto oggi anche dalla Cna, un nuovo regolamento sui rifiuti solidi urbani con l'obiettivo non solo di impedire l'aumento della tariffa con l'introduzione della Tares, ma di renderla più equa e commisurata al reddito delle famiglie".  

LA CONFCOMMERCIO -  Per l'associazione dei commercianti, "lo spostamento dell’aumento della nuova tassa sui rifiuti è una buona notizia, ma non basta. Occorre infatti aprire un tavolo tecnico di lavoro, partecipato dalle principali associazioni di categoria, con il compito di ridefinire la struttura complessiva del sistema tariffario e di individuare nuovi coefficienti che rappresentino al meglio la reale produzione di rifiuti delle varie categorie economiche. L'attuale sistema, infatti, determinerà un aumento spropositato delle tariffe sui rifiuti rischiando di portare alla chiusura altre piccole e medie imprese, oramai arrivate al collasso finanziario".


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